Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Norma86
Norma86
Linda1980:
Angy65:
Arrivato emocromo , globuli saliti a 3.63 da 1.86 ,piastrine 105 da 67 e neutrofili 1,40 da 43
🙏🙏🙏🙏🙏🙏

Hai visto che c'è sempre una via d'uscita
Norma86
Norma86
Daniela Sicilia:
Buongiorno in questi anni ho visto morire infermieri suicidi,che abbondonano il lavoro e non capivo la motivazione ora dopo quello che mi hanno fatto capisco il grado di esasperazione che ti portano x fare determinate cose.
La cosa che mi dispiace e che ho sempre amato il mio lavoro e ora mi sento svuotata senza energia non riesco più neanche ad andare in palestra fisicamente non ho energia quando ho avuto il cancro stavo meglio di ora vedi tu..
A novembre dovevo fare il controllo della protesi con il chirurgo plastico una volta l anno lo faccio ma non so se riesco ad andare,ho fatto ecografia a settembre ma la visita con il chirurgo plastico e da un anno e passa che non la faccio ma in questo momento non riesco ad affrontare troppe cose insieme
Buona giornata

Non sapevo che questa sindrome del Burnout, che descrivi e che colpisce gli operatori sanitari fosse così frequente sino a che mi sono imbattuta casualmente nel sito del dottor Salvo Catania che racconta con molti dettagli di avere scoperto il deserto

per la cura di questa tremenda malattia.
Prova a leggerti

http://www.senosalvo.com/maratone_intro.htm

e in particolare

http://www.senosalvo.com/il_deserto_parte_I.htm
- Modificato da Norma86
Lara 7077
Lara 7077

[quote=Norma86]Non commento la modalità di comunicazione.
È chiaro che ricevere una notizia in questo modo ti porta a vedere la cosa nei suoi aspetti negativi.
Però già 1 cm di dimensione è una buona notizia e se poi fosse anche più grande non è detto che sarebbe lo stesso una condanna.
Io sono un ex triplo negativo, 4cm linfonodo intaccato, ki70%.. Eppure sono passati 11 anni.All'epoca avevo 36 anni e il mio figlio più piccolo era ancora dentro di me. I miei figli ora hanno 14 e 11 anni. Nel frattempo ho visto tante tante cose, cose che non avrei mai mai pensato di vedere.. Ho finito per confermare ciò che il dott. Salvo nelle mie notti insonni mi rammentava e cioè che ero una persona fortunata.
Lo sono, si' lo sono... Ogni giorno che vivo cercando di barcamenarmi tra quello che vorrei fare e che vorrei essere e ciò che poi in effetti posso fare e posso essere, ogni benedetto giorno penso di avere avuto tempo in più. La malattia mi ha insegnato che in fondo sono un piccolo essere su questa Terra ma posso lasciare una grande traccia, a partire dai miei figli, da chi ho vicino ma anche da chi sconosciuto può ricevere tanto dalle mie parole e dalla mia storia.

Ps ieri Gio mi ha detto "Mamma hai 5 minuti di tempo, stavo per dire no, poi come uno yes man ho detto di sì e lui" bene devo farti una sorpresa, mi ha portato al pianoforte, mi ha messo daVanti u pezzo facile e mi ha rinsegnato a suonarlo.
Facciamoci stupire, diamo agli altri la possibilità di sorprenderci anche con le piccole cose.


Norma86 che bella riflessione! Un abbraccio a te e ai tuoi fortunati figli ❤️❤️❤️

- Modificato da Lara 7077
Norma86
Norma86
http://www.senosalvo.com/il_deserto_parte_I.htm


La Scoperta del Deserto

La pratica dello sport nella mia vita tuttavia non è mai stata fine a sé stessa,ma ha assunto il ruolo di strumento di benessere e soprattutto di controllo dello stress che come è noto giuoca un ruolo molto significativo nell’esercizio della mia professione. Gli obiettivi della medicina nel campo in cui opero,cioè dell’oncologia ma non solo dell’oncologia, sono fondamentalmente tre:

guarire le malattie guaribili
prolungare la sopravvivenza delle malattie croniche
migliorare la qualità della vita dei pazienti incurabili.
Purtroppo una quota non trascurabile di questi pazienti appartiene alla terza categoria.
In questi casi la preparazione, l’impegno e la capacità tecnica del medico risulta ininfluente sulla sopravvivenza e sulla sorte del paziente il cui destino resta segnato.
Competenza ed idealismo a volte quindi possono risultare armi spuntate di fronte a problemi insormontabili ed oscuri.
Pertanto chi accetta di fare un lavoro come il mio è costretto a confrontarsi con una
scelta che impone prezzi salatissimi : il primo prezzo è quello di misurare la propria frustrazione nei casi in cui si ha la perdita di un paziente nonostante la competenza e l’impegno profuso.
Il secondo prezzo, difficilissimo da saldare, è quello di essere disponibile un istante dopo a riprendere il proprio posto accanto ad altri pazienti con l’impegno e l’entusiasmo di prima.
Questa lotta continua tra frustrazione ed entusiasmo, impegno imperativo di un aggiornamento costante e quello di una disponibilità ad oltranza nei confronti
del malato ,può mettere alle corde anche il medico più dotato fisicamente e psicologicamente.
E qui non sto a scrivere cose originali ,perché questo fenomeno è così frequente che è
stata descritta una sindrome, la cosiddetta “sindrome del bourn-out”, che si identifica
con lo stress lavorativo specifico delle helping professions , le professioni dell’aiuto che comprendono figure come medici, psicologi, infermieri, insegnanti, assistenti sociali…

Alla lettera il termine bourn-out significa “bruciato” che rende bene l’idea dei suoi effetti che sono diversi dallo stato di stress, perché si concretizzano in tre categorie di disturbi con manifestazioni psicologiche e comportamentali: l’esaurimento emotivo, la depersonalizzazione e la ridotta realizzazione personale.
La sindrome del bourn-out ,che va differenziata dalla nota sindrome da disadattamento, potrebbe essere paragonata ad un misterioso “killer dell’anima”,
invisibile, continuo, penetrante, e inesorabilmente ingravescente.
Se non si corre ai ripari si rischia un exitus energetico, non solo lavorativo, della persona.
Il termine “bruciato” infatti si riferisce allo stato d’animo di un professionista che ha dato tutto e che di colpo si sente demotivato, svuotato e che reagisce sposando una mentalità “stacanovista” ,che lo spinge ad un superlavoro e ad un supercontrollo emotivo sempre vicino ai limiti di rottura.
Ci si può fermare in tempo prima dell’exitus energetico? Come si può correre ai ripari?
Cura te stesso: lo impone una massima evangelica.
Io sono stato fortunato nel ritrovarmi accanto questo meraviglioso strumento di benessere che è lo sport, modulato verso l’estremo ,quando il “killer dell’anima, sottile, invisibile,
si manifestava con sintomi di inaridimento emotivo .
Parlo di inaridimento emotivo perché mai ho conosciuto l’esaurimento emotivo né tantomeno la percezione della propria inadeguatezza al lavoro attraverso la caduta dell’autostima.
Altra fortuna ,quando ormai i miei figli erano cresciuti , è stata la scoperta del deserto,
o meglio la scoperta del binomio sport-deserto.
Si comprende bene perché lo sport ; ma che c’entra il deserto ?
Non ho mai saputo rispondere a questa domanda.
Ho imparato ad accantonarla con la risposta più banale: perché si! C’entra e come!
Attraversare deserti, come salire su montagne non serve a niente e a nessuno.
Eppure molti sfidano persino la fortuna per coinvolgere sé stessi in imprese che talvolta vanno oltre i limiti della fisicità.
Forse solo perché rincorrere nel mondo reale obiettivi immaginari e costruiti con l’immaginazione riesce ad avvicinare e a far convivere le nostre fantasie con la nostra quotidianità.
Preferisco accantonare la domanda perché il deserto non va capito e interpretato,va subìto
e basta !

Chi ha conosciuto più di altri la magia del deserto,Paul Bowels,l’autore del tè nel deserto,
parla di “una sensazione unica che nulla ha a che fare con la malinconia, perché la malinconia presuppone la memoria, mentre in questo paesaggio sterile e irreale ,persino la memoria scompare e resta solo il battito del cuore ed il respiro a tenerti compagnia”.
Ecco, la memoria che scompare e quindi la possibilità di staccare dalla quotidianità e
di rigenerarsi energeticamente dall’invisibile “killer dell’anima”.
Il deserto, così come l’oceano, le distese glaciali , ed il ripetersi di spazi vuoti, induce inizialmente allo smarrimento perché ci si sente a contatto del vuoto, come sospesi ad un metro da terra.

Nel vuoto gli stimoli hanno una origine diversa….sono generati non dall’esterno, ma dall’interno,e pertanto le emozioni, prive di memoria, sono libere di fluttuare. Non vi so dire se queste emozioni abbiano efficacia terapeutica :il poterci credere, come nel mio caso, non produce né effetti collaterali ,né tantomeno danni. E allora perché no?
Norma86
Norma86
Lara 7077:
Norma86 che bella riflessione! Un abbraccio a te e ai tuoi fortunati figli ❤️❤️❤️

La bellissima riflessione in realtà l'ha scritta la nostra Francesca Fiduciaria utente storica del blog e autrice di un bellissimo libro su questo blog

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/6614-la-storia-di-una-ragazza-fuori-di-seno.html
Mamyblue
Mamyblue
ladybug:
Anche perché i nostri familiari più grandi li abbiamo sempre visti un pò come punto di riferimento da quando eravamo bambine. Sembra non debbano lasciarci mai e poi quando vanno via lasciano un enorme vuoto fatto di ricordi, voci, suoni, odori...

Vero❤️
Angy65
Angy65
Edelsten
Angy65
Angy65
Norma86
Mamyblue
Mamyblue
Norma86:
Franc.64:
Oggi abbiamo dovuto portare la mia in Ps perché non stava bene, non era in sé, abbiamo pensato ad un'ischemia. Ci riconosceva ma non rispondeva alle domande, non ci guardava, e non riusciva a fare i gesti abituali della pulizia o per mangiare. In ospedale le hanno fatto tac e altri accertamenti ma per ora non è emerso niente di certo. L'hanno trattenuta e domani procederanno con altre visite
L'età c'è e con le persone anziane si mette in conto di dover affrontare frangenti simili. Anche l'eventuale morte. Sì in teoria! Ma poi quando ci sei ti accorgi sempre di essere fragile e impreparata a veder soffrire una persona cara...

Mi dispiace Franc😔
Mamyblue
Mamyblue
Lara 7077:
Oggi è il compleanno di mio padre che compie 70 anni!

Tanti auguri a tuo padre!🎂🎉🎁
Mamyblue
Mamyblue

Ciao CriCri benvenuta! Sicuramente le ragazze ti avranno già risposto e forse anche il Dottore, io ti ripeto solo quello che il Dottore dice spesso: per il tumore her2 positivo oggi esiste una cura molto efficace, per cui la prognosi è buona! Non angosciarti! Vedrai, anche se adesso ti sembra difficile, si affronta, e andrà tutto bene😉🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

Mamyblue
Mamyblue
Angy65:
Arrivato emocromo , globuli saliti a 3.63 da 1.86 ,piastrine 105 da 67 e neutrofili 1,40 da 43

Evviva!
Ortoressica
Ortoressica
Cri_cri:
, ma ho visto dal fse han creato Ricetta per visita multidisciplinare senologica più analisi genetica per her2 2+ con quesito diagnostico neoplasia mammaria her 2 2+ per cui sono disperata, la vedo già come una condanna certa

Benvenuta! 😘
La devono smettere di farci sapere le cose tramite web 😡
Ortoressica
Ortoressica
Edelsten:
Che succede cara?
Ho provato il pilates a muro, dato che domani voglio fare una 20km e oggi non posso caricare, ma io non mi piace proprio

Mi sono svegliata male, dolorante e arrabbiata. Rivoglio la mia vita 😪
Ortoressica
Ortoressica
Juventina Grazie x le info sulla L. 104 😘

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