Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ma tesoro se ti han detto che nn c'è nulla di patologico perché dondoli? Come mai nn ti fidi?
Grazie dottoressa!!!
Nel frattempo se volete, vi scrivo qualche approfondimento sul lavoro che abbiamo fatto. Così anche voi, avete chiaro l'indagine che stava sotto al questionario. Se ricordate i questionari erano strutturati in due parti: testo autobiografico (le domandine) e testo trans autobiografico (il raccontino d'invenzione).
Quest'ultima tipologia narrativa viene definita "trans-autobiografica" perché attraversa alcuni snodi autobiografici dell'autore contaminandoli con l'invenzione, con la fiction. Episodi,persone, esperienze della propria vita sono utilizzati come spunti per costruire storie di fantasia, quindi sono ricollocati in un contesto narrativo sganciato da ogni preoccupazione di fedeltà alla propria storia individuale e aperto al possibile. I frammenti autobiografici vengono modificati, ricontestualizzati, trasformati attraverso una serie di tecniche e di strategie che consentono all'autore di giocare con la propria storia, di osservarla da un punto di vista diverso, inedito e di farla diventare qualcosa che è al tempo stesso noto e inatteso. La nuova narrazione parte da quella autobiografica, la presuppone, ma ne modifica la rotta, il tono, il percorso, le emozioni. L'obiettivo di questo tipo di narrativa è quello di alleggerire la rappresentazione di sé. Mentre nella narrazione autobiografica l'autore reale, l'autore implicito, il narratore e il protagonista coincidono, in quella trans-autobiografica l'autore costruisce una storia che solo in parte gli appartiene e quindi si riserva il ruolo di autore e si cela dietro la maschera di un personaggio.
La peculiarità di questo stile narrativo è che "l'io dell'autore, nel testo trans- autobiografico, diventa "tu" e anche "egli", rinuncia al suo potere monarchico e alle barriere difensive che anche inconsciamente ha eretto per proteggersi dalle ricadute di contenuti psichici dolorosi e disturbanti. E così, attraverso questa nuova narrazione, l'autore introduce un importante decentramento nella visione di sé stesso e della sua storia.
Un altro aspetto importante è il carattere ludico di questa tipologia narrativa, che permette di elaborare e tollerare le tensioni generate nell'autore dal suo decentramento e della rielaborazione di sé nella scrittura della storia. L'obiettivo è infatti quello di guardarsi dall'esterno, staccarsi dalla propria immagine ed inserire la propria identità e i propri ruoli rielaborati in una cornice diversa: ciò inizialmente crea difficoltà, ma grazie alla logica del gioco insita nella scrittura creativa, gradualmente l'autore diviene in grado di attenuare le proprie resistenze e di far emergere contenuti inconsci che nell'autobiografia, ad esempio, non si è in grado di far affiorare. Svincolarsi dalla propria immagine di sé, rielaborarla ed inserirla nel contesto di una storia inventata in cui non si è protagonisti ma solo personaggi può essere infatti vissuto talvolta come un doloroso tradimento verso sé stessi; per questo, il passaggio dalla scrittura autobiografica a quella trans-autobiografica deve avvenire gradualmente, per divenire in grado di accettare la leggerezza ed accogliere la logica di gioco, godere della leggerezza e considerare l'immaginazione non uno strumento di alterazione della verità storica, ma un alleato che ci fa guardare la nostra storia come una storia possibile che possiamo osservare da un punto di vista inedito, magari sorridendone.
Per il momento non passa...passerà!
Confermo tutti squisiti, davvero commuoventi
Grazie ragazze vado di brufen stasera
Mannaggia domani dovevo fare pure il prelievo per controllare il paratormone ma ho annullato finisce che per L infezioni esce qualcosa alterato e poi iniziò a dondolare
Vava che bello leggerti
Non voglio e non posso entrare nei dettagli ora ma la notizia ricevuta mi ha sconvolta ed è dura da metabolizzare. Una botta.
Nemmeno in vacanza posso stare tranquilla. Un incubo senza fine.
raffa
Mi spiace tanto....... cosa succede ?
Quando vuoi sfogarti........ noi siamo qui !
Intanto ti abbraccio forte
ipoecogena di circa 3mm di diametro compatibile con esiti fibrotici-cicatriziali.
Assenza di formazioni anecogene del tipo cistico.
Non s rilevano formazioni nodulari sospette.
Cosa ne dice? Anche dopo un mese e mezzo
Anche a me ieri con le eco le hanno trovare. Vicino la cicatrice, la mia e' 21mm l'hanno definita cisti steatonecrotica. Io ho fatto l'intervento 15 mesi fa. La dottoressa mi ha spiegato che e' normale. Ne ho un'altra di 8 mm dove c'è la cicatrice dei linfonodi sotto l'ascella.
Anche sulla mia c'è scritto area ipoecogena ovalare.
Stellina ti voglio bene
Qui in questo spazio meraviglioso di virtuale non c'è proprio niente
I sentimenti e l'amicizia sono reali !!
Non vedo l'ora di conoscerti/vi
Faccio il tifo perché tu riesca a venire il 6 a Parma.
In conclusione, realizzare una narrazione trans-autobiografica (il vostro raccontino d'invenzione) significa "fare tutto ciò che si vuole, perché si sta giocando a trasformare la propria storia in un testo in cui l'autore si riconosce ancora, ma nei cui confronti non prova più alcun timore reverenziale di rispetto di una presunta verità intoccabile."
Grazie per averci spiegato cosa è la narrazione trans-autobiografica
Ottimo sentirti così!
Sono felice per te
ControllonTutto ok !
Bene
Grazie per la tua testimonianza, ma la mia non è una cisti. Se lo fosse stata, sarei stata forse più tranquilla, forse
Ha ragione Dada, forse psicologicamente avevo bisogno che mi si dicesse "nulla, non si vede nulla" o "è la piega della protesi"