Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Fra76 Fiduciaria
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salvocatania:
Oggi primo compleanno per la nostra pelosetta Petra che ha dato il cambio a Mina che si è trasferita nel ponte dell'arcobaleno a gennaio dopo 18 anni di simbiosi con noi.

Auguri Petra🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Bassetti

GENOVA. «Quattro italiani su cinque preferiscono rischiare di starsene a letto, a casa, piuttosto che vaccinarsi contro l’influenza». Salute! L’analisi di Matteo Bassetti fa più rumore di uno starnuto, apre una nuova polemica e non arriva a caso: è il D-day della nuova campagna vaccinale, il giorno della partenza. «Ma quale polemica? È solo un elemento di riflessione su quanto accaduto un anno fa, faccio il mio lavoro e leggo i dati, poi saranno sociologi o politici a dire perché e come si deve rimediare», replica Bassetti, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università di Genova.


Allora professor Bassetti, partiamo dai numeri. Cosa dicono?

«Che un anno fa solo un italiano su cinque ha scelto di vaccinarsi contro l’influenza».

Sarebbe stato necessario comportarsi in modo differente?

«Certo e lo dicono ancora i numeri: da ottobre 2023 a marzo 2024 un italiano su quattro ha fatto l’influenza, quindi 15 milioni di italiani sono rimasti a letto, inattivi, ovviamente con relativi costi previdenziali almeno per i lavoratori dipendenti. Questo nei casi meno gravi, senza pensare ai ricoveri e ai decessi».

I vaccini non convincono gli italiani, perché?

«Purtroppo vince troppo spesso la paura e mi spiego meglio. Nel 2021 la paura del Covid fece salire la vaccinazione antinfluenzale: si arrivò a una copertura del 65% tra gli anziani, gli over 65. E nella popolazione generale, tutti gli altri, si arrivò quasi al 24 per cento. Si consigliò la vaccinazione antinfluenzale per facilitare, tra le altre cose, la diagnosi. Banalizzo: evitare uno starnuto significava evitare il terrore di aver contratto il Covid. Questo, grazie al cielo, funzionò».

Gli ultimi dati invece?

«Passata la paura ecco che la percentuale crolla intorno al 18 per cento nella popolazione generale. Però, elemento più preoccupante, oggi solo un anziano su due si vaccina, siamo scesi dal 65 per cento al 50».

È solo una questione di paura?

«No, non solo. Durante la pandemia i medici venivano ascoltati, poi il discorso è tornato in mano ai Dottor Google, i medici non medici».

Chi si vaccina non è detto che non finisca a letto con l’influenza, obiezione da Dottor Google?

«Più o meno. Vaccinarsi significa evitare che la sindrome arrivi dai virus influenzali A e B, quelli che mettono la gente a letto o in ospedale. Può arrivare anche da un altro virus o un batterio, puoi avere un raffreddore, ma eviti complicazioni, ricoveri e giorni lontano dal lavoro».

Torna l’obiezione: chi non si vaccina punta quasi sull’influenza, scommette sulla possibilità di starsene a casa una settimana.


«Io sono un medico e dico che il vaccino antinfluenzale riduce le complicazioni, possono essere respiratorie e penso alla polmonite, ma anche cardiache o gastrointestinali. Vaccinarsi significa difendere gli ospedali, evitare il solito assalto e le polemiche che temo arriveranno puntali anche quest’anno tra Natale e Capodanno».

Vaccinarsi non è sempre facile. Prima si procede con i fragili e non sempre i vaccini si trovano.

«Falso, è un altro luogo comune. I vaccini ci sono, sono gratuiti e si possono fare anche in farmacia. I servizi delle farmacie oggi, la loro integrazione con il sistema sanitario, sono una delle poche cose positive che ci ha lasciato la pandemia. Può succedere che la prima settimana non sia già disponibile la copertura completa, ma dalla seconda settimana nessuna carenza. Il problema semmai è quello opposto: i vaccini non mancano, vanno invece buttati, con uno spreco per le casse dello Stato».



«Come abbiamo già detto i vaccinati dal 2021 sono costantemente in calo, le forniture si fanno guardando ai dati dell’anno precedente, quel che resta si butta, scade, non si può certo usare per la campagna dell’anno successivo».

Invece di vaccinarsi non si può risolvere tutto dopo, con un semplice antibiotico?

«Ecco il grande paradosso: chi urla tanto contro i vaccini perché arricchiscono le big pharma finisce con l’arricchire davvero le grandi aziende farmaceutiche con l’acquisto di farmaci e antibiotici. Chi crediamo li produca? Le aziende sono le stesse».

Ha accennato al Covid, chi deve fare quest’anno il richiamo?

«Sicuramente chi ha più di ottant’anni, i fragili, chi è immunodepresso, chi ha forti problemi immunitari. ».

Che influenza sarà?

«Lo abbiamo saputo ad agosto, dai report dell’inverno appena trascorso in Australia: sarà un’influenza pesante. Per questo bisogna aumentare la percentuale dei vaccini, come fanno nella maggioranza dei Paesi europei».

Quali sono le percentuali?

«I dati forniti dall’Unione Europea parlano di eccellenze come Irlanda, Danimarca e Olanda che arrivano al 75 per cento, anche la Spagna sta facendo un ottimo lavoro. Noi abbiamo percentuali che nell’ultima campagna si avvicinano di più ai Paesi dell’Est europeo che notoriamente non brillano nelle vaccinazioni».

Adsc3
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salvocatania
Grazie doc 🙏🏿👍
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
rosy64:
Buongiorno Dottore
salvocatania
Stamani ho incontrato una mia amica e mi ha chiesto se mentre si fa la chemio si possono fare i massaggi alle gambe e in particolare quelli linfodrenanti.
Io la domanda la rivolgo a lei Dottore. Grazie

Se qualcuna di voi sa rispondermi ,vi sarei molti grata.
Appena posso inviterò questa mia amica, se se la sente, a scrivere nel blog.
Grazie a tutti e al Dottore 😍😍😍

Può fare i massaggi
Linda1980
Linda1980
Giuli91
Spuzzi83
Spuzzi83

Buongiorno, io ci sono e ringrazio il dottore per l’approfondimento di basetti

pepeli
pepeli

io ci sono

fili coloratissimi x tutte le rfs in agenda oggi

pepeli
pepeli
salvocatania
auguroni alla bella pelosetta Petra!!
Lara 7077
Lara 7077

Venerdì ho la pet, lunedì mattina potrei avere già i risultati.
Ho molta paura... sarà un altro weekend di passione 😢

Linda1980
Linda1980
salvocatania
Grazie per l' approfondimento!
Bianca 11
Bianca 11
Angy65:
Bianca 11
Buongiorno l'ho messo la scorsa volta e ho avuto qualche problema ,preferirei il port

Sicuramente il port consente più libertà!
Un abbraccio
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo


«Influenza con sintomi più forti e durata maggiore», l'allarme dei medici: più invasiva con virus resistenti. Al via la campagna vaccinale



Con l'arrivo dell'autunno partono anche le vaccinazioni per far fronte all'influenza, che di anno in anno si presenta in forma sempre più invasiva con virus resistenti. «Quest'anno - precisa Silvestro Scotti, segretario della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) - l'influenza si manifesterà con sintomi più forti e una durata maggiore, perché il virus trova una memoria immunologica poco reattiva e l'organismo ha bisogno di più tempo per eliminarlo». A fare da apripista per la sooministrazione del vaccino le persone più fragili.

La distribuzione
Consegnati i vaccini, i medici di famiglia sono partiti con la somministrazione delle prime dosi in Lazio, Toscana e alcune Asl della Campania. Poi, secondo la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, la campagna vaccinale procederà in ordine sparso su tutta la penisola italiana.

Vaccino dal 7 ottobre in Veneto
Il 7 ottobre inizieranno le somministrazioni la Lombardia, il Piemonte, la provincia autonoma di Trento, l'Umbria, la Valle d'Aosta e il Veneto. Segue la Puglia dal 9 ottobre; quindi dal 14 è la volta di Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Sicilia, dal 15 la Sardegna, le Marche, la Provincia Autonoma di Bolzano e la Calabria. Il 16 sarà la volta della Liguria, il Molise aspetterà fino al 21 ottobre, mentre chiude la lista la Basilicata, che sta per chiudere la gara e dovrebbe partire I primi di novembre. Ancora incerta la data per l'Abruzzo, comunque dopo il 10. «Sono possibili però variazioni nelle singole aziende sanitarie della stessa regione, dovute ai tempi di distribuzione delle dosi, che comunque sono arrivate prima dell'anno scorso», precisa il segretario della Fimmg Silvestro Scotti.

Popolazione a rischio
La vaccinazione previene le forme gravi che possono portare a insufficienza cardiaca e respiratoria oltre che a sovrainfezioni batteriche. È raccomandata e gratuita per gli over 60, i malati cronici, le donne incinte, gli operatori sanitari e in bimbi sotto i 6 anni. Ma anche il resto della popolazione può farla recandosi in farmacia, dove le dosi arriveranno almeno da metà ottobre, secondo Federfarma. Resta consigliata la co-somministrazione con il vaccino anti Covid-19 aggiornato alla nuova variante (Corminaty JN.1) che arriverà presto alle Regioni.
Sally 72
Sally 72

Buon mercoledì blog, buongiorno doc Io ci sono
Lascio fili colorati a prescindere
Grazie mille doc per gli approfondimenti
Isa55
Passate una serena giornata
Buon tutto a tutti ♥️

Linda1980
Linda1980
Lady*:
Grazie tesoro 🥰

😘♥️
Sally 72
Sally 72

Buon compleanno alla piccola pelosetta petra ed al cucciolo Davide

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