Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Volevo avvisarvi che stamattina ho fatto l’ecografia al seno, l’ho anticipata perché sentivo fastidi e bruciori.
Comunque tutto perfetto e pulito ❤️❤️
Dottore ha visto il bellissimo studio allegato da Laila80 (grazie) ?
Sembra tratto dal nostro blog.
E sembra tratto dall'elenco sui fattori prognostici modificabili dallo stesso paziente su cui lei scrive da 40 anni.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9320-la-resilienza-puo-allungare-la-vita.html
#716.412 Scritto: 06-09-2024 12:10
La resilienza può allungare la vita
Lo studio durato 12 anni di osservazione su 10.000 adulti statunitensi dimostra l'importanza della resilienza nel compensare l'impatto negativo delle malattie croniche e della disabilità legata all'età.
Mi sembra assolutamente in linea con i nostri 14 anni di blog! Dottore ha
Sembra tratto dal nostro blog.
E sembra tratto dall'elenco sui fattori prognostici modificabili dallo stesso paziente su cui lei scrive da 40 anni.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9320-la-resilienza-puo-allungare-la-vita.html
Grazie ad entrambe per la segnalazione dello studio
https://mentalhealth.bmj.com/content/27/1/e301064
Objective
This study aims to explore the association between psychological resilience and all-cause mortality in a national cohort of US older adults by a cross-sectional study.
Methods
The Health and Retirement Study (2006–2008) included 10 569 participants aged ≥50. Mortality outcomes were determined using records up to May 2021. Multivariable Cox proportional hazards models were used to analyse the associations between psychological resilience and all-cause mortality. Restricted cubic splines were applied to examine the association between psychological resilience and mortality risk.
Infatti sembra la conclusione di uno dei più importanti studi condotti nel nostro blog riguardo al tema della resilienza.
Ne riesumo uno a caso
Per chi mi chiede quali sono le mosse principali per diventare sempre più resilienti.
Breve sintesi
Di seguito vengono elencati 10 aspetti che possono aiutarci a diventare più resilienti.
1) Mantenere, per quanto possibile, una visione ottimistica di sé e del mondo.
Anche se spesso, di fronte alle difficoltà può essere arduo, mantenere un atteggiamento costruttivo e positivo di fronte ad un problema, può aiutare a concentrare tutte le nostre energie nella direzione giusta, ossia il raggiungimento della sua soluzione.
2) Interpretare le difficoltà come una sfida, come un’opportunità per mettersi in gioco.
3) Concentrarsi sul presente.
Pensare in modo fisso alle ingiustizie subite o concentrarsi su ciò che potrebbe andar male nel futuro non ha nessuna utilità nel risolvere un problema. Anzi, spesso ci porta ad entrare in una spirale di negativismo che limiterà di fatto le nostre capacità di fronteggiamento.
Investire risorse sul presente e sulle possibili strategie da mettere in atto nel qui ed ora per affrontare le difficoltà è molto più produttivo. Mantiene la mente attiva e riduce i pericolosi meccanismi del rimuginio e della ruminazione.
4) Riconoscere ed accettare i propri limiti.
Le persone resilienti non nascondono le proprie vulnerabilità. Riconoscere le proprie debolezze può essere molto utile poiché permette di identificare quali aree della nostra persona possiamo migliorare.
5) Identificare i propri punti di forza.
Ogni persona ha dei punti di forza. Saperli riconoscere e darsene il merito è fondamentale per individuare le risorse da mettere in campo per fronteggiare le difficoltà.
I nostri punti di forza possono inoltre essere un fedele supporto per quelle aree in cui ci sentiamo più vulnerabili.
6) Accettare il fallimento come possibile esito della sfida.
La resilienza non coincide con l’infallibilità.
Il fallimento è possibile e senza di esso non ci sarebbe crescita.
La differenza risiede nell’interpretazione del fallimento. L’individuo resiliente lo interpreta come uno spunto per capire quali aree di sé può migliorare e come poter affrontare una situazione simile in futuro.
7) Far riferimento alle risorse sociali.
Saper chiedere aiuto ma anche conforto alla nostra famiglia ed ai nostri cari è un elemento molto importante. Gli altri sono un preziosissimo aiuto per affrontare una sfida e sentirsi meno soli in mezzo alla tempesta.
8) Individuare gli elementi su cui abbiamo controllo.
E’ di fondamentale importanza capire su quali aspetti della situazione abbiamo il controllo e su quali invece non possiamo influire in alcun modo.
Questo ci servirà per elaborare un piano di soluzione del problema più efficiente per gli elementi che possiamo controllare.
Viceversa ci porterà ad accettare ciò che sfugge alla nostra influenza.
9) Elaborare e mettere in atto un piano strategico.
E’ importantissimo individuare specifiche strategie volte alla soluzione del problema
10) Imparare ad accettare che non su tutto possiamo avere il controllo.
Come ultimo punto, facciamo cenno alle situazioni che ci fanno soffrire a su cui non abbiamo controllo.
Tra queste rientrano i lutti e le perdite in genere, nonché particolari eventi traumatici.
Come si integra in questi contesti il concetto di resilienza?
In primo luogo lo stesso fatto di accettare di non avere potere su questi eventi, è già di per sé un grande passo in avanti. In queste situazioni, spesso molto dolorose, una volta compreso che combattere non serve a niente, se non a prolungare la nostra sofferenza, possiamo far ricorso al supporto dei nostri cari: la condivisione del dolore indubbiamente aiuta il percorso dell’accettazione.
Inoltre, anche se può sembrare molto difficile, è d’aiuto trovare dei piccoli spunti di crescita personale negli eventi accaduti. Secondo lo stesso principio di resilienza, possiamo affrontare un dolore facendoci trascinare da esso fino a spezzarci, oppure, in alternativa, possiamo trovare la forza per ricavare dal nostro stesso dolore della linfa che ci porti a crescere e, una volta passata la tempesta, rialzarci più forti di prima.
Si ne ero a conoscenza, mi sono informata, ma si parte da 250€ a visita, in tutta onestà tra me, mio marito e mia figlia è diventato improponibile spendere queste cifre avendo un solo stipendio...in più mia figlia ha superato l’esame per l’ingresso al triennio in conservatorio quindi abbiamo le tasse universitarie da pagare. Ormai curarsi è diventata roba da ricchi. Volevo parlarne con il cardiologo di mio marito che ha tante conoscenze e vedere se mi consiglia qualcuno.
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Come promesso ieri ho contattato quello che considero l'infettivologo italiano più illustre anche all'estero (curriculum + pubblicazioni) e l'immunologo italiano con il maggior numero di pubblicazioni internazionali.
Ho posto una domanda chiara e semplice " Ad una sua familiare in controllo per un tumore al seno o in terapia con chemioterapia o immunoterapia o endocrinoterapia , che consigli darebbe avvicinandosi il tempo per vaccinarsi contro il Covid o il virus influenzale ?"
Pubblicherò qui le loro repliche entro la metà del mese di ottobre
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Si ricorda l' anno scorso? Ho seguito il suo consiglio e l' ho fatto tra due cicli di chemioterapia, andando contro al parere dell' oncologa che diceva che "non serve, a e stia lontano da lei l massimo ti fai due giorni di febbre"
A ottobre inizio abemaciclib, so che abbassa le difese immunitarie é vero?
Quest'anno non vi risponderò io, ma inviterò gli immunologi più famosi anche all'estero ad esprimere un parere. Quindi abbia ancora un attimo di pazienza per organizzarmi a contattarli.
Anche se io la mia idea ce l'ho chiarissima ( e la tengo per me ).
Intanto si faccia curare dall'oncologa per l'abemaciclib , ma stia lontano da lei riguardo ai pareri sui vaccini.
Grazie
Le raccomandazioni per le vaccinazioni sono le stesse dello scorso anno e si riferiscono ai bambini e agli anziani e ovviamente ai fragili immunodepressi.
Ma mentre l'anno scorso mi ero limitato a replicare alle fake news antiscientifiche di stampo NO VAX che iniziavano a circolare nel nostro blog , quest'anno non esprimerò alcun parere personale, ma vi prometto di scrivere a quello che considero l'immunologo italiano più conosciuto al mondo chiedendogli un parere se avesse nella sua famiglia una donna fragile tumorata riguardo ai vaccini.
La sua risposta integralmente la pubblicherò sul blog in modo che ciascuno possa decidere in assoluta autonomia senzab alcuna influenza da parte mia.
Riesumo, prima di leggere le solite fake antiscientifiche dei No Vax, un mio recente approfondimento su uno studio veramente importante perchè condotto su un campione di 46 milioni di persone
Rispondo ad una maliziosa domanda in stile NO VAX che mi è arrivata via mail, allegando i dati di questo recentissimo studio
https://www.corriere.it/salute/cardiologia/24_agosto_01/meno-infarti-e-ictus-dopo-la-vaccinazione-anti-covid-lo-studio-su-46-milioni-di-persone-3b377f7f-da44-497b-9362-04b4cd44bxlk.shtml
Studio condotto su quasi 46 milioni di persone
https://www.nature.com/articles/s41467-024-49634-x
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Poichè erano molto interessati al tipo di informazioni che ricevete dai vostri oncologi sarebbe interessante fare un sondaggio su queste informazioni ricevute o che riceverete.
Bastano pochissime righe.
Del tipo
Dottor Catania, volevo chiederle una cosa. Il citalopram rispetto all'escitalopram è più indicato nella mia situazione? Non ho ben capito quale sia la differenza, potrebbe darmi qualche informazione? È vero che il citalopram è più sedativo?
https://www.torrinomedica.it/farmaci/citalopram/quale-e-la-differenza-tra-escitalopram-e-citalopram/
Grazie dottor Catania
[quote=Ginevra1308]Ciao Simona! Come procede?
Ciao tesoro tutto bene grazie, sto abbastanza bene, anche se faccio molta fatica adesso con la panciona a stare dietro all'altra piccola peste che ho, alla casa e a tutto, ma si fa quel che si può. Il mese scorso ho avuto la morfologica e hanno trovato alla bimba un piccolo puntino bianco al cuore(si chiamano in gergo golf balls) però mi hanno rassicurata che non è nulla di che e che probabilmente alla prossima ecografia del settimo mese sarà già riassorbita. Mi fido. Te come va?❤️
Ciao cara ti copio la risposta che ho dato a Ginevra per spiegarti, sto abbastanza bene, anche se faccio molta fatica adesso con la panciona a stare dietro all'altra piccola peste che ho, alla casa e a tutto, ma si fa quel che si può. Il mese scorso ho avuto la morfologica e hanno trovato alla bimba un piccolo puntino bianco al cuore(si chiamano in gergo golf balls) però mi hanno rassicurata che non è nulla di che e che probabilmente alla prossima ecografia del settimo mese sarà già riassorbita. Mi fido.
Tu come stai? Come procede?
Buon weekend a tutti! Stamattina mi sono svegliata con un mega sole, ho fatto una lavatrice, steso tutto fuori e all'improvviso pioggia 😓 stiamo diventando come l'Inghilterra praticamente.
Ciao Panse', chiedi all'oncologo di cambiare con inibitore dell'aromatasi, che non dà problemi all'endometrio
Buon viaggio Stefy! A breve partiremo anche noi
Concordo. Anch'io ho la pelle discromica, ma sono molto migliorata mettendo il solare 50+ in viso tutto l'anno.