Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Lei e ‘ unico ❤️
Grande Dottore
Dottore mi faccia capire
Intende che ci sono stati pazienti che le han dato prova di “misurare” la sua professionalità in base al fatto che mette anche a disposizione il suo tempo gratis, ad esempio qui nel blog??
Non conoscevo il termine burnout 👍
siamo arrivati al punto che in realtà le persone sono disposte ( oltre che disperate) a pagare molto un professionista più che altro xchè così hanno la speranza (=illusione) di essere seguite (=ascoltate) meglio , o con più attenzione
oltre che il parere di quello che ci si illude sia
si compra il suo tempo
noi ci siamo
Intanto la questione economica influenza molto le persone … mi è capitato di sentire sempre dire ….quel dottore e il papà dei papà …. Un modo di dire che sta
A significare che è il migliore seguito poi dalla frase “infatti la visita costa tot ….” . Per molti pagare tanto significa ricevere tanto …
Io invece rimango sempre colpita dall inverso ❤️. E devo dire che ne ho trovato vari nel corso degli anni bravissimi e non venali … anche visite gratis .
E spesso sono lavoratori dipendenti dell’azienda sanitaria per cui lavorano.
Io ne conosco una che mi ha raccontato i ritmi a cui sono sottoposti.
Per esempio devono gestire in una mattina tipo 10 o 15 appuntamenti… e devono dedicare loro 10 minuti in media ( più o meno). Insomma devono fare un tot di visite altrimenti vengono richiamati.
E giustamente lei mi diceva “ e io come faccio a comunicare a una persona che ha un tumore in 10 minuti?”.
Pensiamoci.
Rifletto sulle tue parole e hai/hanno ragione, ma non e' la quantità di tempo ma la qualità.
Un atteggiamento frettoloso, nn e’ sempre dettato da noncuranza.
Noi pazienti a volte pretendiamo… rassicurazioni , spiegazioni, tempo… ma proviamo a metterci ogni tanto dall’altra parte. Entriamo noi con un sorriso per quanto difficile sia…
Quello che intendo dire e' questo, hai dieci minuti? Bene, sorridi prescrivi e saluti con un gesto di affetto......in questo modo hai veramente curato il malato sia psicologicamente che fisicamente.
E' complicato fare questo mestiere, certo, come tanti altri, ma tu devresti essere formato per tutti gli aspetti anche comunicativi.
🩷
Io quando prenoto una visita in ospedale ormai preferisco sempre la formula dell'intramoenia. Così la visita è prenotata in tempi brevi e soprattutto dura quando deve durare. Con impegnativa ho riscontrato che durano pochissimo e i tempi di attesa sono biblici
Buongiorno
Io ci sono
Ieri pomeriggio sono entrata nel tubo della risonanza alle 17 e ne sono uscita alle 18,10. Avrò referto il 7 ottobre.
Stamattina prelievo, emocromo non brillante, appena permissivo per continuare, sono tornata a casa con le mie pastiglie. E andiamo avanti un altro mese.
Non riesco ad aggiornarmi, ma mando un abbraccio cumulativo, a chi sta bene, a chi è di cattivo umore, a chi è in ansia o in attesa.. ❤
E' complicato fare questo mestiere, certo, come tanti altri, ma tu devresti essere formato per tutti gli aspetti anche comunicativi.
Perfettamente d'accordo con te! Posso comprendere la mancanza di forte empatia, ma ,da paziente o caregiver, non posso e non voglio comprendere la mancanza di cortesia...
Vorrei raccontare un episodio a proposito degli illustri professionisti ricercati.
L’anno scorso sono andata letteralmente in panico per l’ennesima autodiagnosi senologica. Era un periodo nero dal punto di vista psicologico.
Ho fatto due visite senologiche + due ecografie da specialisti privati. Visita sempre negativa. L’ultimo senologo, di una prestigiosa clinica milanese, mi liquidó con una visita di 15 minuti. Non mi diede spiegazioni, mi disse semplicemente che per lui non avevo nulla e di tranquillizzarmi. La visita fu pagata profumatamente.
Mi vergogno ancora tantissimo a raccontarlo, ma il giorno dopo, in preda al panico più totale, provai a chiamarlo in lacrime chiedendo rassicurazioni sulla mia visita (perché ero convinta che ci fosse qualcosa). Mi rispose al telefono in maniera molto risentita. Dicendomi che mi aveva fatto la cortesia di rispondere ma certo non aveva tempo di stare al telefono a spiegarmi “perché” secondo lui la visita era negativa. Non poteva certo mettersi a farmi una lezione di anatomia spiegandomene le ragioni in dettaglio! E se proprio avessi voluto una lezione privata, potevo pagarlo perché il suo tempo non era gratis.
Fini la chiamata consigliandomi di “farmi curare da un bravo psichiatra”.
Mi sono sentita piccola così. Umiliata e cretina all’inverosimile.
Qualche settimana dopo fui visitata dal doc. Che si mise al tavolo con me e rispose a tutte le mie domande e dubbi uno a uno. Ho ancora da qualche parte i diagrammi che disegnó a penna su un pezzo di carta per darmi una spiegazione dettagliata alle mie domande. Tutto questo per oltre un’ora di visita.
E quindi mi perdonerete se diffido un po’ degli “illustri pluripagati professionisti affermati” con parcelle da capogiro. Da cui ora mi tengo alla larga.
Ottimo e si va avanti.........................