Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Si si gli esami si fanno sempre il giorno della chemio, o il giorno prima come facevo io, x controllare i valori
Nel mio ospedale si faceva cosi: esami, visita con oncologo e terapia
Ragazze la mia oncologa all'ultima visita a settembre ha risposto alle mie domande con
"Signora ha pensato a iniziare una psicoterapia ? Qui al San Martino abbiamo il servizio le faccio la prescrizione "
Scusate, a luglio
Io credo sia importante percorso di psicoterapia . Penso lo facciano in tutte le breast . Infatti voglio informarmi per mia mamma
Da persona lo capisco, e dico anche che non mi aspetto principalmente di essere compresa ma curata, e che quindi per me l'aspetto fondamentale è che mi curino in modo adeguato. Il problema è la percezione di esserlo o meno che varia a seconda della capacità comunicativa del medico.
Però il malato è la parte debole, e per quanto la comprensione reciproca sia un valore è sia anche saggia, un malato credo abbia un "diritto" in più, proprio in quanto fragile.
In tutto il resto della mia vita sono disposta ad essere il più forte possibile, ma proprio là dove devo mettere la mia vita nelle mani di qualcuno, ecco, li vorrei poter essere considerata fragile e accolta come tale
La mia oncologa mi sembra empatica e disponibile....non mi é piaciuto molto come ha gestito la comunicazione sulla questione "noduli sospetti al fegato" nel senso che ho apprezzato la velocitá con cui si é mossa per farmi fare accertamenti però prima di parlarmi di intervento, chemio ecc doveva essere sicura al 100%
Il suo intento era quello di tranquillizzarmi sull' esistenza di cure, ma io essendo un soggetto ansioso sono andata nel pallone
Peró é stata molto scrupolosa, questo lo devo ammettere
Buongiorno a tutti, scusate l'assenza , per negativa , si capta un linfonodo a sinistra ,no dove c'è il nodulo , stessa cosa alla mammografia , ho parlato sia con l"oncologa che con il chirurgo . La prox settimana inizierò la chemio e l'immunoterapia , mi ricordo solo il carboplatino il resto non ho capito nulla , sarà una terapia di circa sette mesi e poi si valuterà di nuovo . Sto sotto un treno tanta paura , la prox parlerò bene con i medici , e mi faro spiegare del linfonodo reattivo da cosa dipende visto che non ci sono metastasi. Mi hanno prenotato una colonscopia per il 23/10 , dalla PET c'è una captazione , ma non é malattia ,hanno parlato di diverticoli .
Da persona lo capisco, e dico anche che non mi aspetto principalmente di essere compresa ma curata, e che quindi per me l'aspetto fondamentale è che mi curino in modo adeguato. Il problema è la percezione di esserlo o meno che varia a seconda della capacità comunicativa del medico.
Però il malato è la parte debole, e per quanto la comprensione reciproca sia un valore è sia anche saggia, un malato credo abbia un "diritto" in più, proprio in quanto fragile.
In tutto il resto della mia vita sono disposta ad essere il più forte possibile, ma proprio là dove devo mettere la mia vita nelle mani di qualcuno, ecco, li vorrei poter essere considerata fragile e accolta come tale
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Da persona lo capisco, e dico anche che non mi aspetto principalmente di essere compresa ma curata, e che quindi per me l'aspetto fondamentale è che mi curino in modo adeguato. Il problema è la percezione di esserlo o meno che varia a seconda della capacità comunicativa del medico.
Però il malato è la parte debole, e per quanto la comprensione reciproca sia un valore è sia anche saggia, un malato credo abbia un "diritto" in più, proprio in quanto fragile.
In tutto il resto della mia vita sono disposta ad essere il più forte possibile, ma proprio là dove devo mettere la mia vita nelle mani di qualcuno, ecco, li vorrei poter essere considerata fragile e accolta come tale
La comunicazione empatica fa parte della cura e soprattutto per la cura de
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Gia’. Persone, con i loro problemi e bagagli.
E spesso sono lavoratori dipendenti dell’azienda sanitaria per cui lavorano.
Io ne conosco una che mi ha raccontato i ritmi a cui sono sottoposti.
Per esempio devono gestire in una mattina tipo 10 o 15 appuntamenti… e devono dedicare loro 10 minuti in media ( più o meno). Insomma devono fare un tot di visite altrimenti vengono richiamati.
E giustamente lei mi diceva “ e io come faccio a comunicare a una persona che ha un tumore in 10 minuti?”.
Pensiamoci.
Un atteggiamento frettoloso, nn e’ sempre dettato da noncuranza.
Noi pazienti a volte pretendiamo… rassicurazioni , spiegazioni, tempo… ma proviamo a metterci ogni tanto dall’altra parte. Entriamo noi con un sorriso per quanto difficile sia…
Non deve essere semplice nemmeno per loro
Come ogni cosa nella vita bisogna saperle dire le cose sopratuttto le diagnosi / gli aggiornamenti sulla propria situazione medica . Tatto , positività … se il medico in primis non ci crede come può farlo un malato ?
Se ha dei dubbi e giusto che lo comunica ?
♥️🫂
La mia oncologa all'ultima visita di agosto che le avevo fatto sentire il "nodulino" che si è formato dove mi hanno fatto la quadrantectomia mi ha detto: "Giulia se continui così vieni qui ogni mese".
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