Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Io ci sono
Ci mancava anche questa.
Cosa ne pensate RFS del Nord-Est.
A 50 anni, 4 figli , muore per un intervento estetico al seno.
https://www.padovaoggi.it/cronaca/morte-helen-comin-cittadella-13-settembre-2024.html
Stranissima la vicenda
https://www.trevisotoday.it/cronaca/castelfranco-decesso-helen-comin-parole-chirurgo-indagato-13-settembre-2024.html
Io ci sono!
Buon pomeriggio a tutti.
Io ci sono ❤️
Buon pomeriggio 😘
Io ci sono
Ieri mi sono sottoposta per la prima volta ad una ecografia bilaterale e ad una mammografia perché nell'ultimo periodo sentivo al tatto un nodulo al seno sinistro ingrandito (nodulo che in realtà credo di avere da sempre e che sentivo solo in prossimità delle mestruazioni quando il seno è più turgidi e gonfio - dico credo perché in questo momento sono assalita da mille dubbi, non mi sento sicura di nulla).
Benvenuta !
Buon pomeriggio
Io ci sono 🌸 🌷 🌸 🌷 🌸
Buongiorno blog, io ci sono ❤
Come posso sistemare l'accesso da cell? Mi conviene ressettare la psw? Ho paura di uscire e che non mi faccia più entrare.......
Ciao Arena, prova dal cellulare ad accedere da qui:
https://www.medicitalia.it/login/
Eh ma che cavolo! Speriamo sia la medicazione definitiva!!🤞🏻🤞🏻🤞🏻
Che senso ha vivere una vita con il terrore che prima o poi il tontolone tornerà, magari spostandosi da un'altra parte?
Pensare che ne arriverà un altro di ancora più aggressivo perchè noi, povere sfigate, siamo fatte così (di merda!)
E se poi non arriva niente?
che vita del cazzo abbiamo fatto!
sempre col terrore.
Sempre in allerta a ogni piccolo sintomo.
Impariamo a viverci serenamente i mesi tra un follow up e l'altro, soprattutto se, acciacchi a parte, stiamo comunque tutto sommato bene.
Ora ti/vi autorizzo a ricopiarmi sto mio messaggio quando nel prossimo futuro avrò i miei soliti momenti down
Mi hai autorizzata tu eh amica 🤣🤣🤣♥️♥️♥️♥️ l’ho copiato 🤪🤪🤪
Buon pomeriggio
Io ci sono
In questi giorni sono lontana da casa e dalla mia quotidianità e ho letto forse un po' frettolosamente quanto è stato scritto nel blog.
Ho letto che il dottore ha riportato l'approfondimento sulla resilienza e su altri aspetti, comunque correlati, della vita con e dopo il cancro.
Ho letto tante nuove storie, che, mi scuseranno le nuove arrivate, ancora non distinguo nettamente le une dalle altre. In queste storie ho letto tanta angoscia, tanto dolore prepotente, tanta disperazione. Avrei voluto ( il mio primo istinto è stato quello) e forse dovuto allungare una mano ( lo spirito dell'auto mutuo aiuto lo avrebbe richiesto). Ma sono rimasta sul bordo del burrone. Perché ho sentito che se avessi offerto le mie parole sarei stata trascinata ( per colpa di nessuno sia ben chiaro) in un luogo profondo e oscuro nel quale non mi sono mai trovata, neppure al momento della diagnosi di metastasi.
E allora mi sono chiesta se io abbia davvero "attraversato " il mio dolore o invece non lo abbia "rimosso ".
Perché durante l'anno in cui sono stata in follow up io non ho mai pensato alle metastasi? Perché ancora adesso non mi scatta il terrore se avverto un dolorino? Perché riesco a passare giornate intere senza pensare che sono malata?
Se leggo, anche a ritroso, i post di tante di noi mi sento strana e diversa. Perché mi pare che tante di noi abbiano paura che la malattia si ripresenti o che ci sia una progressione metastatica.. e a poco valgono le parole, anche di chi , come me, metastatica lo è, o i consigli di consapevolezza che il dottore ci offre. Alla fine sempre lì si torna.
Se ripenso alla mia storia, anche correlando la mia esperienza a quanto il dottore ha scritto sulla empatia dei medici, so di essere stata più che fortunata nell'incontro con la chirurga. Ancora oggi è a lei che penso di dare ( ed effettivamente lo faccio) le notizie, buone o meno buone, della mia malattia.
So di essere stata fortunata con l'oncologo attraverso il quale ho potuto fare la biopsia ossea. Quando mi ha comunicato l'esito e prospettato il cambio di terapia le sue parole, che non hanno nascosto nulla, mi hanno sollevata. Sono uscita dalla visita con la possibilità di una cura, quindi con una notizia positiva. Ho atteso con impazienza di poter iniziare la terapia con ribociclib.
Ed ora sto rivolgendo la mia mente al pensiero che, avendo diminuito il dosaggio, la tossicità che mi ha portato la neutropenia non si manifesti in maniera tale da non poter continuare la cura. Devo credere che potrò continuare a curarmi e, soprattutto, non riesco a vivere la mia quotidianità pensando che non lo potrò fare.
Ho passato, come tutte qui, momenti difficili. Ma se ci ripenso i miei momenti difficili, compreso il più recente periodo down del mese di agosto, sono stati sempre correlati a una difficoltà o a un disturbo fisico.
Avvertire un malessere fisico in maniera costante si ripercuote per me in maniera quasi violenta nella mente. Essenzialmente mi arrabbio. Perché il limite fisico che deriva ad esempio dalla percezione di un dolore mi rimanda inevitabilmente alla malattia.
Ma se non sto male fisicamente quello della malattia non è il mio pensiero prevalente. se si lavora, fuori o dentro casa, ci si occupa delle incombenze quotidiane che tutti abbiamo non si può avere il pensiero sempre rivolto alla malattia.
La malattia c'è stata, o c'è come nel mio caso. È una specie di compagna non troppo simpatica con cui ogni tanto ( o più spesso come nel mio caso) si deve condividere del tempo. Ce la dobbiamo fare andare bene, ma non dobbiamo concederle "di allargarsi troppo ".
Almeno per me è così.
Poi ci sono dei momenti in cui la consapevolezza si presenta in maniera quasi dolorosa. Ho letto, come forse tutti, la notizia della candidatura di Bucci, nonostante la malattia metastatica.
Ecco, pur comprendendo e anche condividendo le ragioni che fanno di questa notizia una "buona notizia " solo chi attraversa la stessa condizione di malattia può comprendere che cosa significhi parlare di " tre anni, cinque anni, dieci anni " di vita.
È un macigno. Un macigno che si scaraventa sulle spalle intanto che stai facendo una passeggiata. E ci rimani sotto. Magari provi a togliere qualche pietruzza ma il peso del macigno rimane immutato.
Questo è il mio esercizio di resilienza. Per i prossimi giorni. O forse qualcosa di più.
La ringrazio e l'aggiornerò sicuramente non appena avrò i risultati della biopsia.
Tuttavia non riesco a non pormi una serie di domande che le vorrei sottoporle perché ho bisogno di razionalizzare per non farmi prendere dal panico. Ho avuto un colloquio con il mio medico di base che, come lei, mi ha invitata a non fasciarmi la testa prima del dovuto. Mi ha spiegato in generale quali possano essere i successivi passaggi nella peggiore delle ipotesi... ad ogni modo mi pare di aver indirettamente compreso che il nodulo con altissima probabilità dovrà essere rimosso a maggior ragione se l'esito della diagnosi è positiva. In questa ipotesi immagino che l'eventuale terapia cambi a seconda della circostanza che il tumore abbia intaccato tessuti o si sia diffuso. Ma se invece rimane "incapsulato" e compatto, al di là del mio caso specifico, basta solo rimuoverlo? Come si fa a capire se un cancro pur di piccole dimensioni si è diffuso? Vi sono particolari analisi che si compiono o, è un dato apprezzabile già da una mammografia o ecografia oppure si procede ad una radioterapia preventiva(se esiste una tale opzione) ?
La ringrazio anticipatamente se avrà voglia di rispondermi!
Buon pomeriggio, l ecografia di oggi è andata bene, nulla di anomalo. Era il primo controllo dopo un anno.. Dottore c'è un lasso di tempo minimo fra il lipo filling e la sostituzione degli espansori? Ho gli espansori già da un anno e il chirurgo vorrebbe fare quest'anno il lipo filling e nell'anno nuovo la sostituzione con protesi definitive. Non passa troppo tempo?
Grazie