Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Beatrice7947:
Ciao a tutte!
Un po' in preda all'ansia per la RM all'encefalo di domani, ho fatto l'errore di cercare informazioni su internet... Mi è apparso che il carcinoma mammario HER2-positivo (quello di mia mamma) è più facile sviluppi metastasi al cervello
Letto questo sto letteralmente impazzendo, visto anche l'esito della TAC all'encefalo...

Curiosità per mia "cultura generale", le metastasi possono svilupparsi così "velocemente" (2 anni dall'ultima mammografia negativa) e direttamente al cervello? Alla fine questo tumore non ha mai dato segni della sua esistenza (noduli, linfonodi, secrezioni,... niente di niente)

e cerco conforto consultando il

Il dr. Google ad esempio non scriverà mai che una iperespressione HER 2 paradossalmente si può rivelare un colpo di fortuna (leggi colpo di cubo)

perchè quasi tutte le terapie più efficaci di ultima generazione sono state scoperte a vantaggio dei tumori iperespressi.

Beatrice7947:
Curiosità per mia "cultura generale"

A volte l'ignoranza è più d'aiuto della scienza
- Modificato da salvocatania
Adri-71
Adri-71
Adsc3:
Ragazze oggi male male , ha chiamato ginecologo per anticipare la visita ad oggi . Causa ecografia addome dove risultava endometrio ispessito 13 mm.
Ha eseguito econtransvaguanale e ah prescritto isteriscopia con biopsia Ha evidenziato tanti pallini e ha detto o è un polipo o iperplasia . Faranno anche biopsia .
Quindi come faccio a non pensare che non sia un altro tumore utero o endometrio. Impossibile sto a pezzi . Pap test fatti febbraio tutto bene . Scusate ma non posso pensare positivo

Adsc3
Come hanno fatto già le altre, sicuramente anche il dottor Catania ti tranquillizzerà. Anche nell'ipotesi in cui sia iperplasia, NON cancro, la soluzione c'è, rimozione dell'utero, quindi cerca di stare tranquilla e di pensare positivo
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Bricola82:
Può essere sbagliata per la seconda volta una biopsia al seno?
[Domanda]
11.09.24
Utente Bricola82
Come già scritto in precedenza, 3 mesi fa ho fatto una eco mammaria con risultato birads 5

"Si osserva una massa lesionale a ore 2-3, a 5 cm dal capezzolo, di dimensioni 8, 5x5x5 mm, con contorni localmente irregolari, struttura ipoecogena non omogenea e minima vascolarizzazione centrale nella CDUS.
1 cm medialmente alla lesione definita si osserva una lesione solida benigna, di dimensioni 4, 5x2, 5x4 mm, con contorni lisci e struttura ipoecogena non omogenea.
" dove si consigliava una risonanza magnetica con contrasto.

Nell' attesa e presa un po dall'ansia ho fatto una mammografia dove invece risultava negativa (ma dalle immagini che poi hanno analizzato nel centro dove ho cominciato il percorso senologico hanno smentito quanto refertato, in quanto si vedeva benissimo, il seno essendo denso era solo un po più difficoltoso vederlo).

Fatta la risonanza magnetica dopo un mese dalla eco, in una struttura privata, la diagnosi era questa: " a livello della confluenza dei quadranti esterni della giandola mammaria sinistra si documenta la presenza di una lesione focale solida a margini finemente irregolari del diametro di 9mm.

La lesione caratterizzata da restrizione della diffusione e da un precoce e notevole enhancement durante la somministrazione del mezzo di contrasto paragmagnetico.
In considerazione dei reperti di risonanza la formazione necessita di caratterizzazione cito-istologica.

Non linfoadenopatie in sede ascellare e mammaria interna bilateralmente".

Comincio il percorso senologico in sede ospedaliera e mi rifanno mammografia ed eco confermando il tutto.

Mi fanno la biopsia ecoguidata il giorno 25 luglio, avevo il ritiro il 13 agosto.

Il 12 mi chiamano dicendo che avevano avuto problemi con il citologico.. E che non avevano ancora elaborato la biopsia.

La senologa appena ricevuti i risultati mi dice che vuole ricontrollare il dischetto della risonanza, perché la biopsia era negativa (esito B2). . . Ma per lei era tutto troppo positivo, quindi probabilmente era sbagliata la biopsia.

Mi fanno rifare la biopsia il 3 settembre, premetto che avevo ancora il seno con l'ematoma della prima biopsia, il frustolo pieno di sangue, commentato dall'assistente "certo, con tutto questo sangue... Vabbè però è cicciotto, speriamo che STAVOLTA basti al citologico" (come a chiarire che la volta scorsa non era bastato). Il giorno dopo ho una strana macchia rossastra sull areola, con dei piccoli bozzetti dolenti al tatto.
Lontano dal punto della biopsia.
Ho pensato non fosse importante quindi non mi sono recata al centro.

Ieri ho chiamato per sapere della biopsia e mi dicono che è negativa, ma la senologa di nuovo non è convinta perché la risonanza, la mammografia, l'ecografie fatte sono troppo positive e vorrebbe ripetere da loro la risonanza magnetica (avendo quella fatta da privato)
Domani andrò a ritirare il tutto e spero di risolvere altrove.
Sono 3 mesi che giro a vuoto e non so se sono sfortunata io, sono vittima di malasanità, o altro. Possibile due biopsie sbagliate?



Malgrado mi ponga domande su una disciplina sulla quale potrei presentare un curriculum atomico ( ero docente delle scuola di Senologia di U.Veronesi, mi considero inventore del Mammotome ) :
autore di un volume sull'agobiopsia mammaria con prefazione di Umberto Veronesi e tradotto in 5 lingue

https://www.medicitalia.it/libri/senologia/117-breast-cytology-in-clinical-practice.html

sa che non sono riuscito a comprendere cosa possa esssere accaduto ?

Mi consenta 2 osservazioni a ruota libera.

1) Se stiamo parlando di un esame citologico occorre tener conto che ci sono tumori ben differenziati che vengono dati come benigni perchè le cellule tumorali hanno scarse atipie e pertanto nel 10 % dei casi circa sono dei FALSI NEGATIVI.

Di contro
2) Nella mia esperienza la diagnosi di maalignità è quasi seempre più facile di quella di benignità.
Per tale ragione quando il caso è complicato come il suo alla fine il risultato finale è di aria fritta, cioè nulla di maligno.

Vediamo cosa le dicono domani e cosa hanno scritto nel referto
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Alerai91:
Dafne73:
Vi presento Milù🐱

Benvenuta nel nostro angolo degli animali anche da parte della mia Petra e dalla mia randagia Stella
Adri-71
Adri-71
Edelsten:
buongiorno a tutte
Avete letto la notizia del sindaco di Genova che si candida alle elezioni per la regione Liguria con un cancro metastatico? a me è parsa, al di là dell'aspetto politico che non c'entra, una grande notizia

https://www.corriere.it/politica/24_settembre_12/bucci-intervista-b843cf84-3a92-4742-a044-8a91d6d39xlk.shtml

È una grande notizia infatti.
Certo la speranza è che la sua malattia non venga politicizzata e usata a suo favore o sfavore durante la campagna elettorale, togliendo così l'attenzione a quelle che invece sono o possano essere le sue capacità politiche come sindaco e che invece dovrebbero essere le uniche a essere prese in considerazione per le elezioni
Isa55
Isa55

Io ci sono!

Mara96_
Mara96_
salvocatania
Buonasera dottore, le allego il referto dell’ago aspirato..oggi ho fatto la biopsia e la dottoressa mi ha detto che sicuramente andranno tolti indipendente da referto.
Le formazioni simil-nodulari in precedenza segnalate a carico del seno destro appaiono oggi con caratteri morfologici più simili a cisti a contenuto consolidato
Previa anestesia locale con circa 5cc di Mepivacaina 2% associata ad Adrenalina 1:200.000, vengono effettuate manovre di aspirazione eco-guidate con ago 18G sia nel contesto della formazione palpabile nel QCE del seno destro che in quella palpabile nel QIE omolaterale.
II materiale ottenuto, liquido denso cremoso ed in parte rossastro, viene introdotto rispettivamente nella provetta Thin Prep n°1 e n°2.
Al termine delle manovre di aspirazione le formazioni appaiono di volume parzialmente ridotto misurando rispettivamente circa 13,4X8,4mm (vs 15X11mm) e circa 16X7mm (vs 14X8mm).
REFERTO DI ANATOMIA PATOLOGICA: '1°-2°: Cellularità moderata costitututa da saltuari istociti e cellule giganti, frammenti a elementi epiteliali (CK7+) con atipie citologiche moderate di non univoca interpretazione (C3/C4). Si consiglia agobiopsia di entrambe le lesioni per un migliore inquadramento diagnostico"

Cosa ne pensa?
La ringrazio
Isa55
Isa55
Lady
Non avevo capito!
Anche tu Maria !!
Buon onomastico!
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Lady*:
Luciana in ritardo tantissimi auguri di buon compleanno a tuo figlio! Come sono andati i festeggiamenti? 🥂🍀❤️


E buon onomastico a tutte le Maria del blog, me compresa

Non avevo visto il compleanno deel figlio di Luciana



E Buon Onomastico a tutte le Maria del blog


salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Marea:
Una bella notizia: ieri ho fatto terapia e...niente di niente, zero febbre, stavo bene come una volta!

Prima o poi rivolgerò a lei la stessa frase che da dieci anni rivolgo alla nostra Lori : " ....e chi l'ammazza a lei ???"
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Robby:
Si si quello l ho già fatto. Era solo un informazione in più che chiedevo.

Grazie cmq

Ci aggiorni quando le risponderanno.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Mara96_:
Purtroppo non ho referto, mi hanno contattata telefonicamente oggi per informarmi che il materiale raccolto era insufficiente e quindi era necessario eseguire una biopsia che farò domani

Ci aggiorni quando avrà l'esito se lo desidera
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
ElPiGi:
Mio padre che finisce di fare chemio, esce ed io "Allora? Come ti senti?" E lui "Sto meglio di prima"🤣🤣🤣😅
In effetti era bello arzillo.

- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Mara96_:
salvocatania
Buonasera dottore, le allego il referto dell’ago aspirato..oggi ho fatto la biopsia e la dottoressa mi ha detto che sicuramente andranno tolti indipendente da referto.
Le formazioni simil-nodulari in precedenza segnalate a carico del seno destro appaiono oggi con caratteri morfologici più simili a cisti a contenuto consolidato
Previa anestesia locale con circa 5cc di Mepivacaina 2% associata ad Adrenalina 1:200.000, vengono effettuate manovre di aspirazione eco-guidate con ago 18G sia nel contesto della formazione palpabile nel QCE del seno destro che in quella palpabile nel QIE omolaterale.
II materiale ottenuto, liquido denso cremoso ed in parte rossastro, viene introdotto rispettivamente nella provetta Thin Prep n°1 e n°2.
Al termine delle manovre di aspirazione le formazioni appaiono di volume parzialmente ridotto misurando rispettivamente circa 13,4X8,4mm (vs 15X11mm) e circa 16X7mm (vs 14X8mm).
REFERTO DI ANATOMIA PATOLOGICA: '1°-2°: Cellularità moderata costitututa da saltuari istociti e cellule giganti, frammenti a elementi epiteliali (CK7+) con atipie citologiche moderate di non univoca interpretazione (C3/C4). Si consiglia agobiopsia di entrambe le lesioni per un migliore inquadramento diagnostico"

Cosa ne pensa?
La ringrazio

Sono le informazioni che conoscevamo già.
Ma stiamo parlando di un citologico.
Serve l'agobiopsia per esame istologico, ma dalle informazioni che abbiamo sin qui si tratta di una lesione benigna/bordeline o nella peggiore delle ipotesi, che ritengo improbabile, un tumore a bassa aggressivittà.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Norma86:



Dottore ha visto il bellissimo studio allegato da Laila80 (grazie) ?
Sembra tratto dal nostro blog.

E sembra tratto dall'elenco sui fattori prognostici modificabili dallo stesso paziente su cui lei scrive da 40 anni.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9320-la-resilienza-puo-allungare-la-vita.html

#716.412 Scritto: 06-09-2024 12:10

laila80:
Vi incollo un articolo appena pubblicato su resilienza e longevità:
La resilienza può allungare la vita

Lo studio durato 12 anni di osservazione su 10.000 adulti statunitensi dimostra l'importanza della resilienza nel compensare l'impatto negativo delle malattie croniche e della disabilità legata all'età.

Mi sembra assolutamente in linea con i nostri 14 anni di blog! Dottore ha
Sembra tratto dal nostro blog.

E sembra tratto dall'elenco sui fattori prognostici modificabili dallo stesso paziente su cui lei scrive da 40 anni.


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9320-la-resilienza-puo-allungare-la-vita.html

Grazie ad entrambe per la segnalazione dello studio

https://mentalhealth.bmj.com/content/27/1/e301064

Objective
This study aims to explore the association between psychological resilience and all-cause mortality in a national cohort of US older adults by a cross-sectional study.

Methods
The Health and Retirement Study (2006–2008) included 10 569 participants aged ≥50. Mortality outcomes were determined using records up to May 2021. Multivariable Cox proportional hazards models were used to analyse the associations between psychological resilience and all-cause mortality. Restricted cubic splines were applied to examine the association between psychological resilience and mortality risk.

Infatti sembra la conclusione di uno dei più importanti studi condotti nel nostro blog riguardo al tema della resilienza.



Ne riesumo uno a caso

salvocatania:
#507.838 Scritto: 16-10-2022 23:19



Per chi mi chiede quali sono le mosse principali per diventare sempre più resilienti.

Breve sintesi



Di seguito vengono elencati 10 aspetti che possono aiutarci a diventare più resilienti.
 
1)   Mantenere, per quanto possibile, una visione ottimistica di sé e del mondo.

Anche se spesso, di fronte alle difficoltà può essere arduo, mantenere un atteggiamento costruttivo e positivo di fronte ad un problema, può aiutare a concentrare tutte le nostre energie nella direzione giusta, ossia il raggiungimento della sua soluzione.

2)   Interpretare le difficoltà come una sfida, come un’opportunità per mettersi in gioco.
 
3)   Concentrarsi sul presente.



Pensare in modo fisso alle ingiustizie subite o concentrarsi su ciò che potrebbe andar male nel futuro non ha nessuna utilità nel risolvere un problema. Anzi, spesso ci porta ad entrare in una spirale di negativismo che limiterà di fatto le nostre capacità di fronteggiamento.
Investire risorse sul presente e sulle possibili strategie da mettere in atto nel qui ed ora per affrontare le difficoltà è molto più produttivo. Mantiene la mente attiva e riduce i pericolosi meccanismi del rimuginio e della ruminazione.
 
4)   Riconoscere ed accettare i propri limiti.



Le persone resilienti non nascondono le proprie vulnerabilità. Riconoscere le proprie debolezze può essere molto utile poiché permette di identificare quali aree della nostra persona possiamo migliorare.
 
5) Identificare i propri punti di forza.

Ogni persona ha dei punti di forza. Saperli riconoscere e darsene il merito è fondamentale per individuare le risorse da mettere in campo per fronteggiare le difficoltà.
I nostri punti di forza possono inoltre essere un fedele supporto per quelle aree in cui ci sentiamo più vulnerabili.
 
6)   Accettare il fallimento come possibile esito della sfida.

La resilienza non coincide con l’infallibilità.

Il fallimento è possibile e senza di esso non ci sarebbe crescita.
La differenza risiede nell’interpretazione del fallimento. L’individuo resiliente lo interpreta come uno spunto per capire quali aree di sé può migliorare e come poter affrontare una situazione simile in futuro.

7)   Far riferimento alle risorse sociali.

Saper chiedere aiuto ma anche conforto alla nostra famiglia ed ai nostri cari è un elemento molto importante. Gli altri sono un preziosissimo aiuto per affrontare una sfida e sentirsi meno soli in mezzo alla tempesta.

8)   Individuare gli elementi su cui abbiamo controllo.

E’ di fondamentale importanza capire su quali aspetti della situazione  abbiamo il controllo e su quali invece non possiamo influire in alcun modo.
Questo ci servirà per elaborare un piano di soluzione del problema più efficiente per gli elementi che possiamo controllare.
Viceversa ci porterà ad accettare ciò che sfugge alla nostra influenza.

9) Elaborare e mettere in atto un piano strategico.

E’ importantissimo individuare specifiche strategie volte alla soluzione del problema

10)   Imparare ad accettare che non su tutto possiamo avere il controllo.

Come ultimo punto, facciamo cenno alle situazioni che ci fanno soffrire a su cui non abbiamo controllo.
Tra queste rientrano i lutti e le perdite in genere, nonché particolari eventi traumatici.

Come si integra in questi contesti il concetto di resilienza?
In primo luogo lo stesso fatto di accettare di non avere potere su questi eventi, è già di per sé un grande passo in avanti. In queste situazioni, spesso molto dolorose, una volta compreso che combattere non serve a niente, se non a prolungare la nostra sofferenza, possiamo far ricorso al supporto dei nostri cari: la condivisione del dolore indubbiamente aiuta il percorso dell’accettazione.

Inoltre, anche se può sembrare molto difficile, è d’aiuto trovare dei piccoli spunti di crescita personale negli eventi accaduti. Secondo lo stesso principio di resilienza, possiamo affrontare un dolore facendoci trascinare da esso fino a spezzarci, oppure, in alternativa, possiamo trovare la forza per ricavare dal nostro stesso dolore della linfa che ci porti a crescere e, una volta passata la tempesta, rialzarci più forti di prima.






.
.
.
.
.
- Modificato da salvocatania

Rispondi