Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Angy65
Angy65
Adsc3
Grazieeee
Ricambio
Arianna 76
Arianna 76
Grazie ragazze che àvete chiesto della mia mamma
Mar fiduciaria
Mar fiduciaria
Serena notte dottore
Angy65
Angy65

Buonanotte a tutti
Buonanotte Dott Catania
le ho risposto

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

N

- Modificato da Francesca fiduciaria
ladybug
ladybug
Bebemia
Disorganizzazione totale nell'ospedale in cui sei ricoverata 🙄 E anche le calze antitrombo....assurdo ci sia del business dietro perché sono fondamentali e quindi sei costretta a comprarle. Da noi le danno gratis.
ladybug
ladybug

Comunque 🌈🌈🌈🌈🌈🌈x domani

Mar fiduciaria
Mar fiduciaria
Buonanotte a tutti
Fate bei sogni
ladybug
ladybug
Isa55
Fra76 Fiduciaria
Fra76 Fiduciaria
Mar fiduciaria:
Fra76 Fiduciaria:
Buona sera blog
Io ci sono ❤️

Come stai Fra? I bimbi pronti per la scuola? In bocca al lupo a loro🍀🍀🍀

Ciao carissima,
Si iniziano domani mattina e io ho l’ansia a mille 😅
Grazie per avermi pensata
I tuoi nipoti o megilio nipotoni? Se non sbaglio superiori. Vengono ancora dalla nonna per farsi aiutare?
Adsc3
Adsc3
salvocatania
Grazie dottore
Aggiornerò .
Grazie 🌈
Annina Fiduciaria
Annina Fiduciaria
Isa55
Arianna 76
Arianna 76
Grazie Dottor Catania aveva perfettamente ragione il nodulo sospetto alla parotide era un piccolo linfonodo.
Oggi mia mamma ha messo il port ...
La prima dose di tranzumab non ha avuto effetti collaterali pesanti solo che le sono usciti una decina di puntini rossi sul braccio...dice che è un effetto della terapia? E se fosse non vuole dire che è allergica e non può più proseguire Dottore?
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

1) Mantenere, per quanto possibile, una visione ottimistica di sé e del mondo.

Anche se spesso, di fronte alle difficoltà può essere arduo, mantenere un atteggiamento costruttivo e positivo di fronte ad un problema, può aiutare a concentrare tutte le nostre energie nella direzione giusta, ossia il raggiungimento della sua soluzione.

2) Interpretare le difficoltà come una sfida, come un’opportunità per mettersi in gioco.

3) Concentrarsi sul presente.



Pensare in modo fisso alle ingiustizie subite o concentrarsi su ciò che potrebbe andar male nel futuro non ha nessuna utilità nel risolvere un problema. Anzi, spesso ci porta ad entrare in una spirale di negativismo che limiterà di fatto le nostre capacità di fronteggiamento.
Investire risorse sul presente e sulle possibili strategie da mettere in atto nel qui ed ora per affrontare le difficoltà è molto più produttivo. Mantiene la mente attiva e riduce i pericolosi meccanismi del rimuginio e della ruminazione.

4) Riconoscere ed accettare i propri limiti.



Le persone resilienti non nascondono le proprie vulnerabilità. Riconoscere le proprie debolezze può essere molto utile poiché permette di identificare quali aree della nostra persona possiamo migliorare.

5) Identificare i propri punti di forza.

Ogni persona ha dei punti di forza. Saperli riconoscere e darsene il merito è fondamentale per individuare le risorse da mettere in campo per fronteggiare le difficoltà.
I nostri punti di forza possono inoltre essere un fedele supporto per quelle aree in cui ci sentiamo più vulnerabili.

6) Accettare il fallimento come possibile esito della sfida.

La resilienza non coincide con l’infallibilità.

Il fallimento è possibile e senza di esso non ci sarebbe crescita.
La differenza risiede nell’interpretazione del fallimento. L’individuo resiliente lo interpreta come uno spunto per capire quali aree di sé può migliorare e come poter affrontare una situazione simile in futuro.

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

7) Far riferimento alle risorse sociali.

Saper chiedere aiuto ma anche conforto alla nostra famiglia ed ai nostri cari è un elemento molto importante. Gli altri sono un preziosissimo aiuto per affrontare una sfida e sentirsi meno soli in mezzo alla tempesta.

8) Individuare gli elementi su cui abbiamo controllo.

E’ di fondamentale importanza capire su quali aspetti della situazione abbiamo il controllo e su quali invece non possiamo influire in alcun modo.
Questo ci servirà per elaborare un piano di soluzione del problema più efficiente per gli elementi che possiamo controllare.
Viceversa ci porterà ad accettare ciò che sfugge alla nostra influenza.

9) Elaborare e mettere in atto un piano strategico.

E’ importantissimo individuare specifiche strategie volte alla soluzione del problema

10) Imparare ad accettare che non su tutto possiamo avere il controllo.

Come ultimo punto, facciamo cenno alle situazioni che ci fanno soffrire a su cui non abbiamo controllo.
Tra queste rientrano i lutti e le perdite in genere, nonché particolari eventi traumatici.

Come si integra in questi contesti il concetto di resilienza?
In primo luogo lo stesso fatto di accettare di non avere potere su questi eventi, è già di per sé un grande passo in avanti. In queste situazioni, spesso molto dolorose, una volta compreso che combattere non serve a niente, se non a prolungare la nostra sofferenza, possiamo far ricorso al supporto dei nostri cari: la condivisione del dolore indubbiamente aiuta il percorso dell’accettazione.

Inoltre, anche se può sembrare molto difficile, è d’aiuto trovare dei piccoli spunti di crescita personale negli eventi accaduti. Secondo lo stesso principio di resilienza, possiamo affrontare un dolore facendoci trascinare da esso fino a spezzarci, oppure, in alternativa, possiamo trovare la forza per ricavare dal nostro stesso dolore della linfa che ci porti a crescere e, una volta passata la tempesta, rialzarci più forti di prima.

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