Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Beatrice7947
Beatrice7947
Ginevra1308
No non abbiamo ancora parlato con il chirurgo, né con l’oncologo.

Dobbiamo attendere la Risonanza magnetica all’encefalo di venerdì.. poiché dalla TAC sono emerse delle zone sospette. L’oncologo sostiene si tratti di residui dovuti all’arresto cardiaco che mia mamma ha subito in passato, ma ha bisogno di approfondire. Ma potrebbero gia essere metastasi? Com’è possibile che sia progredito così velocemente, se nella mammografia di dicembre 2021 nessuno aveva visto nulla? Nessuno dei noduli è neanche palpabile, se mia mamma non avesse fatto la mammografia quest’anno, non si sarebbe accorta di nulla!
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Norma86:



Dottore ha visto il bellissimo studio allegato da Laila80 (grazie) ?
Sembra tratto dal nostro blog.

E sembra tratto dall'elenco sui fattori prognostici modificabili dallo stesso paziente su cui lei scrive da 40 anni.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9320-la-resilienza-puo-allungare-la-vita.html

#716.412 Scritto: 06-09-2024 12:10

laila80:
Vi incollo un articolo appena pubblicato su resilienza e longevità:
La resilienza può allungare la vita

Lo studio durato 12 anni di osservazione su 10.000 adulti statunitensi dimostra l'importanza della resilienza nel compensare l'impatto negativo delle malattie croniche e della disabilità legata all'età.

Mi sembra assolutamente in linea con i nostri 14 anni di blog! Dottore ha
Sembra tratto dal nostro blog.

E sembra tratto dall'elenco sui fattori prognostici modificabili dallo stesso paziente su cui lei scrive da 40 anni.


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9320-la-resilienza-puo-allungare-la-vita.html

Grazie ad entrambe per la segnalazione dello studio

https://mentalhealth.bmj.com/content/27/1/e301064

Objective
This study aims to explore the association between psychological resilience and all-cause mortality in a national cohort of US older adults by a cross-sectional study.

Methods
The Health and Retirement Study (2006–2008) included 10 569 participants aged ≥50. Mortality outcomes were determined using records up to May 2021. Multivariable Cox proportional hazards models were used to analyse the associations between psychological resilience and all-cause mortality. Restricted cubic splines were applied to examine the association between psychological resilience and mortality risk.

Infatti sembra la conclusione di uno dei più importanti studi condotti nel nostro blog riguardo al tema della resilienza.



Ne riesumo uno a caso

salvocatania:
#507.838 Scritto: 16-10-2022 23:19



Per chi mi chiede quali sono le mosse principali per diventare sempre più resilienti.

Breve sintesi



Di seguito vengono elencati 10 aspetti che possono aiutarci a diventare più resilienti.
 
1)   Mantenere, per quanto possibile, una visione ottimistica di sé e del mondo.

Anche se spesso, di fronte alle difficoltà può essere arduo, mantenere un atteggiamento costruttivo e positivo di fronte ad un problema, può aiutare a concentrare tutte le nostre energie nella direzione giusta, ossia il raggiungimento della sua soluzione.

2)   Interpretare le difficoltà come una sfida, come un’opportunità per mettersi in gioco.
 
3)   Concentrarsi sul presente.



Pensare in modo fisso alle ingiustizie subite o concentrarsi su ciò che potrebbe andar male nel futuro non ha nessuna utilità nel risolvere un problema. Anzi, spesso ci porta ad entrare in una spirale di negativismo che limiterà di fatto le nostre capacità di fronteggiamento.
Investire risorse sul presente e sulle possibili strategie da mettere in atto nel qui ed ora per affrontare le difficoltà è molto più produttivo. Mantiene la mente attiva e riduce i pericolosi meccanismi del rimuginio e della ruminazione.
 
4)   Riconoscere ed accettare i propri limiti.



Le persone resilienti non nascondono le proprie vulnerabilità. Riconoscere le proprie debolezze può essere molto utile poiché permette di identificare quali aree della nostra persona possiamo migliorare.
 
5) Identificare i propri punti di forza.

Ogni persona ha dei punti di forza. Saperli riconoscere e darsene il merito è fondamentale per individuare le risorse da mettere in campo per fronteggiare le difficoltà.
I nostri punti di forza possono inoltre essere un fedele supporto per quelle aree in cui ci sentiamo più vulnerabili.
 
6)   Accettare il fallimento come possibile esito della sfida.

La resilienza non coincide con l’infallibilità.

Il fallimento è possibile e senza di esso non ci sarebbe crescita.
La differenza risiede nell’interpretazione del fallimento. L’individuo resiliente lo interpreta come uno spunto per capire quali aree di sé può migliorare e come poter affrontare una situazione simile in futuro.

7)   Far riferimento alle risorse sociali.

Saper chiedere aiuto ma anche conforto alla nostra famiglia ed ai nostri cari è un elemento molto importante. Gli altri sono un preziosissimo aiuto per affrontare una sfida e sentirsi meno soli in mezzo alla tempesta.

8)   Individuare gli elementi su cui abbiamo controllo.

E’ di fondamentale importanza capire su quali aspetti della situazione  abbiamo il controllo e su quali invece non possiamo influire in alcun modo.
Questo ci servirà per elaborare un piano di soluzione del problema più efficiente per gli elementi che possiamo controllare.
Viceversa ci porterà ad accettare ciò che sfugge alla nostra influenza.

9) Elaborare e mettere in atto un piano strategico.

E’ importantissimo individuare specifiche strategie volte alla soluzione del problema

10)   Imparare ad accettare che non su tutto possiamo avere il controllo.

Come ultimo punto, facciamo cenno alle situazioni che ci fanno soffrire a su cui non abbiamo controllo.
Tra queste rientrano i lutti e le perdite in genere, nonché particolari eventi traumatici.

Come si integra in questi contesti il concetto di resilienza?
In primo luogo lo stesso fatto di accettare di non avere potere su questi eventi, è già di per sé un grande passo in avanti. In queste situazioni, spesso molto dolorose, una volta compreso che combattere non serve a niente, se non a prolungare la nostra sofferenza, possiamo far ricorso al supporto dei nostri cari: la condivisione del dolore indubbiamente aiuta il percorso dell’accettazione.

Inoltre, anche se può sembrare molto difficile, è d’aiuto trovare dei piccoli spunti di crescita personale negli eventi accaduti. Secondo lo stesso principio di resilienza, possiamo affrontare un dolore facendoci trascinare da esso fino a spezzarci, oppure, in alternativa, possiamo trovare la forza per ricavare dal nostro stesso dolore della linfa che ci porti a crescere e, una volta passata la tempesta, rialzarci più forti di prima.






.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
- Modificato da salvocatania
Luciana
Luciana
Robe68
Sottoscrivo quanto detto da Pepeli e Patri 70.
Sei sempre stata chiarissima,non preoccuparti.
Le tue parole sono sempre garbate, educate, gentili ed opportune.
Ti confesso di essermi salvata diversi tuoi post x me molto d'aiuto e molto significativi

Non cambiare il tuo modo di esprimerti, si sì te stessa e fai ciò che ti senti di fare e di dire. ❤️❤️❤️
Fabri
Fabri

Buonasera a tutte anche se sono stata via un po’ io ci sono.

Stranamente, dopo il primo controllo di follow Up dopo 3 mesi dalla fine della radio, non ho ancora però fatto eco e mammo che farò prima delle feste natalizie, mi sento più stressata di prima. Sto pensando di andare da psico oncologo. Qualcuno ha buone esperienze? Può aiutare o è tempo perso ?

FrancescaH
FrancescaH
FrancescaH
Rimetto questa mia curiosità per sapere se qualcuna di voi ne ha mai sentito parlare o se l’avete direttamente provata anche voi come sensazione 😌
“ mia madre il Giorno dopo la prima chemio sostiene di aver sentito dolore e bruciore forte ai due noduli come se fossero stati colpiti “
- Modificato da FrancescaH
Fede80
Fede80
Daniela Sicilia
AleA
AleA

Buona sera a tutte!
Ho appena sentito il discorso sulla fine delle terapie delle principessa Kate.
Molto toccante.
Un abbraccio

Fabri
Fabri
salvocatania
Questi punti sono utilissimi dottore, ma ogni tanto la testa va. Forse sarà un calo di tensione ma c’è paura ad abbassare le difese, che anche se sta andando tutto bene e’ presto per pensarlo…
Tere
Tere

Buonasera!
Io ci sono

Lady*
Lady*
Bebemia:
Da come ho capito domani sono la prima🙏🙏

Con te, tesoro ❤️❤️❤️
Lady*
Lady*
Isa55
Evvivaaa
Fabri
Fabri
salvocatania
Il punto 10 per me penso sia il più difficile, non avere il controllo, anche se è così per tutti, non si può avere il controllo di tutte le cose, almeno sulla sfera della salute una persona giovane da per scontato sbagliando di stare bene, quando la vita si stravolge non è semplice accettarlo e vivere con spensieratezza…
Paola di Loris
Paola di Loris

Io ci sono

Ex utente
Ex utente
Beatrice7947:
Ginevra1308
No non abbiamo ancora parlato con il chirurgo, né con l’oncologo.

Dobbiamo attendere la Risonanza magnetica all’encefalo di venerdì.. poiché dalla TAC sono emerse delle zone sospette. L’oncologo sostiene si tratti di residui dovuti all’arresto cardiaco che mia mamma ha subito in passato, ma ha bisogno di approfondire. Ma potrebbero gia essere metastasi? Com’è possibile che sia progredito così velocemente, se nella mammografia di dicembre 2021 nessuno aveva visto nulla? Nessuno dei noduli è neanche palpabile, se mia mamma non avesse fatto la mammografia quest’anno, non si sarebbe accorta di nulla!

Ciao Beatrice...vedrai che non sarà nulla quella lesione del cervello, i medici devono per forza fare altri approfondimenti perché sono imposti dalle linee guida ma vedrai che tutto andrà bene
Adsc3
Adsc3
salvocatania
Buona sera dottore ben tornato, scoperto tumore seno 1 mese fa e stiamo facendo stadiazione ( eco addome ok tranne questo e scintigrafia ok ) Brca 2 .tumore 1cm ormonerespinsivo estrogeni 90%
- Modificato da Adsc3

Rispondi