Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
oppure una volta per tutte alla vigilia del quattordicesimo anno di vita prendere atto che diversi obiettivi del blog ormai si sono allontanati .
Doc ha creato un posto di vita ,di rinascita, di condivisione unico.
La medicina narrativa è una sua intuizione e creazione.
Non si molla per niente!
Ogni tanto posterò dei suoi messaggi che mi sono salvata per condividere con chi è arrivata dopo di me.
Grazie per tutto doc♥️
Breve sintesi
Di seguito vengono elencati 10 aspetti che possono aiutarci a diventare più resilienti.
1) Mantenere, per quanto possibile, una visione ottimistica di sé e del mondo.
Anche se spesso, di fronte alle difficoltà può essere arduo, mantenere un atteggiamento costruttivo e positivo di fronte ad un problema, può aiutare a concentrare tutte le nostre energie nella direzione giusta, ossia il raggiungimento della sua soluzione.
2) Interpretare le difficoltà come una sfida, come un’opportunità per mettersi in gioco.
3) Concentrarsi sul presente.
Pensare in modo fisso alle ingiustizie subite o concentrarsi su ciò che potrebbe andar male nel futuro non ha nessuna utilità nel risolvere un problema. Anzi, spesso ci porta ad entrare in una spirale di negativismo che limiterà di fatto le nostre capacità di fronteggiamento.
Investire risorse sul presente e sulle possibili strategie da mettere in atto nel qui ed ora per affrontare le difficoltà è molto più produttivo. Mantiene la mente attiva e riduce i pericolosi meccanismi del rimuginio e della ruminazione.
Le persone resilienti non nascondono le proprie vulnerabilità. Riconoscere le proprie debolezze può essere molto utile poiché permette di identificare quali aree della nostra persona possiamo migliorare.
5) Identificare i propri punti di forza.
Ogni persona ha dei punti di forza. Saperli riconoscere e darsene il merito è fondamentale per individuare le risorse da mettere in campo per fronteggiare le difficoltà.
I nostri punti di forza possono inoltre essere un fedele supporto per quelle aree in cui ci sentiamo più vulnerabili.
6) Accettare il fallimento come possibile esito della sfida.
La resilienza non coincide con l’infallibilità.
Il fallimento è possibile e senza di esso non ci sarebbe crescita.
La differenza risiede nell’interpretazione del fallimento. L’individuo resiliente lo interpreta come uno spunto per capire quali aree di sé può migliorare e come poter affrontare una situazione simile in futuro.
Saper chiedere aiuto ma anche conforto alla nostra famiglia ed ai nostri cari è un elemento molto importante. Gli altri sono un preziosissimo aiuto per affrontare una sfida e sentirsi meno soli in mezzo alla tempesta.
8) Individuare gli elementi su cui abbiamo controllo.
E’ di fondamentale importanza capire su quali aspetti della situazione abbiamo il controllo e su quali invece non possiamo influire in alcun modo.
Questo ci servirà per elaborare un piano di soluzione del problema più efficiente per gli elementi che possiamo controllare.
Viceversa ci porterà ad accettare ciò che sfugge alla nostra influenza.
E’ importantissimo individuare specifiche strategie volte alla soluzione del problema
10) Imparare ad accettare che non su tutto possiamo avere il controllo.
Come ultimo punto, facciamo cenno alle situazioni che ci fanno soffrire a su cui non abbiamo controllo.
Tra queste rientrano i lutti e le perdite in genere, nonché particolari eventi traumatici.
Come si integra in questi contesti il concetto di resilienza?
In primo luogo lo stesso fatto di accettare di non avere potere su questi eventi, è già di per sé un grande passo in avanti. In queste situazioni, spesso molto dolorose, una volta compreso che combattere non serve a niente, se non a prolungare la nostra sofferenza, possiamo far ricorso al supporto dei nostri cari: la condivisione del dolore indubbiamente aiuta il percorso dell’accettazione.
Inoltre, anche se può sembrare molto difficile, è d’aiuto trovare dei piccoli spunti di crescita personale negli eventi accaduti. Secondo lo stesso principio di resilienza, possiamo affrontare un dolore facendoci trascinare da esso fino a spezzarci, oppure, in alternativa, possiamo trovare la forza per ricavare dal nostro stesso dolore della linfa che ci porti a crescere e, una volta passata la tempesta, rialzarci più forti di prima.
Io ho avuto più informazioni e consigli qui che in ospedale dai medici!
Ero talmente ignorante in materia che per me il tumore si divideva in benigno o maligno. Non conoscevo le varie sigle, i vari stadi. In ospedale mi dissero solo che i mesi successivi sarebbero stati molto duri. Credevo che la chemioterapia sarebbe stata devastante, che avrei passato i mesi delle terapie a letto a vomitare. Grazie a questo blog e al dott. ho capito che non sarebbe stato così. Non conoscevo le varie sigle, i vari stadi.
È un luogo molto importante per chi purtroppo deve affrontare questa malattia.
È un luogo di condivisione dove chi l’ha già affrontata può dare il suo supporto. Per me questo blog rappresenta una staffetta
Ciao Alba, anzitutto benvenuta. È il posto giusto, vedrai che il dottor Catania ti darà le informazioni che richiedi e conoscerai tante amiche in grado di supportarti e sostenerti. Io non sono un medico ma leggo e mi informo molto su argomenti medici, sarà la mia ansia ...il fatto che il referto della biopsia sia benigno è un ottimo indizio, forse però, siccome la mammografia era un po' dubbia, preferiscono essere più sicuri. Vedrai che tutto si risolverà, attendiamo con te il parere del dottore
Credo sia soggettivo ma io almeno x un mese
Cara Lori mi dispiace immensamente per tutto il dolore che provi e ti abbraccio forte forte.
Aspettiamo con te la visita ricoprendoti di tantissimi 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈e confidiamo in una terapia che possa portarti sollievo.
Io ci sono♥️
Io ci sono
Grazie Dottore e grazie rfs di esserci
Caro dottor Catania,
In questi giorni è accaduto senza dubbio qualcosa che ha un po' "smosso le acque " .
Ci siamo ogni giorno pigramente affidate all' impegno di Patri nel tenere aggiornata l'agenda, probabilmente senza dedicare più di un pensiero allo sforzo che questa costante attività per il blog e per noi ha rappresentato. Noi ci limitavano a scrivere "Patri mi metti in agenda....".
Come non capire che ci sia, ora ma poteva essere in un qualunque altro momento, il bisogno di Patri di riposare, di prendere una pausa, o di lasciare definitivamente. Di fare ciò che la fa stare bene. E su questo davvero siamo tutti d'accordo. Dovremo continuare a essere grate a Patri per la vicinanza quotidiana che ci ha dimostrato. E il modo di ricambiare, almeno in parte, la vicinanza che ci è stata regalata ogni giorno è prima di tutto di ringraziare ancora una volta Patri e augurarle che possa recuperare le sue energie e la sua vitalità. E che le impieghi a fare ciò che desidera.
Ma questo cambiamento potrebbe essere anche l'occasione di una " prova del nove " per il blog.
È tanto comodo scrivere " mi metti in agenda "... ma noi siamo disposte a farlo al posto di Patri? Forse impegnarci per trovare una soluzione per mantenere l'agenda ( e immagino che soprattutto all'inizio si debba fare qualche "esperimento " e qualche prova di fattibilità) è sia un modo per manifestare a Patri quanto abbiamo compreso il significato vero di questo impegno sia un modo per allenare "la famosa resilienza "... invece di lamentarci di qualche malessere ( anche se la lamentela fosse fondata....) compiliamo l'agenda, facciamo qualcosa per noi stesse e per chi partecipa al blog. Diamo una prova pratica che questo esperimento di medicina narrativa è unico e insostituibile.
Ognuno di noi partecipa al blog con i propri mezzi e nelle pause dei propri impegni. Tutte abbiamo mezzi e impegni. Ci sono momenti, e questo forse lo è, in cui vale la pena di provare a dimostrare che oltre che con le parole siamo disposte e disponibili a mantenere in vita questo luogo anche con qualche fatto.
Grazie, grazie, grazie!!!👏👏👏
Ottimo lavoro quello di riassumere per punti e attraverso le parole del nostro doc il senso di questo blog.
Penso che ne avessimo tutti bisogno…
A volte si procede su percorsi per così dire abitudinari, perdendo di vista , o sottovalutando strategie di auto mutuo aiuto essenziali per “calarsi come giunchi, attendendo che passi la piena”
In primis, a mio avviso , non illudersi di poter avere pieno controllo sugli accadimenti, ma tentare di approcciare quelli avversi a piccoli passi “senza perdere mai la speranza”.
E rivolgere la propria attenzione alle nuove entrate, per questo più fragili.
InfineDottore, bella idea quella dell’agenda da compilare ciascuna in modo autonomo per condividerla con le/gli altri
Quanto a continuare l’esperienza del blog mi pare che la sintesi di Patri70 sia la risposta più convincente
A tutti un abbraccio
Carissima Lori,
Dovremmo essere noi a poter essere di aiuto a te, e non il contrario..
La tua solidità e la tua grazia anche in momenti di grande difficoltà come questi che stai attraversando dimostrano ancora una volta che invece sei tu ad aiutare noi trasmettendo la tua forza..
Sei nei miei pensieri di ogni giorno.. 💕
Io ci sono
Benvenute alle nuove arrivate
Lori fiduciaria, un abbraccio grande, aspettiamo con te
Buona per me l'idea del modulo
Fili colorati per ciascuno e ciascuna, per il proseguo di settimana
Antonia
Ciao Luciana come è andata oggi?
dottore...prima mi mette ansia
Poi leggo che ha avuto un'ottima idea, che pensa al futuro del blog...
Ok , ora posso andare a letto serena
Buonanotte dottore, buonanotte a tutte/i
Buonanotte a tutti e un benvenuto alle nuove arrivate 🌈🌈🌈
Ciaooo!mia mamma doveva fare la tac il 19 settembre invece del 12 agosto causa guasto tac.
Oggi ho chiesto alla segreteria dell oncologia se poteva anticipare..l'ha anticipata al 27 agosto....menomale così finalmente ci toglieremo il pensiero....e poi iniziará le cure dopo essere andata dal cardiologo per capire se ha o meno questa benedetta fibrillazione...
Oggi ha messo l'holter ed è una continua lamentela...perché dice che è scomodo e non ce la farà a dormire con tutti sti fili...