Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

pepeli
pepeli
ElPiGi
💗💗💗💗
Di dove sei?
Posso aiutarti in qualche modo a trovare un ematologo forse?
Luisa86
Luisa86

Io ci sono


❤️

Luisa86
Luisa86
Juventina Fiduciaria:
:
Oggi posso dire che va un pochino meglio, ieri e’ stata davvero impegnativa. Ho avuto nausea fortissima fino a stanotte. Oggi mi sento dolorante ma almeno ho mangiato una marmellatina e bevuto un po’ d’acqua.
Grazie
Grazie
Grazie
Nn finirò mai di ringraziare tutti ❤️ x avermi tenuta x mano

Noi ci siamo sempre
Luisa86
Luisa86
67Stefy:
Da Madrid dove stiamo aspettando volo per Oviedo mi unisco ai fili colorati di oggi
🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Mamma di Iaia87 ❤️ che fa le analisi 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
67Stefy ❤️ che inizia il Camino Primitivo (321 km) 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

Inoltre volevo aggiungere una dose extra per:
ElPiGi e il suo papà sperando che presto trovino una quadra... E che vada tutto bene 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

E per la nostra Juventina Fiduciaria per il suo post operatorio 🌈🌈🌈🌈🌈

Luisa86
Luisa86
Triplogianna85:
salvocatania:
Maryca:
🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

Per
67Stephy che inizia il Cammino Primitivo (321 km) 💪💪

La Mamma di Iaia che fa le analisi💪💪

🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

Per Juventina primo giorno del decorso post-operatorio



E per tutti noi...lanciamo la campagna della raccolta del gesso che inizia a scarseggiare negli Ospedali

https://www.lanotiziagiornale.it/allospedale-di-patti-bloccata-una-frattura-con-cartone-anziche-gesso/


Aderisco alla campagna raccolta gesso

Aderisco anche io alla campagna raccolta gesso.
Luisa86
Luisa86
Juventina Fiduciaria:
Buongiorno blog!!!
Oggi posso dire che va un pochino meglio, ieri e’ stata davvero impegnativa. Ho avuto nausea fortissima fino a stanotte. Oggi mi sento dolorante ma almeno ho mangiato una marmellatina e bevuto un po’ d’acqua.
Grazie
Grazie
Grazie
Nn finirò mai di ringraziare tutti ❤️ x avermi tenuta x mano

Noi ci siamo sempre

Iaia87
Iaia87

Buongiorno 🌞io ci sono🌈🍀🌈🍀

Edelsten
Edelsten
Robby
Si, è invalidante ma abbi fiducia nelle terapie perché si può arrivare ad avere una vita normalissima
Alerai91
Alerai91

Fa un caldo assurdo qui, il comune ha addirittura emanato un allerta meteo invitandoci a non uscire dalle 12 alle 20, tasso di umidità che può arrivare all’80% praticamente si boccheggia… non se ne può più 🥵🥵🫠🫠

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo


Riguardo alle polemiche sulla partecipazione della pugile algerina alle Olimpiadi.
L’ultimo studio rilevante in merito, ad esempio, arriva dall’Università di Brighton ed è stato pubblicato sul British Journal of Sports Medicine la scorsa primavera. Il documento spiega che le atlete transgender mostrano una maggiore forza nella presa rispetto alle cisgender, ma una funzione polmonare inferiore, con una quantità di ossigeno utilizzata durante l’esercizio inferiore; le atlete trans hanno anche punteggi peggiori di donne e uomini cisgender in diversi test di salto e sulla potenza della parte inferiore del corpo. Questo aiuta a spiegare perché ci sono pochissime atlete transgender d’élite e le loro scarse partecipazioni a gare internazionali sono state spesso dei buchi nell’acqua, come la sollevatrice di pesi neozelandese Laurel Hubbard, che ai Giochi di Tokyo venne eliminata al primo esercizio con tre nulli.

Le cure ormonali abbassano enormemente le performance e in molti casi chi ha fatto la transizione dopo la pubertà, e quindi ha una struttura fisica tipica maschile, non è necessariamente avvantaggiato. Come dimostra anche il caso della nuotatrice trans Lia Thomas. A livello collegiale è passata dalle competizioni maschili a quelle femminili senza grandi risultati sportivi: alle finali Ncaa di due anni fa vinse una gara e ne perse due, e quella che vinse la chiuse con un tempo di 10 secondi più lento del primato americano detenuto da Katie Ledecky. Difficile pensare che potesse portare in vasca prestazioni da torneo maschile. E seppure ci fosse un vantaggio di qualche tipo, bisognerebbe riconoscere la liceità della partecipazione di un’atleta alle competizioni nel momento in cui questa rientra negli standard richiesti da chi organizza. Altrimenti che alternativa hanno?

Spostare l’asticella del testosterone per creare competizioni più giuste, qualunque cosa si intenda, è una scelta arbitraria e in quanto tale è politica almeno in senso lato: se non rispecchia degli interessi, asseconda dei pregiudizi. Nel 2011 la World Athletics aveva individuato una regola aurea: i livelli di testosterone dovevano essere contenuti entro i 10 nanomoli per litro di sangue in modo continuativo per almeno 12 mesi prima della gara. Questa soglia poi è stata abbassata, forse perché permetteva a troppe atlete transgender di gareggiare tra le donne. Quindi è stata dimezzata, nel 2018 e poi dimezzata ancora, fino a 2,5 nanomoli per litro di sangue, lo scorso anno. La conseguenza di questa strumentalizzazione dei parametri è che sempre più donne non transgender non saranno in grado di rispettare lo standard e dovrebbero rimanere fuori dalle competizioni. In teoria. Solo che queste regole sembrano valere solo per una certa categoria di persone, sono una clava nelle mani delle istituzioni storicamente conservatrici, governate da chi non ha una visione inclusiva dello sport, ma brandisce i regolamenti con l’obiettivo lasciare fuori qualcuno. È la storia di Caster Semenya, quella che alcuni vorrebbero per Imane Khelif. È la storia di Lia Thomas, che a Parigi non c’è perché non ha potuto partecipare alle qualificazioni: non rientrava nei nuovi criteri della World Aquatics, pensati per bandire le nuotatrici trans con segni della pubertà maschile oltre i 12 anni.
Marea
Marea
Speranza77:
Sono tantissime e difficili quelle del cammino primitivo

Si, io ho fatto solo il portoghese ma ho una voglia tremenda di ripartire!
Buen camiño Stefy e complimenti per lo zaino, io ero riuscita a fare quasi 6 kg acqua compresa!
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Lady*:
Posso chiedere cortesemente cosa ne pensate ? 🥺 Le analisi di mamma... Grazie mille dottore Catania e a voi.









I valori degli esami ematici vanno sempre interpretati nel contesto di tutto il quadro clinico-strumentale.

Proverò a risponderle, ma dopo che lei proverà a fare un riassunto della storia clinica e delle motivazioni che hanno portato al controllo di questi parametri.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Alerai91:
Fa un caldo assurdo qui, il comune ha addirittura emanato un allerta meteo invitandoci a non uscire dalle 12 alle 20, tasso di umidità che può arrivare all’80% praticamente si boccheggia… non se ne può più 🥵🥵🫠🫠

salvocatania:
Riguardo alle polemiche sulla partecipazione della pugile algerina alle Olimpiadi.
L’ultimo studio rilevante in merito, ad esempio, arriva dall’Università di Brighton ed è stato pubblicato sul British Journal of Sports Medicine la scorsa primavera. Il documento spiega che le atlete transgender mostrano una maggiore forza nella presa rispetto alle cisgender, ma una funzione polmonare inferiore, con una quantità di ossigeno utilizzata durante l’esercizio inferiore; le atlete trans hanno anche punteggi peggiori di donne e uomini cisgender in diversi test di salto e sulla potenza della parte inferiore del corpo. Questo aiuta a spiegare perché ci sono pochissime atlete transgender d’élite e le loro scarse partecipazioni a gare internazionali sono state spesso dei buchi nell’acqua, come la sollevatrice di pesi neozelandese Laurel Hubbard, che ai Giochi di Tokyo venne eliminata al primo esercizio con tre nulli.

Le cure ormonali abbassano enormemente le performance e in molti casi chi ha fatto la transizione dopo la pubertà, e quindi ha una struttura fisica tipica maschile, non è necessariamente avvantaggiato. Come dimostra anche il caso della nuotatrice trans Lia Thomas. A livello collegiale è passata dalle competizioni maschili a quelle femminili senza grandi risultati sportivi: alle finali Ncaa di due anni fa vinse una gara e ne perse due, e quella che vinse la chiuse con un tempo di 10 secondi più lento del primato americano detenuto da Katie Ledecky. Difficile pensare che potesse portare in vasca prestazioni da torneo maschile. E seppure ci fosse un vantaggio di qualche tipo, bisognerebbe riconoscere la liceità della partecipazione di un’atleta alle competizioni nel momento in cui questa rientra negli standard richiesti da chi organizza. Altrimenti che alternativa hanno?

Spostare l’asticella del testosterone per creare competizioni più giuste, qualunque cosa si intenda, è una scelta arbitraria e in quanto tale è politica almeno in senso lato: se non rispecchia degli interessi, asseconda dei pregiudizi. Nel 2011 la World Athletics aveva individuato una regola aurea: i livelli di testosterone dovevano essere contenuti entro i 10 nanomoli per litro di sangue in modo continuativo per almeno 12 mesi prima della gara. Questa soglia poi è stata abbassata, forse perché permetteva a troppe atlete transgender di gareggiare tra le donne. Quindi è stata dimezzata, nel 2018 e poi dimezzata ancora, fino a 2,5 nanomoli per litro di sangue, lo scorso anno. La conseguenza di questa strumentalizzazione dei parametri è che sempre più donne non transgender non saranno in grado di rispettare lo standard e dovrebbero rimanere fuori dalle competizioni. In teoria. Solo che queste regole sembrano valere solo per una certa categoria di persone, sono una clava nelle mani delle istituzioni storicamente conservatrici, governate da chi non ha una visione inclusiva dello sport, ma brandisce i regolamenti con l’obiettivo lasciare fuori qualcuno. È la storia di Caster Semenya, quella che alcuni vorrebbero per Imane Khelif. È la storia di Lia Thomas, che a Parigi non c’è perché non ha potuto partecipare alle qualificazioni: non rientrava nei nuovi criteri della World Aquatics, pensati per bandire le nuotatrici trans con segni della pubertà maschile oltre i 12 anni.

E comunque qualsiasi sia la soglia di testosterone, indipendentemente dal genere, maschile o femminile, la capacità di sopportazione dell'AFA in questo periodo , ha superato qualsiasi soglia ......


nel senso
- Modificato da salvocatania
Fra76 Fiduciaria
Fra76 Fiduciaria
Juventina Fiduciaria:
Buongiorno blog!!!
Oggi posso dire che va un pochino meglio, ieri e’ stata davvero impegnativa. Ho avuto nausea fortissima fino a stanotte. Oggi mi sento dolorante ma almeno ho mangiato una marmellatina e bevuto un po’ d’acqua.
Grazie
Grazie
Grazie
Nn finirò mai di ringraziare tutti ❤️ x avermi tenuta x mano

Andrà sempre meglio 💪💪💪💪💪💪💪
Fra76 Fiduciaria
Fra76 Fiduciaria
ladybug:
Linda1980:
Ragazze ma é vero che per fare la radio bisogna stare in apnea 20/30 secondi???

Io non sono stata in apnea, ma forse dipende dal tipo di radio e macchinario usato

Nemmeno io. Dovevo solo stare immobile . Ricordo che avevo il terrore che mi venisse qualche attacco di tosse😅

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