Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
buongiorno dott. sono max marito di elisa entro nel blog x la seconda volta anche se mi tengo aggiornato quotidianamente.volevo ringraziarla per il lavoro che lei svolge con tutte pazienti e non, per l'utilita' dei suoi commenti nell'affrontare argomentazioni familiari.sono sempre un po' confuso sull'effetto angelina, pero' spero di incontrarla prima o poi e intendo lei dott per fare una chiaccherata. A francesca dico di non mollare perche' con i piccoli passi si costruisce sempre qualcosa di grande,a laura di non pensare all'her ma di godersi la vita che e' anche quello che dico a mia moglie,e l'unica lista della spesa che conosco me la da mia moglie(e' quella della spesa).un saluto particolare anche a katia chiara antonia e tutte le rfs.buona domenica a tutte e un grazie ancora al nostro dottor"house"
Sbagliando clamorosamente (ho scritto "e le curve indicavano che avrebbe dovuto già essere morta da tempo") mi sono reso conto quanto il lapsus nella coniugazione del verbo sia in realtà invece profondamente radicato nella cultura che mi hanno trasmesso i pazienti, soprattutto fuori di seno, dove "avrebbe" ha il significato di "gestione attiva" della malattia e "sarebbe" l'opposto di chi si comporta come un pacco postale dove il chirurgo, il chemioterapista, il radioterapista ci mette il prprio timbro.
Ciao a tutte, sono Antonia, di quanto siano vere le parole del Dr. Catania io ne ho l'esempio in famiglia: si tratta di mia madre.Lei ha una fede incrollabile in un Dio buono che non ci grava di pesi che non siamo in grado di sopportare e il suo è molto pesante; rimasta vedova ha dovuto in breve tempo affrontare la morte di un figlio, la mia malattia e l'aggravarsi delle sue condizioni di salute. I medici si aspettavano una progressione ed arrivata alla sua età (80 anni)l'avevano data per costretta su una carrozzina elettrica e con un aiuto per la respirazione.Testardamente lei ha continuato a non voler considerasi grave perchè "è nel mestiere dei medici farla tragica" e perchè "il dolore non bisogna ascoltarlo" il risultato è che le sue condizioni sono stabili, mantiene una certa autonomia personale, cammina seppur usando il bastone, e non necessita di alcun ausilio per la respirazione. All'ultimo controllo l'ortopedico ha detto che se non la vedesse in piedi lì davanti avrebbe pensato che le radiografie esaminate erano di una persona non deambulante: mia madre si è fatta una risata! Un caro saluto a tutte/i
caro dottore Calì come avrà certamente capito quando ho scritto il post precedente avevo davvero esaurito i fondi, pensi che mi ha sfiorato, anche se per poco, la tentazione di tornarmene al fresco. Un momento buio in cui si sono sommati tristezza e smarrimento, stanchezza e ribellione verso eventi comunque ineluttabili. E poi c'è quella sensazione di solitudine che ha rappresentato così bene il dottore Catania nel post precedente: seppure la cosa mi provochi dolore comprendo che solo io sono la responsabile di questi sentimenti e l'unica in grado di domarli, quanta fatica però ... Per fortuna a volte bastano poche parole, gesti semplici e tutto diventa se non altro più sopportabile . GRAZIE infinite per la vostra disponibilità Antonella
Dott. Catania, adesso mi rendo conto della non semplicità di gestire questa marea di dubbi, paure, alti e bassi di noi ragazze tenendo presente la situazione di tutte noi e apprezzo ancora di più la sua humanitas e la sua professionalità! Riflettendo bene, come dice Lei, forse la mia domanda nasconde altro… Non sono mai stata una persona autonoma, sono sempre stata psicologicamente fragile, mi sono sempre affidata a mia madre prima, a mio marito dopo, accettando le decisioni che loro prendevano per me… Adesso mi trovo davvero sola, sola soprattutto perché, come tutte noi, la mia battaglia devo combatterla io, perché il cancro è dentro di me, con me… Questo è stato più spiazzante della malattia in sé. Così mi affido ai farmaci, alle radiazioni, che addirittura personifico: parlavo con i chemioterapici mentre entravano nelle mie vene e parlo con i raggi; cosa dico? ‘Forza, vai e fai il tuo dovere, distruggi la bestiaccia’ e cose del genere; immagino la lotta con le cellule cattive (un po’ come il cartone animato sul corpo umano, si ricorda?). Sono o no FDS? Effettivamente non credo di avere una forza tale da poter aiutare le terapie e avere parte attiva nella battaglia. Ma devo anche dire che il giorno in cui ho deciso di scrivere, qualcosa stava cambiando, cercavo aiuto, cominciavo a capire che avrei dovuto trovare una strada per convivere con questa nuova realtà. E con Voi, dottori e ragazze, piano piano sto imparando! Oggi ho capito anche che il mio ruolo è fondamentale… Grazie Dottore! Grazie Lori per i tuoi consigli e la tua storia non mi ha mandata giù, anzi, mi ha dato tanta fiducia. Saluto Patrizia con un brindisi a base di ansiolitici! Mery
Mery,nessuno può fare miracoli! Ma già è un bellissimo risultato * averla stanata dalla sua solitudine : nessuno può aiutarla nelle sue paure, ma già la condivisione empatica rappresenta un punto di partenza quasi sempre cruciale, in tutti gli aspetti della vita. Avere compagni di avventura che possono comprendere tutte le emozioni moltipla sempre le energie disponibili. * averla distolta dall'ossessione (purtroppo si chiama così) incentrata sulla efficacia delle terapie è il primo passo per una "gestione attiva" della malattia, che perde il ruolo di protagonista assoluto, anche se continua ad occuparne sempre uno di grande rilievo ovviamente. * Ora è Lei la protagonista! Le pare poco ?
davvero dottSalvo, come ci arriverei all'.intervento se non.ci.fosse questo spazio? forse suicidata. e comunque a volte lo penso, ma continuare ad sndare avanti e indietro nella mia testa con le mie ossessioni non e' un po' come suicidarsi? da quest' esperienza ho scoperto due cose di.me. la prima e' la mia resistenza fisica , che penso che dopo la malattia coltivero' con qualche sport( prima ero un animale da divano) e questo mi ha sorpreso positivamente. quello che non mi e' piaciuto e' lo scherzo che mi ha fatto la testa. ritornare a quel periodo buio del mio disturboDOC. scommetto che Cali' l' aveva capito...ma forse anche lei. dopo quel periodo la mia testa funzionava perfettamente, anzi era il mio punto di forza e ora ritrovarmi presa nella rete delle mie ossessioni mi fa davvero arrabbiare forse piu' di tutto il resto. mi chiedo " ma perche' non riesco ad affidarmi.alle.mani dri.medici ? mi rispondo" per lo stesso motivo percui quando salgo sull' aereo vorrei pilotarlo ioanchese non so guidare nemmeno la macchina. e cioe'l' idea di avere io il controllo su tutto. ma in questa situazione non si puo' controllare anxhe se quello che dice Meri e che tutte noi chidiamo e' avere tantissime informazioni forse perche' da un punto di. vista culturale ci sembra che conoscendo possiamo gestire meglio la situazione. tante volte nei suoi post ho capito perche' l' argomento veniva rimandato anche se a volte la non risposta provoca ansia per esempio ora mi sto chiedendo se alla mia domanda non ha risposto perche' le e' sfuggita o perche' non mi vuol dare una botta. a volte penso ma se a gestire questo spazio ci fosse u altro e non il dott Salvo, forse ci saremmo gia' tutte suicidate? @ max , grazie per il.tuo incoraggiamento e sono felice per Elisa che ha la vicinanza di una persona come te , hai ragione sull' her mandiamo. ASF anche i fattori prognostici, in fondo chi puo' dire cosa accadra' domani?Elisa e io siamo diverse ma molto simili e io la sento come una sorella. un forte abbraccio e buona giornata visto che sono le sei del.mattino. francesca
Francesca, • 1) Io non ho “omesso” mai nulla. Per me la VERITA’ è la base di ogni relazione, che non può certo iniziare con una bugia, seppur pietosa, MAI. Magari avessi imparato a fingere nella vita ! Invece ho sempre pagato sulla mia pelle la lealtà ! Qualche volta ho “rallentato” le risposte per permettere a tutte quelle che leggono di “sopportare” alcune informazioni non certo leggere, e dare il tempo di poterle elaborare ed assorbire. Non è una strategia studiata, ma un metodo ormai acquisito e quindi automatico. Non si tratta di omertà ma di consapevolezza che il nostro entusiasmo possa produrre un eccesso di informazione, che deve essere somministrata a dosi omeopatiche, poiché alcune pazienti finiscono per ricevere più informazioni di quanto siano capaci o desiderose di sopportare. Ci si rende conto meglio nella vita reale, e non vedo perché no in quella virtuale, ma la differenza è che nella vita reale c’è un solo canale di comunicazione di cui tener conto, mentre in quello virtuale si aprono migliaia di canali di comunicazione (questo forum è già stato cliccato quasi 250.000 volte). Prima 30 anni fa come strategia, ora è metodo entrato nel mio DNA clinico ( cioè fa parte integrante dell’esame clinico) , ad esempio non dimentico mai di far emergere la paura della morte magari utilizzando metafore e metonimie. Se ad esempio mi chiedono “quante probabilità ho di morire ?” Io rispondo SINCERO “ lei ha le stesse probabilità di venire ai miei funerali che io ai suoi”. SINCERO certamente ! a) Perchè solo il Padre Eterno potrebbe rispondere a questa domanda. Io posso al massimo tentare di arrivare a livello di S.Gennaro (sciogliere il sangue nelle ampolle) b) Tant’è che ho conosciuto donne che hanno accompagnato il proprio chirurgo al cimitero ( es.Ada Burrone che ha compiuto 80 anni e che conoscerete a Milano ) • 2) >>quello che non mi e' piaciuto e' lo scherzo che mi ha fatto la testa. ritornare a quel periodo buio del mio disturboDOC. scommetto che Cali' l' aveva capito...ma forse anche lei. dopo quel periodo la mia testa funzionava perfettamente, anzi era il mio punto di forza e ora ritrovarmi presa nella rete delle mie ossessioni mi fa davvero arrabbiare forse piu' di tutto il resto.>> Prenda queste mie risposte, di cui mi assumo la responsabilità con il beneficio dell’inventario e che potrebbero scatenare sorrisini di compatimento dei soliti “che studiano e si mantengono con la psicologia o psichiatria”, ma non sono né psicologi e né psichiatri. E quindi parlo di una piccolissima minoranza. • a) Nei commenti di https://www.medicitalia.it/blog/senologia/3426-l-effetto-angelina-jolie-l-oroscopo-genetico-e-il-rischio-reale.html abbiamo fatto cenno alla campagna del British Medical Journal “TOO MUCH MEDICINE”, cioè TROPPA MEDICINA, per interessi oscuri, mica tanto oscuri. Che vuol dire ? Semplifico a rischio di banalizzare. Da secoli la pressione ottimale veniva considerata 135/ 85 e anche oltre ? Si rimedia subito : si fa uno studio, che sembra serio ma non lo è, e si abbassa la soglia a 130/80 . Che accade ? Francesca con 135/85 che si considerava SANA diventa MALATA IPERTESA meritevole di trattamento farmacologico. Così tutta la popolazione sana di tutto il mondo si trasforma in un pollaio di galline dalle uova d’oro costrette ad assumere la pastiglietta antipertensiva a vita. Miliardi di dollari ! [ se leggerà sui giornali “trovato chirurgo oncologo milanese morto incaprettato nel baule della sua auto lungo i navigli di Milano…capirà perché…!] • b) andiamo al suo presunto DOC. e la TOO MUCH MEDICINE ! Nel 2011, in tempi non sospetti, pubblicavo nel mio studio sul consulto online l’allarme lanciato da Allen Frances , capo della commissione che ha redatto il manuale dei disturbi mentali (Dsm-IV) https://www.medicitalia.it/salute/senologia/6-consulti-online-in-senologia.html >>Non è facile classificare come patofobico un paziente virtuale, tranne i casi eclatanti come la signora ipoecogena, ma nella nostra interpretazione ci conforta Allen Frances, psichiatra americano, già capo della Commissione che ha redatto il manuale dei disturbi mentali (Dsm-IV) utilizzato dagli psichiatri di tutto il mondo, che lancia un allarme: «Con l’introduzione di nuove ‘sindromi’ nella prossima edizione del Dsm, quasi tutta la popolazione potrebbe essere diagnosticata di malattia psichica». In effetti, la prossima edizione del manuale, il Dsm-V, in uscita nel 2013, potrebbe far diagnosticare come malati mentali milioni di persone sane, affette da normalissimi problemi di tristezza o sofferenza. Lo psichiatra americano è entrato nel merito: «Un sistema diagnostico è importante per stabilire i confini tra malattia e normalità e determinare chi ha effettivamente necessità della somministrazione di farmaci, il problema è che negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria inflazione diagnostica, la cui responsabilità ricade sia sui medici sia sulle case farmaceutiche». Eravamo nel 2011 e quanto aveva previsto lo psichiatra americano si è verificato >>SIAMO COSI' BEN CURATI CHE SIAMO TUTTI MALATI>> • C ) DOC ? Ora comprendo perché Lei voleva a tutti i costi che io modificassi il dominio del mio sito [ www.ragazzefuoridiseno.it ] in [www.ragazzefuoridimelone.it ] ? Non discuto se ha una diagnosi, ma proprio nel suo caso, anche se frequentandola solo virtualmente mi sorge qualche sospetto di TOO MUCH MEDICINE. Forse perché sono persino riusciti a farle credere di “essere fuori di melone “ ! [Intanto io tengo valido il “fuori di seno” perché esprime comportamenti e filosofia di vita che nulla hanno a che vedere con il “fuori di melone” e quindi Le boccio la proposta.] Alcune osservazioni : • Le ricerche hanno dimostrato che il DOC è molto più comune di quanto si pensasse. Circa un individuo su 50 tra adolescenti e adulti è affetto da disturbo ossessivo-compulsivo. A causa della natura molto personale di questo disordine, e anche per via della paura di essere giudicati, potrebbero esistere molte persone afflitte da DOC che lo nascondono, e la percentuale quindi potrebbe essere più alta. Si stima che il 2-3 % della popolazione di molti stati ne sia affetto; negli Stati Uniti pare che ne soffrano cinque milioni di individui. Io aggiungo che • Il DOC è riconosciuto come un disordine psichico serotoninergico, in quanto è stato dimostrato che nei pazienti affetti da tale patologia è evidenziata una disfunzione nella trasmissione della serotonina tra i neuroni cerebrali • Ciò può avere una causa esclusivamente biologica oppure essere anche accentuata da comportamenti acquisiti (i quali hanno riflesso anche nella struttura dell'SNC, se appresi come abitudini) in persone geneticamente predisposte. • Scommettiamo che le abbiano fatto credere che nel suo caso abbia una origine genetica come le sue mutazioni genetiche BRCA ? L'origine genetica, pur presente, spiega solo alcuni dei casi: studi sui gemelli monozigoti hanno dimostrato, infatti, che se essi vengono separati e posti in condizioni diverse, possono non contrarre tutti il DOC ma, ad esempio, può esserne affetto solo uno dei due o più fratelli. Non sono in grado di trarre conclusioni, sia per la competenza che non ho, sia perché ovviamente il tema andrebbe approfondito. Le conclusioni dal versante oncologico sono invece più facili e mi autorizzano a dirle senza esitazioni : “ Francesca , se con il criterio del Too Much Medicine(*) l’hanno classificata come “fuori di melone” (*) ….ancora MEGLIO …vuol dire che il suo scarafaggio non ha proprio scampo !!!” (*) Sapesse quanti medici, psicologi e psichiatri……….(^_____^) nel loro privato, dietro il loro impeccabile STILE.... • controllano ripetitivamente che la macchina parcheggiata sia ben chiusa a chiave prima di lasciarla • si alzano più volte di notte per controllare la chiavetta del gas • accendono e spengono le luci un certo numero di volte prima di uscire da una stanza • salgono una scala o entrano in una stanza sempre e solo con un piede anziché l'altro • alzano e abbassano continuamente il volume di una radio o del televisore perché si è convinti che nessuna intensità sia adatta • si lavano ripetitivamente le mani a intervalli regolari durante il giorno o non riescono a smettere di lavarsele una volta insaponate • allineano perfettamente gli oggetti nel loro insieme, in angolazioni perfette (questo sintomo si ha anche nel disordine della personalità e può essere confuso con questa condizione). Osservare la disposizione delle scrivanie quando si entra in uno studio (^___^) • Ecc. Ecc • (^_________^)
OT, ma non tanto: ci sono diversi psicologi, anche non iscritti a Medicitalia, che stanno seguendo questa discussione. Alcuni di loro erano interessati alla PSICONCOLOGIA, pensando forse che questa possa essere considerata branca a sè stante dalla Psicologia. Con il pregiudizio che la psiconcologia si occupi...di cancro...piuttosto che di soggetti che hanno ANCHE il cancro. Alcuni di questi li ho invitati in sala operatoria o in associazione attivecomeprima a Milano, per dimostrar loro che in psiconcologia....si parla poco di oncologia. Ma in area oncologica è più facile osservare molti fenomeni comuni a tutta la psicologia in tempi brevissimi. Del resto questa discussione dimostra come il cancro, che è il pretesto della stessa, possa essere via via e , pur sempre presente, relegato al ruolo di cornice delle emozioni.
Cara Francesca, virtualmente non ho colto il tuo pessimismo, hai tratto cose positive da questa esperienza e stai progettando il dopo, nonostante la spoletta della mente. Mi sembra che la tua visuale nonostante tutto sia sul bicchiere mezzo pieno! Se ti hanno diagnosticato il DOC allora sei una bella persona, fuoridimelone (direi anche alquanto TOSTA con il tuo ASF). E da quello che il Dr. Catania riferisce oltre a "tutti abbiamo un tumore" diventeremo "tutti siamo fuori di melone". Come già raccontato il mio era un mostriciattolo "bradipo" eppure a distanza di due anni dalla seconda mastectomia ciclicamente la mia mente torna "in corto" sull'idea "metastasi". Un abbraccio forte! Saluto Max e tutte/i RFS. Antonia.
care ragazze e caro Dott. questa volta la chemio mi ha letteralmentente mandato ko ... nausea dolori e senso di testa vuota... ma come mai? può essere la puntura di neulasta che ho dovuto fare il giorno dopo? volevo fare alcune considerazioni e domande. riguardo la genetica... si ricorda Dott. nell'ultima nostra conversazione vis a vis prima dello "svezzamento", lei mi disse che avendo io solo 32 anni prob. il tumore aveva base nei geni, io le dissi che non avevo prec. in famiglia di tumore al seno, lei mi rispose che forse l'avrei comnciata io la linea... io sono in ansia per mia figlia cosa devo fare? io il test genetico non lo vorrei fare ma se fosse necessario? per quanto riguarda il DOC io sono in cura con sertralina e ansiolitici da quasi 10 anni diagnosticata come DOC fobica (ironia della sorte oncofobia!) e attacchi di panico... sabato prossimo faremo il punto della situazione con il mio neurologo anche se a me sembra che il farmaco non faccia più effetto perchè io a quello che mi è successo ci penso continuamente in modo ossessivo pur sforzandomi di concentrarmi sull'oggi e su ciò che di bello comunque ho. poi ho un'altra domanda per il dott. : sul sito ho letto che la radio andrebbe fatta a 4 mesi dall'intervento ma io la farò più tardi (finiti gli 8 cicli quindi a settembre e io operata a marzo) non fa niente? e' vero che potrei chiedere anche alla mia oncologa ma in ospedale ci vuole un pò per rintracciarla e poi lei mi ha sempre detto di "farmi i fatti miei" (^_^) che solo il sentinella parzialemtne intaccato doveva già farmi felice e basta! un caro saluto alle mie dolci compagne di viaggio elisa
cara Elisa in attesa che il dott Salvo ti risponda io ti dico che prima di fare chemioterapia faccio una specie di digiuno per due giornimangio pochissimo oltre a seguire la dieta di Berrino. questo digiuno e` nato dal fatto che la prima volta , ricordando quanto avesse patito mia mamma mi si era chiuso lo stomaco. ho fatto la prima e non ho avuto effetti collaterali poi mio marito ha trovato un articolo su internet la repubblica salute dove si diceva che in America e al Gaslini di Genova si sta' sperimentando questa cosa del.digiuno per due giorni prima della chemio per limitare effetti collaterali e vedere se la chemio funziona meglio. io sto sperimentando su di me e vedo che non ho grandi effetti collaterali a volte mi dico che vorrei stare male pur di vedere il male sparire.i meccanismi della mente... a proposito di D OC. alla luce di quanto detto dal dottSalvo ho scoperto che forse ero solo un po'border line o " fuori di melone" giustificata dai miei tanti rovesci di vita. io non ho preso medicine e non le sto prendendo adeso anche se tutti insistono con sti ansiolitici( si prendeteli voi che per stare vicino a me ne avete bisogno!) comunque anche il.mio pensiero e' costantemente fisso sulla malattiain maniera ossessiva , come potrebbe essere diversamente? forse ci vuole un po' di tempo e la mente si abituera' all' idea. intanto parlando con un mio amico atleta , lui mi dice che dobbiamo fare come gli atleti tenere la mente fissa sul nostro obiettivo, l' intervento, la cura, GUARIRE. superare tutti gli ostacoli anche se sei stanco, se le gambe non reggono, se hai voglia di lasciarti andare e di abbandonare la gara. vedi che ho fatto male a praticare solo lo sport del divano? ma appena mi ripiglio vengo a fare le maratone nel deserto con Lei dott Salvo. mi sto chiedendo se in un futuro la professione dell' oncologo andra' a sparire... nella migliore delle ipotesi perche` il cancro rimarra` solo un segno zodiacale, l' altra ipotesi e` perche` sara` sostituita dallo psiconcologo prima uomini e poi medici e nel rapporto con i pazienti soprattutto uomini. mi accorgo sempre di piu` dell`' importanza di questo legame cosi' personale , cos` stretto che qui abbiamo con il dott Salvo ma che io ogni volta ripropongo anche alla mia oncologa , tutte le volte che vado in visita colgo l' occasione di raccontargli di me del mio passato, presente e futuro. sa piu' cose leiquasi che la mia migliore amica. ma perche`? mi chiedo . francesca
Io non ho mai avuto una diagnosi di DOC ma sono convinta al 100 per 100 che qualcosa (anche di piu' di qualcosa) in me c'e' eccome.... fobie, atteggiamenti compulsivi, attacchi di panico in determinate circostanze (tantissimi nell'adolescenza, adesso meno ma ogni tanto escono fuori), le mie gocce da cui nn riesco a separarmi quasi fossero la cura di tutti i mali, la mia ipocondria sulle malattie e poi ora figurati.....!!!! Mi sa' che qui molti di noi hanno un qualche disturbetto psicologico, chi nn ne ha in fondo? Concordo in pieno con il dott.Salvo con il "too much", sono convintissima che se oggi uno entra in una clinica e si fa' tutti ma proprio tutti gli esami di ogni tipo e' praticamente impossibile che esca senza una cura per qualcosa pur stando bene..sono concetti importanti che possono aiutare malati e non.... Francesca a me non sembra proprio che in te ci sia qualcosa che nn vada, anzi (a parte ovviamente il mostriciattolo che manderai ASF quanto prima)... Elisa, questa cosa del "pensiero fisso" penso proprio sia comune a tutte, e' normale con un peso importante da portare... Patrizia/C3
Elisa, Francesca, Antonia, Patrizia, mi permetto di intervenire sulla questione "DOC", perchè me ne occupo quotidianamente ed ho avuto il piacere di incontrare diverse persone con un disagio "Di Origine Controllata"! ^___^ Non entro nel merito di cosa sia, come funzioni etc. perchè sia su MI che in giro sulla Rete si può trovare tanta documentazione, ed a volte l'eccesso di informazione è dannoso quanto lo è la carenza di informazione. Quello che mi preme sottolineare è che, tranne in rarissime situazioni (ma di ossessioni pure finora non ne ho incontrate mai!), il maggior disagio nella vita di persone che soffrono per un DOC non deriva tanto dai pensieri, dalle immagini, dai dubbi che assillano la mente ossessiva. Per carità, non è che siano piacevoli, nè che non siano associati al disagio ed all'ansia: è solo che il maggior carico di angoscia, di sofferenza, di peggioramento della qualità di vita è maggiormente connesso alle COMPULSIONI, ovvero alle operazioni (fisiche e/o mentali) che facciamo proprio per SCACCIARE l'ansia, le ossessioni, i dubbi, le immagini, le idee che ci vengono in mente. E quindi, più ci concentriamo sul "cercare di tenere a bada" l'ansia, più stiamo facendo il gioco del DOC: diventa un estenuante "tiro alla fune" con la propria mente, in cui non facciamo un solo passo, ma ci stanchiamo come se avessimo gareggiato con Salvo Catania in una delle sue maratone estreme! E qui vorrei riprendere anche il post #695 di Antonella: ha tutto il mio rispetto per la tristezza, i momenti di sconforto, i momentanei "esaurimenti di fondi" cui può legittimamente andare incontro. Ma se ci pensiamo, ansia, tristezza, pensieri, persino le ossessioni sono eventi "interni" a noi, che, a meno che non si traducano in COMPORTAMENTI CONCRETI (chiusura, silenzi, isolamento, rituali, richieste di rassicurazione etc.) sono e rimangono esperienze dolorose, faticose, difficili. Ma se si traducono in comportamenti CONCRETI rischiano di compromettere davvero la nostra qualità di vita... Un saluto a tutti, anche se non riesco ad essere presente sul blog come vorrei
PS @Patrizia, #704: >>Elisa, questa cosa del "pensiero fisso" penso proprio sia comune a tutte, e' normale con un peso importante da portare... Concordo parola per parola: se già vale per una bolletta in scadenza o per l'auto da riparare, credo che sia assolutamente FISIOLOGICO "con un peso importante da portare". Il bello, per me, è scoprire quante risorse riescano a tirare fuori le RFS, anche con tutti i pesi che devono portare...