Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
come riportato nell'altra sezione chiedo gentilmente un consiglio a lei.
34 anni, non ho casi in famiglia di tumori mammella o ginecologici.
A settembre ho già prenotato il controllo, per effettuare l' ecografia annuale che faccio ormai da 5 anni, perché per ovaio policistico assumo la pillola anticoncezionale e mi hanno consigliato di farla ogni anno.
Già era capitato 1 mese fa di avere delle perdite acquose giallognole prima solo dalla mammella sinistra poi dopo qualche giorno da entrambe.
Stamane si è ripetuto al seno sinistro, poi ho provato a controllare il destro, ed era appena inumidito, sempre leggermente giallino il colorito.
So che non c'è dovrei allarmarmi per queste perdite, e dal controllo fatto lo scorso anno presso una senologia, non risultava nulla di preoccupante, solamente che io nella mammella sinistra noto che nella parte sottostante dell'aureola è piu dura, l'avevo fatto presente, e la dottoressa mi disse che probabilmente era aumentata la massa ghiandolare, anche per via della pillola avendo un seno fibro-ghiandolare e non dovevo preoccuparmi.
Non vorrei che fosse questa la causa, magari che questo aumento "spinga", perché nell'altra mammella non noto tutta questa massa ghiandolare.
Sto prendendo anche Levosulpiride, per colon irritabile, quando ho avuto le piccole perdite a giugno lo avevo iniziato da qualche giorno.
Vorrei stare serena in ferie e non vorrei restare con questo pensiero, secondo lei devo anticipare la visita sperando di trovare posto, oppure, posso tranquillamente aspettare settembre?
La ringrazio come sempre e un caro saluto a tutto il forum.
Silvia ✨🌺
Da quanto descrive non ravvedo ragioni nuove per anticipare la visita.
Ovviamente il controllo poi va fatto al ritorno delle vacanze.
Buonasera io ci sono
Buonasera Dottor Catania,
come riportato nell'altra sezione chiedo gentilmente un consiglio a lei.
34 anni, non ho casi in famiglia di tumori mammella o ginecologici.
A settembre ho già prenotato il controllo, per effettuare l' ecografia annuale che faccio ormai da 5 anni, perché per ovaio policistico assumo la pillola anticoncezionale e mi hanno consigliato di farla ogni anno.
Già era capitato 1 mese fa di avere delle perdite acquose giallognole prima solo dalla mammella sinistra poi dopo qualche giorno da entrambe.
Stamane si è ripetuto al seno sinistro, poi ho provato a controllare il destro, ed era appena inumidito, sempre leggermente giallino il colorito.
So che non c'è dovrei allarmarmi per queste perdite, e dal controllo fatto lo scorso anno presso una senologia, non risultava nulla di preoccupante, solamente che io nella mammella sinistra noto che nella parte sottostante dell'aureola è piu dura, l'avevo fatto presente, e la dottoressa mi disse che probabilmente era aumentata la massa ghiandolare, anche per via della pillola avendo un seno fibro-ghiandolare e non dovevo preoccuparmi.
Non vorrei che fosse questa la causa, magari che questo aumento "spinga", perché nell'altra mammella non noto tutta questa massa ghiandolare.
Sto prendendo anche Levosulpiride, per colon irritabile, quando ho avuto le piccole perdite a giugno lo avevo iniziato da qualche giorno.
Vorrei stare serena in ferie e non vorrei restare con questo pensiero, secondo lei devo anticipare la visita sperando di trovare posto, oppure, posso tranquillamente aspettare settembre?
La ringrazio come sempre e un caro saluto a tutto il forum.
Silvia ✨🌺salvocatania
La ringrazio Dottore,
certamente, allora mi rasserenò e aspetterò settembre.
ieri esito ultimo esame TAc con c. che conferma esito della mammografia e della risonanza magnetica con C. e biopsia ma mette in luce nuove cose.
Chiedo: a parte le linee guida che vanno ovviamente seguite dal personale medico preposto, si può scegliere soltanto nel caso di una anziana signora -anche se il linfonodo è coinvolto- di procedere esclusivamente con la chirurgia e poi con cura ormonale escludendo la chemio?
considerando l’età e l’aspettativa di vita? Mi risponderete che non dipende unicamente dall’età ma dallo stato generale psico fisico di mia madre, lo so. grazie, Francesca.
PRIMA VISITA SENOLOGICA
"Nega familiarità per neoplasie mammella. Mammografia con esito di: "a sin. nei quadr. esterni, si osservano tre formazioni nodulari; nodulo di aspetto benigno di 8, 4 mm, non vascolarizzato; gli altri due sono di 9, 7 13, 5 mm in parte vascolarizzati
A) Nodulo periareolare esterno di 15 mm mammella sinistra
Parte di carcinoma infiltrante NST, preliminare Grado 2, ed adiacente DCIS G2.
B5b (NHSBSP 2018).
Marcatori prognostici/predittivi standard (St. Gallen, ESMO, ASCO, NCCN)
Recettori ormonali (valutati con Allred Score)
estrogeni (SP1 Ventana): forte immunoreattività nucleare del 98% circa delle cellule neoplastiche (8/8);
progestinici (1E2 Ventana): moderata immunoreattivita nucleare del 10% circa delle cellule neoplastiche (48).
HER-2/neu IHC (4B5, Ventana) Equivoco (score 2+ ASCO/CAP). SISH confermerebbe her2+
Marcatore prognostico/predittivo addizionale (St. Gallen, ESMO, ASCO, NCCN)
Ki-67 (30-9 Ventana) valutato mediante IKWG*
Forte immunoreattività nucleare del 22% circa delle cellule neoplastiche.
* Ki-67-QC International Working Group.
B) Nodulo QSE di 18 mm mammella sinistra
Parte di carcinoma infiltrante NST, preliminare Grado 2.
B5b (NHSBSP 2018). Marcatori prognostici/predittivi standard (St. Gallen, ESMO, ASCO, NGCN)
Recettori ormonali (valutati con Allred Score)
estrogeni (SP1 Ventana): forte immunoreatività nucleare del 98% circa delle cellule neoplastiche (8/8);
progestinic 1E2 Ventana) forte immunoreativita nuclere del 5% Circa delle cellule neoplastiche (518)
HER-2/neu IHC (4B5, Ventana)
Equivoco (score 2+ ASCO/CAP). sish conferma her2+
Agoaspirato Linfonodo
Descrizione Macroscopica
6 vetrini
Diagnosi
Citologia d'aspirazione costituita da emazie, linfociti e clusters epiteliali con atipie nucleari di alto grado compatibili con metastasi di carcinoma (LN5).
La tac ritirata ieri conferma situazione mammella sx ma mette in luce nel segmento apicale LSD subpleurica lesione nodulare non calcifica margini irregolari dimens assiali max 1, 5 cm sottile stria iperdensa raccordo pleura dx e tumefazioni linfonodali con asse corto delle dimensioni di 1. 2cm circa in corrispondenza della loggia del Barety ed in sede ascellare sn e dellle dimensioni massime di 0. 6 cm circa in corrispondenza della riflessione aorto-polmonare ed in sede ascellare dx; in via collaterale, in corrispondenza dei tessuti molli della mammella sn si osservano alcune lesioni nodulari a margini spiculati, la maggiore delle quali delle dimensioni assiali massime di 1. 9x1. 2cm circa; altre piccole lesioni nodulari delle dimensioni di pochi millimetri sembrano apprezzarsi nel tessuto adiposo della mammella dx.
Insomma: non sembrano esserci metastasi da carcinoma mammella ma una nuova scoperta di tumore primario al polmone.
La mia domanda è: perchè a distanza di due mesi ancora non si occupano di definire strategia per mammella (che sia solo chirurgica o terapeutica) e nel caso di questa nuova scoperta al polmone, come si farà ad incastrare eventuale terapia mirata? Ci sarà certamente un ago biopsia toracico o broncoscopia da eseguire vero? Non vorrei che allungassero ancora di più la questione. Ha atteso tutti i controlli con estrema attenzione e pazienza ma ora vedo mia mamma persa nel dolore di un'ansia che avanza con le attese snervanti.
Mi dispiace, ma non ho compreso dalla descrizione che ha postato qui quale diagnosi è stata formulata a carico del polmone.
E' in possesso di una relazione conclusiva ?
:
Dottore
è uno dei pochi che non ha commentato la morte di Shannen Doherty.
Un caso o c'è una ragione ?
salvocatania:
A che servirebbe riscrivere che è impossibile "rimuovere"(=dimenticare) la paura della malattia, nel senso che la paura come il dolore non si superano dimenticando, ma si attraversano con l'aiuto di strategie mille volte illustrate di "abituazione e desensibilizzaione", favorite da "effetti alone" illustrati nel blog da decine di approfondimenti.
Cosa dovrei scrivere inoltre che non sono affatto d'accordo con le tecniche di comunicazione di molti colleghi dei quali mi sono alienate le simpatie a seguito di una dozzina di editoriali che ho scritto sulle principali testate mediatiche italiane? Proprio ulle tecniche di comunicazione delle cattive notizie.
Riporto la più contestata a seguito della quale mi sono arrivate anche numerose minacce di morte dai valorosi NO VAX di cui è piena l'Italia spalleggiati dai poteri forti della politica.
Il più coraggioso messaggio mi indicava gli indirizzi dei miei figli .......
Eppure io non avevo attaccato nessuno in particolare nel mio editoriale sul Corriere della Sera
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/8609-le-ragazze-fuori-di-seno-sul-corriere-della-sera.html
Cosa insegna l'esperienza di narrare gravi malattie
Noi e il Covid: È pregevole l’intenzione di rassicurare la popolazione, a partire dai giovani, ma quando si danno informazioni ambigue passano messaggi pericolosi
di Salvo Catania chirurgo oncologo, moderatore-facilitatore del Blog Ragazze Fuori di Seno
Nessuno sa se ci sarà una seconda ondata della pandemia.Tutti ci rassicurano che ora abbiamo imparato a contenerla, ma dall’esperimento psicologico in corso nel Blog Ragazze Fuori di Seno (medicitalia.it) sembra che non tutti abbiano imparato dalla recente esperienza a comunicare le cattive notizie: medici, giornalisti e politici. Il blog nato nel 2010, diventato in contenuti il primo al mondo di Medicina Narrativa, è animato da 1.200 donne con tumore al seno di 4 continenti con 250.000 commenti equivalenti nel cartaceo a 450 volumi di 225 pag/cad.
Narrare l’esperienza di una grave malattia è una strategia che può aiutare il paziente a rimettere insieme i suoi pezzi che la stessa ha frammentato. Quando una persona si ammala è ferita non solo nel corpo, ma soprattutto nel suo senso di orientamento, come se avesse perso ogni punto di riferimento. Si crea una separazione, come vivere dentro un acquario: tu vedi il mondo fuori, diverso, e gli altri non possono entrare anche perché la gente intorno prende le distanze. Pensa cosa gli posso dire? E finisce per non dire nulla. Il medico può decidere se entrare nell’acquario anche se il percorso scolastico l’ha formato paradossalmente a restarne fuori, perché noi medici siamo addestrati a lenire il dolore o annullarlo del tutto con l’uso di anestetici, mentre non siamo stati preparati all’idea di generare dolore somministrando cattive notizie o peggio sentenze di morte. Il blog — nonostante che alla paura del cancro, alle difficoltà di accedere ai controlli e terapie si fosse aggiunta la paura del nuovo e invisibile nemico — ha retto in tutta la fase del lockdown all’infodemia schizofrenica dell’informazione, rifugiandosi nella narrazione, condivisa dentro l’acquario senza mai perdere in resilienza, che considera la speranza una passione rivoluzionaria che anticipa il meglio mentre si vive il peggio. Diventare resiliente nulla ha a che vedere con il coraggio. Abbiamo infatti abbandonato da anni il linguaggio guerresco enfatizzato dai media, secondo il quale per affrontare il cancro occorre coraggio e tenacia, per adottare invece la strategia opposta del «Calati juncu ca passa la china»: il giunco non si oppone… non avrebbe scampo… lascia passare la piena e riemerge più forte di prima. Ha retto bene all’infobesità delle fake news dei No Mask, No Vax, e No Brain. Ha retto bene persino dinnanzi alla prospettiva della morte, allenati a includerla nell’orizzonte degli eventi naturali. Sino al 31 maggio! Ma quando è arrivato lo tsunami negazionista del «virus inesistente» è imploso ed esploso con una reazione di rabbia inusitata per un blog dove siamo temprati a usare il tasto «ignore» all’arrivo di informazioni destabilizzanti.
La reazione più vivace da parte delle utenti che avevano contratto il Covid inesistente e l’avevano superato e delle utenti che avevano perso un familiare «relativamente giovane e senza alcuna patologia associata». Perché allora la negazione risulta così intollerabile e provoca tali reazioni che all’apparenza possono sembrare spropositate?
Spesso chi deve comunicare un risultato scientifico o assumere decisioni pubbliche teme che la manifestazione dell’incertezza sia considerata un segnale d’incompetenza. Diversi recenti studi hanno suggerito che una comunicazione trasparente dell’incertezza potrebbe contribuire invece ad accrescere la fiducia nelle istituzioni, non a minarla. Molti credono che per rassicurare le persone basti il proprio Impact Factor « Io sono più scienziato degli altri», trascurando quelli più importanti tra cui l’Empathy Factor e Credibility Factor. Queste reazioni non devono stupire e si spiegano perché viene disattesa la regola-base di come si dovrebbero comunicare le cattive notizie (How to Break Bad News –R.Buckman 1992): «Una iper-rassicurazione compensatoria è l’opzione più pericolosa perché allontana dalla situazione reale, che è in continua evoluzione», che anche il maestro Umberto Veronesi aveva semplificato: «Pessimisti sulla diagnosi e ottimisti sulla prognosi». La comunicazione vaga, ambigua e ambivalente genera diffidenza e i richiami inappropriati alla positività e all’ottimismo hanno un effetto paradosso in chi, non riuscendo a essere positivo a comando, si angoscia ancora di più.
È sicuramente pregevole la buona intenzione di voler rassicurare tutta la popolazione a partire dai giovani, ma quando si danno informazioni ambigue, perché l’unica cosa certa è che il virus non è mutato e cosa accadrà nei prossimi mesi nessuno lo sa, del tipo «giovani andate in vacanza, divertitevi e siate positivi perché il virus è scomparso e i morti ci sono solo tra i suscettibilivulnerabili-fragili», passa un doppio messaggio: da una parte rassicurante per molti giovani che però abbassano la guardia e tornano dalle vacanze «positivi» come da raccomandazione negazionista, spesso asintomatici, ma vanno a contagiare i genitori o i nonni, visto che in Italia abbiamo la più alta densità di bamboccioni in casa.
Passa però contemporaneamente un messaggio terroristico per i soggetti inclusi nella categoria a più alto rischio e cioè i suscettibili-vulnerabili-fragili. Quanti sono? Più di metà della popolazione: ipertensione arteriosa (16 milioni di persone), età over 65 anni (14 milioni e di questi 7 milioni over 75), obesità (9 milioni), survivors a tumori (3,5 milioni), insufficienza respiratoria (3,5 milioni), malattie autoimmuni (2,5 milioni), malattie cardiovascolari (1,5 milioni), insufficienza epatica e renale (1 milione), cui vanno aggiunti 7,5 milioni di persone che in questo inverno hanno contratto l’influenza, poiché uno studio recente ha mostrato in questo campione un fattore di rischio aggiuntivo che può favorire una evoluzione negativa del Covid 19.
Fonte
Il Corriere della Sera
Data pubblicazione: 14 settembre 2020
Ma non ha fatto alcun commento sulla morte di Brenta.
Non ho fatto alcun commento sulla morte di Shannen Doherty perchè oltre alle informazioni reperite sui media nulla so sulla vita di Brenta.
Quando valuto i fattori prognostici riguardo ad un caso clinico, voi sapete bene quale valore relativo-parziale dò ai fattori prognostici immodificabili.
E altrettanto valore dò a quelli modificabili dal paziente stesso.
Che ne sappiamo dei fattori modificabili dalla stessa Shannen ?
Quasi nulla !
Cosa è successo nell'anima di Shannen Doherty ad esempio quando ha scoperto che il terzo marito la tradiva proprio mentre lei metastatica si trovava in sala operatoria ? Cosa ne sappiamo delle ragioni che l'avevano spinta a chiedere di mescolare le proprie ceneri con quelle dell'amato padre e del proprio cane e di gettarle a Malibù ?
So che durante chemio non ci si può esporre al sole perché siamo fotosensibili ,ma per quanto tempo.
Lo chiedo perché se tt va bene il14 agosto finisco le rosse ,se volessi andare al mare i primi di settembre o metà settembre salvo interventi la cosa sarebbe fattibile, tralasciando che al mare al sud ci si può andare fino ad ottobre.
Per quanto tempo dobbiamo schifare il sole 🤣🤦🏻♀️.
Ciao Bebe,
Io ho fatto il taxolo+il trastuzumab in piena estate. Ho finito le terapie il 2 ottobre.
Al mare portavo i bambini praticamente tutti i giorni. Saltavo solo il giorno dell' infusione e il giorno dopo.. per sicurezza. Mettevo crema protezione totale, cappello, e evitavo le ore più calde e stavo sotto l'ombrellone. Rimanevamo in spiaggia fino a sera ed era bellissimo godersi il mare quando tutti andavano via.. e mi toglievo perfino la parrucca per immergermi sott'acqua.
Se avessi seguito il consiglio della mia oncologa non ci sarei andata perché me l'aveva sconsigliato. Ma grazie alle Rfs ( soprattutto Creamy ❤️) e alle loro testimonianze non l'ho seguito.
E seguendo le giuste indicazioni è andata benissimo ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
Ecco allora starei più attenta. Io avevo la pelle olivastra
Non sapevo niente di tutto questo
🙄
Buonanotte blog❤️
Buona notte blog ❤️
Io ci sono ❤️
Dottore queste sue osservazioni mi toccano profondamente e mi fanno pensare.....
Shannen appariva sempre forte, determinata e sorridente, ma cosa ne sappiamo della tempesta che si portava dentro? 😔
Me lo segno!
Wow...qua oggi 38...ma il fastidio maggiore (non patisco particolarmente il caldo) me lo danno gli insetti. Tra zanzare e ragni sono devastata di punture, non posso neanche godermi il giardino, non ne parliamo di sera.