Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Buonasera a tutti,
Entro a gamba tesa perché anche io come tutti ho letto la notizia di Shannon Doherty e tra il marasma dei commenti sul web ho trovato quello di un medico che mi ha fatto non poco incazzare:
“…dire che il cancro, ad oggi, si 'sconfigge' è sbagliato. Va in remissione, a volte abbastanza a lungo da avere un'aspettativa di vita normale e morire per altre cause. Ma il cancro alla mammella metastatizza anche a distanza di 40 anni, anche quando sono stati seguiti alla lettera tutti i protocolli previsti. So che i pazienti non vogliono sentirselo dire ma non sempre e non solo la morte per cancro è dovuta ad errori. È che una cura definitiva, ad oggi, non c'è.”

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Oppure “Sempronia convive con le metastasi cronicizzate da 15 anni ed è definita stabile a tutti i controlli”.

Aggiungo anche "Caia, il cui ex tumore al quarto stadio è in remissione da oltre 20 anni e vive normalmente". W Tizia, Sempronia e Caia, di cui i media non parlano ma che esistono e soprattutto vivono!

Scrivo queste righe a mio rischio e pericolo, dal momento che l'ultima volta che c'è stata una discussione sulle metastasi ( ed ero anche quella volta in vacanza...sarà un segno..) sono stata invitata a passare oltre. Oggi la notizia è quella della morte di Shannon Doherty.
Ma assumo il rischio di risultare fastidiosa.
Di cancro si può morire. Che la cura definitiva per il cancro, e per il cancro alla mammella, non ci sia lo sappiamo senza che lo debba ricordare il medico di cui Molly92 ha letto le dichiarazioni.
Se ci fosse la cura definitiva non ci sarebbero morti.
Sappiamo anche che il cancro si può ripresentare.
Sappiamo anche che il cancro può dare metastasi, o nascere metastatico.
Ma sapere queste cose perché dovrebbe influire sul nostro umore o influenzare la nostra vita, che già è stata segnata dall'incontro ( o forse dallo scontro) con la malattia?
Se leggiamo o veniamo a sapere di una morte per cancro ci spaventiamo di più di quanto non ci siamo già ( o siamo ancora) spaventate?
Se non sapessimo che di cancro si può morire perché dovremmo avere paura di avere avuto (o di avere) un cancro?
Io non so quanta vita avrò, e soprattutto quanta buona vita avrò. Quello che so è che amo la vita con la stessa intensità di prima. Non la amo di più perché ora sono malata. Perché la vita è un dono meraviglioso, e per me lo era anche prima. Lo è sempre stato.
In certi momenti si fa più fatica, in altri ci viene più facile. Ma la vita è vita. Personalmente, con tutte le mie difficoltà, non intendo passare la mia vita a pensare alla mia morte.
Intendo vivere.

Oggi 17 anni fa incontravo il mio compagno

Vado anche io a vedere la partita e gufare contro l’England 😂
È stata la mia seconda casa ma non li tiferò mai e poi mai!!! Forza Spagna!!!