Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Scusa ma a 3 mesi e mezzo ci sta pure. ...a me ne sono passati 8!
Forza...non mi prendere come esempio mi raccomando
Ciao Cri Cri,
fortunatamente tutto risolto.... le coccole del marito sono state determinanti...
CRI allora ci teniamo la
Mano con le vampate che inferno ma poi dopo mi viene un freddo cioè prima una sudata pazzesca e dopo sento freddo
Ritirati gli esami.
Circa tre mesi fa avevo la vit D a 50.
Adesso è a 40 nonostante integratore e attività fisica.
DOTT Catania come mai secondo lei?
Inoltre il colesterolo che era a 189 ora è a 209....che palle! E si che mi ero impegnata....
La logica e la razionalità, la 'pancia' dall'altro.
Ho pensato che non era intelligente mettersi sul treno dopo la chemio e fare su e giù.
E 'di pancia' ho trovato un oncologo che mi ispirava fiducia.
Lui mi ha detto: cmf terapia 'vecchia'. Oggi per i tripli si fa taxolo.
Ho deciso che io non potevo essere parte attiva nella scelta della terapia, non é il mio sapere. Ma potevo scegliere le persone.
Buongiorno a tutti
Mi chiamo Ornella e sono stato invitata dal dr. Catania dal quale la settimana scorsa avevo accompagnato mia figlia per un consulto, a scrivere poche righe sulla mia esperienza.
Ho 63 anni e all'eta' di 32 anni nel 1990 sono stata inviata dal Prof. Veronesi al dr. Catania per essere operata di mastectomia e svuotamento del cavo ascellare .
Il mio tumore non certo piccolo aveva dato metastasi a 6 linfonodi ascellari. Non feci terapie antiormonali perche' a quell'epoca non si parlava di Tripli Negativi e il commento dell'oncologo fu semplicemente che "peccato non possiamo aggiungere ormoni perche' i suoi recettori sono negativi" .
Solo successivamente quindi ho scoperto di essere un Triplo Negativo. Pertanto ho fatto la chemioterapia con grandi sofferenze sia per il vomito sia perche' i miei globuli bianchi erano sempre bassissimi.
Ho fatto la chemioterapia per via dei linfonodi metastatici (che fortuna!) e non certo per la negativita' recettoriale il cui significato solo successivamente e' stato ben interpretato.
Senza quei linfonodi che ho maledetto a voce alta sarei stata sottotrattata e forse non sarei qui a raccontare la mia esperienza.
Quando piangevo disperata per gli effetti collaterali non ho avuto dubbi che non avrei avuto la possibilita' di vedere crescere i miei bambini che avevano 6 e 4 anni. Questa l'idea fissa mi seguiva giorno e notte.
Inaspettatamente pero', perche' mi reputavo non coraggiosa, ho imparato giorno dopo giorno, che non potendo fare nulla per cambiare il mio destino segnato ( che fosse segnato lo capivo chiaramente dallo sguardo degli altri e specie degli oncologi quando parlavo dei miei 6 linfonodi metastatici) che allora tanto valeva vivere al presente per i miei bambini senza chiedermi se per poco o tanto tempo.
Vivere e basta !
Senza piu' farmi domande sul tempo da vivere (avevo conosciuto per mezzo del dr. Catania Ada Burrone) intanto gli anni trascorrevano (29 anni dall'intervento) e i miei figli crescevano e diventavano indipendenti.
Mai quando piangevo disperata avrei potuto immaginare che mi sarei dovuta occupare anche dei miei nipotini.
Continuo ancora a non chiedermi piu' se vedro' crescere anche loro e continuo a fare progetti anche per me stessa per il futuro, senza chiedermi mai se riusciro' a portarli a termine.
Paradossalmente facendo un bilancio provvisorio, la vita DOPO il tumore e' stata qualitativamente migliore di quella PRIMA del tumore forse perche' prima non avevo compreso quanto fosse BELLA LA VITA!
Grazie di cuore
Hai capito il mio tentativo?
Cerco di sollecitarti a trovare il lato bello dello sport, e a coltivarlo.
Esci dagli schemi mentali consueti, e scoprine di nuovi. Se non ora, quando?
Amica
Ti pensavo stamattina e cominciavo a preoccuparmi.
Stella
Come tutti i figli. Certo è che io ho amato lui moltissimo. E sono 16 anni che è il mio primo pensiero.
Poi ho fatto anche altro, per carità.
Ma non c'è stato altro che mi abbia resa così felice.
Un profondo grazie! Sei linfonodi anche io, due bimbe di due e cinque anni. La tua storia mi ha fatto bene al cuore.
È giusto dire che hai vissuto come se non avessi mai avuto il k?
Mentalmente intendo...
La nostra e' una storia in foto-copia
Nella, non annullarti pensando a loro, ma vivi attivamente giorno per giorno per loro.
Se ti farai paralizzare dalla paura di non vederli crescere , sarai una mamma a mezzo servizio. Pur con tutte le buone intenzioni di volersi sacrificare al massimo per loro per istinto materno.
Non devi invece sacrificarti...devi volerti bene per loro !
Questi concetti mi erano incomprensibili 30 anni fa, ma poi l'incontro stesso con il dr. Catania e Ada Burrone (e il suo meraviglioso sorriso) , mi ha aperto un nuovo modo di essere mamma :
VIVERE giorno per giorno senza farsi paralizzare dalle incognite del futuro !
Cercherò di fare tesoro di queste tue preziosissime parole..!
Non so rispondere alla tua domanda perche' non ho pensato in modo particolare piu' al tumore se non come un "incidente di percorso" , come accade ad un pedone che e' stato colpito da una macchina.
Il pedone allo stesso modo sara' traumatizzato, ma non si chiedera' se tutte le macchine che incontra lo metteranno sotto di nuovo.
Vale anche per il tumore : il passato e' andato e per il futuro si spera nella buona sorte. Perche' non possiamo far nulla se non stare piu' attenti.
Non resta allora che occuparsi esclusivamente del presente !
Ok
A Palermo sei seguita al Policlinico?