Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Si Hai ragione
salvocatania A tal proposito, Dottore, le posso chiedere secondo lei dove è meglio misurare la pressione? Meglio al braccio del picc messo da poco (ieri ho visto le stelle) o a quello dove ho tolto i linfonodi e mi avevano sconsigliato? 90 anni e non sentirli...
Ci tenevo a farglielo sapere !
StaffGrazie mille ...per essere coloro che gestiscono la tela di questo mondo Virtuale !
un persiero colorato...per Titti inf..che nn leggo da un po ...e anche Rosawlavita..
Se il manicotto non stringe per troppo tempo
e' indifferente !
Buongiorno, ho 54 anni. Ho fatto qualche settimana fa la solita mammografia di screening con questo risultato: mammelle con struttura densa. Non opacità ne' distorsioni architetturali. Non microcalcificazioni di significato patologico. Il reperto è sovrapponibile ai precedenti portati in visione, fatta eccezione per la comparsa al quadrante superointerno della mammella sinistra di alcuni cluster di microcalcificazioni meritevoli di valutazione con VAAB.
Mi è stata fatta anche un'ecografia da cui non compare nulla.
Ho effettuato il mammotome e mi è stato detto che un gruppetto di calcificazioni è stato completamente tolto mentre l'altro era distante ma era identico.
Questo il referto istologico:
Materiale inviato
A) biopsia qsi mammella sinistra (I giro micro)
B) biopsia qsi mammella sinistra (II giro macro)
Referto e conclusioni:
A) dodici frustoli di parenchima mammario delle dimensioni tra cm 2 e cm 0,6 sede di iperplasia fibroadenomatoide in involuzione ialina e iperplasia duttale usuale (UDH) con microcalcificazioni.
B) dodici frustoli di parenchima mammario delle dimensioni tra cm 1,8 e cm 0,5 sede di iperplasia fibroadenomatoide in involuzione ialina
Il radiologo mi ha detto che è tutto negativo e di fare una mammografia tra sei mesi.
Non ho in famiglia casi di tumori al seno o ovaie.
Posso stare tranquilla?
Grazie
Grazie
ciao cara e benvenuta, se hai risultato del patologo che ti rassicura devi certamente stare tranquilla. In nostro dottore ti darà il suo autorevole suggerimento.
Grazie Stefania,
attendo parere del Dott.
Volevo inserire il mio nome ma........tecnologia zero non ce l'ho fatta
Stefy
Ok cambiato
Nel suo caso ..vediamoci l'aspetto positivo !
Nel carcinoma infiammatorio , tumore raro (< 4 %) quasi sempre e' interessata tutta la cute della mammella e solo in rari casi parte della mammella.
Quindi nel suo caso guardiamo il bicchiere mezzo pieno.
E se vogliamo guardare la bottiglia piena
nel nostro blog su oltre 500 utenti abbiamo due soli casi di mastite carcinomatosa.
Tre con il suo caso
Antonella , cugina di Francesca e la mamma di Sonica.
Sonica piemontese l'abbiamo conosciuta al nostro Convegno di Lecco 2017'
VIVA E VEGETA dopo 7 anni.
Antonella, che incontreremo a Parma il 6 aprile ( e quindi stra-VIVA) ha avuto la mastite carcinomatosa 11 (forse 12) anni fa.
e dopo alcuni anni, per non farsi mancare nulla , ha avuto un Triplo Negativo alla mammella controlaterale.
E meno male che il genere umano e' dotato di 2 sole mammelle !
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Attenzione la pelle "a buccia d'arancia" non vuole dire necessariamente mastite carcinomatosa
.
e' un segnale di "stasi linfatica" tipica ad esempio come esito della radioterapia.
Da anni è il mio pensiero e mi sono sempre chiesta perchè non abbiamo avuto un'unica tetta centrale.
Grazie dottor Catania , mi ero solo smarrita per un attimo perché non se ne era discusso prima... Che sia chiaro: io sono felice dei risultati finora ottenuti e se è necessario aspettare un anno aspetterò. Certo se c'è la Possibilità di fare qualcosa prima mi sembra ovvio che sprizzerei un po' più di felicità, quest anno mi piacerebbe andare al mare con mia figlia visto che l'anno scorso ho passato un'estate infernale! Il mio compagno mi ha detto: se dobbiamo aspettare aspettiamo, concentrati su tutto quello che c'è da fare per stare meglio, alla parte estetica ci pensiamo dopo! Niente, io devo fargli una statua perché so che dentro di lui sta passando un tornado (sua madre è morta di recidiva al polmone nel 2014, suo padre l'anno scorso nel giro di sei mesi) eppure mi ha sostenuto ancora prima di sapere la "cattiva notizia"!
Dottore buongiorno !! Io noto nei pressi della ferita questa pelle a buccia d'arancia .. ho fatto mastectomia e quando l'oncologo mi ha visitato mi ha detto che è l'esito del tumore ... ma che significa ?? Cioè che il tumore ha camminato sulla pelle ?? E quindi ?? Me lo ritroverò fra qualche anno sulla ferita ?
Oggi niente passeggiata pomeriggio si lavora
Grazie
Benvenuta ! Da quanto descrive puo' stare tranquilla anche se l'iperplasia incrementa (per la verita' di poco) il Rischio Relativo tenuto conto che non presenta un Rischio Familiare.
Prevenzione Primaria (alimentazione + attivita' fisica) e si annulla l'incremento del rischio.
Nel suo caso le microcalcificazioni sono benigne e quindi il caso e' chiuso almeno per quelle asportate. E quelle non asportate se definite benigne non creano preoccupazioni
In generale solo un terzo delle microcaclcificazioni rilevate dalla mammografia sono maligne
MICROCALCIFICAZIONI cliccare sulle immagini per ingrandire
La diffusione degli screening mammografici, utilissimi per la prevenzione, comporta un sempre più frequente riscontro di microcalcificazioni, che possono avere significato patologico o meno. I sali di calcio, con il passare degli anni, si possono depositare in tutto il nostro organismo, nel tessuto mammario tendono a comparire dove sono presenti processi di necrosi cellulare: le cellule morte infatti tendono a calcificare. Fenomeni di necrosi si possono avere a seguito di traumi, interventi chirurgici o infiammazioni, tutti eventi assolutamente innocui.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie", "sospette" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula. (*)
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
(*) L'agoaspiratore automatico per agobiopsie e' stato inventato dal sottoscritto negli anni 80. Poi qualcuno ci ha aggiunto l'appendice per il prelievo stereotassico ed e' diventato......MAMMOTOME
http://www.senosalvo.com/le%20mie%20invenzioni.htm
Ma non centra nulla la sua buccia d'arancia con quella neoplastica ha lo stesso significato di