Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Mamyblue
sole 66:
Udite Udite dopo 3 mesi dall'inizio della terapia la mia oncologa ha deciso di visitarmi......dalla visita e' rimasta favorevolmente impressionata dal risultato di solo 3 mesi di terapia tutti i linfonodi ascellari non sono piu' percepibili, il nodulo piccolo di poco più un centimetro non e' più percepibile e quello grosso di 4,3 cm si e' ridotto a 2,5. Si continua a forza nove......Bene Sole! Finalmente l'oncologa ti ha visitato e deciso i controlli! Sono contenta per te e per i risultati!
Maryca
Robe68:
il sole non c'è stato e adesso minaccia temporale, il vino non lo posso bere....ma trallallà tantissimoPerò il temporale un poco di vento lo avrà portato😉 per cui no sole, no vino, ma con vento e trallallà siamo due su quattro. E ti pare poco?😘😘😘😘😘
sole 66
Ragazze grazie a tutte per i vs pensieri, non ringrazio individualmente perché ho paura di dimenticare qualcuno ma vi posso garantire che ho il ❤️ colmo di gratitudine e come dice il DOC questa è un ottima medicina 🙏🙏🙏🙏🙏
laila80
sole 66:
Udite Udite dopo 3 mesi dall'inizio della terapia la mia oncologa ha deciso di visitarmi......dalla visita e' rimasta favorevolmente impressionata dal risultato di solo 3 mesi di terapia tutti i linfonodi ascellari non sono piu' percepibili, il nodulo piccolo di poco più un centimetro non e' più percepibile e quello grosso di 4,3 cm si e' ridotto a 2,5. Si continua a forza nove........mi ha prenotato anche tac di controllo entro il 26 giugno. Speriamo che questi risultati siano evidenti anche sulle mets interne (se ci sono). Questa visita mi ha messo di buon umore e spero possa servire amche a qualcuna di voi.
Sicuramente questo risultato lo devo ai tantissimi fili colorati che mi avete mandato oggi. Vi ringrazio del pensiero.
Benissimo!!! Avanti così!!! Quante belle mazzate si sta prendendo il k💩 !
laila80
Ily 82 fiduciaria:
Evviva Sole 🎉🎉🎉🎉 e sulla tua scia e su quella della tac di marea andata bene 🎉🎉🎉🎉 mi unisco anche io , mi ha chiamato l'oncologa per dirmi che la tac fatta ieri è stata già refertata e c'è stabilità quindi va bene , la terapia è dura ma almeno sta lavorando 🎉🎉🎉🎉Ily che bello sono felicissima per te!! Avanti, avanti così con tanto ottimismo e come dice sempre il nostro dottore, fede nelle terapie!!
Ci sono e funzionano!!!🎉🎉🎉
Quante belle notizie oggi!! 💗
laila80
Sara Padova:
Ecografia e visita senologica fatte! Tutto ok 👍Lo dicevo quante belle notizie!!!
🎉🎉🎉
laila80
Molly92:
Visita oncologica fatta, tutto ok 🙂E molto bene anche per la tua mamma! 💕
sole 66
Ily 82 fiduciaria
Ottimo ottimo continua così mi raccomando, poi io ti seguo 😋😋😋
Ottimo ottimo continua così mi raccomando, poi io ti seguo 😋😋😋
Tere
Buonasera a tutti!❤️
Buonasera dottore!
Ho sentito Linda, ha fatto...mi ha chiesto di avvertire tutto il blog!
Ha un po' di nausea e vomito...
🌈🌈🌈🌈🌈Per lei
salvocataniaMedico Chirurgo
salvocatania:
#335.954 Scritto: 26-07-2021Paffi:
Ikigai
La mia storia nel blog è cominciata con un appello disperato, subito dopo la diagnosi. Quando non sentivo più la terra sotto i piedi e il cielo mi era caduto addosso, sono approdata qua. Il dottor Catania e le ragazze mi hanno ritirato su cellula per cellula. Durante il ricovero, sono sparita per 9 giorni. Sono rimasta sola con me stessa. Poi sono tornata. Però ero svuotata. Il dottor Catania mi disse una cosa fondamentale, di usare il blog come un diario, di scrivere quello che mi veniva in mente, senza preoccuparmi dei destinatari. Così ho fatto e così, per me è ricominciato un percorso di guarigione interiore. Il primo passo: sbloccarmi dallo shock di quello che era successo.
Vorrei raccontarti tante cose, che ti aiutino durante questa attesa, che anticipino la tua serenità, ma rispetterò i tuoi tempi, perché ciascuno di noi ha i suoi. Tornerà il momento della spensieratezza e della serenità. Tu, te lo dissi in tempi non sospetti, sei una marmotta. ❤️❤️❤️
Tutto vero !!!!
salvocatania:
#27,953 Scritto: 29 Giu 2018 10:24Lori Fiduciaria:
Dott. Catania Lei non ci crederà ma ho troppi impegni o forse....sono diventata anche un po' lenta ? Il mio diario è fatto di pezzi , continue aggiunte perché i miei ricordi sono come dei flash continui e tanti tanti.....pensi un po' quando dovrò riunire tutti i piccoli mosaici per arrivare a un libro....ne ho da fare. Il racconto del "pacco postale" sarà pronto per il terzo convegno perché io ci sarò senz'altro ...ci conti Ormai non ci sono dubbi quanto sia importante narrare la propria malattia come terapia perche' permette di
1)uscire dal guscio anche se con un nick che non corrisponde al proprio nome .
Per questo il forum e' una palestra ideale per esprimersi.
2)Narrare l'esperienza di malattia è una strategia che può aiutare il paziente a rimettere insieme "i suoi pezzi", le parti di quel sé che la malattia ha spesso prepotentemente frammentato. L'atto narrativo, dalle preziose potenzialità terapeutiche, è però reso possibile non solo dal soggetto che racconta la malattia, ma anche da quello che la ascolta: il medico, lo specialista o l'operatore sanitario.
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/5533-la-medicina-narrativa-e-la-blogterapia.html
3) Perchè se la persona malata riesce a trovare una propria voce per raccontarla, allora inizia a mutare la percezione stessa della malattia, che si traduce in una sfida alla solitudine e al silenzio che in genere si accompagnano ad essa. Sulla rete quello che scriviamo può essere letto da chiunque e può essere commentato, in tempo reale. Si intreccia con altre vite, altre storie, raramente simili e spesso molto diverse, specie riguardo alle modalità con cui si reagisce al trauma.
Tutti aggiungono contributi personali su quali risorse mettere in campo di fronte ad ostacoli che sembrano insormontabili e soprattutto di fronte all'ignoto. E c'è chi non ce la fa proprio a condividere questa visione attraverso la scrittura, ma finisce per confessare che resta comunque incollata al forum perché talvolta basta il conforto della lettura, per comprendere gradualmente che non esistono esperienze indicibili, inenarrabili.
Basta talvolta la semplice rassicurazione di altre esperienze per esorcizzare l'aspetto mitologico di questa malattia che tanta paura continua a fare.
Solo nel 2002 gli americani hanno cominciato a parlare di Medicina narrativa, e mi fa sorridere che il sottoscritto avesse scritto il primo libro di Medicina al mondo nel 1986, quando ai pazienti non si diceva neanche la verita' sulla loro malattia.
La malattia si puo' narrare anche a se' stessi , ma non sempre si ha voglia di farlo. Il forum e' uno stimolo quotidiano per allenare la resilienza attraverso la narrazione di pezzi di vita quotidiana. Scrivere " oggi mi vado a radiare" e' narrazione terapeutica .
Non e' indispensabile scrivere per pubblicare un libro .
Si puo' scrivere per se' stessi. Come si faceva una volta quando si tenevano i diari scritti a mano.
L'ho compreso quando una mia paziente, che avete conosciuto, Michela Mantovan (redattrice del Corriere della Sera che ha partecipato ai convegni del 2013, 2017) mi ha inviato un libro che aveva scritto per se' stessa e per pochi altri dal titolo Tomorrow.
Bellissimo !...L'ho invitata piu' volte a pubblicarlo e lei mi ha sempre ribadito che l'aveva scritto per se' stessa e per pochi altri .
Anche io avevo avuto commissionato un libro da un editore e su questo ci avevo lavorato per 2 anni
Un libro su tutta la storia della comunicazione in oncologia a partire da quando avevo conosciuto Ada Burrone nel secolo scorso. La terza parte si occupava del nostro blog e della comunicazione virtuale. Quando ci si preparava alla stampa mi resi conto che , poiche' il blog era in continua evoluzione, il libro....fosse gia' vecchio !!!!
Chiesi allora all'editore di non pubblicarlo piu' !
L'Editore rimase sbalordito di tanta onesta' culturale e a mia insaputa mi fece una sorpresa : stampo' il libro in edizione limitata che mi regalo' sorridendo (100 copie...me ne e' rimasta una sola) .......edito da EDITORE FUORI DI SENO !
P.S.
Francesca fiduciaria:
@ dott. Catania: Davvero le piaceva piu' Francesca 1? Quella pazza scatenata!!!!Senza dubbio ! Il Fuori di seno ...restituisce maggior spensieratezza e permette di affrontare il dolore con piu' armi a disposizione.
Francesca 1 era piu' allenata alla resilienza attraverso la narrazione in un libro (la sua palestra).
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/6614-la-storia-di-una-ragazza-fuori-di-seno.html
Francesca 2 ...mi piace meno, perche' ha razionalizzato troppo il secondo tumore.
Questo non e' un vantaggio per adattarsi alla nuova situazione.
salvocatania:
#27,953 Scritto: 29 Giu 2018 10:24pepeli:
E' ragionevole sperare he non sia troppo aggressivo anche se è ricomparso sulla mammella già colpita anni fa da ca in situ e sottoposta a mastectomia + ricostruzione con protesi e gran dorsale?eh lo so , è una domanda da un milione di dollari...Scommetto che il dott.Catania mi direbbe che lo sa solo il Padre EternoPepeli siamo sulla strada sbagliata !
Ma come faccio a farle comprendere che la sua vita non dipende da un esame istologico ?
Come faccio a farle comprendere che dipende da...ALTRO?
Provi a prendere appunti quando scrivono i tripli negativi con tumori enormi o quando scrivono quelle che hanno gia' le metastasi da oltre 5 anni e sono piene di interessi e non hanno tempo ......per occuparsi dei fattori prognostici ?
Ha mai letto Onde, Giovanna, Francesca, Lori, Antonia...ecc ecc parlare del loro istologico ?
SCRIVA ! SCRIVA ! SCRIVA sulle sue paure, emozioni, interessi....e lasci perdere il suo istologico !
Si vive una sola volta........e quando ci saremo reincarnati in un criceto....magari non ci permetteranno piu' di scrivere !
salvocatania:
#268,818 Scritto: 7 Dic 2020 20:38Morgana76:
Non l'ho letto questo commento cara Ely, il dottore mi ha già risposto....e di me non ne può più e lo capisco, sono tanto ansiosa Guardi che oggi le ho scritto di raccontare di nuovo la sua storia , purchè non copi con il copa incolla quella che ha già postato.
Provi a riscriverla con quello che si ricorda.
Perchè sino all'approfondimento della sua lesione in assenza di fatti nuovi quale contributo le potremmo dare ?
Solo lei può cambiare la percezione di quel che prova.
Se la invito a narrare di nuovo senza copiarsi, ma così come le viene, perchè scrivere è altra cosa rispetto al pensare.
Tutti siamo scrittori anche se non scriveremo mai un libro e si diventa bravi scrittori in generale ed in particolare per sè stessi quando si riesce a provocare la
degli altri.
A quel punto la narrazione diventa terapeutica .
L'IO CI SONO di ELI Firenze nei suoi confronti , che sembra istintivo, anche in assenza di spiegazioni tecniche è già terapeutico per aiutarla a diminuire il suo livello di ansia che purtroppo in assenza di certezze è destinato a mantenersi elevato.
Se Eli FI è intervenuta tutti pensiamo che sia un caso ,
O che abbia provocato sentimenti di Pietas.
Potrebbe anche essere vero ma chi è il più bravo scrittore di una storia se non noi stessi con la nostra ? La narrazione della sua storia non è escluso che abbia toccato metronomicamente le corde della storia di Eli,
Tant'è che qualcuno illustre ci lasciò questo
" Il compito dello scrittore è quello di scavare talmente nella sua storia
da arrivare a toccare la storia di ciascuno "
E questo blog è una palestra di vita dove ciascuno raccontando la propria storia riesce a toccare la storia di ciascuno.
A questo scopo ( ecco perchè l'ho invitata a riscrivere) la narrazione già di per sè è uno strumento efficace contro lo stres, alimentato dall'avvitamento che consegue al PENSARE !
La narrazione attraverso la scrittura , con la penna o mouse è la stessa cosa, è del tutto differente dal pensare.
Sfrutti questa opportunità terapeutica.
Lasimo oggi ha raccontato che un anno fa dall'Australia scriveva le sue stesse cose anche se con stile differente e con dettagli del tutto diversi.
Quindi si fidi e sino all'approfondimento della lesione
NARRARE INVECE CHE PENSARE
Su tutto ciò ci sono le conferme scientifiche e nei prossimi commenti andrò a richiamarle un mio approfondimento di 3 anni fa.
salvocatania:
#11,969 Scritto: 31 Lug 2017 18:50 Quando, dopo avere aperto questo forum, in un consesso pubblico di oncologi, cercavo di spiegare che
"CON-dividere un percorso o un iter diagnostico-terapeutico attraverso una RETE SOCIALE fosse gia' terapeutico per l'umore e forse addirittura per un aumento della sopravvivenza, mi avevano preso tutti per un FUORI DI SENO..
ORA C'E' LA CONFERMA SCIENTIFICA
Condividere il tempo e lo spazio, e quindi le parole, i timori, le emozioni che accompagnano le sedute di chemioterapia, aiuta. Anzi, di più: è in grado di aumentare, sebbene di poco, i tassi di sopravvivenza. È il risultato di uno studio longitudinale, il primo del suo genere su un campione così vasto e per un tempo così lungo (5000 persone seguite per circa 9 anni), che è stato realizzato dai ricercatori del NHGRI, National Human Genome Research Institute dell'NIH e di Oxford, e pubblicato sulla rivista Network Science. Più in dettaglio gli autori dell'indagine hanno dimostrato che la socialità, la possibilità di comunicare, di entrare in relazione, di stare fianco a fianco con altri pazienti nel corso delle sedute di chemio aumenta del 2% la sopravvivenza a 5 anni.
La ricerca. Gli scienziati – esperti di scienze sociali comportamentali - che hanno firmato la pubblicazione hanno analizzato i dati relativi a 4.691 uomini e donne di circa 60 anni affetti da varie forme di cancro, in chemioterapia presso due ospedali pubblici dell'Oxfordshire dal 2000 al 2009. Di ognuno hanno seguito i destini clinici e anche la posizione occupata nelle sale dove venire loro somministrata la chemioterapia lungo tutto il corso della malattia: chi fossero i loro vicini di poltrona, quelli con i quali scambiavano chiacchiere, preoccupazioni e magari anche battute, e che destino clinico avessero a loro volta questi pazienti. In termini più scientifici gli autori hanno costruito e analizzato un network, una rete, di co-presenze.
Si mangia di più quando si è tra amici. Ma spinti da quale curiosità, o da quale considerazione? Jeff Lienert, del Social and Behavioral Research Branch dell'NHGRI e primo autore della ricerca, dichiarando in una nota rilasciata dall'NIH quanto segue ha di fatto risposto alla domanda: "I modelli di comportamento degli esseri umani si basano su ciò che li circonda - ha detto -. Per esempio, spesso si mangia più quando si è tra amici, anche se nemmeno si sa cosa c'è nel piatto. Come anche, quando si va in bicicletta in compagnia, spesso le nostre performance migliorano, indipendentemente dalle performance altrui". Lienert e i suoi colleghi devono essersi chiesti se la possibilità di frequentare la compagnia giusta, per così dire, può influenzare persino la risposta alla chemio. Magari di poco. E in effetti così è stato.
I risultati. Coloro che avevano condiviso più tempo della cura con compagni di chemio lungo-sopravviventi avevano avuto il 2% in più di chance di sopravvivere a 5 anni rispetto a chi aveva avuto come compagni altri pazienti che non avevano avuto lo stesso destino. In termini di tassi di sopravvivenza, nel primo caso il valore registrato era stato di circa 72% mentre nel secondo del 70%.
Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è la percentuale di persone che vivono per più di un quinquennio a partire dalla fine del trattamento. Per esempio un tasso di sopravvivenza del 70% , hanno chiarito gli autori, significa che su 100 persone, 70 di loro dopo 5 anni sono ancora in vita.
Se il 2% vi sembra poco. Il 2% è poca cosa? Forse. Tuttavia è un dato indicativo: indica che il setting della chemio conta. E sui grandi numeri è anche un dato significativo. Lienert ha infatti dichiarato: "Su un campione di 5000 pazienti in nove anni, parliamo di 100 persone". Di cento persone che hanno una chance di vivere un po' di più.
Cosa c'è dietro. Naturalmente lo studio in questione non aveva l'obiettivo di indagare se ci fossero, e quali fossero, le ragioni biologiche dell'influenza del setting delle chemioterapie sulla sopravvivenza, né poteva averlo, per come era strutturato. Tuttavia gli autori un'ipotesi l'hanno fatta: che quel 2% di differenza ha a che vedere con lo stress. "Quando sei molto stressato vengono rilasciati i cosiddetti ormoni dello stress, come l'adrenalina, che servono per innescare la risposta di combattere o scappare", ha dichiarato Lienert. "Se non puoi fare né l'una né l'altra cosa, come succede quando sei in chemioterapia, gli ormoni dello stress possono aumentare".
L'importanza del supporto sociale. Tra gli obiettivi della ricerca non c'era nemmeno quello di valutare l'impatto dei visitatori sulla sopravvivenza. Tuttavia i ricercatori ipotizzano che l'effetto della presenza di amici, o parenti possa essere simile a quello degli altri pazienti. "Un supporto sociale positivo nel momento esatto in cui si prova uno degli stress maggiori è cruciale. Se hai un amico col cancro, fargli compagnia durante la chemio probabilmente lo aiuterà ad abbattere i livelli di stress. Ed è probabile che l'impatto sia efficace, e forse più efficace di quello provocato dall'interazione con altri pazienti ammalati di cancro come lui", ha concluso Lienert. Ma amici o parenti o pazienti che siano "I nostri risultati suggeriscono che si verifica un'influenza sociale nei reparti di chemioterapia, e quindi potrebbe essere necessario considerare in che modo la chemio viene somministrata", si legge nel testo della pubblicazione.
Immagine: rappresentazione della rete sociale di co-presenza durante le sedute di chemioterapia. I piccoli cerchi rappresentano i pazienti, i colori si riferiscono all'anno in cui hanno iniziato le sedute. Credit: Jeff Leinert, NHGRI
- Modificato da salvocatania
Lady*
Tere:
Buonasera a tutti!❤️
Buonasera dottore!
Ho sentito Linda, ha fatto...mi ha chiesto di avvertire tutto il blog!
Ha un po' di nausea e vomito...
🌈🌈🌈🌈🌈Per lei
Grazie per averci aggiornate ❤️
Linda ti aspettiamo 🌈❤️
Molly92
Lady*:
Molly92
Tesoro sono contenta che la visita sia andata bene ❤️ festeggiamo insieme per la tua mamma 🎉
Per la TAC al torace, non saprei, considera che mia mamma l'ha sempre fatta per tutti i follow up... E la farà domani, insieme alla visita senologica e inizio a sentire l'ansia... 🥺 Spero vada tutto bene per festeggiare ancora insieme domani!
Grazie cara 🥰🥰 no in realtà è radiografia, non tac. Boh 🤷🏻♀️
Per domani stai tranquilla che andrà tutto bene, sono con te!
Molly92
sole 66:
Udite Udite dopo 3 mesi dall'inizio della terapia la mia oncologa ha deciso di visitarmi......dalla visita e' rimasta favorevolmente impressionata dal risultato di solo 3 mesi di terapia tutti i linfonodi ascellari non sono piu' percepibili, il nodulo piccolo di poco più un centimetro non e' più percepibile e quello grosso di 4,3 cm si e' ridotto a 2,5. Si continua a forza nove........mi ha prenotato anche tac di controllo entro il 26 giugno. Speriamo che questi risultati siano evidenti anche sulle mets interne (se ci sono). Questa visita mi ha messo di buon umore e spero possa servire amche a qualcuna di voi.
Sicuramente questo risultato lo devo ai tantissimi fili colorati che mi avete mandato oggi. Vi ringrazio del pensiero.
Sole che grande notizia questa!!! 😚
salvocataniaMedico Chirurgo
Norma86:
Dottore,
a conferma di un suo approfondimento ora ho visto questo nuovo studio sulla pericolosità dei tatuaggi.
E chi lo dice a quei personaggi che hanno tatuaggi su tutto il corpo ?
https://www.rainews.it/articoli/2024/05/tatuaggi-uno-studio-svedese-ipotizza-un-aumento-di-rischio-per-linfomi--21882ad1-82aa-4c4c-9425-189df655d958.html
E la televisione che bell'esempio dà agli adolescenti con i suoi spettacoli a partire dall'Isola del Famosi
https://www.fanpage.it/stile-e-trend/moda/roger-balduino-tutti-i-tatuaggi-del-naufrago-a-lisola-dei-famosi-e-il-loro-significato/
Eppure queste informazioni soprattutto per la presenza di metalli pesanti le conosciamo da tempo
https://www.fanpage.it/attualita/tatuaggi-l-allarme-inchiostro-pericoloso-e-potenzialmente-cancerogeno/
In effetti ne abbiamo parlato diverse volte
salvocatania:
#38.863 Scritto: 13-09-2018 01:27 Al nostro primo Convegno a Milano quelle presenti si ricorderanno forse delle diapositive che avevo presentato riguardo ai tatuaggi di Angelina Jolie (24) e al loro significato, che avevo studiato uno ad uno per pura curiosita' cercando di comprendere le motivazioni reali.
quello piu' importante ..."Quod me nutrit, me destruit" (ciò che mi nutre, mi distrugge).
Ci sono molti allarmi giustificati. In campo oncologico ad esempio vale anche qui la regola equilibrio + moderazione per esempio per quelli che usano per il tatuaggio colori molto scuri su nevi che difficilmente poi possono essere controllati e soprattutto perche' nevi e melanomi possono insorgere successivamente in zone con estesi tatuaggi rendendo difficili i controlli.
LA MODA del disegno sulla pelle potrebbe avere effetti sulla nostra salute. In due casi su tre i medici segnalano effetti collaterali dopo i tatuaggi. L'esempio più comune è la sensibilità al sole, ma per sono frequenti anche le allergie.
A lanciare l'allarme sono gli esperti europei nell'ambito dell'European Academy of Dermatology and Venereology, di Parigi. Chiedono di rafforzare la normativa degli inchiostri sui tatuaggi. Regolamenti di igiene e sicurezza ci sono ma si concentrano sulle norme igieniche per prevenire le infezioni. Molto di più andrebbe fatto. E per questo gli esperti chiedono di intervenire al più presto.
Su richiesta della Commissione europea, l'Echa (l'Agenzia europea per le sostanze e chimiche) ha preparato un paio di proposte per rendere più sicura la composizione delle sostanze chimiche.
"Ma si tratta di misure ancora insufficienti per garantire inchiostri sicuri senza alcun rischio di tossicità e cancerogenità - spiega Christa De Cuyper, nel panel degli esperti che hanno lanciato l'appello - . Per limitare gli effetti tossici e cancerogeni a lungo termine servono misure rigorose e metodi analitici appropriati. Gli inchiostri per tatuaggi dovrebbero soddisfare almeno gli stessi standard di sicurezza di quelli adottati per i prodotti cosmetici".
Uno studio danese sulla contaminazione degli inchiostri ha messo in evidenza come almeno uno su 10 sia contaminato da batteri. Nei pigimenti colorati possono essere presenti tracce di metalli pesanti nano-particolati.
I coloranti per tatuaggio possono rilasciare ammine aromatiche cancerogene e idrocarburi aromatici policiclici. In molti casi, gli ingredienti e i prodotti chimici non vengono chiaramente etichettati. Secondo i dermatologi i rischi sono principalmente quello di contaminazione batterica, allergie e il rischio di effetti tossici. In due casi su tre i medici segnalano alcuni effetti collaterali dopo i tatuaggi: ad esempio, è comune la sensibilità al sole.
Io non dovrei parlare avendo dato per primo il cattivo esempio con un piccolo (=moderazione) tatuaggio sul mio avambraccio sinistro...con scopi "vitali"