Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Cara Mar non credo esista un modo, raccontando la storia di tuo nipote, che possa suscitare meno dolore. 🥺
Mando un abbraccio a tuo fratello e stringo te forte forte. ❤️❤️❤️

Un pensiero a tuo nipote

Ciao cara bentrovata!
Mi dispiace per questo brutto periodo , ma sono contenta che i tuoi controlli siano andati bene! 🎉
Il bicchiere è mezzo pieno!
Ti abbraccio 🫂 noi ci siamo!

Giovanna86
Cara Giovanna, felice per i tuoi controlli andati bene... 💪😊🍀
È sempre bello leggerti, quando te la sentirai di raccontarci o essere più presente, sai che noi saremo qui ad accoglierti e sostenerti.

Un abbraccio alla tua famiglia e tanti fili per alleggerire questo periodo buio 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

mar Fiduciaria

Io ci sono

❤️❤️

Valgono oro queste parole.
Pagherei
Io credo che a dire il vero, il ghosting sia cominciato con mia figlia. Quando ho avuto il confronto con mia sorella lei mi ha detto “non ho mai detto nulla ma ci è voluto stomaco in certe occasioni a stare accanto alla bambina..”
Per lei che, a parte farsi vedere ogni tanto per farla giocare durante le flebo una o due volte per ogni ciclo in vena, non ha mai fatto altro? Frasi che fanno pensare…mia figlia, io e mio marito a turno da due anni, ho capito che molti accanto alle persone malate non ci vogliono stare. Io proprio sento l’odio nei miei confronti, odio che evidentemente nasce dall’aver minato la serenità di tutti che, capisco essere sacra. Ho avuto una discussione domenica con mio padre che è terminata con il dirmi che ero libera di sentirmi la pecora nera della famiglia e allontanarmi, quindi sono andata via. Da un lato lui è mio padre, consapevole di ciò che ha fatto, dall’altro è un uomo di 77 anni che non fa altro che ripetere quello che gli ha detto il figlio. Magra consolazione che forse non è nemmeno vera ma probabilmente mi serve pensare così. A quelle parole sono andata via ma poi ho deciso di aspettarli sotto casa perché stavano uscendo. Li ho guardati e gli ho detto “si sono la pecora nera della famiglia, e sapete perché? Perché da dicembre sapete del cancro, mi avete chiamato di continuo per sapere come sta mio marito ma a me come sto non l’avete mai chiesto, mai in oltre cinque mesi, né voi né i miei fratelli che pure sapevano che non abbiamo più la possibilità di curarci” a quelle parole mia madre è scoppiata a piangere, mio padre non ha detto parola, anzi ha continuato la discussione dicendo cose assurde mentre mia madre mi implorava di non ascoltare quello che diceva (quello che mi avevano scritto i miei fratelli).
“Non sarai mai sola” non me lo dirà nessuno, probabilmente ci saranno sempre mio marito “finché morte non ci separi” (anche se oggi mi ha detto che qualunque cosa accadrà vuole che non faccia nulla per salvarlo, e ci aggiungo anche queste parole da non poter condividere) e le mie figlie. Tieniti stretta queste persone perché sono il dono più prezioso che la vita può fare.

Conosco tante persone che hanno fatto questa scelta, tutte anime nobili e sensibili. Mi ricordo un nostro amico, lo trovó la sorella con cui ero molto amica e disse “lui non era fatto per questo mondo, un’anima che non poteva stare qui” ecco io credo che alcune persone hanno bisogno di andare oltre perché qui non hanno trovato le anime giuste. E, pensiero mio personale, credo siano con Dio.

Giovanna86
Un abbraccio

Pansé
Tieniti stretta queste persone perché sono il dono più prezioso che la vita può fare. hai ragione.
Tuo marito e le tue figlie sono le cose più importanti che hai, il resto e' contorno....
Non conosco la tua storia, immagiono dalle tue parole piena di sofferenze.
Questo blog anche se lo conosco da poco, ho capito che è per noi UN PORTO SICURO.
Io onde evitare che le persone subito abbiano compassione poi timore ad averti intorno non ho detto niente a nessuno. Tanto alla fine in pochi possono veramente aiutarti e non ho bisogno di dover gridare al mondo la mia situazione per ricevere un POVERINA COSA LE E' CAPITATO. E alla fine tutti si concentrano sul tuo destino e non ti trattano più come una persona ma solo come una malattia.

Pansé

Sai cara Pansè, le parole del mio amico a me, quando me le ha dette, hanno fatto pensare a mio marito.
Io non sarò sola, anche nel momento buio della malattia, che spero si presenti il più tardi possibile, perché ho mio marito.
Ma lui? Tante volte ho cercato di affrontare proprio con gli amici più cari questo discorso, ho cercato di dire che dovranno faticare per stargli vicino, perché nel dolore mio marito vuole stare solo. Ma è un discorso che non sono riuscita a portare avanti. Perché gli amici mi dicono " tu devi pensare a te e basta". Ma per me pensare a me significa pensare a mio marito.
Io la malattia ce l'ho. Mi posso e mi voglio curare, spero al meglio e spero con buoni risultati, come ho scritto tante volte sono innamorata della vita e anche ora, qualche volta mi riesce meglio e qualche volta peggio, mi godo davvero i giorni.
Ma la malattia c'è e non se ne andrà.
Mio marito c'è e ci sarà anche dopo.
E di quel dopo chi mi vuole bene non vuole sentire parlare. È una forma di affetto per me. Lo capisco. E allora il pensiero buio lo tengo per me.

Scusate davvero per queste riflessioni.
Non voglio portare tristezza.
Questo è comunque il posto in cui è da cui si vede la luce.
È li che dobbiamo fissare lo sguardo.

Mar fiduciaria

Isabella2708
Buonasera a tutti e buonasera dottore
Isabella, io ho tolto tube e ovaie in laparoscopia due mesi fa.
Intervento di facile ripresa a parte un dolore nella parte alta del torace che diminuisce piano piano fino a scomparire nel giro di una decina di giorni. Io ho avuto vampate dovute alla menopausa da subito. Prendo il femal e spero che faccia effetto prima o poi, per il momento null’altro.

Dalle ultime analisi ho riscontrato colesterolo alto, mi hanno detto che potrebbe essere legato all’’immunoterapia terminata ad agosto 2023, dottore lei cosa ne pensa?

Un caffè con ginseng al giorno va bene o è troppo secondo lei?