Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Comunque nello specifico per me la macchina che si sincronizza con il respiro non viene utilizzata perché dovrò irradiare anche i linfonodi e quelli sovraclaveari. Quindi la protezione cuore polmone va a farsi benedire.

Io invece oggi ho capito che devo imparare a passare oltre. E non intervenire.
Perché i miei messaggi, che nella mia mente hanno un significato e una intenzione precisi, diventano messaggi che mi fanno apparire irrispettosa del sentire altrui.
Sembra che io sia spavalda e giudichi i timori e le difficoltà che legittimamente vengono espressi.
Come se io non avessi paura.

Comunque nello specifico per me la macchina che si sincronizza con il respiro non viene utilizzata perché dovrò irradiare anche i linfonodi e quelli sovraclaveari. Quindi la protezione cuore polmone va a farsi benedire.

Io invece oggi ho capito che devo imparare a passare oltre. E non intervenire.
Perché i miei messaggi, che nella mia mente hanno un significato e una intenzione precisi, diventano messaggi che mi fanno apparire irrispettosa del sentire altrui.
Sembra che io sia spavalda e giudichi i timori e le difficoltà che legittimamente vengono espressi.
Come se io non avessi paura.
La verità è che io non ho potuto avere paura. Non ho potuto avere paura che la malattia progredisse o che comparissero metastasi. Sono stata scaraventata dallo stadio II allo stadio IV in un amen.
Che paura posso avere? Dal cancro non guarirò più. Finché vivrò vivrò con il cancro. Che ovviamente essendo metastatica la sua bella progressione l'ha fatta. L'unica paura che mi rimane è quella di morire. Cioè di morire presto. Ma a questa paura non voglio soccombere. Non ancora, non adesso. Ci penserò, inevitabilmente, se la terapia non funzionasse.
Mi scuso davvero se ho ferito la sensibilità di qualcuno.
Leggerò ma non scriverò più nulla che possa sembrare irriguardoso o che limiti i pensieri di qualcun altro...
Intanto vi abbraccio e vi auguro buona cena. Io pizza ( e niente birra....) con amici.

poiché in realtà questa cosa è stata minimamente presa in considerazione da tutti i medici che mi hanno vista.

Mi scuso davvero se ho ferito la sensibilità di qualcuno.
Leggerò ma non scriverò più nulla che possa sembrare irriguardoso o che limiti i pensieri di qualcun altro...
Intanto vi abbraccio e vi auguro buona cena. Io pizza ( e niente birra....) con amici.

Si pensa che la fase del post terapie e follow up sia facile, ma non è così. nello stesso tempo vogliamo sentirci dire sei guarita, ma se lo fanno Ci sembra di non essere considerate o sotto trattate. Dopo un tumore al seno ci si deve letteralmente ricostruire. Bisogna ritornare a una normalità che non sarà più come prima, che va adattata a quello che è successo. Accettare e confortare un corpo diverso che ha subito insulti sia dalle terapie sia dagli interventi. Si deve gestire anche uno stress post traumatico, perché il cancro è questo, un trauma. Fare i controlli accettando il rischio di ripresa.
Serve tempo, tanto tempo. Abbiamo bisogno di conferme per tranquillizzarci, di vedere che uno, due, cento tac vanno bene, che i marcatori sono nei range, esame dopo esame, siamo umani. Sarebbe così anche se vi dicono che avete un rischio di ripresa basso, Ve lo assicuro. I medici non diranno mai sei guarita, non lo possono fare perché devono pararsi il sedere, le statistiche per loro sono come un bugiardino, sta a noi ritrovare il modo di convivere con questo

Leggerò ma non scriverò più nulla che possa sembrare irriguardoso o che limiti i pensieri di qualcun altro...