Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Verdiana
Verdiana

Buongiorno a tutti! come state?
domanda stupida: cercando un po' in internet ho letto che non bisogna toccare bambini almeno per 24 ore dopo la TAC.. in questo caso, mia madre potrebbe trasmettermi le radiazioni della scintigrafia e io a mia volta trasmetterle a qualche bambino?
verdiana

- Modificato da Verdiana
Ex utente
Ex utente

Ciao Verdiana! Io ho fatto la tac total body recentemente e mi hanno detto che il mezzo di contrasto non è radioattivo. Gliel'avevo chiesto perché ho una bambina piccola. Diversa é invece la scintigrafia ossea, la mia oncologa mi ha detto di stare lontana dalla bambina per 6-8 ore. Quella la farò adesso a settembre.
In bocca al lupo per tua madre e tienici aggiornate!!!

Verdiana
Verdiana

certo che vi farò sapere! un abbraccio a tutte a dopooooo

Verdiana

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
CRistina
mi ricordavo bene del suo compitino riportato su

http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/la_forza_delle_parole_dalla_parte_dei_fuoridiseno.htm

per la delicatezza con la quale avesse fatto scivolare , quasi come una carezza, sulla sua e nostra pelle, la terribile coincidenza che l'ospite indesiderato l'avesse sorpresa in una fase di precaria salute

""Mi chiamo CRistina, 50 anni. Un anno fa, in questo periodo ho fatto mammografia ed ecografia di controllo, come faccio ormai da tanti anni avendo un seno fibromatoso ed avendo familiarità per tumore al seno. Mia sorella ha subito mastectomia e svuotamento cavo ascellare all'età di 45 anni.
L'anno precedente avevo saltato i controlli perché concentrata su un altro grave evento arrivato come un fulmine a ciel sereno. Avevo già una salute precaria ma nulla faceva presagire un infarto a 47 anni. Ho accantonato tutto il resto, e mi sono presa cura del mio cuore che in quel momento aveva la precedenza.
Appena mi sono ripresa ho ricominciato tutti i controlli che una donna fa normalmente. Eco e mammo, ed ecco la diagnosi: carcinoma invasivo G3. Non sapevo cosa pensare, avevo appena ripreso una vita "normale", avevo appena ricominciato a fare progetti ... Sono stata operata di quadrantectomia e linfonodi sentinella, fortunatamente negativi. Ma spaventata dalle notizie che leggevo in rete sul mio istologico aggressivo (G3, Ki67 60%), ho chiesto dei consulti e mi sono imbattuta nel Dr. Catania che mi ha invitata nel Forum ""


Per tale ragione è stata nominata sul campo come specialista di patologie multiple concomitanti.

In realtà avrei voluto scomodare una altra utente che sul campo meriterebbe una investitura ad honorem (più di CRistina ), ma non posso farlo perché la sua incredibile storia me l'ha raccontata via mail ed io ho deciso di non coinvolgerla mantenendo l'anonimato (infatti la chiamo pubblicamente ANONIMO sempre su

http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/la_forza_delle_parole_dalla_parte_dei_fuoridiseno.htm

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Alla fine aggiungo questa incredibile storia, che nulla ha a che vedere con il blog, ma che mi è stata "regalata" via mail. Storia anonima (in realtà conosco perfettamente l'identità della paziente che resterà per sempre segreta), che fa tanto riflettere sul piano umano, ma è anche didattica sul piano professionale.

L'ho letta trattenendo il respiro....e non vedevo l'ora di rispondere GRAZIE per la bella lezione di vita!

La firmiamo....come ANONIMO e la ragione dell'anonimato la lascio raccontare volentieri a lei

Salvo Catania

Minkia !!!!!! _______________________________________________________________

Visti i contenuti, racconto la mia storia nell'anonimato. Leggendola capirete ... Non lo faccio per tutelare me, ma la mia famiglia. Io vorrei gridarla al mondo intero la mia storia, per gustare quella libertà che da troppi anni mi manca, ma per alcune patologie non è "facile" uscire allo scoperto. Questo mondo non è ancora pronto ad accettare le diversità, non è ancora pronto ad accettare senza giudicare. Diciamo che potrei essere la vostra vicina di casa, la vostra collega di lavoro, la mamma degli amici dei vostri figli, ... una persona come tante che incontrate ogni giorno.

E' da poco più di un anno che ho ricevuto la diagnosi di cancro al seno. Sono rimasta senza parole, non pensavo di fare anche questa esperienza, credevo di averne già abbastanza.

Io sono affetta dal virus dell'HIV dai lontani anni ottanta, sono un "long survivor" e ricordo come fosse ieri quanti ragazzi si portò via questo virus. In quel periodo venni ricoverata per un febbrone che non se ne andava neppure con gli antibiotici, era il momento della siero-conversione, poi mi stabilizzai fino a star bene. E siccome questo virus viaggia spesso in compagnia, scoprii quasi contemporaneamente di avere anche l'HCV. Le mie transaminasi salirono a mille senza peraltro accusare alcun sintomo, per rimanere silenziosamente mosse per il resto della vita.

Durante la mia permanenza in ospedale, vedevo giovani morire ogni giorno. Il pensiero della morte era sempre lì, nella mia mente, ed arrivavo a fare progetti non troppo a lungo termine proprio perché aspettavo che quel momento tanto temuto arrivasse anche per me. Mi abituai così tanto a quell'idea, che la morte non mi faceva più paura, la certezza che dovesse arrivare di lì a poco, aveva fatto sì che l'attesa prendesse il posto della paura. Per la SPERANZA allora non c'era posto, ed io vivevo alla giornata.

Ma la vita mi sorprese e complice l'incoscienza e l'amore (un cocktail micidiale ... a cui devo la mia rinascita), misi su famiglia. Dovetti fare nuovamente i conti con la paura, non tanto per me, ma per i miei cari. Imparai però anche a sperare, proprio per loro, a fidarmi nuovamente della vita, che mi stava regalando tanto.
E difatti mi sorprese nuovamente, la mia famiglia stava bene e con gli anni arrivarono nuove terapie anche per me. Io inizialmente non pensavo di averne bisogno, ma sapere che c'erano era rassicurante.
Dopo qualche anno dal contagio cominciai ad avere una serie d'infezioni e venni ricoverata più volte per polmoniti recidivanti. Vedevo i miei CD4 (anticorpi che vengono attaccati dal virus) calare pian piano sotto la soglia consigliata per non incorrere nelle infezioni opportunistiche, così mi convinsi ad iniziare le cure. All'inizio non fu semplice, mi ricoverarono anche per gli effetti collaterali causati delle terapie. Ne cambiai parecchie, fino ai giorni nostri con farmaci sempre meglio tollerati, tanto da farmi sentire una malata cronica.

Trascorsero parecchi anni nei quali spesso mi dimenticavo delle mie malattie, me le ricordavano i controlli trimestrali e le terapie giornaliere, ma tutto sommato la vita scorreva serena.

Quando tutto sembrava andare nel migliore dei modi, forse complici le terapie con i loro squilibri lipidici, e certamente a causa anche di altri fattori, venni colpita da un evento cardiovascolare acuto e scoprii che il mio sistema cardiocircolatorio non era messo per niente bene.
Mi ritrovai in terapia intensiva attaccata ai monitor, e dopo un'angioplastica d'urgenza, effettuata appena in tempo, capii che l'avevo scampata un'altra volta, cosciente del privilegio di poterlo raccontare quell'episodio, che aggiunse altre terapie da fare a vita ... e altra PAURA!!! Cercai a fatica di "tornare alla mia vita di sempre" come mi disse il cardiologo quando firmò le mie dimissioni. Ho fatto tesoro di quella frase, che lì per lì mi trovò scettica "Come si fa a tornare come prima dopo un simile evento?", compresi più tardi essere una frase carica di speranza!

Passato il primo periodo a chiedermi come mai un simile acciacco mi avesse colpita, cercai di ascoltare il consiglio del cardiologo e mi rimisi in gioco, in ambito lavorativo, facendo della nuova condizione un'opportunità e, con molto impegno e sicuramente un pizzico di fortuna, ottenni la vittoria a cui ambivo. Fu proprio in vista di questo nuovo impegno che programmai le mie visite di routine, proprio per essere libera dai controlli, almeno per un po'.
Programmai mammografia ed ecografia ma mi sentivo tranquilla perché ero solita monitorarmi con l'autopalpazione, avendo familiarità per il tumore al seno ... sentivo infatti da un po' di tempo un nodulo nel quadrante centrale esterno del seno sx, già operato anni prima di fibroadenomi, ma non ricordo di essermi preoccupata perché a me spesso capitava di sentire delle masse dure e dolenti, di andare dal medico e in realtà erano cisti liquide che dopo qualche ciclo mestruale sparivano. Infatti aspettavo che anche questo nodulo scomparisse come gli altri.

Feci mammografia ed ecografia e subito il medico mi disse che si trattava di una massa solida e andava indagata con ago aspirato, che fece immediatamente. Capii subito che al dottore quel nodulo non piaceva per niente, anche se nel frattempo con delicatezza cercava di non spaventarmi. Mi chiamarono dopo una settimana per l'esito del citologico che era fin troppo chiaro: neoplasia C5. Ero confusa e incredula, ma lì per lì non mi spaventai più di tanto perché il nodulo era piccolo, poco più di 1 cm.
Dopo qualche giorno mi operarono di quadrantectomia e linfonodi sentinella. Affrontai tutto abbastanza bene, anche perché la dottoressa che mi operò pareva molto ottimista, pensava che io non avessi neanche bisogno di fare terapie, era così piccolo ... fino all'istologico, dove apparve più seria e concisa: Carcinoma invasivo di tipo non speciale NST, ma G3, Ki67 :70%, angioinvasione presente, ecc. Passai i giorni su internet alla ricerca di informazioni sul mio tumore, e non trovai niente di consolante: le notizie che leggevo dicevano che questi tumori, biologicamente aggressivi, erano a prognosi infausta e con breve pausa libera da malattia, ecc. Venni inviata in oncologia per la valutazione del caso ... e questa è un'altra storia, perché con le mie patologie diventa difficile curare anche un tumore ...

Quando qualche medico ascolta la mia anamnesi, mi guarda attonito! Qualcuno timidamente osa dirmi a voce bassa: "Non si è fatta mancare niente" oppure ... "E' stata un po' sfortunata!". Ed io, che detesto passare per sfigata, penso tra me e me " Sfortunata??? Direi il contrario, visto che sono ancora qui!" e lo guardo sorridendo.

E' da quando avevo poco più di vent' anni che penso alla morte, che l'attendo, ma succede sempre che per qualche fortuito motivo, mi salvo! Pare proprio che ora sia lei a sfidarmi, con tutta la sua crudeltà ... Devo ammettere che dopo le nuove diagnosi, sfinita dai controlli e dall'aggiunta di nuove terapie ho avuto la tentazione di mollare tutto e lasciarmi andare al mio destino. Ma è durato solo un attimo, non l'avrei mai fatto davvero, la vita è piena di sorprese, me lo ha dimostrato svariate volte, ed il destino per un pezzetto vorrei scriverlo anch' io.

Certo, la parola cancro mi ha fatto paura, quando mi è stato diagnosticato ho pensato: "Vuoi vedere che adesso questo mi frega?" Ho ancora vivo il ricordo dei miei genitori morti per questa terribile malattia. Ma ora che ho oltrepassato un altro muro, fatto di angosce e paure, pregiudizi e silenzi, ho scoperto (come è avvenuto per le altre patologie) un mondo che non conoscevo, ho scoperto un mondo pieno di emozioni, sentimenti, gioie e dolori, un mondo ricco di relazioni, ho scoperto che di cancro si può anche VIVERE!

In tutte queste vicende, più che chiedermi "Perché tutte a me? ", ho sempre cercato di capirne il senso: "Che senso ha questo evento nella mia vita?". E così, ogni giorno, dentro di me, cerco e trovo le mie risposte. Spesso ho pensato che se sono ancora qui dovrà pur esserci un buon motivo, quel motivo che una volta arrivata al capolinea, mi permetterà di chiudere gli occhi con serenità e soddisfazione.
Ho pensato che cosa mai avessi dovuto fare di così "importante". Quel "buon motivo" l'ho cercato nei grandi ideali, nelle scelte di grandi uomini, ho scandagliato le loro grandi gesta, ... e poi pian piano mi sono accorta che il vivere quotidiano mi offriva già un ottima motivazione: affrontare le difficoltà e andare avanti, prendersi cura di chi fa più fatica di me, rialzarmi dopo le inevitabili cadute della vita, resistere alle bufere, accettare i miei limiti per i quali "quelle cose grandi" non sono fatte per me, tutto questo e tanto altro!
Le mie scelte e il modo che ho di affrontare la vita sono delle orme indelebili che resteranno impresse nell'animo di chi, nel momento del bisogno, credendo di aver smarrito la strada, seguirà quel sentiero in parte già tracciato ...

A volte penso di essere proprio fortunata, la vita con me è stata molto generosa. Se credi di dover morire, e poi ti viene concesso ancora un po' di tempo, ti si riempie la vita di gratitudine ... Se non succede niente, credi che tutto ti sia dovuto. Posso dire veramente che nella malattia, ho trovato il senso della mia vita!

Intanto la mia quotidianità scorre come quella di tante persone, lavoro, famiglia, soddisfazioni e preoccupazioni, ... l'unica differenza, forse, è che quando sei giovane e sano ti credi immortale e confini il pensiero della morte in un angolo remoto della mente, rimandandola caso mai ad un tempo futuro e indefinito ma sicuramente lontanissimo.
La malattia invece mi ha costretta fin dalla giovane età a riflettere sulla morte così tante volte da riuscire ad immaginarla, ... è come un deja vu ... varcata la soglia, ... mi pervade subito una sensazione familiare, torna un ricordo da sempre rimasto nascosto, ... qualcuno mi attende ... e mi sento di nuovo a casa!!!

Ma per quanto rassicurante la possa immaginare, visto che non la potrò sicuramente evitare, per ora tutto il mio impegno sarà di gustare un concentrato di VITA ... ci possono essere attimi così intensi nella vita, che se ne conserva il "gusto" per l'eternità ...

ANONIMO



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Vi assicuro, sotto la mia responsabilità, che si tratta di una storia VERISSIMA
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Francesca,

no nessuno mi ha accusato di voler diventare un guru manipolatore anche perché , assentandomi ogni tanto dal forum, metto in atto AUTOMATICAMENTE tutte le regole della PREVENZIONE PRIMARIA......alla tentazione della manipolazione seriale.

L'accusa circostanziata, ma assolutamente immotivata, era riferita all'IRREALISTICO OTTIMISMO che circonderebbe il coro dei commenti del nostro forum.

OTTIMISMO IRREALISTICO ???? Ma quando mai !!!!

Solo in questo ultimo mese invece abbiamo sciorinato senza veli tutti i parametri prognostici sfavorevoli , e solo quelli (infatti stiamo trascurando le pazienti "poco interessanti" dal punto di vista oncologico relegandole in fondo al bus ) con i quali tutte siete state marchiate a sangue con le più infauste previsioni. Basta rileggere le vostre storie e richieste di aiuto.

A questo punto vorrei fare una domanda allo scienziato (so che ci legge) o ad altri studiosi curiosi di medicina narrativa:
perché siete ancora VIVE a dispetto delle statistiche ??

O meglio....come vi permettete di smentire le previsioni e uscire dalle statistiche a distanza...... chi di 13, chi di 4, chi di 3, 2, 1 anni dalla diagnosi ?????


E il nostro anonimo essendo ancora vivissimo, come si permette di sfuggire addirittura alle casistiche dell''immunodeficienza e molti anni dopo ad una seconda malattia anch'essa potenzialmente letale (G3, Ki 67 70% ) ???
E non mi risulta che né la prima volta, né la seconda volta gli sia venuta in mente l'idea di redigere un testamento pur "tenendo famiglia"

Possiamo fare ipotesi ?
Scientifiche no di certo perché il campione è troppo esiguo.

C'è già comunque una evidenza : nessuno con parametri sfavorevoli ci può garantire di sopravvivere, ma di sicuro, poiché quelle che scrivete siete TUTTE vive, NESSUNO PUO' PREDIRE CON CERTEZZA STATISTICA UNA PROGNOSI INFAUSTA a cuor leggero.

Ma presto ci torneremo nei dettagli.
Saranno le nostre ipotesi, ........poco scientifiche...???
Echissenef.......tanto siamo tutti FUORIDISENO
- Modificato da salvocatania
Ex utente
Ex utente

Per Michela... Io non mi sono mai posta il problema perché nel mio istologico la percentuale era segnalata... Non so come mai magari non è un dato così significativo....
Come stai?
Elisa

Verdiana
Verdiana

buona sera a tutti... mi ha colpito moltissimo la storia della nostra anonima... ci vuole davvero coraggio per affrontare quello che ha passato.. non so se riuscirei ad essere così forte, determinata. il mio problema è che vedo SEMPRE il bicchiere mezzo vuoto che mezzo pieno. sono sempre pronta e allerta al peggio.. mi preparo alle cose negative, perché se mi illudo un po', ci casco come una cretina.
ho desiderato tanto che questo cancro svanisse in mia madre e magari comparisse in me...
Sarò pazza? non lo so...
parlando un attimo di me, a dicembre ho sentito una piccola pallina attaccata al capezzolo, abbastanza mobile... non ho avuto il coraggio di andare a fare dei controlli... eh si... sono pazza lo so.. in questo caso lo so...

oggi mi sento abbastanza triste; cosa devo fare per tirarmi su? ne sento di tutti i colori.. quando mio padre stamane mi ha chiamato dicendomi che "la mamma è entrata a fare la scintigrafia", ho avvertito un vuoto incolmabile. appena ho riagganciato ho pianto, in preda ad una crisi di nervi.

ps: la dottoressa ha detto a mia mamma che per quello che hanno visto dall'esame, sembra tutto nella norma... incrociamo le dita...!
verdiana

Ex utente
Ex utente

Elisa , grazie di avermi chiesto come sto....ho ancora nausea, anche dopo il desametasone....speriamo duri 4/5 giorni....
Poi volevo scrivere che il mio tumore G3 KI67 60% Her2positivo non è rassicurante, però sia il prof che mi ha operato che gli oncologi dell'ospedale sono sempre stati ottimisti al contrario di me....che leggo troppe ricerche..... Quindi a livello medico sono stata più fortunata di altre, intendo ad avere un confronto più rassicurante che terroristico..... Devo solo riuscire a crederci anch'io......
Un abbraccio a tutti

Verdiana
Verdiana

brava michela
verdiana

CRistina-fiduciaria
CRistina-fiduciaria

@ Dr. Catania, concordo pienamente per l'investitura ad honorem all'ANONIMO ... E un ASTACCATOFANCULO ai parametri prognostici sfavorevoli, che qui sono stati ampiamente disattesi.

E poi ... "Saranno le nostre ipotesi, ........poco scientifiche...???
Echissenef.......tanto siamo tutti FUORIDISENO"
detta da un medico, da l'idea di quanto lei sia ... un "fuoridiseno" irrecuperabile!

@Verdiana, come stai oggi? Di solito quando faccio la scintigrafia mi dicono subito l'esito, anche se poi devo aspettare qualche giorno per ritirare il referto. Se la dottoressa ha detto così, significa che va tutto bene.

@Michela come va la nausea? Spero meglio

@RFS ... aggiornamento lavoro, il niente assoluto. E' come se avessero archiviato il mio certificato. Attendiamo fiduciosi ancora un poco!

Serena notte a tutte. Cristina

Ex utente
Ex utente

Ciao Cristina....la mia nausea va malissimo....ho fatto anche un'altra iniezione di desametasone, ma niente....è invalidante. Ho mandato una mail all' oncologa, spero mi risponda con una soluzione....non ne posso più ......

Ex utente
Ex utente

Ciao a tutte! Ho sentito l' oncologa, mi ha dato il levopraid per nausea e vomito....ho letto però che non va bene per chi ha avuto un tumore al seno perché aumenta la prolattina....
Insomma....ma che devo fare???
Lo posso prendere?? Non mi reggo in piedi....

Ex utente
Ex utente

Ciao Michela fidati della dottoressa baci elisa

Verdiana
Verdiana

ciao a tutte care amiche! oggi mia mamma ha ritirato i risultati della TAC e della RMN. Gli esami sono tutti negativi giorno 6 ritirerà la scintigrafia e giorno 9 FINALMENTE ha l'appuntamento con la dottoressa... voi come va? come procede? novità?

verdiana

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Michela,
gliel'ha consigliato la sua oncologa.....prenda il levopraid !

Certo che incrementa il livello di prolattina, ma nel suo caso è un farmaco di emergenza per la sintomatologia che qui descrive. 6-7 somministrazioni nell'arco della sua terapia non incrementano affatto il rischio di altri tumori

Ma Lei non ce l'ha fa proprio a rovinarsi l'esistenza "gratuitamente " ???

Provi a riflettere !

Il suo problema non è il triplo negativo, non il G3 , non il Ki 67........è INTERNET !!!

Non ce la fa proprio a resistere alla tentazione di leggersi i bugiardini anche prima di assumere una vitamina ? A leggersi le cronache di tsunami e terremoti prima di programmare una vacanza ,
ad approfondire le statistiche sui pedoni falciati sulle strisce pedonali ....prima di attraversare la strada ????

Ricorda come è approdata su questo forum ??? Dandosi spacciata dalle statistiche perché triplo negativo mentre ora ci scrive (post 6759) "Poi volevo scrivere che il mio tumore G3 KI67 60% Her2positivo non è rassicurante, però sia il prof che mi ha operato che gli oncologi dell'ospedale sono sempre stati ottimisti al contrario di me....che leggo troppe ricerche.....

Sì questo è il problema : legge troppe ricerche non tenendo conto delle rassicurazioni dei suoi oncologi.

Ma stia tranquilla perché è un fenomeno ...quello dell'infOBESITA' (eccesso di informazioni) sin troppo diffuso e non riguarda solo i pazienti che hanno avuto un tumore ...anzi è più diffuso (=IPOCONDRIA) tra quelli che non l'hanno mai avuto e sono terrorizzati dalla paura....di poterlo contrarre.

Non si rovini l'esistenza (^____^) cercando informazioni sulla rete su un tema così ansiogeno

Legga perchè dovrebbe staccare e le allego alcuni consulti, anche se richiesti su temi differenti, ma che hanno in comune...la cancerofobia e riguardano pazienti che non hanno un tumore.

https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html

- Modificato da salvocatania

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