Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

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@Nadine: "C'è sempre qualcosa di straordinario in quello che facciamo anche se sul momento si fatica a riconoscerlo e lasciamo che siano gli altri a dircelo..."

Tempo fa discutevo con un amico proprio dell'ordinarietà. E consideravamo come la possiamo vedere come una sorta di gabbia (di solito, quando abbiamo pochi e piccoli guai!), o come un'Itaca desiderata e distante, quando le cose si mettono davvero male. E' davvero una questione di punti di vista...

Una piccola parentesi: sul "lettino" magari no, ma davanti ad un bello specchio volentieri...

@Valentina: "ammalarsi non è una colpa"... Bisognerebbe scriverlo all'ingresso di ogni ospedale. Fuori dalla porta, così che tutte le persone che vi entrano in cerca di aiuto e cure lo leggano. E dentro, ancor più grande, come promemoria per chi cura...

Un caro abbraccio a tutti/e

Utente 403XXX
Utente 403XXX

Dott. Salvo posso dirle che soprattutto adesso che sperimento direttamente la sua presenza nel blog nei mesi scorsi la sua assenza si è fatta sentire, anche se forse l'avrei presa di mira con le mie ossessioni "cliniche", cmq adoro le sue metafore rendono sempre perfettamente l'idea
Valentina

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Grazie Valentina...che nonostante quello che stai passando trovi un pensiero per me. Certo che non è una colpa ammalarsi, ma è un occasione per persone malvagie di approfittare dell'occasione per i propri scopi. Poi capisci anche che agli altri non interessa poi tanto....che comunque non sei giustificata se hai delle mancanze. Sì, susciti un po di pena in quel momento ma tutto lì. Poi penso che la mia colpa è stata quella di non aver previsto. Diciamo che ho peccato di ingenuità e in tanti ora me lo fanno notare. Tutti pronti a giudicare e a criticare.....dovevi capire....dovevi metterti al riparo....ci dovevi pensare ecc. E questo da amiche, parenti, avvocato ecc.
Ma ora pensa a te, a riprenderti. Un abbraccio e un in bocca al lupo
Stefania

- Modificato da Ex utente
*Antonella*
*Antonella*

'Poi penso che la mia colpa sia stata quella di non aver previsto'
Stefania cosa non hai previsto? La malattia? Il fatto che chi ti doveva stare accanto per proteggerti e sostenerti ti ha invece procurato tanto dolore? Avresti dovuto avere forse poteri magici e invece sei semplicemente umana.
E chi ti circonda, quelle stesse persone che non sanno fare altro che sottolineare i tuoi umani momenti di fragilità, farebbero meglio a ricordare invece i momenti in cui sei stata forte e quelli come ora in cui ancora lo sei perché nel turbine di emozioni in cui ti trovi riesci ancora a dire ' rimango io ' . E noi cara Stefania, rimaniamo con te .
Antonella

Ex utente
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Grazie. Ma il mondo mi sta crollando. Ho sbagliato e sto sbagliando tutto.
Stefania

Antonia fiduciaria
Antonia fiduciaria

Valentina liberata ciao! che bello sentirti rasserenata ..... giaculotorie RFS e raggi di sole hanno fatto bene anzi ... benissimo! concordo con te riguardo al Dr. Salvo Ti abbraccio.

Cara Valentina, anche io per altre vicende personali mi sono trovata a rinfacciarmi di aver sbagliato tutto ma poi mi sono ribellata e mi sono detta che in quel momento ho fatto ciò che mi sembrava giusto e allora che caz..o ho sbagliato? proprio niente!

Un caro saluto a tutte e a tutti!

Antonia

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Gentile Stefania, "tutto" mi pare un pò troppo per un essere umano solo...

Può aver commesso degli errori, errori di cui noi umani siamo bravissimi ad accorgerci col famigerato "senno di poi".

Se avesse saputo allora quello che sa ora, avrebbe agito allo stesso modo?

Ex utente
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Sicuramente no. Non sapendo quello che so adesso. Mi rimprovero di non aver difeso me stessa, probabilmente non mi amo abbastanza e sicuramente ho peccato di ingenuità....per non dire stupidità. Ora continuo a fare scelte sbagliate. Avvocato sbagliato, comportamenti sbagliati, parole sbagliate. È proprio la mia vita che è stata sbagliata fino adesso. Il mio corpo si è ribellato e mi ha punita. Ora la "giustizia" mi punisce. Sì, avrei dovuto difendermi,e rispettare di più me stessa. Ho accettato cose che credo pochi avrebbero accettato e non ho avuto il coraggio e la forza di dire basta. Basta ad un matrimonio sbagliato. Basta a condurre una vita che non mi piaceva. Poi mi sono trovata in balia degli eventi e sembra che ogni mia mossa mi affondi sempre più.
Stefania

*Antonella*
*Antonella*

Stefania scrivi di rimproveri, scelte sbagliate , giustizia ( divina?) e corpo che ti puniscono per non aver saputo dire basta e mi dispiace, d'accordo non è una situazione facile la tua, ma non lo trovo giusto. La vita è fatta anche di scelte sbagliate, le nostre e quelle degli altri, e bisogna farsene una ragione altrimenti si rimane prigionieri dei rimpianti.
Anche io sto attraversando un momento difficile della mia vita e fino a qualche giorno fa proprio come te non facevo altro che autoaccusarmi: colpa del mio brutto carattere mi dicevo, se sto mandando a rotoli il mio matrimonio... 18 anni di vita matrimoniale appesi ad un filo sottile, quasi buttati al vento, distrutti da parole taglienti più delle lame di un rasoio e da silenzi assordanti, grida e lacrime versate allo stesso tempo senza controllo alcuno.
E di tutto questo mi autoaccusavo senza pietà,.
Mi sono sentita peggio di quando ho avuto a che fare con la malattia.
Pensavo che quello con il tumore sarebbe stato il periodo peggiore della mia vita, ma mi sbagliavo, la realtà mi ha smentito più volte da allora.
Però sai cosa? Io sono dell'idea che solo quando tocchi il fondo puoi veramente ricominciare e dopotutto certi sbagli, come mi ha fatto notare un caro amico, non si fanno mai da soli, ma minimo in concorso al 50% .
Personalmente mi sono fatta strapazzare per bene dal dolore (e ogni tanto mi succede ancora), ma poi ho deciso che non voglio che la mia vita diventi solo questo, un po' come quando ho scelto che il tumore non sarebbe stato il mio secondo nome. Ed è una scelta che mi costa cara, ma non posso e non voglio tornare indietro. Oggi sto cercando di riscoprire ciò che mi fa stare bene, solo per me, che sia banalmente un caffè con un'amica o un vestito nuovo del colore che più mi piace, impegnandomi non nel ricucire un rapporto ormai logoro, ma semmai per crearne giorno dopo giorno uno nuovo con più solide basi.
Non si può cambiare il passato cara Stefania, e si il presente può far male, ma può essere anche l'occasione per cominciare una nuova vita e imparare ad amarsi di più.
Sta a te decidere, trovare la forza, chiedere un aiuto in più se occorre, e coglierla quest'occasione. A tutta vita Stefania, te lo auguro di cuore.
Antonella

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È tutto vero Antonella quello che dici. Ammetto che sono demoralizzata, sfiduciata e tanto tanto stanca. Ho detto tante volte quello che hai detto tu adesso. Ho sempre ripreso la forza. Sono finita sul fondo tante volte e mi sono rialzata dopo tanta fatica. Ma il fondo non arriva mai? So che prima o poi mi rialzerò anche questa volta, ma per ora non ci riesco. Ho avuto il primo tumore al seno nel 2004, dopo 9 anni il secondo e la conoscenza della mutazione genetica. Nel 2014 finita chemio e radio stavo riprendendo la mia vita quando ho avuto una grave setticemia dalla quale mi sono salvata per un pelo, come complicazione mi ha dato la sindrome di Guillaine Barrè che mi ha paralizzata gambe e braccia. Ti lascio immaginare quanto ero sul fondo.....Dopo 72 giorni di ospedale sono tornata a casa. Le cose con mio marito non andavano da tempo, già prima del secondo tumore e gli avevo già chiesto la separazione ma solo a voce. Ho quindi iniziato le pratiche che però mi hanno portata dove sono ora. La mia ingenuità è stata quella di non arrivare a capire il gioco che stava già facendo mio marito che si stava preparando il piano. Come vedi ho avuto tanti periodi molto brutti e sono sempre risalita. Adesso non ne ho ancora trovato la forza ma risalirò anche questa volta. Però è inevitabile che io mi ponga domande. Tante domande.......
Stefania

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Antonella quando mi riferivo alla giustizia intendevo quella del Tribunale......anche se in effetti vorrei sapere che piani ha per me quella divina.....
Stefania

chiara.lestuzzi
chiara.lestuzziMedico Chirurgo

Stefania,
leggendo le sue parole mi torna sempre più in mente la paziente che ho conosciuto anni fa, messa nell' angolo da un marito cattivo e vigliacco, e che ho ritrovato di recente dopo che si era rifatta con gli interessi. Posso solo dare consigli generici, ovviamente, non sapendo esattamente la situazione. Però cerchi di affrontare e risolvere un problema alla volta. Le guerre si vincono conquistando le postazioni con singole battaglie.
Prima di tutto, deve cercare una base da cui partire.
Deve andare via di casa? Stabilisca dove: dai genitori, da una sorella, da un' amica... cerchi un posto dove stare con qualcuno vicino che le impedisca di rimuginare sui suoi errori passati e che la sostenga.
Poi, cerchi di analizzare quali errori ha fatto e perché (mi sembra che abbia già cominciato a chiarirsi le idee riconoscendo che non si è voluta abbastanza bene); così potrà fare dei piani per muoversi in modo diverso.
Se non lavora, non si preoccupi dell' imposizione del giudice di pagare gli alimenti al suo ex: non può sequestrarle lo stipendio. E chieda all' avvocato se la questione economica può essere modificata chiedendo un procedimento d' urgenza. Con un' invalidità al 75% e senza lavoro solo un giudice folle (o in malafede) può chiederle una cosa simile. E mi sembra davvero strano che il suo avvocato non sia stato in grado di evitarlo.
Veda col suo medico e con gli oncologi che la seguono se c'è la possibilità di farsi aumentare la quota di invalidità.
Cominci a pensare che cosa sa del suo ex che possa essere messo sul piatto nella controffensiva (lavoro in nero, scheletri nell' armadio).
Valuti se il suo avvocato è all' altezza del compito. Se ha dei dubbi, ne cerchi un altro. Ha accennato a cose che ha subito; se il suo ex le ha fatto in passato delle violenze fisiche o psicologiche, provi a rivolgersi a un centro che assiste le donne maltrattate: potrebbero suggerirle cosa fare o almeno un avvocato (o un' avvocatessa) competente.
Nel frattempo, cerchi di mantenere i contatti con suo figlio facendogli ben capire che non è lei che lo vuole abbandonare o trascurare; più avanti (ma dovrà essere solida) potrà lottare per farselo restituire.
So che le mie parole possono sembrare banali, ma porsi una serie di obiettivi "a tappe" la aiuterà a concentrare le sue forze residue su qualcosa di attivo. A sentirsi attrice e non solo una che subisce.
Vorrei poter offrire un aiuto più concreto, perché le storie come la sua mi indignano mi fanno soffrire. Comunque, se lei non si è voluta abbastanza bene consideri quanto affetto ha trovato qui, da parte di persone che dalle sue parole hanno capito che lei una persona di valore, ricca dentro. LEI NON E' SOLA, E NON LO E' PERCHE' LE "RAGAZZE" DI QUESTO GRUPPO HANNO CAPITO QUANTO VALE.

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Dottoressa Lestuzzi,

dopo aver letto il suo intervento non ho parole....
Le sue, invece, sono chiare e forti....



Un sorriso, per Lei,
Rosella

- Modificato da Rosella fiduciaria
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Chi mi aiuta a portare tra noi questa nostra amica in attesa delle terapie ?

https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/526241-carcinoma-duttale-invasivo.html

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Pensieri notturni

Come quel marito che non tradisce la moglie, ma pensa di poterlo fare, confesso che all'inizio di luglio (ne ho parlato anche con Gianluca Calì) stavo per proporre un sondaggio doloroso, ma necessario :
Il nostro forum svolge ancora la sua funzione di AUTO-MUTUO-AIUTO VIRTUALE ???



Se no, vogliamo prenderne atto e chiudere definitivamente ??


Cioè volevo riproporre la stessa domanda n .5 del nostro questionario

http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/la_forza_delle_parole_dalla_parte_dei_fuoridiseno.htm

"se il blog fosse chiuso...ecc ecc
...."

Poi il forum inaspettatamente per il periodo prevacanziero , in coincidenza del libro di Francesca, compleanni multipli dei nostri cancerigeni, intervento di Valentina, ingresso e narrazione del dramma di Stefania.. si è improvvisamente rianimato.

Confesso di avere pensato male, ma nello stesso tempo a causa di questo pensiero negativo ho avuto occasione per riflettere e convincermi con i fatti, opinione personale, che il blog invece mantenga ancora parte delle sue funzioni, nonostante alcune obiettive difficoltà in relazione alla stessa composizione eterogenea dei/delle partecipanti. [1 milione e seicentomila visitatori. 6500 commenti : Rosella ha trascorso una notte insonne per accaparrarsi il commento 6500 )

Ad esempio sono ormai certo che siano state bene assortite alcune differenze anagrafiche che creano ostacoli insormontabili in altri blog, in cui si cerca di far convivere insieme i nativi digitali con i non nativi digitali.
Mi riferisco in particolare al senso della "intimità" che ha subito un rovesciamento tra vita online e vita offline.
Quelli come me o Lori ad esempio , non nativi digitali (anche se utilizziamo la tecnologia digitale) sino a "ieri" (si fa per dire) abbiamo vissuto in privato scegliendo quali parti della nostra vita rendere pubbliche, OGGI viviamo in pubblico scegliendo quali parti della nostra vita mantenere private. Un rovesciamento generato dalla connettività in rete del senso della intimità.

- Modificato da salvocatania

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