Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Antonia fiduciaria
Antonia fiduciaria

Buonasera Dr. Catania, credo proprio che nel caso della sig.ra MALEDUCATA si sia verificato quanto preventivato e sia stata colpita dall'effetto Angelina Jolie! Io rileggendo il dialogo ho interpretato che Lei vuole fare il TEST fatto dall'attrice americana perchè è una persona famosa che ha disponibilità economica può farsi seguire dai migliori professionisti del campo e quindi vuole sapere se il test che si fa in Italia è QUEL TEST, perchè secondo lei solo ripetendo quello stesso percorso diagnostico riuscirà a prevenire il cancro. Nessuna risposta articolata l'avrebbe soddisfatta. Certo questa utente non ha meritato la sua replica ma ha meritato che le rispondesse in medichese stretto "il test consiste nel prelievo di sangue periferico per sequenziare i due geni del DNA dei linfociti". Grazie Dr. Catania per la Sua GRANDE disponibilità! questa spiegazione mi è davvero piaciuta: "La Prevenzione vera è altra cosa e purtroppo non previene al 100%, cioè non si sostituisce al Padre Eterno, come in tutte le cose della vita, ma fa miracoli all'altezza di San Gennaro (40-50%). Vi rammento che S.Gennaro fa sciogliere il sangue nelle ampolle. Vi pare poco ?" Da paziente utilizzatrice di questo mezzo virtuale credo che il confronto con il Dr. Salvo su medicitalia.it, si collochi almeno a livello di S.Gennaro! Un caro saluto a tutte/i Antonia.

Utente 198XXX
Utente 198XXX

..eh sì qua un bel ASF ci sta, e anche un bel raggio laser dagli occhi direi :-) ..ma dico io, abbiamo la fortuna di poter chiedere dei consulti a degli esperti che si mettono a nostra disposizione, inoltre lei dott. Catania, per quanto mi riguarda, è stato con me esaustivo e sempre pronto a rispondere alle domande, anche ripetute più volte :-))..beh direi che almeno un pò di rispetto da parte nostra ci vuole!! ci vuole un bel coraggio è.. la signora avrebbe dovuto imbattersi nel mio senologo, sant'uomo , ma un tantino irrascibile, uno un pò "rovescio" diciamo..un ASF non glielo toglieva nessuno!!! Ah in settimana mi hanno consegnato il test genetico, che io aspettavo per l'anno prossimo, cmq è risultato negativo, come tra l'altro era stato previsto! :-) Catia

PATRIZIA
PATRIZIA

Si', ma Catia..se nn hai fatto QUELLO AMERICANO DI ANGELINA nn so' mica se e' un buon test il tuo..(ovviamente scherzo)..:) Mi era sfuggita la parte "Lei non ha risposto per nulla alla mia domanda".... A me piu' che spaventata - a istinto - mi ha ricordato Furio, ve lo ricordate il personaggio di Verdone "Magda mi ami?", percisetto pignolo borioso? Patrizia/C3

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Purtroppo senza alcuna prefiltrazione il messaggio di Angelina è risultato devastante anche per gli addetti ai lavori e non solo per le donne a rischio e nello stesso tempo disorientate. Non soltanto su Medicitalia, ma anche nella attività professionale e privatamente c’è in questi giorni un vero “assalto alla diligenza” della posta privata per “scroccare “ un parere su questo tema scatenato dall’eco del caso di Angelina Jolie. Riassumo ancora una volta sia perché circolano informazioni fuorvianti e poiché scrivete da diverse regioni il vostro passaparola può senz’altro essere utilissimo per diffondere le informazioni corrette. Tra l’altro come vedete qui io ormai intervengo sempre più raramente perché la quasi totalità delle informazioni che vi scambiate sono quasi sempre correttissime. Rivediamo in sintesi alcuni concetti base. 1) Nell’ambito dei tumori della mammella e dell'ovaio è oggi possibile operare delle distinzioni: si parla infatti di tumori sporadici, familiari ed ereditari. Il 75% circa dei tumori mammari è di tipo sporadico, cioè si sviluppa nella popolazione generale in assenza di familiarità ed è per lo più correlato a fattori ambientali. Da qui ne consegue che la più importante raccomandazione resta pur sempre quello della Prevenzione Primaria(=stile di vita). Nei tumori della mammella, la percentuale dei tumori familiari è di circa il 15-20% e di circa il 5-10% quelli ereditari. Per il tumore dell'ovaio invece si preferisce differenziare solo tra Sporadico (90%) ed Ereditario (10%). 2) A questi risultati si è arrivati studiando alcune famiglie con più casi di Tumore Mammario e Tumore dell’Ovaio. In queste famiglie è stata identificata una mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2, responsabili della maggior parte dei tumori ereditari della mammella e dell’ovaio. Ecco perché oggi è possibile affermare che la familiarità sia uno dei maggiori fattori di rischio per entrambi i tumori, dove per rischio si intende avere una percentuale maggiore, rispetto alla popolazione generale, di sviluppare un tumore nell’arco della vita. I familiari di pazienti affetti possono essere considerati pertanto “soggetti a rischio”. 3) Il tumore mammario su base ereditaria presenta le seguenti caratteristiche cliniche: a) Incidenza notevolmente più elevata rispetto all’attesa nello stesso nucleo familiare b) età di insorgenza assai più giovane rispetto ai casi sporadici (= o

Ex utente
Ex utente

Mi trovo perfettamente d'accordo con quanto scritto sulla ragazza del fibroadenoma: sull'onda delle emozioni e prob. della poca educazione non ha capito che la disponibilità e la competenza messe a disposione in modo gratuito a dei perfetti sconosciuti non sono cosa da poco. anche io ho fatto la quadrantectomia e sinceramente a volte mi chiedo se non sarebbe stato meglio togliere tutto da entrambe le parti perchè anche io come tutte temo le recidive... però io sono una delle fortunate che ha avuto il dott. Salvo in sala operatoria e mi affido completamente alla sua competenza... l'affidamento e la fiducia sono qualcosa che nel rapporto tra paziente e medico sono indispensabili specialmente nella relazione reale e sono più facili se si avverte l'empatia. a me nessuno ha proposto il test genetico: io non ho nessun precedente in famiglia di tumore al seno, sono io la prima e a volte con mio marito riflettiamo sul fututro di nostra figlia di 1 anno: cosa fare? forse sull'onda delle emozioni ci siamo detti che a 18 anni le facciamo fare un bel seno alla Belen e non ci pensiamo più però non possiamo sostiuire come ai robot tutte le parti del corpo... un abbraccio elisa

vitobarbieri
vitobarbieriMedico Chirurgo

Sono stato citato nel messaggio 561 ed intervengo solo ora dopo una settimana di lavoro senza respiro. a questo punto non so se le informazioni che si voleva avere da me sono ancora utili. Posso comunque dire che : 1. non esistono speciali precuazioni per la conservazione del Decapeptyl, per queste come tante altre cose che riguardano ogni farmaco fa fede la scheda tecnica approvata dal ministero. 2. sul rinvio della chemiotearpia da "globuli bianchi alti" è sorta la questione sull'uso o meno di "punture" con fattori di crescita. Qui sorge la questione sull'uso di questi farmaci, indicati essenzialmente per prevenire una neutropenia potenzialmente pericolosa (fonte di infezioni) soprattuutto al nadir (cioè al giorno posto tra un ciclo e l'altro in cui si tocca il "minimo" valore dei neutrofili). Non sono invece indicati per accelerare la risalita dei bianchi in prossimità dell'altro ciclo; soprattutto per un motivo: il loro stimolo porta la cellula staminale dei globuli bianchi ad entrare in ripetuta duplicazione, se la cellula staminale si sta duplicando ed arruiva subito un'altro ciclo di chemioterapia richia di esere colpita proprio perchè si sta duplicando. Risultato ..una possibile distruzione della cellula staminale e di conseguenza una grave aplasia della linea bianca nel midollo con conseguenze pericolose per la perdita delle difese immunitarie aspecifiche oltre che per l'impossibilità di continuare la chemioterapia. Il quadro che hop presentato è estremo ma il rischio c'è, quindi si preferisce il rinvio. Un'altro motivo riguarda i dubbi su quali altre crescite potrebbero stimolare questi fattori di crescita oltre ai globuli bianchi ...ma è tutto poco definiti. Mentre è più definito il fatto che non convenga usare fattori di crescita per la linea rossa (epoetine) in soggetti con tumori guaribili (in chemiterapia adiuvante e neoadiuvante), anche se vanno a subire un anemia da chemioterapia. 3. infine un piccolo intervento sulla mastectomia profilattica. Probabilmente il Dott. Salvo Catania ha già dato dettagli sull'argomento, tuttavia, per chi pensasse che la mstectomia profilattica possa servire nello stesso tempo per farsi un seno alla Belen, si sappia che la ricostruzione dopo asportazione del seno, con tutta la ghiandola mammaria ovviamente perchè è a scopo profilattico, non è uguale all'inserimento di una protesi posta per ingrandire un seno ed una ghiandola mammaria che rimangono in sede. Quindi, sì alla proposta di mastectomia profilattica alla donna che ha un documentato rischio genetico ...un po' più di cautela e, soprattutto una accurata informazione sull'intervento, il suo risultato ed i suoi esiti negli altri casi.

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

gentilissimo dott. Barbieri grazie per la risposta. io dopo chemio faccio sei punture per evitare la caduta severa dei globuli ( se non ho capito male) sempre se non capisco male nel suo commento c' e' l' ipotesi che il fattore di crescita possa stimolare anche la crescita delle cellule maligne. e' cosi'? grazie Francesca

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Grazie Vito, invece poichè l'effetto Angiolina Jolie sta provocando un vero terremoto per le implicazioni psicologiche (vero Elisa che vuole già mastectomizzare la bambina di 1 anno ???), mi sto accingendo davanti al Gran Premio di Montecarlo a scrivere, per fare il punto della situazione, un blog su questo tema anche per tamponare alcune affermazioni veramente imprudenti di alcuni colleghi del tipo >>l'attrice si è sottoposta a mastectomia in quanto portatrice della mutazion del gene BRCA associati alla certezza quasi matematica di sviluppare il cancro della mammella>>> Ma quando mai !!!!!! Lo pubblicherò su questo sito nel pomeriggio

Ex utente
Ex utente

ovviamente la mia era una battuta sul seno alla Belen... vero resta il fatto che i miei figli li vorrei proteggere da ogni dolore pur sapendo che ciò è impossibile... anche io sono molto allarmata da quanto ha scritto il Dott. Barbieri, sia perchè anche io ho fatto diverse punture di fattore di crescita (cosa incrementano oltre ai globuli???), sia perchè magari erroneamente riconduco il fatto che io sia stata tanto male nei giorni scorsi proprio a causa della caduta delle difese immunitarie provocata dalla chemio successiva alle punture ed ho paura che mi ricapiti la prossima volta. tuttavia quando ho chiesto alla mia oncologa se avevano qualche genere di effetto collaterale a parte i dolori mi ha detto di no, ed io la considero brava e competente. dott. Salvo per favore risponda perchè sono molto spaventata. grazie elisa

vitobarbieri
vitobarbieriMedico Chirurgo

@Francesca: l'ipotesi di stimolo sulle cellule maligne non è supportata da prove valide (solo in rari casi sono stati trovati recettori per questi fattori di crescita su cellule tumorali), tuttavia basta la prima motivazione (effetto sulla cellula staminale granulopoietica) per evitare l'uso dei fattori di crescita immediatamente prima di una chemio. @Salvo: Grazie te. Hai la competenza e le conoscenze per dettagliare bene sull'argomento. Quando si è parlato del rischio di tumore alla mammella, in soggetti BRCA mutati a proposito di Angelina Jolie, ho sentito gionalisti citare i dati che corispondono alle casistiche più pessimistiche (87%).

vitobarbieri
vitobarbieriMedico Chirurgo

@Elisa: calma! Penso di aver spiegato nel precedente messaggio. Non ci sono prove rilevanti e quindi non c'è motico di allarmarsi.

Ex utente
Ex utente

grazie dott. Barbieri, volevo chiederle all'incirca entro quanti giorni prima della chemio si dovrebbero terminare le punture affinchè non ci siano effetti come lei ha spiegato altamente pericolosi grazie elisa

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

dott. Barbieri io magari sono questo raro caso di recettorialita' ( che non so cosa significhi: si puo` vedere dal citologico) anche perche` continuo a chiedermi come mai la chemio sul mio tumore non faccia effetto sperato dall' oncologa. d' altra parte le punture le faccio subito dopo la chemio e comunque alla vigilia della successiva devo attendere ancora che questi si alzino.probabilmente se non mi dessero le punture si dovrebbe aspettare molto piu' tempo e allora puo` essere pericoloso perche` le cellule si riattivano? grazie ancora . francesca

vitobarbieri
vitobarbieriMedico Chirurgo

@Elisa. Il limite indicato è solo di 24 ore (prima). Se è possibile ovviamente non bisognerebbe proprio andare a ridosso del nuovo ciclo come ho già motivato. @Francesca. Stia Tranquilla. Se se fosse lei il caso raro la malattia sarebbe esplosa (comunque non esiste un metodo routinario per determinare questi eventuali recettori. A questo punto prego tutte voi di archiviare questa informazione perchè non volevo avere questo effetto allarmistico. Quello che ha detto sui rischi di aspettare ancora più tempo potrebbe essere vero. Tuttavia quello che non si può sapere è se i suoi globuli bianchi rimangono bassi perchè il suo midollo è più sensibile di altri alla chemioterapia che sta facendo ...oppure se l'effetto sia dovuto al fatto che il suo metabolismo trattiene un po' di più i chemioterapici nel corpo. In quest'ultimo caso si potrebbero più effetti collaterali ma anche il tumore verrebbe esposto di più ai chemioterapici. Se così fosse il ritardo non sminuirebbe l'effetto voluto.

vitobarbieri
vitobarbieriMedico Chirurgo

Mi scuso con tutti per qualche errore grammaticale. Putroppo mi sono messo a scrivere con davanti uno schermo piccolo e non vedendo bene mi sfugge qualcosa.

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