Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
cosa dire ad una ragazza di 31 anni che la vita ha colpito così duramente. Proprio nulla, le chiacchiere inutili e consolatorie non servono assolutamente a niente. Sono stata colpita dal cancro che avevo 61 anni un marito, dei figli, una nipotina, una carriera lavorativa alle spalle, e tanto altro e ancora sono piena di rabbia e dolore, come non capire questa giovane? Questo fiore, questa ragazza si è trovata davanti a sè un muro alto 10 metri. Io mi auguro soltanto una cosa, che escano a livello esponenziale la grinta, la rabbia, e la voglia di andare avanti, sia quel che sia, tutto questo le faccia da appiglio, da rampa per scavalcare quel cakkio di muro che adesso sembra insormontabile. Come non capirla? ma non compatirla MAI! è capitato, a lei, a noi, a milioni di persone e quindi ci si arma e si combatte.Dopo e durante le cure Io ero un cesso, lo ammetto, avrei spaccato me stessa e tutti gli specchi, e chi osava guardarmi con curiosità, capisco e conosco quel tipo di sensazione, come capisco bene cosa voglia dire avere un seno in un modo e l'altro in un altro, "amica mia! Se sei su questa terra e ci rimarrai ancora per tantissimo, mettiti l'abito nuovo e vai dritta avanti... cerca di farla in barba a quel bastardo!." Non soccombere, noi siamo qui..fatti sentire. ..scrivo sul forum
, perchè ti aspetto qui. Anna da Roma
Ciao a tutte, eccomi qui dopo un pò di tempo che non scrivo, richiamata dalla voce bella di Lori e da quel "mie" ragazze fuori di seno del dottor. Salvo.
intanto con molto ritardo e me ne scuso vorrei dire che il programma per la giornata di Catania è veramente super, lo dico con non poco rammarico, in autunno sicuramente per me sarebbe più facile venire però non voglio di certo essere io a condizionare tutto perchè con papà anziano, due bimbi piccoli, impegni vari non posso mai assicurare niente.
ora sono molto stanca, non so neanche più cosa sto scrivendo, di ritorno dalla gita della scuola materna di mio figlio, ma domani contatterò anch'io la ragazza di 31 sperando di farle uscire un bel A staccato fanculo a tutto così tanto per cambiare un pò il vento!!!
fate bei sogni.
francesca
Ammalarsi di cancro è sempre ingiusto. Ammalarsi a venti trent'anni lo è forse ancora di più. Il cancro ti sbatte in faccia l'idea della morte. Quando lo fa in un età in cui ci si affaccia alla vita e si inizia a costruirsi il proprio futuro è ancora più crudele.
Ieri una ragazza è morta, era una delle prime persone conosciute in rete con un tumore triplo negativo. Una delle prime che mi aveva incoraggiato. Lei che aveva da poco finito le cure mi parlava di come la vita sia lì ad aspettarci alla fine. È morta in meno di un mese. Il cancro è anche questo. Conoscere una persona e vederla morire poco dopo. E se questo è ingiusto sempre a trent'anni lo è ancora di più. E fa male.
Oggi mio figlio fa la Cresima e penso che forse non ci sarò a quella del mio piccolo. E fa male avere questi pensieri. Fa schifo avere questi pensieri in un giorno che dovrebbe solo essere di grande festa.
Scusate ma a volte è ancora tutto così difficile. E ingiusto. E crudele.
Valentina
E' davvero da tanto che non scrivo, nonostante sia stato a più riprese sollecitato, anche con messaggi privati, da alcune di voi: grazie per questo. A cominciare da Antonella: fino al suo post (ormai di un paio di mesi fa) in cui mi citava esplicitamente non avevo neppure considerato l'idea che l'invito al vostro incontro fosse esteso anche ai "clandestini" ;)
Al momento tuttavia mi sembra abbastanza improbabile che ci possa essere: diciamo che sto attraversando un momento di cambiamenti a livello personale che rendono tutto molto fluido e mi rendono difficoltoso programmare alcunché. D'altra parte è anche vero che nel programmare non sono mai stato un campione... che detto da uno che fa questo per mestiere non è davvero il massimo... ;)
Ovviamente in questo lungo periodo di silenzio ho letto tutto ciò che avete scritto e do anch'io il mio benvenuto ai nuovi arrivati. Altrettanto ovviamente non c'è nulla che possa dire circa lo "schifo" di avere pensieri neri anche nei giorni che dovrebbero essere di festa. Ma alcune recenti vicissitudini di persone a me care mi hanno dimostrato l'importanza di avere un posto in cui sentirsi liberi di buttarli fuori questi pensieri. Perché altrimenti crescono come bubboni e diventano macigni su un percorso già di per sé difficoltoso. E allora tenetevelo - teniamocelo - stretto questo spazio!
Tuttavia qualche volta succede anche il contrario. Succede che in giorni neri si affacci un pensiero - meglio: una sensazione, un modo di sentire - luminoso: è quella che Gaber chiamava "l'assurda allegria". Mi piace perciò lasciarvi con una ballata che celebra l'"assurdità" di un'oasi di pace che qualche volta arriva all'improvviso e ci strappa al deserto. Non che poi il deserto sparisca ma almeno ci permette di tirare il fiato e affrontarlo meglio.
Un saluto e un abbraccio a tutti,
Roberto
Care amiche e amici come capisco i pensieri che poi Valentina ha espresso a parole in un modo che io non saprei far meglio... E la nostra amica che sente il suo corpo stravolto. .. mutilato. .. dentro e fuori. .. E la riflessione sulla seconda chance che la vita offre...E sul non senso di questa possibilità. .. Vi confesso che a me è capitata la stessa cosa ... Quando vi raccontai che avrei rivisto il mio psichiatra. ... Era il periodo precede i controlli poco più di un mese fa... sospese di testa mia mia le cure di psicofarmaci che prendo da 10 anni. .. dolore puro che una sera esplode... Senza preavviso ... Mi domando che senso possa avere questa seconda possibilità. .. rispondo nessuno... bevo e prendo le mie pastiglie... ma l'alcool non mi calma... Mio marito mette i bambini nel bagnetto... Li guardo e scoppio in un pianto disperato... Nella mia mente non ha nessun senso la parola vita..
Vita a metà perché il tumore a volte ti fa pensare a questo... specialmente se hai poco più di 30 anni
... poi ho visto il rasoio. .. Ho rotto il manico e ho preso la lama... Mi sono tagliata... Io nel bagno e i miei bambini a giocare nella vasca nel bagno accanto... E nemmeno riuscivo ad andare a fondo con il taglio...E questo mi faceva disperare ancora di più. . Poi mio marito arriva e la disperazione prende corpo e libera la mente e sfocia in un pianto lungo. ... Sono felice che non sia successo nulla e che abbia trovato subito il coraggio di telefonare al mio psichiatra
.. che mi ha vista pochi giorni dopo e con cui ho ridefinito e iniziato anzi ri iniziato a cercare senso... ecco l ho detto. . Perché non me ne vergogno ora..E perché mi sembra che la condivisione profonda sia lo spirito di aiuto migliore... Spero non mi giudichere e so che non lo farete. ...
Elisa
Elisa che dire. Vorrei essere li con te abbracciarti e dirti che non sei sola.
E che mai potrei giudicarti. Non dobbiamo essere forti per forza io non mi sento una guerriera e questa guerra beh avrei fatto volentieri a meno di combatterla.
Fare i conti con questa precarietà è difficile e crudele.
Oggi le parole non arrivano vorrei dirti tante cose ma non riesco ad ordinare i pensieri. Non sei sola.
Valentina
@Elisa
Invece io la giudico e la giudico una donna straordinaria. Per il coraggio e la semplicità con cui ha raccontato il suo momento buio e la forza con cui l'affronta. Anche senza un "senso".
Roberto
Elisa, Valentina e tutti/e, anche la ragazza del consulto che spero possa salire presto sul nostro bus , so per esperienza personale che il dolore quando arriva non ti da nessun preavviso e tanto meno ti dice quando andrà via, però nel frattempo la vita continua a scorrere e se gli diamo spazio, più del dovuto rischiamo di perdercela questa benedetta vita, e dire che ce la siamo riconquistata con le unghie e con i denti ...
Qui nessuno giudicherà mai chicchessia, sarebbe veramente da folli !!! ma tutti sappiamo cosa vuol dire passare momenti bui e allora mentre vorrei essere li ad abbracciarvi mi viene in mente quella poesia che avevo postato un po di tempo fa sull'amicizia scritta da
Jorges Luis Borges
Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare nè il tuo passato nè il tuo futuro, però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perchè ti sostenga e non cadi.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei. Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice. Non giudico le decisioni che prendi nella vita, mi limito ad appoggiarti, stimolarti ed aiutarti se me lo chiedi .
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti, però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore, Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti nè cosa sei, nè cosa devi essere, solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico. In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico, in quel momento sei apparso tu.... Non sei nè sopra, nè sotto, nè in mezzo nè in testa e nè alla fine della lista. Non sei nè il numero 1 nè il numero finale e nè tanto meno ho la pretesa di essere il numero 1 la 2 o la 3 della tua lista Basta che mi vuoi come amico. Non sono gran cosa, però sono tutto quello che posso essere.
Non siete sole, siamo lì accanto a voi
Francesca scusami se non ti ho risposto al telefono, ma questa settimana è stata un po' troppo movimentata anche per me con eventi non sempre felici
Per ciò che riguarda l'incontro vorrei dirvi che molto probabilmente slitterá a dopo l'estate, appena avrò notizie più dettagliate ve le darò, fermo restando che gli inviti si intendono aperti a tutti , ma proprio tutti i passeggeri, sia quelli muniti di regolare biglietto che i clandestini
Un abbraccio a tutti/e
Antonella
una BELLA giornata a tutti.
Intanto Elisa, ho letto con emozione quello che hai scritto, e mai mi sognerei di giudicarti. Grazie alla nostra esperienza e qui in questo spazio abbiamo imparato che non si può giudicare nessuno.
sono contenta che non sia successo niente di irrimediabile e che sei qui nel nostro autobus della vita a raccontarci anche di questo tuo momento.
alla fine per dirla con i vecchi detti di mio nonno " A tutto c'è un rimedio, fuorchè alla morte."
@ Valentina, tre anni fa pensavo anch'io di non riuscire a vedere il primo giorno di scuola di Tommaso, il mio grande, e, sempre se prima non mi tiri sotto un camion, o non vada a finire dentro un fosso con la macchina ( sto riprendendo lezioni di guida perchè voglio superare questa mia piccola paura che però mi ha condizionato la vita per lunghi anni) , ecco che a settembre lo accompagnerò mano nella mano al cancello della scuola .
forza i pensieri brutti arrivano, ma basta aprire gli occhi e la vita è ancora tutto intorno a noi ( Laura, come stai?, non ci siamo più sentite. )
vorrei raccontarvi che qualche giorno fa sono passata dalla strada del passaggio a livello dove trascorreva il suo tempo il senzatetto.
al suo posto, una sedia, le sue scarpe e un grande lenzuolo, c'era scritto: Ciao Mario." e poi alcune frasi, saluti, firme. avevo pensato di scrivere qualcosa anch'io al senzatetto gentile, ma c'era gente e allora colta da pudore mi sono allontanata , ripassando c'era ancora tanta gente, qualcuno piangeva.
io no. non vedo più la morte, come quella cosa terribile , angosciante, che coglie la maggior parte di noi di soprassalto, come se neanche non sapessimo che esiste.
lancio un pensiero a Mario, convinta che dovunque sarà ancora mi augurerà una bella giornata e "un anno di felicità!"
@ Roberto, bellissima questa canzone, non la conoscevo, la imparo e canto ai bambini e ti aspettiamo in autunno, anche senza programma.
@Anto, grande notizia, spero di poter essere presente al nostro incontro, con il mio diario tra le mani. e perchè no? leggere anch'io qualche pezzo. magari LO SCARAFAGGIO.
Un grande bacio.
Francesca
Eccomi, non ci sono parole per chi soffre in così giovane età e fatica a riprendersi la vita distrutta in questo modo. Io vorrei raccontare alla nostra Amica di 31 anni, a Valentina, alla moglie di Checco e a quante si trovano in tale situazione uno spaccato dell'incontro nel reale delle Ragazzefuori di Seno a Milano presso la Fondazione Attivecomeprima. Eravamo in parecchie tutte felici e contente di trovare le amiche con le quali si dialogava online, dopo la riunione ci è stato gentilmente offerto un pranzetto che ci ha unito ancora di più fra chiacchere, risate e un'atmosfera veramente piacevole.
Io ero seduta vicino ad una Ragazza con un bellissimo foulard in testa e due splendidi orecchini pendenti ricordo della sua mamma, mi è rimasto sempre il ricordo dei suoi occhi che emanavano una dolcezza infinita e il suo sorriso accativante. Dall'altra parte vicino a me avevo una Ragazza bionda con capelli lunghi e sempre sorridente vicino a suo marito che mostrava orgogliosa i suoi bambini sul cellulare e raccontava cosa combinavano. Stavano passando entrambe uno di quei momenti che ben conosciamo eppure........
Sto parlando di Francesca e di Elisa, due esempi splendidi di come si può tornare a vivere senza darsi mai per vinte e così come tante altre regalano sorrisi e si raccontano con coraggio. Come dicevo non ci sono parole ma alle volte gli esempi dicono di più.
Lori
Ecco...
ha detto bene Lori...
a volte non ci sono parole
a volte si resta in silenzio, con gli occhi sbarrati, e si sente solo la voce astratta di tutti quei pensieri che si rotolano nella mente, incapaci di tradursi in parole.
Dare conforto
offrire il proprio sostegno
abbracciare, seppure solo virtualmente...
tendere la propria mano...
solo questo possiamo fare, con la speranza che l'intenzione reale venga accolta per quanto si desidera trasmettere...
Elisa...
anch'io ho un ricordo dolcissimo di quella Ragazzafuoridiseno che mi mostrava orgogliosa le fotografie dei suoi Cuccioli, a Milano...
Quella Ragazza meravigliosa eri tu e continui ad esserlo, anche ORA, con la disperazione di certi momenti e con la tentazione di smettere di "lottare"...
Giudicarti?
E per cosa?
Per aver dato libero sfogo ad un attimo di abbattimento?
Per non aver tirato le redini, una volta tanto?
Ti capisco, Elisa...credimi se ti dico che ti capisco, anzi...che ti CAPIAMO, tutte quante NOI!
Non c'è giudizio e non c'è vergogna nell'essere umani, nell'avere Paura, nell'ammettere le proprie debolezze, anzi: condividere non solo il "bello" di noi, determina la forza che possediamo dentro!
Ti abbraccio, Cara, da quassù dove sulle Cime cade ogni notte ancora la neve... da quei Monti che tu ami e che conosci tanto bene... da quei Monti che ti aspettano, fra qualche mese, più bella che mai....
Rosella
Antonella...
Cara Elisa, ti abbraccio forte sperando che questo tuo episodio amarissimo sia destinato ad essere, o sia già, passato, superato, archiviato!
Grazie e un abbraccio a te Roberto per la ballata e per la tua .... "intrusione" che auspico continui e continui!
Valentina, io ho incontrato il granchio a più riprese, la prima a 33 anni (ora ho 52 anni) ma nessun medico mi ha mai anche solo accennato ad una prognosi "infausta" a causa del cancro e non ho dovuto affrontare l'idea diretta "nuda e cruda" della mia possibile morte per questa malattia: ho avuto l'angoscia del ritorno incattivito, delle metastasi. Grazie alle speciali persone incontrate/i qui questa angoscia si è tramutata in paura sana. Qui ho imparato il sano egoismo e la giusta dimensione delle "statistiche" ..... qui ho imparato a mandare astaccatofanculo!
Francesca, vulcano 2 evvai, sei riuscita a trovare il tempo anche per la patente! Io detesto guidare e non ho entusiasmo per i modelli di auto, la prima mi ha servito per 17 anni, per me l'auto non è niente di più che un mezzo di locomozione motorizzato (vabbè la seconda con qualche soldino in più me la sono presa , a rate ... ancora da finire, pure carina.... avevo voglia di festeggiare la terza liberazione dal granchio);
Antonella, mi spiace tantissimo ma lo spostamento dell'incontro non mi cambia la situazione e quindi purtroppo ti confermo che mi sarà difficilissimo partecipare fisicamente.
Lori, Anna, avete preso quel caffè insieme?
Rosella,CRistine, Laura, Nadine ...... tutte e tutti .... Un caro saluto e buonanotte (ho le palpebre calanti)!
Antonia
intanto GRAZIE per aver voluto condividere qui il suo dolore.
Troppo facile e banale dire "Elisa pensi ai suoi bambini ecc ecc...."
A proposito...pensi anche a me che sul suo seno ho speso una fatica boia : mi vuole vedere così per la fatica sprecata ?
Mi venga a trovare qualche volta in ospedale e Le spiego bene come si fa ad affondare ..il taglio
Roberto,
mi scrive come ha fatto ad inserire il video?
Prima riuscivo ad inserire tutte le immagini, ma ora non più e non comprendo perchè.
Grande, Dottor Catania...
Come parla Lei, non parla nessuno!
Rosella