Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

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Cara Lori io festeggio l'8 marzo (si fa per dire) sono contenta di sentire che le magagne vanno meglio, anch'io ho grossi problemi per la riunione delle RFS spero ti poterle vedere tramite il web.
Antonia, evviva, cinque anni sono passati, sono veramente contenta, i controlli a un anno sono un traguardo bello tosto. Non preoccuparti per il tuo peso se aumenti le tue passeggiate ad 1 ora tutti i giorni, senza per forza doverti affaticare, vedrai che piano piano di sentirai sempre più leggera, se non nel corpo nella mente senz'altro.
Un bacio grosso a tutte ma proprio tutte
Didi

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

A tutte le coraggiose donne di questo forum un abbraccio affettuoso e buona giornata ! Qui piove ma tanto .....IL SOLE SIAMO NOI !
Lori

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Carissime/i,
sono da sempre stato piuttosto scettico nei confronti dei "festeggiamenti dell'8 Marzo". Non la considero una festa alla stregua della festa del papà, della mamma, dei nonni etc., per un semplice motivo: in genere, tranne eccezioni, non conosco molti papà, mamme, nonni discriminati, a cui sono posti mille ostacoli perchè non raggiungano ruoli di potere, sottopagati PERCHE' sono genitori o nonni.

Per le donne è diverso: almeno in Italia, le donne sono generalmente meno pagate, valorizzate e ricoprono ruoli di minor prestigio e potere a parità di competenze con gli uomini.

Cioè, se hai una laurea, specializzazioni, master, esperienze professionalizzanti all'estero E sei donna, hai poche probabilità di lavorare a parità di condizioni di un uomo con lo stesso curriculum.

Se mettiamo insieme questo con una tutela della maternità risibile sul lavoro, con un'immagine veicolata dai media di donna ancora considerata un oggetto, di un mercato della moda e della cosmesi che spinge verso miti e modelli assolutamente irrealistici e mortificanti, e ad una preoccupante percentuale di atti di violenza (dagli abusi all'omicidio, con tutte le varianti intermedie), che avvengono PERCHE' la vittima è donna, allora il quadro dell'essere donna in Italia mi sembra perlomeno preoccupante.

"Semel in anno licet insanire", dicevano gli antichi, "una volta all'anno è lecito impazzire": ed ecco che il Carnevale era la festa dell'illecito, affinchè in tutto il resto dell'anno lo status quo fosse preservato.

"Una volta all'anno è lecito essere donna": il parallelo, per me, è abbastanza evidente...

Care donne, pur rispettando gli auguri di questa giornata, vi auguro, davvero, che facciate tutto ciò che è in vostro potere per cambiare questo stato di cose: i diritti, se negati, non ce li "devono" dare gli altri. Ce li dobbiamo prendere noi.

Un caro abbraccio a tutti/e

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Carissimo Dottor Calì...

io sono con LEI, al mille per cento!

Le Donne, quelle VERE, possono cambiare il Mondo e non devono aspettare che qualcuno lo faccia al posto loro...

Grazie per le Sue parole....
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Lori...

qui c'è un sole... stupendissimo!!!!
Ma non importa... perché il sole, quello vero, siamo NOI!!!!
Hai ragione!!!!

Un abbraccio, e...

EVVIVA LE DONNE... tutte....senza distinzioni... per TUTTO l'anno!!!

Rosella

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Carissimo dott. Calì, mi piace quello che ha scritto e sono d'accordo su tutto . Aurora è in buone mani!!!!!
Le voglio però raccontare una storia, la mia anche se così farà uno più uno e si ritroverà a dialogare con una vecchietta di un'epoca che fu. Nel 1959 venni assunta presso una famosa (tuttora )Compagnia di Assicurazioni con un stipendio ottimo ( 17 mensilità ) , ma all'85% riferito a quello di un impiegato uomo. Tante erano le diversità alle volte anche imbarazzanti tipo le visite mediche ma eravamo abituate alla non parità, la cosa più eclatante però era che se ti volevi sposare automaticamente dovevi dare le dimissioni, per contratto la donna sposata non era prevista nè una eventuale maternità e in ogni caso avevi una "aggiunta graziale " favolosa . Io con quella mi comperai i mobili quando mi sposai, pensi un po' ! Negli anni i contratti cambiarono di molto la situazione a suon di scioperi ed io venni riassunta, incominciò la mia carriera avendo requisiti che in parte Lei ha descritto ma arrivata all'apice c'era sempre per me e per le altre un ometto al di sopra che dava ordini ma non sapeva un tubo di quello che facevi e della responsabilità che eri costretta a prenderti. A me piaceva il mio lavoro ero soddisfatta ugualmente finchè arrivò la malattia e la pensione prima del tempo, ma questa è un'altra storia.
Perchè Le racconto questo ? Perchè sono convinta che pur avendo ottenuto molto negli anni prima fra tutte la parità, per quanto riguarda lo scenario delle nuove generazioni siamo tornati indietro e non mi riferisco solo alla precarietà del posto di lavoro, nella crisi chi ci rimette di più sono le donne. Mi riferisco principalmente al paragrafo da Lei descritto sulle donne oggetto, sulle immagini, sui fatti di cronaca insomma in sintesi sulla mancanza di dignità individuale che niente ha a che vedere con un diritto negato, siamo noi prima di tutto che dobbiamo avere un comportamento civile e corretto nella vita come nel lavoro perchè meritiamo rispetto in quanto donne e soprattutto in quanto persone alla pari dell'uomo.

Rosella donne VERE alle quali dobbiamo riconoscenza ce ne sono tante per fortuna e sono il nostro orgoglio. donne importanti e donne semplici, esempi di vita dedicata alla famiglia, al lavoro, agli altri e poi...........
ci siamo NOI Cara Rosella con i nostri sorrisi, le parole buone e l'affetto che ci unisce, ma anche con la grinta e la determinazione a far valere i nostri diritti di DIVERSAMENTE SANE. un abbraccio

Un caro saluto a tutti/e
Lori

Ex utente
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Carissima Lori,
la ringrazio per la sua storia! Sa, un po' per "deformazione professionale", un po' perché proprio mi piacciono, nutro un grande interesse nelle "storie", quelle grandi e quelle piccole, nostre, di ogni giorno. Altrimenti, forse, avrei fatto meglio a cambiar mestiere, no?

Che siano storie recenti, recentissime o più lontane nel tempo, riguardano noi esseri umani, e mi piace trarne spunti di riflessione personali, che spesso mi tornano utili anche sul lavoro.

E dalla sua storia mi piace "distillare" un principio, che suona pressappoco così: "Fare dignitosamente ciò che va fatto, e permettersi di sognare un po' più in là".

"Fare dignitosamente" nel senso del rispetto di sé, perché se manca a noi, è difficile che ce lo tributino gli altri. E "rispetto di sé" per me significa azioni e gesti molto concreti: ad esempio, non cercare a tutti i costi di mantenere in piedi delle situazioni in cui siamo costretti/e a lasciare che venga meno la nostra integrità come persone.

E qui mi riferisco al lavoro, certamente; ma anche alle amicizie, ai rapporti di coppia, a quelli familiari, a tutti quei contesti in cui accettiamo passivamente, magari al prezzo della nostra autenticità.

E "permettersi di sognare un po' più in là": qualche giorno fa ho avuto il piacere di condividere un pranzo con la nostra carissima Antonella e con una persona molto piacevole ed interessante, che spero avremo modo di conoscere meglio e con cui spero possiamo lavorare tutti insieme.

Un caro saluto a tutti/e!

Utente 399XXX
Utente 399XXX

eccomi qua. E' molto che non mi faccio viva, ma quando devo iniziare il follow-up, faccio come gli animali feriti o morenti che si isolano per andare da soli,lontano da tutti. Voi sapete cosa si passa, ma lungi da me iniziare il piagnisteo qui. è l'ultimo posto dove mi metterei a rompere le scatole col dire"ho paura, aiuto ", la paura è nostra e ce la teniamo fin quando abbiamo i referti in mano. e la roulette russa stavolta ci ha risparmiate. Sono passati 4 anni dalla diagnosi, e ancora non ho trovato un medico, maschio o donna, che sia, che mi avesse mai detto, che tutto sta andando bene, che ce la farò.. MAI!.Leggevo dal parrucchiere di una tizia che adesso il sabato sera è in tv con la Carlucci, porta il turbante, quindi credo sia sotto chemio. La signora in questione, aveva una sberla di abbondanti 3cm nella mammella. Sembra che faccia chemio per ridurre la massa. Beh! Leggevo che in ospedale le hanno detto:"bene! lo abbiamo preso in tempo". Il mio era di 1cm e 5.. Ogni medico mi ha detto sempre che è stato un peccato non averlo diagnosticato prima, oltre il cm fa danni e il mio ne aveva fatt.. Ma tutti a me capitano? Come temperamento sono ottimista, propositiva, mi dò da fare.. ho buttato giù 11 kg in 4 mesi, ovviamente sotto controllo medico, ma sono stanca, stanca, stanca....Non ho pianto neanche per la morte dei miei genitori, e non ho pianto neanche nel periodo di m... che ho passato, ma vorrei tanto sapere che potrei farcela. Va tutto bene, il follow up, va bene, anche se devo ancora fare eco e mammografia, ma mi sento bene e nonostante ciò, già so che alla visita di controllo non sentirò mezza parola, non vedrò un sorriso, anzi, con qualsiasi medico di turno capiterò, mi sentirò dire:"andiamo avanti": PUNTO: eccoci qui fiori di acciaio, noi donne siamo una categoria a parte, abbiamo le spalle di granito, qualsiasi cosa ci arrivi addosso, però ci sono quei giorni che ti rode, che sei abbattuta, e vorresti, vorresti non lo sai neanche tu.. Amici, parenti, NON sanno ciò che provi, anche se chi ti è stato vicino, marito, figli, amica del cuore, sanno che hai passato un periodo orribile, ma non sanno oggi cosa provi. Ti dicono, di non pensarci più, che sei bella, che stai bene, che devi guardare avanti, ma non è così. Mi basta vedere un film, o una scena in cui qualcuno fa chemio e nell'animo mi si apre un ferita che sanguina e sto male per chi sta male, e anche per me. Ragazze!!!! Passerà, perdonate lo sfogo, ma so che soltanto voi sapete di cosa parlo.
A Roma è una giornata splendida, piena di sole, ho camminato per un'ora, sembra primavera. e spero che la primavera scoppi anche nel mio e nel vostro cuore., mi farò presto viva.. "Ha dà passà 'a nuttata", diceva Eduardo.
Un abbraccio. ANNA da Roma

- Modificato da Utente 399XXX
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Anna da Roma ti prendo al volo. ti ho scritto un messaggio privato ma forse essendo nuova non sai come leggerlo. allora una volta loggata vai sull'icona in alto a destra e ci clicchi su e poi vai su messaggi privati.

sono carcerata in casa perchè ho Tommi con febbre alta da sabato scorso, sbircio sempre nel nostro blog però e questo messaggio di Anna mi spinge anche se brevemente a rispondere.

fiori d'acciaio e spalle di granito, occhi senza più lacrime alla ricerca di una speranza.
Sai che in tutto questo tempo ho smesso di chiedere speranze ai medici? ho incominciato a considerarli comuni mortali che non possono prevedere un futuro che nel nostro caso, per quanto riguarda un cancro, non è mai certo. la speranza la chiedo a me stessa. chiedo a me stessa di resistere per poter vedere i miei figli crescere, nel lontano 2013 non osavo nemmeno sperare di arrivare a quarant'anni, poi vedere il primo giorno di scuola del mio Tommi, ora quella speranza si fa più vicina allora mi dico che ce l'ho quasi fatta, che ad agosto, sempre se un tram non mi tira sotto prima, avrò 40 anni, che a settembre accompagnerò Tommi a scuola ( se Dio vorrà) che devo spingermi ancora un pochino più in là, perl'inizio della scuola di Giò e così di speranza in speranza arriverò forse a ottant'anni. chissà?
basta chiedere ai medici, non ho più bisogno delle loro parole di speranza. voglio soltanto le mie.

mi ricordo che un giorno, mia mamma era ormai a letto da più di un mese e disse che se ne sarebbe andata quando voleva lei. ti sembrerà strano ma è stato proprio così.
sono convinta che ci sia un tempo biologico al quale non possiamo sfuggire, ma in questo tempo c'è sempre un pò di tempo e di spazio per spingere la nostra speranza un pochino più in là.

un grande abbraccio a te e a tutti.
e ASF x i controlli.

ps sono ferma con il lavoro, chi non lo ha ancora fatto può mandarmi la sua mail, se vuole, su messaggi privati? Francesco ed Elena , Roberto, Checco, gli ultimi arrivati?

Francesca , fiore d'acciaio, oltre che scarafaggio , mi piace.

Ex utente
Ex utente

Cara Anna di Roma volevo solo dirti che io sto iniziano tutti i controlli e il mio stato d'animo non è certo dei migliori, ti capisco benissimo anche perché il mio inquilino era di oltre 4 cm.
Non mi sono fatta mancare niente


Didi

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Ciao Anna sono felice di risentirti anche se sei un po' giù. Ti sei data la risposta " ha da passà a nuttata " ed è proprio vero ognuna di noi sa cosa stai provando e vorremmo tanto aiutarti ma tu continua a scriverci altrimenti che amiche siamo e " a nuttata " passerà e ti sentirai più serena. Posso dirti che da quattro anni mi sto curando e ho sentito tante versioni dei medici che ho incontrato ma nessuno mi ha detto che potevo smettere la cura (anzi assolutamente no ) neanche loro sono padreeterni e come dice il nostro caro scarafaggio diventato come per incanto un FIORE D'ACCIAIO solo noi possiamo credere e sperare che tutto vada bene ed è giusto che ci dicano che bisogna andare avanti questo lo sappiamo anche noi ma non ti dicono come fare e allora come sempre l'aiutino è dentro di noi e questo lo sai anche tu. Francesca Fiore D'acciaio ne ha passate eccome, eppure l'acciaio ce l'ha davvero per sè e per tutte noi. Cara Anna io ti abbraccio forte per trasmetterti il calore di una amica sincera e poi......dai che ce la facciamo insieme !
Lori

PS Ma Valentina non legge i messaggi privati ? Ciaoooooo
Un caruo saluto a tutti/e , buonanotte

Antonia fiduciaria
Antonia fiduciaria

Cara Anna da Roma in questo momento oltre alle parole di Francesca Lori e Didi solo un abbraccio da parte mia! Dici "vorrei tanto sapere che potrei farcela" Credo che le parole di Francesca (un bacio a Tommi), Didi (ASF ai controlli) e Lori, valgano più di qualsiasi "va bene" elargito da un medico.
Siamo qui insieme e .... andiamo avanti, anche se il granchio già sloggiato da tempo ci condiziona la vita ...... per esempio in un certo modulo telematico ti chiedono se hai fatto trattamenti con antiblastici e il SI interrompe la pratica!
Un caro saluto a tutte e a tutti.
Antonia

Utente 403XXX
Utente 403XXX

Ciao a tutte,
Lori ho scoperto oggi dell'esistenza dei messaggi privati. Vi leggo sempre, in realtà in questi due mesi ho letto tutto il vostro forum. Dal primo all'ultimo post. Mi sono rivista nelle mille domande di Francesca, emozionata per la storia di Nadine, ho pianto per Donatella e i suoi bambini, ho visto la speranza nelle due Pet a confronto di Lori. E poi tutte le altre storie. Piano piano ho cominciato a riemergere, non che sia passata la paura, ma ogni giorno mi sforzo di vivere al meglio anche se il meglio è una passeggiata di cinquecento metri per prendere il mio bimbo a scuola o la lettura di un libro che non avevo mai tempo di finire. Piccole cose. Per i miei bambini certo, ma prima di tutto per me stessa ed anche gli effetti collaterali della chemio sono piano piano scomparsi. Ho iniziato a programmare il viaggio che voglio fare dopo l'intervento, abbiamo scelto Cuba. L'estate scorsa siamo stati un mese in Laos, zaino in spalla, ero malata ma non lo sapevo ed ero felice come solo una bambina che scopre il mondo per la prima volta sa essere. Pensare a un nuovo viaggio con i miei bambini vuol dire pensare al futuro, pensare di averlo un futuro. Piccoli passi.La paura arriva, soprattutto la sera e allora lascio scendere le lacrime mi faccio piccola nelle braccia di mio marito e mi dico che sono brava, nonostante tutto. Che non devo essere forte per forza. La lascio arrivare e la guardo andare via. Questo forum mi ha aiutata e mi aiuta molto. Rileggere Francesca e immaginarla oggi è un qualcosa che cura, oltre le terapie.
Oggi mi hanno consegnato il verbale della commissione per l' invalidità, vicino al codice la diciitura neoplasia con prognosi infausta o probabilmente sfavorevole nonostante l'asportazione chirurgica. Una dicitura standard certo,ma che in un momento di fragilità, in cui si cerca disperatamente di risollevarsi fa sentire un po' così. Ed io che che ci lavoro con le parole non smetterò mai di dire quanto queste abbiano un peso, in qualsiasi contesto di cura. Poi ho pensato alle parole della mia oncologa la prima volta che mi ha vista, quando disperata le chiedevo se quello che mi aveva detto il primo oncologo era vero. " Lascia perdere le statistiche che son cose che servono ai medici. Alla tua età avevi meno dell'un per cento di possibilità di avere un tumore al seno eppure eccoti qui. TU SEI TU. "Di quelle parole ho fatto tesoro.
Volevo confrontarmi con voi su quanto il sapere troppo aiuti o meno ad affrontare in modo positivo una diagnosi come la nostra. Cosa ne pensate? Sto conoscendo donne che non sanno nulla del proprio tumore e non mettono minimamente in dubbio di non guarire. Affrontano le cure ripetendosi che alla fine questa storia sarà solo un brutto ricordo. Di recettori ki67 grading recidive etc etc lasciano che se ne occupi giustamente l'oncologo. Una ragazza l'altro giorno mi ha detto che mi invidiava, che la terapia ormonale è una gran seccatura. Io ho sorriso e ho pensato che il mio voler sapere e capire tutto non lo so forse mi ha fatto e mi fa più male che bene. L'oncologa mi dice sempre di sentirsi sotto esame quando mi vede, mille domande pur sapendo che la risposta a quella più importante non potrà darmela, ne lei ne nessun altro, giusto il Padre Eterno come dice il dott. Catania, quel guariro' rimarrà speriamo a lungo senza risposta.
Vi abbraccio tutte!
Valentina

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Carissima Valentina ti rispondo qui perchè quello che scrivi mi ha commosso e sento che non solo le tue parole ma il modo semplice e coraggioso che ci metti per vivere ogni attimo della vita quotidiana con serenità....beh credo che tu sia semplicemente speciale. Fai bene a programmare tutto ciò che ti piace, sai che ognuna di noi ha nel cassetto un sogno che noi chiamiamo " la lista della spesa" coniata anche questa dalla nostra Francesca e che raccoglie desideri e programmi che vorremmo realizzare e che REALIZZEREMO. Ognuna di noi ha vissuto o sta vivendo le stesse emozioni tue con giorni felici e giorni tristi ma è umanamente salutare far scorrere le lacrime e dirsi che SI SIAMO PROPRIO BRAVE ! Per quanto riguarda il voler sempre e comunque conoscere tutto ciò che ci succede fa parte del carattere di ciascuna, una volta non si parlava di cancro quasi fosse una vergogna ammalarsi, oggigiorno se ne parla anche troppo ma secondo me è meglio, si sa cosa ci aspetta e abbiamo la possibilità di reagire e di tirar fuori tutta la forza che c'è in noi per non cedere e per vivere ogni attimo a modo nostro, perchè ogni attimo è vita. Sei stata eroica ad affrontare i nostri 6000 post però sai che alle volte io li cerco e ti garantisco che questo mi aiuta. E allora insieme andiamo avanti cara Valentina e aiutaci anche tu con i racconti delle tue piccole vittorie giornaliere che sono GRANDI se ci pensi, un passetto alla volta si va insieme verso un futuro migliore. Un abbraccio
Lori
@ Antonia è un piacere risentirti
@ Ciao a tutte/i e buonanotte
Lori

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Valentina, cara...

voler sapere, approfondire, capire, sono le uniche cose che, in seguito alla "lieta novella", hanno arrovellato anche le mie meningi...
Caratterialmente sono fatta così, se non ficco il naso non sono soddisfatta...
Ma aggiungo, a onor del vero, che se fossi stata leggermente più superficiale e non avessi iniziato a scartabellare tutte le pagine del web, non mi sarei mai imbattuta nel Dottor Catania...e, insieme a Lui, a tutti gli altri Dottori e alle Ragazze...

La mia iniezione di positività mi è stata somministrata parola dopo parola, qui, in questo spazio dove non si parla per parlare o per far star bene qualcuno, ma si esprime e si condivide il proprio sentire, quello autentico, dosato solo ed unicamente dal termometro che misura sensazioni autentiche.

Il dolore,
la paura...maledetta PAURA...,
la speranza...colorata SPERANZA,
e piano piano la CONSAPEVOLEZZA,
e poi ancora la DETERMINAZONE,
e il parlare una stessa lingua,
il sapere che SI PUO' FARE
e che la VITA è OGGI!

Non lasciare che la Paura soffochi la VITA...

questo ho imparato, prima ancora di tutto il resto... e ho capito che il segreto sta "tutto" lì: imparare a vivere ADESSO, senza percentuali, e con la consapevolezza che

NOI NON SIAMO SOLO IL NOSTRO ISTOLOGICO,
ma siamo molto di più!

Ringrazio ancora ogni giorno chi mi ha aperto la mente su questi concetti offrendomi l'opportunità di incanalare a tutt'oggi le mie energie in un crescendo di positività, anche quando il morale è a terra e vorresti sapere e sapere e sapere di più...ma le risposte non arrivano in quanto nessuno è in grado di dartele.

Nessuno può SAPERE con certezza...
ma sta a noi VIVERE in questo preciso istante, al meglio, in quanto il dono della vita è troppo prezioso e incommensurabile per barattarlo con la PAURA!

Non è retorica, non sono frasi fatte...
è piuttosto una sorta di alchimia il saper dosare un pizzico di coraggio con una spolverata di ottimismo, aggiungendo all'occorrenza un sonoro ASF...quanto basta, come il sale nelle ricette!

Sai sicuramente cosa significa ASF...
è stata Francesca a coniare questo URLO e da allora Tutte Noi lo strilliamo all'occorrenza....

ASTACCATOFANCULO.........

AL GRANCHIO ... al dolore... alla paura...

E, sebbene possa sembrare inverosimile, Valentina, ti assicuriamo che funziona alla grande!


Portalo con te, a Cuba, insieme alla "pozione" magica!
Non occupano spazio... stanno benone in un angolino del tuo zaino...
... sapranno farti dimenticare ciò che temi e ti regaleranno una forza nuova....

Ti abbraccio, Grande Donnina...e ti stringo con affetto
Adelante, siempre!

Un sorriso,
Rosella

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Antonia...
che bello rileggerti!
Ti abbraccio forte!
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Laura...
ci sei?
Mi - ci manchi!!!!
_______________________________

A Tutte le Ragazze, ai Dottori e agli amori...

fate sogni bellissimi e sorridenti!

Rosella

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