Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

@marina sicily
@marina sicily
dottore! Ragazze!
Ma le 4000 pagine, non le festeggiamo?
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Dr Catania

Ha battezzato la pag 4000 e tra poco raggiungeremo i 60.000 commenti mi fa quasi impressione scriverlo pensando a quando sono entrata

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@marina sicily
Scrivevamo insieme
Daniela Sicilia
Daniela Sicilia
VALENTINA82
Grazie..di cuore tvb..
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Vi anticipo che oggi, me l'ha promesso, scrivera' ROSA sulle sue OVAIE....e i deboli di cuore sono invitati a cambiare canale.
Ma chi scappa dai problemi REALI, imparera' solo ad angosciarsi per i fantasmi immaginari

Vi riporto qui la sua sua storia . L'avevo operata, ragazzina, io nel 2003
e dopo 8 anni metastasi ossee . Ha trovato l'amore della vita che doveva occuparsi di lei tumorata e in pieno benessere si scopre che ha un tumore al fegato.
Rosa da tumorata diventa caregiver per un anno del compagno, che non ce la fa.
In questa storia incredibile c'e' anche, quando la sfiga ci vede benissimo, una figlia adottiva desiderata e coccolata sulla quale vi scrivera' Rosa.
Ora Rosa da poco e' stata operata alle ovaie ....e ieri al telefono le ho fatto una "cazziatona" : "Rosa non sono preoccupato del suo istologico, ma della sua batteria che percepisco scarica". Vi raccontera' lei.

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ROSA


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L'ospite indesiderato lo individuiamo con una eco e mammografia nell'estate del 2003: ho 35 anni e da un po' di tempo sento un fastidio come se fosse un crampo sotto il capezzolo. Dopo la mastectomia con scavo ascellare il mio ospite asportato e analizzato presenta queste caratteristiche: carcinoma duttale infiltrante, a medio grado di differenziazione, G2bicentrico, ER90%, Pgr 80%, Ki67 11%, c-erbB2 debole nel 70% delle cellule, assenza del gene Her-2/neu. Attraverso tutto come un bravo soldatino, rassicurando una mamma ansiosa e un papà fragile di nervi. D'altra parte sono abituata a muovermi in punta di piedi. Dopo un primo momento in cui mi sento smarrita, come in una centrifuga, comprendo che non ci sono lotte e nemici da sconfiggere ma un nemico, il tumore, che devo imparare a conoscere il più possibile per camminarci a fianco e, con le cure, cercare di farmelo amico se possibile. Mi sento fortunata perché ho incontrato un bravo chirurgo, il dottor Catania che anche se apparentemente un po' burbero, mi fa subito comprendere che nella scelta dell'oncologo è meglio affidarmi a chi sento che sa prendersi cura della mia persona e non solo delle mie cellule. Sono parole nuove, un po' strane, ma che fanno parte di un linguaggio che comincio a comprendere...La medicina non è una scienza esatta e noi pazienti dobbiamo, possiamo muoverci e scegliere. Come anche scegliere di tener a bada le amiche che amplificano le nostre ansie e non ci aiutano. Con serenità cerco di attraversare gli anni di cure insieme al mio amore, Enrico, che un anno prima ha perso la sua mamma per un tumore. Anche per lui, con lui sono sorridente. Insieme abbiamo il desiderio appena potrà tornarmi il ciclo, di allargare la nostra famiglia diventando tre e chissà magari 4, 5 intorno alla nostra tavola. Nel 2005 Enrico viene operato d'urgenza dopo un malore che sembra un blocco intestinale: gli asportano una parte dell'intestino. E' un tumore con secondarismi al fegato. I ruoli si ribaltano, la nostra vita cambia improvvisamente: le prospettive di vita del mio Enri già dall'inizio appaiono limtate, gli oncologi dicono che in una situazione come la sua le cure aiutano a regalare circa due anni. E io sento che la clessidra del tempo dell'Enri è partita, riducendo, granello dopo granello, la possibilità di vivere la nostra vita e i nostri progetti. Da malata divento care giver, ora sono io quella che sta meglio tra i due. Viviamo i due anni (che poi saranno un anno e mezzo) con intensità e gioia: non ci vogliamo perdere la bellezza del nostro stare insieme e della vita e, fino a quando possiamo, cerchiamo di vivere con semplicità e consapevolezza le nostre giornate. Ricordo che per i mondiali del 2006 Enrico si presentò a casa con una TV più grande: "anche i mondiali dobbiamo goderceli e vederli al meglio" disse. Poi arrivò il momento in cui cominciò la "traversata" dall'altra parte della vita: mi misi in aspettativa dal lavoro e in quei due mesi attraversammo sempre insieme quel tratto di cammino fatto di silenzi, di sofferenze, di speranze, di consapevolezze, soprattutto di tanto bene.
Dopo la mancanza di Enrico la mia vita per due anni è stata come protetta da una pellicola tra me e il mondo. Conducevo le mie giornate con dignità e serenità, cercando di amare la vita anche per lui, perché io c'ero ancora! E ogni cosa bella la vivevo anche per lui. In quel periodo si fece in me strada il pensiero e il desiderio dell'affido familiare: non ero diventata genitore naturalmente, potevo esserlo così. Dopo sei mesi i servizi mi presentarono Andrea, una bambina dolce di 10 anni. Oggi Andrea ha compiuto 20 anni e la nostra storia insieme, di figlia e mamma affidataria ha tanti colori e tinte: delicate e forti, chiare e scure. In fondo Andrea crescendo perché avrebbe dovuto affezionarsi tanto a me? Lei che era stata abbandonata poteva abbandonarsi a una mamma affidataria incerta?..Incerta si, perché nel 2011 l'ospite indesiderato, nemico amico accanto al quale camminavo si è rifatto strada con metastasi ossee. Sulle cervicali. Ho attraversato quel momento, nel 2011, un po' frastornata. Radio terapia, ripresa di nuove cure e poi via, riparto come nuova a onorare la vita come dico sempre io.Si perché la vita la voglio onorare proprio tutta, sempre, finché posso. Mi sembra che il senso della vita stia proprio qui, nel cercare ognuno sulla sua strada, con la sua storia a cercare di andare avanti con bellezza . E la bellezza e la serenità non sono solo per chi non ha pensieri sofferenze, smarrimenti,i ncertezze. Sono per tutti.

Nell'estate 2016 l'ospite indesiderato nemico amico si fa' presente con maggior forza: si estende su nove vertebre della colonna. Questa volta è proprio un po' cattivello: non riesco a stare in piedi, a camminare. Poi, piano piano, in sette mesi di cure e riposo a casa (anche perché sono tanto stanca e stordita!) riesco a risollevarmi. Sono un po' più piegata, la mia schiena è più curva, alcune vertebre crollate. Sono più bassa, un aspetto che copro con abiti ampi, che nascondano anche un busto pesante. Però mi sento anche leggera e contenta, quando, nonostante le tante limitazioni, riesco a camminare e andare sui prati in montagna o anche solo a fare due passi.
Sono qui, un po' più stanca ma sempre Rosa. Un po' smemorata ma con una domanda e una nuova consapevolezza: e ora come posso ancor più onorare e godere della vita che ancora mi viene donata?
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al Primo Convegno RFS Milano] e al secondo Convegno di Lecco
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Daniela Sicilia
Daniela Sicilia

E dimenticavo pure con l ansia andrò a Bruxelles a festeggiare il mio compleanno il 13 febbraio..i miei 41 anni..

- Modificato da Daniela Sicilia
Speranza
Speranza
Fiduciaria elisa:
Speranza a me è andato in necrosi e per poco scrupolo o forse per necessità o forse semplicemente perché doveva andare cosil'hanno tolto ... f

Elisa mi spieghi come è avvenuto il tutto, necrosi parziale/totale, il decorso, dopo quanto tempo hai rifatto l'intervento, se è stato in day hospital, in anestesia locale, insomma se non ti scoccia mi dai un po' di info dettagliate? Pleaseeee
Daniela Sicilia
Daniela Sicilia
salvocatania
Dott spero che le mie coronarie reggono il racconto di Rosa..
La quale ho conosciuto al Convegno a Lecco,ed è una persona magnifica.
Speranza
Speranza
Daniela Sicilia:
dimenticavo pure con l ansia andrò a Bruxelles a festeggiare il mio compleanno il 13 febbraio..i miei 41 anni..

Daniela facciamo piccoli passi. Concediti una tregua. Fai un patto con i tuoi fantasmi, chiedi loro PEACE almeno per il tuo weekend di compleanno
- Modificato da Speranza
Ex utente
Ex utente
Jenny:
La cosa non chiara è: ma dopo l'intervento se non ci sono metastasi e si sono tolti i linfonodi intaccati non si è guariti?

A me il primario di radiologia, che aveva fatto eco e agoaspirato con l'anatomopatologa, quando mi ha consegnato tutti i referti compresa la mammografia mi ha ribadito che dopo l'intervento potevo considerarmi guarita.

Non so che dire....

PS: la casa che hai visto? com'era?
pepeli
pepeli
dott CATANIA il k di rosa è fotocopia del mio.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
@marina sicily:
Ma le 4000 pagine, non le festeggiamo?

Si le festeggiamo...ma aspettiamo il traguardo storico dei

commenti !

Non vi sfugge nulla
Speranza
Speranza
dott. Catania
Potrebbe scrivere qualcosa in merito alla necrosi areola capezzolo. Vorrei essere preparata al tutto, psicologicamente parlando.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Daniela Sicilia:
Dott Catania allora lei mi ha detto che mi vuole aiutare..Allora secondo lei faccio bene a farmi il marcatore tumorale? Il test genetico e ormai assodato e da fare,poi il 30 ho ecoaddome e poi farò la trans vaginale e una bella visita ginecologica ma non dalla mia amica perché certe volte mi sento davvero presa in giro,e preferisco scegliere una persona che non mi conosce .X il fatto della protesi ho accantonato il problema Allergan, devo dire che se non fosse x questa tensione non penserei neanche al lipofilling perché con la protesi ci sto bene,Buona giornata

Vede che lei non ha letto una sola delle mie risposte ? E per lei sono centinaia !

Daniela Sicilia:
Allora secondo lei faccio bene a farmi il marcatore tumorale?

Ho sempre scritto che sono aspecifici e inaffidabili. E ho sempre scritto che a "gente come Daniela" non vanno fatti mai, MAI MAI MAI perche' possono incrementarsi per cause NON TUMORALI e poi non si riesce ad identificarne la vera causa.

E questo vale per il resto (ecoaddome)

Daniela Sicilia:
X il fatto della protesi ho accantonato il problema Allergan, devo dire che se non fosse x questa tensione non penserei neanche al lipofilling perché con la protesi ci sto bene,

Ma a chi la vuole raccontare ?
Il fantasma della protesi e' stato accantonato perche' adesso ci sono i fantasmi delle ovaie che si sono accomodati sul divano di casa sua
Lei ha bisogno di avere un fantasma in casa ! Proprio non ne puo' fare a meno !

Una volta esistevano dei professionisti, specie in Inghilterra, pagati per scacciare i fantasmi dalle case stregate .
O se ne cerca uno o si affida ad uno psicologo...affidabile !



salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Speranza:
Potrebbe scrivere qualcosa in merito alla necrosi areola capezzolo. Vorrei essere preparata al tutto, psicologicamente parlando.

Perche' dovrei parlarle della necrosi del capezzolo che ancora ( e spero mai !) non ha ????
Il complesso capezzolo-areola va spesso a rischio necrosi e nella maggioranza dei casi si tratta di un falso allarme.

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