Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Rain84
Rain84

Ho finito ora di leggere tutti gli approfondimenti del dottore, molto belli..grazie Dottore. Io non sono molto brava ad incoraggiare le altre, anche perché mi sento ignorante in questo campo,ho tanta confusione e ancora non ho capito come funziona i k. Al limite posso solo dare una mia esperienza su quello che ho vissuto fino adesso, limitata alla perdita di capelli e alle prime terapie. Altre informazioni non riesco a dare perché non sono competente.

Ex utente
Ex utente
Pansé
Grazie delle tue parole💞la tua tra molte è la storia che mi sta insegnando di più perché non nascondi la sofferenza ma racconti e parli di VITA, sempre!!

Credo però che ormai il mio disturbo ossessivo sia ora troppo acuto per riuscire a tirarmene fuori da sola. So che nessuna di voi intendeva dirmi che non dovrei scrivere qui e ve ne ringrazio tantissimo. È un pensiero mio, perché leggo le vostre storie tutti i giorni e mi sento una merda, nonostante la mia enorme sofferenza.

Credo e spero che il passo più importante sia quello di accettare i farmaci nonostante il terrore e affidarmi alla psichiatra.

Grazie a tutte per le vostre parole 💞
Vi leggo vi abbraccio
Molly92
Molly92
Michi2:
Eh già, ci proviamo dai. Domani ho prenotato la prima seduta dal mio nuovo psicologo, vediamo quanto dura, l'ultimo l'ho mandato affanculo al quarantesimo minuto dall'inizio della seduta. Speriamo di farli almeno tutti i minuti a disposizione! ✨😛 ridiamoci và. Hey, facci sapere del tuo viaggio negli States e facci sognare!

dai, dai vedrai che è la volta buona! E se non lo è ti sei sfogata almeno un po’, in un certo senso è già una piccola liberazione.
Certo vi porterò con me virtualmente!
Arena
Arena
Molly92:
Lo so che non è facile, io stessa sono sulle montagne russe, però mi sto convincendo che l’unica soluzione è cercare di vivere il più possibile, chissà magari possiamo essere per loro ispirazione ed influenzarle positivamente. Preoccuparsi va bene, ma accanirsi alla fine ci sarà sempre qualcosa che sfugge dal nostro controllo e non faremo mai abbastanza se la mettiamo in questi termini

Se vi può servire come punto di riflessione: io non sono caregiver ma diretta interessata. Se gli altri mi stanno troppo addosso io affogo, se invece si comportano con normalità (la normale quotidianità delle cose) io sono più rilassata, mi aiuta a sentirmi meglio e a mettere da parte la malattia, per quanto possibile. Poi ci sono i giorni no, ovvio, ma ho bisogno di sentirmi normale anche agli occhi degli altri. Se mi chiedono ogni 2 minuti come sto, e mi fanno le cose per non farmi fare sforzi e insistono per farmi fare delle visite per la qualunque, mi mettono paura e sento che mi manca proprio l'aria. Ciò non toglie che gli altri si preoccupino, come mi preoccupo anch'io, ma con le giuste misure. È ovvio che il punto critico è trovare l'equilibrio, anche perché ognuno ha il suo, come diretti interessati e come caregiver, non c'è una ricetta unica. L'eterna ricerca dell'equilibrio..... per noi e per gli altri
Arena
Arena
Michi2:
Domani ho prenotato la prima seduta dal mio nuovo psicologo, vediamo quanto dura, l'ultimo l'ho mandato affanculo al quarantesimo minuto dall'inizio della seduta. Speriamo di farli almeno tutti i minuti a disposizione!

Simi78
Simi78
ladybug
Hai ragione Lady....chi vivrà vedrà!

Ho visto che il dottore stanotte ha scritto moltissimo e stasera vorrei leggere con calma, i suoi consigli sono sempre preziosissimi.

Grazie per essermi vicino
Simi78
Simi78
ladybug
Anche io non resisto fino a 6 mesi....proverò con una tinta senza ammoniaca come la tua.
La resorcina non so cosa sia ma adesso consulto dottor google
Buona serata
pepeli
pepeli
salvocatania

Ho letto gli approf.ti di stanotte e la ringrazio.
Vorrei chiederle se, con altre parole, mi chiarisce cosa intende x quoziente critico che ancora non mi è chiaro.
Grazie.
Molly92
Molly92
Arena:
Se vi può servire come punto di riflessione: io non sono caregiver ma diretta interessata. Se gli altri mi stanno troppo addosso io affogo, se invece si comportano con normalità (la normale quotidianità delle cose) io sono più rilassata, mi aiuta a sentirmi meglio e a mettere da parte la malattia, per quanto possibile. Poi ci sono i giorni no, ovvio, ma ho bisogno di sentirmi normale anche agli occhi degli altri. Se mi chiedono ogni 2 minuti come sto, e mi fanno le cose per non farmi fare sforzi e insistono per farmi fare delle visite per la qualunque, mi mettono paura e sento che mi manca proprio l'aria. Ciò non toglie che gli altri si preoccupino, come mi preoccupo anch'io, ma con le giuste misure. È ovvio che il punto critico è trovare l'equilibrio, anche perché ognuno ha il suo, come diretti interessati e come caregiver, non c'è una ricetta unica. L'eterna ricerca dell'equilibrio..... per noi e per gli altri

Grazie Arena per questa riflessione.
Anche io la vedo come te. A volte mia mamma piange, lei mi dice che a volte capita e che ne ha bisogno per sfogarsi, dopo si sente meglio. Prima le stavo addosso ora la lascio fare. Ma non perché me ne frego (e lei lo sa), ma perché ho capito che ne ha bisogno. Ha bisogno di piangere alcuni giorni per stare meglio
pepeli
pepeli
dott Catania

Sempre rileggendo i suoi interessantissimi approfondimenti di stanotte , sa dottore, mi è venuto alla mente ciò che mi disse mia suocera qualche anno fa quando le trovarono le metastasi alle ossa (cioè circa un anno dopo che aveva terminato chemio, radio e terapia ormonale ).............. "mi avevano detto che ero guarita!"............ io non risposi nulla, ma mi vennero in mente questi suoi approfondimenti che già all'epoca aveva scritto qui nel blog e pensai che quel medico avesse voluto somministrarle tranquillità e gioia x aver terminato i suoi percorsi di cura.
Era stato un errore in quel caso ?
Lei si era sentita guarita e fiera di aver superato quel brutto periodo, orgogliosa di esserne uscita e credo libera.
Secondo lei quel medico aveva fatto bene a dirle così ?
Arena
Arena
Molly92:
ora la lascio fare. Ma non perché me ne frego (e lei lo sa)

Esatto, è questo il punto
- Modificato da Arena
ElPiGi
ElPiGi

Oggi mi mancava
- la zia che si mette a piangere per telefono
- l'amica che ti chiama per chiederti come stai, e poi si mette a piangere perche' non sa se vuole veramente un figlio dal compagno (stanno facendo fecondazione assistita)
- la cugina di mio marito che si e' autoinvitata Giovedi' dicendomi di non preparare il pranzo, vuole solo vedermi (viene da altra regione, tu non vorrai pranzare, noi magari si🤦‍♀️), a cui ho dovuto gentilmente far capire che il giorno prima della terapia non so come sto, che forse voglio parlare forse no, che voglio stare tranquilla a casa o andare in giro, al mare, in bici tutto il giorno, che forse non mi va di preparare il pranzo o voglio stirare (😁).
Spero potra' vedermi ancora🤦‍♀️

Io ringrazio veramente tutti, tantissime persone ho intorno, ma alcune veramente sono tossiche ora!!!!

ElPiGi
ElPiGi

Un giorno rispondero' circa quello che e' stato il mio ruolo di caregiver e come l'ho vissuto...per ora vi dico solo di stare accanto senza soffocare, perche' c'e' bisogno di sentirsi compresi ma non malati, di vivere come sempre, nella naturalezza della vita❤️

Pansé
Pansé
Valet87:
troppo acuto per riuscire a tirarmene fuori da sola

Infatti il mio consiglio è di farti aiutare.
Io ci sto provando, purtroppo con i problemi nuovi ho dovuto abbandonare la terapia per adesso, ma ogni lunedì io uscivo motivata dall’incontro con la psicologa. Per questo ti dicevo, potessi tornare indietro non farei gli stessi errori.
Purtroppo esser non si può più di una volta….
Ex utente
Ex utente
Pansé
Faccio tesoro delle tue parole e ti auguro di riuscire presto a ritrovare quell’ora di tempo per te stessa e la tua cura 💞💞💞
E un mare di vibrazioni positive per tuo marito🍀🍀🍀

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