Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Dottore, anzitutto grazie per la celere risposta.
Il tumore, purtroppo, non è ormono responsivo. Nel 2020 feci quadrantectomia al seno sinistro ed il referto istologico confermò la diagnosi di carcinoma mammario infiltrante seppur di piccolissime dimensioni. Feci, all'epoca, un corposo ciclo di radioterapia senza troppi disagi eccetto il contraccolpo psicologico a seguito della diagnosi.
Da allora ho continuato con i controlli di routine sempre tutti negativi eccetto quest'ultimo di luglio in cui il radiologo ha riscontrato la presenza di queste microcalcificazioni nella medesima zona operata. Calcificazioni definite ALTAMENTE SOSPETTE. Ad ogni modo, a fine luglio farò il prelievo tramite ago aspirato nella zona interessata per avere la conferma istologica.
Capisco benissimo che non sia facile dare un consulto a distanza. Tuttavia le chiedo, posta la conferma istologica del ritorno della malattia, lei come procederebbe visto e considerato il poco tempo trascorso tra il primo tumore e la recidiva e, inoltre, la mancata sensibilità alla terapia ormonale? Grazie ancora
Io ci sono!
Buonanotte a tutti!
“Supererai anche questa…tu sei forte…il Signore da le croci a chi le può portare…”
Elenco:
2012 nasce mia figlia due screening negativi per fibrosi cistica, dopo due mesi in cui vengo classificata depressa per il parto si scopre, anzi scopro, perché la genetica l’ho fatta io, che avevo ragione. Mezzo polmone rimasto passiamo gli anni tra fisioterapia e cicli in vena ogni tre mesi. Io ovviamente lascio tutto per dedicarmi a lei e smetto di fare ogni cosa.
Nel 2020/2021 la situazione precipita perché non ha più globuli bianchi, l’infezione al polmone è ormai troppo importante e va operata (il Gaslini ne ha fatto uno solo intervento di questo tipo e il Meyer nessuno). I suoi medici compiono un miracolo e ottiene un farmaco ad uso compassionevole che cambia completamente la situazione. Abbiamo solo un mese di serenità e arriva il Covid, non sappiamo che ceppo era, so solo che gran parte dei contagiati (persino l’alunna) vanno praticamente tutti in ospedali gravi. Mio marito peggiora sempre più, ottengo l’ossigeno, ma niente… per due volte chiamo l’ambulanza ma non se lo portano con la scusa che non c’è posto ( non era vero, avevano l’ordine di non portarseli dopo una certa data, mi disse il suo medico, e così poi fu) una mia amica mi fa chiamare da un medico del nord che aveva curato sua madre, ci sentiamo e lui mi dice “si rende conto che suo marito le sta morendo a casa” e gli racconto che non avevano voluto ricoverarlo. Comincia una terapia con l’aiuto anche della terapista di mia figlia specializzata in fisioterapia respiratoria, non dormo per sei notti perché aveva avuto una crisi cardiorespiratoria di notte per nel
Sonno si era tolto l’ossigeno. Questo medico fa il miracolo a mille km da qui e lui comincia a migliorare, tutto questo mentre anche io avevo la polmonite.
Passa un mese, mio padre non si sente bene, capisco che ha qualcosa, fa una visita cardiologica con mio marito, il cardiologo da degli accertamenti da fare a mio marito perché nota qualcosa e anche a mio padre. Mio padre una mattina mi chiama e capisco che qualcosa non va, quindi lo portiamo al pronto soccorso e lo ricoverano: li avrà un arresto cardiaco ma riusciranno a rianimarlo con 12 costole rotte e impianto di pacemaker. Mio marito comincia a stare male, prostatite dovuta probabilmente ai farmaci fatti per il Covid o al Covid. Un altro mese di antibiotici. Passa un mese, improvvisamente mi vengono dei dolori atroci all’addome che non vanno via: un calcolo di 3mm (non cm) mi lacera l’uretere, vengo operata d’urgenza dopo non so quante tac e giro di ospedali, mi mettono uno stent ed il catetere, ma lo stent aveva dentro un bel regalo, la klebisiella multiresistente, un mese e mezzo di febbre a 40 e alla fine ne sono uscita solo perché hanno tolto lo stent infetto. Mio marito riprende gli accertamenti per il cuore, dopo un mese e dieci giorni dalla mia uscita dall’ospedale, ci entra lui è ne uscirà devastato, io lascio le bambine, e resto tutto il giorno da sola sotto l’ospedale per oltre dieci giorni finché non torna in riabilitazione qui, ma non è più quello di prima, cerchiamo di riprendere una vita decente nella speranza che “ci sia una tregua”: col cavolo! Faccio un controllo a febbraio, a marzo mi operano ma stavolta io mi perdo perché non ho più quella forza che ho sempre avuto e la paura mi vince “e se torna? E come faccio? le ragazze? Mia figlia? Io ci vivo da anni sotto questi stress continuo,,,come lo evito? Non mi sono mai dedicata a me..” i primi di giugno arriva questo mal di schiena e il resto lo sapete.
Avete detto di sfogarmi qui, l’ho fatto
L’ho fatto per mi viene da urlare per ognuno che mi ripete le frasi scritte all’inizio, mi verrebbe di prenderli a sberle e dire “facciamo cambio e poi te lo dico io…”
“Calati giunco….”
Qua non c’è che calare, sono undici anni che sto calata e mi sa che è meglio stare sotto perché ogni volta che riemergo poi riascendo peggio di prima. In tutto questo immaginate le mie figlie, ben consapevoli, vista la piccola, della malattia e della morte!
Scusate ma dovevo sfogarmi, ditemi che non sono cretina, che anche voi odiereste quelle frasi al posto mio, che anche voi vi sbattereste la testa nei muri…
Non sei cretina, e non sei neanche una roccia, ne hai passate tante e il fatto che uno attraversi il dolore e cerchi di fare coraggio a chi gli sta intorno non significa che possa sopportare la qualunque. Tra traversie da “malasanità “ e traversie individuali davvero troppe.
…tuttavia…batti pure la testa contro il muro… ma mai perdere la speranza continua a scrivere, anche questo significa “dedicarsi a se’”
Si spera che tuo marito in ospedale sia curato al meglio e che pian piano un raggio di sole penetri tra le nuvole.
Noi ci siamo e ti circondiamo di affetto. Conta pure su di noi
Un abbraccio forte
Che solitudine….
Nn mollare, con te ❤️
Buongiorno dott Catania ❤️
Buongiorno blog ❤️
Io ci sono 🌺🌼🌸
Un abbraccio immenso
E una miriade di fili colorati 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈 per voi 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈 noi ci siamo 🌈🌈🌈
Probabilmente benigno
Probabilmente benigno
Probabilmente benigno …
🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️🌈❤️
Il tumore, purtroppo, non è ormono responsivo. Nel 2020 feci quadrantectomia al seno sinistro ed il referto istologico confermò la diagnosi di carcinoma mammario infiltrante seppur di piccolissime dimensioni. Feci, all'epoca, un corposo ciclo di radioterapia senza troppi disagi eccetto il contraccolpo psicologico a seguito della diagnosi.
Da allora ho continuato con i controlli di routine sempre tutti negativi eccetto quest'ultimo di luglio in cui il radiologo ha riscontrato la presenza di queste microcalcificazioni nella medesima zona operata. Calcificazioni definite ALTAMENTE SOSPETTE. Ad ogni modo, a fine luglio farò il prelievo tramite ago aspirato nella zona interessata per avere la conferma istologica.
Capisco benissimo che non sia facile dare un consulto a distanza. Tuttavia le chiedo, posta la conferma istologica del ritorno della malattia, lei come procederebbe visto e considerato il poco tempo trascorso tra il primo tumore e la recidiva e, inoltre, la mancata sensibilità alla terapia ormonale? Grazie ancora
A questa domanda si può rispondere solo con la tipizzazione istologica della nuova lesione.
Microcalcificazioni altamente sospette non vuol dire con certezza che siano maligne.
P.S.
Pr favore si deve firmare anche con un nome di fantasia.
Qui siamo migliaia di utenti.
Tantissimi auguri a tua figlia Perdona il ritardo
Puffi
Alexit❤️
Tappo
Grisù
Buona domenica blog ☀️
Pansé ❤️
Un abbraccio a Lorenzo e Matilde
Buona domenica family