Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Kitu
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Ecco qua dottor Catania,

https://www.breastcancercare.org.uk/information-support/news-personal-stories

Questo è il blog ufficiale gestito dall'associazione breast cancer

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salvocataniaMedico Chirurgo
Jenny:
Dottore io mi sono appena alzata perché stanotte non ho dormito tra le due e le quattro, tra l'altro qui no terremto ma fortissima grandine a quell'ora, per soliti problemi che ho in queste sertimane: troppo freddo. Non c'è niente che me lo possa togliere, piumoni, coperte, imbacuccamenti. Ieri in casa tutto il pomeriggio così, con maglioni addosso, termosifoni a palla...piedi congelati!
E poi stanotte mi formicolavano le labbra e ho notato che mi capita più spesso di un tempo che mi si addormentino le mani. E allora mi chiedo mettendo tutto insieme, i piedi, le mani, le labbra, è un problema di circolazione periferica? C'entra la terapia ormonale? ?Non ho mai sofferto così tanto il freddo sono esausta....

Non credo che c'entri la terapia ormonale. Per risalire alle cause ne dovrebbe parlare con l'oncologo nel corso di una visita, ma i suoi disturbi sono cosi' aspecifici che una idea, che sono costretto a tenere per me, se fossi il suo curante ce l'avrei....

Ma gia' l'ho espressa qui una altra notte in cui non riusciva a dormire e ...combinazione anche quella notte erano le due del mattino, ora tipica del panico notturno.
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Scusi comprendo che l'istologico non glielo consegnera' il chirurgo ma



Arianna 76:
Ho chiesto con la chirurga se ci fosse il 22 per la consegna dell'istologico e mi ha detto che non lo sa. Ma la consegna dell'istologico non dovrebbe essere da parte del chirurgo che ha fatto l'intervento?

Che le hanno dato la tachipirina per il prurito



Le hanno tolto il drenaggio, suppongo visitandola, e chiede a me

Arianna 76:
Dottor Catania la mamma ha tolto il drenaggio, deve sempre stare immobile il braccio?

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Beatrice Duranti:
Questa è invece dedicata al dott.Catania:"Ongaro fa il medico; la sua pacatezza rassicurante e la sua mite e ferma precisione danno subito un senso di sollievo ai pazienti che vanno da lui con le loro ansie, i fantasmi dell' insonnia e del panico, le ossessioni coatte, il vuoto di una vita che sembra risucchiata nel buio. Lui ascolta, disponibile, senza fretta. Si addentra nelle spirali dell' angoscia con la paziente leggerezza di un gatto; saggia il terreno con domande discrete e con una sorniona ironia, suggerisce un farmaco senza promettere miracoli, ma la zampa felina non si lascia scappare la serpe dell' ansia, l'afferra senza parere e la tira fuori, e spesso, dopo qualche tempo, le persone braccate dai demoni ritornano capaci di vivere."Lo scrittore Claudio Magris non manca di insinuare che esiste un legame tra la grande capacità empatica di questo medico e l attività letteraria. Perché nei tempi liberi dal lavoro il dott. Ongaro si dedica alla scrittura creativa.Per costruire una relazione di cura, deve essere in grado non solo di leggere e dare alle narrazioni dell' altro il significato che ad esse intende attribuire , ma anche e soprattutto di evocarle, di guidarle, di concludere, costruendo così uno spazio narrativo colmo di significati.Il medico deve essere incline a vedere nei pazienti non solo corpi da curare, ma storie da scrivere..

Grazie per l'immeritato accostamento !

Per questo parliamo quando ci riferiamo al nostro blog di Medicina Narrativa se no parleremmo di STORYTELLING


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Vale88
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Buona sera ragazze e dottore. C'è una domanda che mi attanaglia la mente.
Come gia Avevo detto , a mia mamma è stato diagnosticato un lobulare infiltrante g2 con associati diversi focolai di neoplasia lobulare in situ. Mi domando... Possibile che due anni fa in seguito a mammografia ed ecografia fatta come screening, la radiosenologa ha detto che non aveva niente? E tempo due anni si trova un infiltrante?

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TriploKatia:
Dottor Catania ,avevo letto qui un suo approfondimento nel quale minimizzava come fattore di rischio per il cancro la depressione o lo stress conseguente ad un evento traumatico (lutto, aggressione, incidente stradale e anche un tumore o una grave malattia).Ho letto ieri che uno studio invece rilancia un nuovo allarme sugli eventi traumatici stressanti come importante fattore di rischio per il cancro.
Dobbiamo preoccuparci un pò o tanto ?Katia

Intanto Brava Katia perche' e' una delle utenti di questo blog che ha fatto registrare uno dei piu' rapidi
che io ricordi.

Le allego quello che potrebbe avere letto qui e scritto dal sottoscritto
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LO STRESS PROVOCA IL CANCRO ?

Lo stress provoca il cancro ?

A tutt'oggi (era una ipotesi del secolo scorso smentita) non esistono prove convincenti !
Anche perche' se fosse vera tutta la popolazione avrebbe il cancro nel corso della vita.

Tutto e' nato da una vecchissima tabella del 1967: la famosa tabella Holmes sullo stress?
chi aveva avuto un certo punteggio si sarebbe ammalato entro l'anno
http://www.officina-benessere.it/wp-content/uploads/2012/10/la_tabella_dello_stress.pdf

La tabella Holmes-Rahe, su cui ci ha speculato tanta Medicina Alternativa per un secolo, e' del 1967 (Journal of Psicosomatic Resaerch).
Ci hanno speculato (e persino adesso continuano a specularci gli Hameriani, tra cui la Brigliadori) nonostante numerosi studi quasi tutti del secolo scorso non abbiano confermato che uno o piu' eventi, come ad esempio la morte del figlio o del marito, una separazione o un divorzio , possano aumentare significativamente il rischio.

E' verissimo che ci sia uno studio finlandese che conferma l'associazione , ma con campione relativamente piccolo (87 casi) che evidenzia un rischio 5 volte superiore con le perdite affettive avvenute nei 6 anni precedenti.
Ma accanto a questi esistono studi poderosi come quello nella composizione del campione come quello prospettico norvegese (1994) che ha indagato in particolare sulla perdita del figlio o del partner.
In ogni caso anche per I pochi studi che hanno mostrato una associazione (es. Chen 1995) si tratta di campioni meno significativi e che aprono ipotesi del tutto differenti rispetto alla tabella di Holmes.
1) Pare che non sia tanto l'evento del lutto a determinare il maggior rischio, quanto l'incapacita' o l'impossibilita' di fronteggiare l'evento (Coping)



2) E' stata suggerita anche l'ipotesi della sensibilizzazione individuale ( Anisman 1982) cioe' del rischio dipendente dall'essere stati sottoposti in eta' precoce a ripetute condizioni stressanti che porterebbero in eta' adulta a sovrastimare l'evento e a sottostimare la propria capacita' di adattamento.


E i lavori che dimostrano la relazione tra stress e riduzione del sistema immunitario dove si collocherebbero oggi?

. Con il copia incolla ho riportato questa discussione nel blog
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-1258.html#msg20673
(commento 18.661)

Si collocano in un contesto molto piu' ampio e che riguarda lo stato di salute e tutte le altre malattie. Mentre il pregiudizio Hameriano era predittivo di una malattia oncologica, lo stress sicuramente non fa bene neanche alle arterie e a tutti gli altri tessuti e cellule.

Resta quindi l'associazione stress-malattia e non necessariamente cancro.

Il problema cancro , ma vale anche per alcuni virus (Aids) non e' un sistema immunitario inefficiente. Puo' addirittura essere efficientissimo ma poco puo' fare se il virus ( attraverso un mantello dell'invisibilita') o la cellula tumorale sfuggono alla sua sorveglianza perche' si "travestono" e quindi scambiati per elementi normali dell'organismo.

"Le cellula tumorale sfuggono alla sua sorveglianza perche' si "travestono" e quindi scambiati per elementi normali dell'organismo."
Aggiungo per far comprendere facilmente.
Il sistema immunitario agisce producendo anticorpi contro gli antigeni per distruggere una massa tumorale. Ma deve riconoscere questi antigeni che si trovano ben "nascosti" si fa per dire all'interno delle cellule tumorali.
Da alcuni anni e' in corso uno studio negli Stati Uniti che puo' considerarsi rivoluzionario.
In corso perche' necessita di doveroso follow-up.
Se mediante un ago ecoguidato andiamo a congelare il tumore della mammella(- 20 gradi) il procedimento provoca lo scoppio delle cellule tumorali che liberando gli antigeni in circolo non hanno piu' scampo. In tal modo e' possibile evitare sia l'intervento che la chemioterapia

Da un po' mi sono convinto che
" la mente accenderebbe qualcosa che ancora non sappiamo "

Accendiamo probabilmente un corrispettivo "biologico" non necessariamente il placebo
http://www.senosalvo.com/placebo_I.htm
Non intendo scriverci un articolo scientifico ma tra non molto pubblichero' a scopo di provocazione i dati che riguardano il blog ragazze FUORI DISENO
500 circa utenti .
Tra questi e' stato selezionato un campione di 53 pazienti che presentano almeno 2 fattori prognostici moooolto sfavorevoli. A 5 anni avremmo dovuto avere tassi di sopravvivenza di questo campione < al 50 % sulla base delle previsioni statistiche .
Alcune di queste pazienti sono in fase metastatica , metastasi epatiche comprese.
Per evitare critiche prevedibili anche dei rosiconi ho organizzato 2 convegni (2013 e 2017)
Proprio per VERIFICARE l'autenticita' di pazienti reali (quindi no mitomani).
SONO , mediamente a distanza di quasi 6 anni, TUTTE VIVE E VEGETE in barba alle nostre previsioni statistiche.
Terapia? Quella tradizionale + quello che noi chiamiamo altro (stanarle dal guscio, allenare tutti i giorni la RESILIENZA attraverso la narrazione e la condivisione, abboffare il cervello sino alla "sazieta' semantica)

Perche' non sono morte piu' del 50 % di esse ?
a) perche' sul blog si auteselezionano survivors con caratteristiche che non conosciamo ? (vedi marmotte)
b) perche' con l'ALTRO, oltre alle terapie convenzionali , accendiamo un corrispettivo biologico che ancora non conosciamo ?



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Mentre l'articolo che potrebbe avere letto ieri e' questo

https://www.repubblica.it/oncologia/news/2019/01/14/news/cancro_vivere_un_evento_traumatico_puo_aumentarne_il_rischio-216547575/

Non e' un articolo importante perche' non si tratta di una ricerca epidemiologica su numeri (solo 70 casi) poderosi, ma in ogni caso conferma quanto ho scritto nell'approfondimento e glielo virgoletto

" Pare che non sia tanto l'evento del lutto a determinare il maggior rischio, quanto l'incapacita' o l'impossibilita' di fronteggiare l'evento (Coping)

[imgs]




Ragione di piu' per incoraggiare la resilienza e soprattutto incrementare il quoziente
PROATTIVO




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TriploKatia:
Il Triplo non è più la mia ossessione che paralizzava la mia vita.Ho imparato proprio qui a non rimuoverlo , ma a sorridere della mia grave vecchia paturnia.Ora il Triplo grazie a tutte voi non è più dentro di me , ma è solo un orpello esteriore diventato leggero e non più paralizzante. Lo mantengo nel Nick perchè ha avuto un ruolo importante nella mia vita, ma non interferisce più , salvo momenti no, con essa

Bellissima la sintesi che ha fatto della sua nuova vita con solo
BAGAGLIO A MANO.

Prima era paralizzata dall'ingombrante TRIPLO


ora sta imparando a vivere senza ingombri...e piu' leggeri !
Ne parleremo presto !
Nina
Nina

Buonanotte mondo Rfs,
leggo tante belle notizie e sono molto contenta.
Un abbraccio a Elisa, si sistemerà tutto, devi avere un altro po' di pazienza...
Didi un abbraccio a te e a tua sorella.
Cri cri sì, buone! Oggi ho provato un riso basmati rosso integrale con verza riccia, uvetta e sopra mandorle tritate: un piatto colorato e non male di sapore. Proverò la tua zuppa, grazie!
Ely avrò i risultati martedì. Grazie cara
Ho sonnissimo, un abbraccio a tutte/i e buonanotte

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Rileggetevi quello che ha scritto in questi giorni

Sembra un colloquio a voce alta quasi di un "ravvedimento", dietro il quale ci sono invece osservazioni propositive molto profonde che riprenderemo in un altro contesto.

Non so neanche se lei stessa sia consapevole che dietro le sue osservazioni e' alla ricerca di un bagaglio che chiede l'indispensabile (pacchetto che comprende quindi anche la Speranza) , e dunque, chiedendo di scegliere , mette in moto una critica del possibile.

Ho preso per il momento appunti, come dice Katia

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Berserker:
Per ora il nodulo sembra benigno ma in una piccola parte dei casi potrebbe cambiare (la medicina non è matematica). Avrei voluto sentirmi dire che il follow up a sei mesi è eccessivo invece picche! "Siccome in quella piccola possibilità la cosa si può muovere in senso negativo stai sei mesi col magone e riempiti di xanax!" Vai a sei mesi e incrocia le dita. Nel frattempo però secondo il dottore io a livello mammario sto bene. La biopsia, secondo questo oncologo non è impossibile in quanto il nodulo è troppo piccolo, è semplicemente non necessaria (Per ora). "In sei mesi anche se cresce non sei in pericolo di vita " mi ha detto. Ma se cresce (ipotesi remota) comunque cazzi miei! Ecco perché non ho voluto dare il dischetto sarebbe stata una valutazione a distanza e io sono troppo ansiosa per aspettare.

Voglio essere franco e le rispondo per quello che ricordo dei suoi commenti.
Resto convinto che la diagnosi di tumore maligno sia spesso se si e' esperti piu' semplice di quanto si possa immaginare.
La sua storia e' troppo complicata e inverosimile per pensare alla presenza di un tumore maligno.

Inverosimile e scusi la franchezza

1) Siamo partiti da una diagnosi di "cisti lipoidea"
E che sarebbe mai una cisti lipoidea ? Mai letta o sentita dire una diagnosi del genere.
2) Un caso degenerato in 30 anni della famigerata cisti lipoidea ?
Ribadendo che non esiste sarebbe il primo caso al mondo descritto.
3) Fatte queste quasi esilaranti premesse e' molto probabile che si tratti di un nodo benigno che comunque, si deve rassegnare, deve essere definito con tutta calma (quindi eccessiva la sua ansia) primo o poi ma non certo essere sottoposto a controlli ossessivi e ansiogeni.
4) Aspetti tre mesi ( se l'ansia dei sei mesi non riesce a sopportarla) e ripeta in altro centro l'ecografia e poi si affidi ai consigli del nuovo medico FIDUCIARIO senza pensarci piu'.




OCCUPARSENE senza PREOCCUPARSENE !

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Vava:
Dice che se gli esami strumentali danno remissione completa al massimo ci si trova con microresidui di poche cellule o micrometastasi linfonodali (peraltro intontite dalla neoadiuvante). Dice che in questo caso non si dà capecitabina. Sarebbe invece consigliata in caso di ritrovamento più sostanzioso all'intervento soprattutto in pazienti giovani. dottor Catania conferma?

E' UNA delle strategie corrette !
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VALENTINA82:
TriploKatia che belle le tue parole. Chissà se un giorno riuscirò anch'io a scriverle e sentirle mie, mi sono resa conto in queste settimane di profondo smarrimento e fragilità di quanto lavoro ancora io debba ancora fare. Aspetto anch'io l'approfondimento sul bagaglio a mano Dott. Catania perché attualmente viaggio con almeno 2/3 bagagli da stiva e la fatica si fa sentire.

Le dimostrero' che si sbaglia, nel senso che e' molto piu' avanti di quel che pensa, solo che dal mio punto di vista di osservatore neutrale ha sbagliato a distribuire i pesi e la barca rischia di capottare





E' sufficiente un deciso

e ridistribuire i pesi.
Lei ha gia' fatta una diagnosi profonda e corretta
" ho sposato il futuro dimenticandomi del presente"



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Vale88:
Buona sera ragazze e dottore. C'è una domanda che mi attanaglia la mente. Come gia Avevo detto , a mia mamma è stato diagnosticato un lobulare infiltrante g2 con associati diversi focolai di neoplasia lobulare in situ. Mi domando... Possibile che due anni fa in seguito a mammografia ed ecografia fatta come screening, la radiosenologa ha detto che non aveva niente? E tempo due anni si trova un infiltrante?

E' piu' probabile che ci fosse gia' ma la risposta certa non l'avremo mai.
Purtroppo in alcuni casi il carcinoma lobulare invasivo è difficile da individuare nella mammografia e l'estensione del tumore può essere sottostimata








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Kitu:
Ecco qua dottor Catania,https://www.breastcancercare.org.uk/information-support/news-personal-storiesQuesto è il blog ufficiale gestito dall'associazione breast cancer

Grazie...lo conoscevo come il blog di Rebecca, ma come vede non c'e' interazione tra le varie pazienti in quel sito.
E se guarda i dati qui abbiamo scritto 107 volumi cartacei di 225 pag/cad

Qui il punto forte e' la condivisione di tutti i problemi soprattutto nei momenti piu' difficili.

Noi siamo qui non quelli del linguaggio guerresco (coraggio , lotta...lotta a chi ? ai mulini al vento ? Il cancro e' un fantasma che ci perseguita e ci rincorre..e resta sempre un fantasma).

Siamo invece quelli della Forza della Fragilita' e non lo dimentichi mai.......( e le allego una locuzione tipicamente inglese) ...
nessuno potrà accusarci d'essere quelli che gli inglesi chiamano fairweather friends, «gli amici del tempo bello».




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Pollon
Pollon

Sono sveglia, gelida, e dolorante alle vertebre lombo-sacrali.
Quando finirà tutto questo?
Domani a lavoro con un collega che é convinto che io menta e che quando mi assento per terapia lo faccia perché approfitto della 104.
Sono arcistufa.
Contropartita mi sono deliziata nella lettura sugli approfondimenti sulle correlazioni di stress- malattia, sistema immunitario e mantelli tumorali.
Se dovessero chiedermi, conoscendo te stessa cosa pensi abbia scatenato la tua patologia?
Io risponderei la mia incapacità di reagire ad un evento traumatico passato protatta per lungo tempo.
Il sistema immunitario funzionava benissimo prima del crollo psicologico.
La mente influenza l'evolversi e forse in maniera più lenta l'involversi della malattia.

Dott.Catania, quindi la chiave di lettura per togliere il mantello alle cellule cancerogene sarebbe il freddo (-20*)?
Ma con la radioterapia dopo l'intervento nn andiamo ad aumentare la temperatura dei tessuti?

Una curiosità personale:
Una piccola ferita, i cui punti di sutura vengono tolti 5 gg prima della radio può essere esposta a radioterapia? Che rischi si corrono?

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