Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Rosella, cara Amica irruente e sincera ti ringrazio perchè so che hai compreso il mio stato d'animo e hai voluto darmi una bonaria scrollatina. Tanti e tanti post fa avevamo già scambiato opinioni diverse sul cancro e forse le parole alle volte non sono del tutto appropriate ma tu sai cosa intendo quando lo definisco " la bestiaccia " che si porta via le persone che amiamo, che ci costringe a confrontarci con la paura, che uccide tante speranze..ma non è una guerra da combattere Rosella con vincitori e vinti ...è una esperienza drammatica che ci fa perdere il senso della vita e ci rende impotenti e perse. Ma ognuna di noi ha saputo ritrovare la forza di vivere con coraggio e determinazione per se stessa e per la famiglia e in questo devo darti ragione che abbiamo vinto noi perchè la bestiaccia non si è presa la nostra anima e non lo farà mai solo perchè non glielo permettiamo!
E poi qualcosa di bello succederà basta saper aspettare !
Abbraccio te e tutte/i
Lori
Lori....
ti voglio bene...
Fai sogni bellissimi....
Rosella
Care amiche,
è iniziato anche il mese di ottobre e sul web si sono scatenati messaggi di prevenzione, fiocchi, e colori in tinta, ma l'interesse da parte di coloro che scavano oltre il rosa è limitato a pochi che non mettono la testa sotto la sabbia.
Ma come si dice, va bene tutto, purchè se ne parli.
@Lori condivido pienamente il tuo pensiero perchè la malattia è in ogni caso un'esperienza a cui ognuno di noi dà un suo significato del tutto personale, mentre ha meno senso il concetto di battaglia quando si parla di cancro e odio il termine guerriera, vincere o perdere quando si fa riferimento a qualcuno che non ce l'ha fatta. Si dice che vince chi ha coraggio e determinazione, chi ha la forza per andare avanti. Certo avanti si va con la forza della speranza più di tutto, ma sappiamo bene che il corpo segue delle leggi ben superiori che noi abbiamo il potere di cambiare fino ad un certo punto. Insomma non tollero leggere di donne che hanno perso la loro battaglia, pure perdenti devono essere state in questa loro vita?Forse hanno vissuto aspettando come molte di noi nel pieno delle nostre facoltà umane un perdono, una sorta di pietà dando troppa importanza ad un qualcosa che mente non ha.. non è un'essere intelligente il cancro!..magari è solo stupido come ci ricorda il Dott. Salvo in uno dei suoi link.
E se vogliamo parlare di vincite, condivido il pensiero di Rosella, comunque vada, noi vinciamo.
Perciò diventa tutto plausibile: la paura che puntualmente fa capolino ma che non ci rende più fragili, forse un tantino vulnerabili, proprio come tutti rispetto al potere dell'ignoto o della vita...di cui anche la morte, ahimè fa parte. Conosco bene la solitudine di Elisa, io al cancro, nonostante la nascita di Christian, ci penso tutti i giorni, provo ad avere il controllo sul mio corpo, dare un nome a quelle piccole cose che disturbano la mia quotidianità e sbaglio. Lo so che sbaglio, che sono recidivante più io del cancro nell'assecondare la paura, che abbasso lo sguardo quando si parla del futuro, e qualche volta scende più di una lacrima quando penso ai miei bambini con una mamma che si è ammalata gravemente, ma che forse è guarita. Perciò cerco di dare più potere a quel forse e tutto il resto poi passa e so che passerà anche domani.
Ciao a tutte e tutti
Io sposo il pensiero di Lori e Nadine, non mi piace assolutamente sentir parlare di perdenti e vincitori.
Questa subdola malattia che ha un nome ben preciso "CANCRO" si insinua nel tuo corpo e la mia convinzione è che non se ne andrà mai, dormirà per un po', in alcuni casi meno gravi dormirà di più mentre in altri dormirà molto meno, ma poi si sveglierà e danni ne farà eccome se ne farà.
Io vivo la mia vita dopo i famoso 19 aprile 2013, come in una sorta di attesa, con il terrore di rivivere ciò che ho già passato. I Medici definirono il mio cancro "birichino" mettendola sul ridere ma mentre lo dicevano rideva solo la bocca, gli occhi erano pieni di compassione.
Probabilmente sono una persona che vede il bicchiere mezzo vuoto, può essere, ma la mia convinzione è questa.
Didi
Nadine, cara...
io penso sovente a te, credimi... e, dopo aver letto i contenuti del tuo intervento, penso anche che tu, nello specifico, al cancro ci pensi DI PIU' proprio in quanto è nato Christian, non "nonostante"...
E come si potrebbe anche solo azzardare nel dire che non dovresti farlo...tutto si amplifica quando si parla dell'Amore per i nostri Bambini...
...anche la PAURA...
Quando si abbassa la testa se si accenna al futuro, quando si sente scorrere dentro le viscere la "paura", quando le recidive sono, prima ancora che il cancro, i nostri stessi pensieri... è in quegli istanti che facciamo i conti con la nostra fragilità e al contempo con la nostra determinazione...
Ne abbiamo ben donde!
Ed è proprio in quanto il nostro percorso non deve essere "una guerra" che si ha tutto il diritto di perdonare il nostro sentire e il dovere di non percepire questo come una debolezza da combattere o di cui dovremmo vergognarci ...
Anche questo atteggiamento di consapevolezza rappresenta una "vittoria", non nel contesto di una guerra, ma nell'ambito della nostra forza interiore...è un tassello in più che va a costruire il nostro muro di sostegno.
E la "solitudine"?
Oooohhh....brutta bestia anche quella...
In qualche modo si cambia, dopo il cancro.
Si soppesano gesti e parole in maniera differente, non necessariamente peggiore o migliore, ma differente questo si...
E sovente, diciamolo, condividere con chi abbiamo di fronte queste nostre nuove sfumature diventa anche inutile perché, a prescindere, sappiamo per esperienza che non saremmo comprese per come dovremmo... forse è per questo che ci chiudiamo nei nostri pensieri, perché ci fa meno male restare con noi stesse ( ...perché NOI SAPPIAMO), piuttosto che rischiare una ulteriore ferita che sarebbe data dall'esito di un confronto forse sterile o non appropriato...
A me è stato detto, solo qualche mese fa, che non si capisce di cosa mi devo eventualmente preoccupare dal momento in cui il Chirurgo, ad intervento terminato, disse che "era andato tutto benissimo" ...
Inutile aggiungere che in quel momento di due anni fa, io non avevo neppure ancora i risultati dell'istologico...
Approfondire a volte non serve, alcune persone non comprendono...o forse non VOGLIONO comprendere, perché in tal modo stanno sicuramente meglio LORO....
Se si spiega troppo si rischia di creare una sorta di ragnatela attorno a se', dove su ogni filo chiunque ci lascia appicciccato, come un moscerino imprigionato, un suo parere gratuito: da un "è pessimista" ad un "non è più la stessa", ad un altro "dovrebbe godersi la vita", ad una altro ancora "non si rende conto della sua fortuna"...
A seguire si rimane imprigionati in quella tela, fra il vero e il falso di una situazione assurda, rischiando anche di assoggettarsi al giudizio altrui!
Ecco, forse, perché a volte si sceglie di restare con se stessi...
Poi, invece, per fortuna ci si ricorda che qui ci sono Persone speciali che "sentono" ciò che noi sentiamo e allora allentiamo i nostri lacci e ci "sbottoniamo" ritrovando fiducia e slancio...
Benedetto Dottor Catania....
...non Le ho affibbiato un nuovo nome... che poi, a pensarci bene, fra Salvatore e Benedetto ci sta solo una sottile linea mistica o forse neppure quella!
Nadine,
se oggi è così, se una volta al giorno il pensiero corre dove non vorremmo (una sola????), lasciamo che faccia...forse si tratta anche questa di una forma di "difesa"... sovente si ha bisogno di trovarsi faccia a faccia con quelle sensazioni perché, come hai scritto tu stessa, sappiamo che passerà e arriverà il domani, nonostante...
Questa è la grande Vittoria!
Rosella
Didi...
scrivevamo insieme...
Capisco MOLTO bene il tuo pensiero e lo rispetto, ma mi piace ricordare quanto fossero bene appropriate le parole che Ada Burrone ha scritto e che in mille occasioni hanno rappresentato un appiglio fondamentale per procedere a testa alta nel nostro cammino:
«Il tempo non è nelle nostre mani, il modo di vivere sì»
Vivere in attesa che accada, o che riaccada, qualcosa che ci fa soffrire, non ci permette di vivere adeguatamente l'OGGI... e OGGI è la VITA, non lo era ieri e non lo sarà domani... non sciupiamo questo immenso "regalo", accogliamolo con consapevolezza...
Un abbraccio a te e un sorriso
Rosella
Ciao a tutti,
sono Patrizia,
chissa' se vi ricordate ancora di me....
Faccio un mea culpa perche' fino all'anno scorso e per due anni vi ho sempre letto, mi avete accompagnata sempre e sempre entravo nel forum per leggervi e vedere che fosse tutto ok...
Quando Nadine ha annunciato di aspettare un bambino, non so' perche' proprio in quel momento
ho sentito il bisogno di allontanarmi da qui....
Non so' dirvi perche'...forse il mio medico di base che mi ha "sgridata" dicendo che da ipocondriaca "sana" non mi faceva bene parlare tutto il giorno di malattia e affini...
Ma io mi dicevo: non posso abbandonare il dott. Catania e le ragazze...
Poi dico la verita' sono stata presa da un sacco di novita' belle e brutte e mi sono "persa".....
Non credo sia giusto quello che afferma il mio medico generico.
Fare i conti con la malattia, supportare e affezionarsi a persone che non sono proprio nel momento migliore della loro vita non puo' essere sbagliato, non puo' fare male, se mai il contrario....
Vi chiedo scusa se come sempre e' stato nelle mie esternazioni non sono sempre di buon gusto e tatto, ma avevo voglia di salutarvi....
Come faccio a leggere mesi e mesi di conversazione?
Nessuna anima pia mi farebbe un riassunto? :PPP
Un abbraccio a tutte, davvero a tutte,
Patrizia
Patrizia!!!!!
Benissimo tornata!!!
Ma vuoi che non ci ricordiamo di te? Scherzi????
Non voglio assolutamente entrare nel merito della tua assenza... penso che sia corretto che ognuno di noi agisca come lo fa star meglio...pertanto mi limito a dirti che sono personlmente felice di leggerti nuovamente e, come me, lo sarà certamente anche tutto il resto del Bus, le altre Ragazze con gli Ospiti di passaggio, Dottori inclusi!
Bene... ma ora devi pagare pegno ...hai già capito come?
Io quando sono entrata a far parte del Blog un paio di anni fa, mi sono letta a ritroso TUTTI i messaggi ...ed erano quasi 1500....
Ora tocca a te, con la differenza che in qualche modo sei più "fortunata" in quanto da qualche mesetto a questa parte gli interventi non sono stati numerosissimi!
Spicciati, però, perché da un paio di settimane all'incirca è ricominciato con uno scambio decisamente maggiore e più confacente al nostro BLOG!
Dai che ce la fai!!!!
Un abbraccio e un sorriso, solo per te!
Rosella
Ehilà Patrizia che piacere leggerti. Lo sai che ad ognuna capita di eclissarsi con diritto dal blog però ci dispiaceva perchè sentivamo la tua mancanza, io personalmente credo di averti richiamata all'ordine ma non volermene ora sei di nuovo qui .....evviva! Ciao da Candy Candy
Nadine e Didì non mi posso permettere di giudicarvi per i pensieri tristi anche perchè in questo momento succede anche a me e fatico a riprendermi,però ricordiamoci, io per prima, che noi siamo state e lo siano tuttora un bell'esempio di coraggio e di RIPRESA che dimostra la nostra forza e la voglia di vivere che non deve mai mancare ( e q
.........giusto per non cambiare mai ancora una volta mi è scappato il post e ....dicevo...
( e qui mi torna comodo e giusto il significato che Rosella dà alla vittoria sul cancro) . Noi tutte siamo state e siamo tuttora il miglior esempio di come affrontare il futuro, ( cara Nadine ) ci raccontiamo e ne parliamo con sempre maggiore serenità. Certamente le preoccupazioni ci sono per noi, per i nostri cari, per i controlli necessari ma questa è la vita che ora ci appartiene e che ci offre una seconda .....terza .....quarta possibilità di vivere a modo nostro e perchè sprecarla con pensieri negativi ?
Mai come ora mi piace ricordare le parole di Ada Burrone : " Il passato non si può cambiare ; perchè trascinare nella mente gli eventi negativi, sciupando il presente che è la vita ? " Per noi niente è facile tutto è conquista costante però CHE SODDISFAZIONE raggiungere il traguardo desiderato!
Tutte insieme è molto più facile. Ciao a tutte
Lori
CIAO a tutti, tutti, tutti..
sono stata molto impegnata in questo periodo,mi sono buttata nel CAOS CALMO di inizio scuola, ma vi ho sempre letto... così saluto e sono contenta di ritrovare Elisa ( tutto passato, ma quando la nave è in burrasca un bel SOS va lanciato, no? ) Rosella, Didi, Maria e Lisa, Patrizia ( come potrei dimenticare il C3 tipo battaglia navale).
anch'io mi sono sempre chiesta se essere qui era sintomo di morbosità nei confronti della malattia, voler imanere legata ad un mondo che è anche malattia. ma in questo periodo mi sono accorta che tanto volente o nolente si ritorna sempre lì perchè quello è stato è una parte della nostra vita che non si potrà cancellare, ma trasformare sì.
Faccio esempio: la bellissima corsa sotto diluvio quasi universale... è stata una bellissima occasione per incontrarsi, abbracciarsi, conoscere le nostre famiglie e vedere il nostro dott. Salvo e conoscere la sua bella e simpatica metà... ma perchè ero lì? cosa ci facevo lì? me ne sarei dimenticata se quella voce al megafono non avesse parlato di CANCRO?
non credo proprio... posso solo ringraziare di essere ancora stata lì e non trasferita da qualche parte...
trasformare e cioè fare in modo che la mia esperienza serva a qualcun altro.
Bellissima l'idea di Nadine di pubblicare su fb la foto di quando si era senza capelli. l'ho copiata e anch'io ho scritto sotto W LA PREVENZIONE, in quest'ottobre rosa.
che bello se tutti lo facessimo...
a proposito, Nadine quando ci posti qui sul blog la foto di te e della nostra nuova mascotte?
Baci a tutti, tutti, tutti..
Francesca
Dottor Catania....
buonasera!
Ci può dire se il contenuto di questo link corrisponde al vero?
https://www.facebook.com/174084132651125/photos/a.456326051093597.113195.174084132651125/1008945962498267/?type=3&theater
Grazie!!!
Rosella
nn ho parole......... vergognoso!!! speriamo nn sia vero
buon fine settimana a tutti/e
Maria
Carissimi/e, le metafore sono idee. A me piacciono, le trovo utili, ma la loro potenza è anche la loro fragilità.
Non descrivono il mondo per come è, in maniera analitica: ne rivelano alcuni aspetti, mettono in connessione alcune dimensioni del mondo, e lasciano alla mente di chi le ascolta il compito di dar loro un senso compiuto, di "riempire i vuoti".
Altre volte mi sono attestato in modo molto netto su una posizione, per così dire, "pacifista": l'idea di "combattere" qualcosa che non si può combattere, di sconfiggere qualcosa che non si può sconfiggere (ad esempio, la paura), mi lascia perplesso.
Ma poi ho anche accettato che ognuno di noi vive la propria vita come vuole, e sceglie le metafore che in quel momento l'aiutano di più. Personalmente, prediligo altre metafore, ad esempio all'idea dell'equilibrista, che cammina sul filo. Oppure quella del giunco che si cala quando passa la piena, che era tanto cara a Dona. O quella del corridore.
Ripeto, "personalmente". Preferisco pensare che tutto ciò che è utile ad andare avanti, se non comporta costi eccessivi rispetto ai benefici che procura, è ben accetto!
Un caro saluto a tutti/e
non ho risposto prima perchè ancora è tutto in alto mare.
Di fatto noi medici ci troveremmo tra l'incudine ed il martello
"se prescriviamo un esame in modo inappropriato ci sanzionano le istituzioni,
se non prescriviamo un esame con gravi conseguenze...ci denunciano i pazienti"
Ho semplificato gli effetti, ma ripeto aspettiamo per capirci di più...