Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Io faccio enantone e tamoxifene da gennaio 2021...hai fatto benissimo a non leggere su Google e complimenti all'oncologo che ti ha fatto vare anche una valutazione neurologica . Gli effetti collaterali sono molto simili ai miei ci tengo a precisare che gli effetti collaterali elencati per questa terapia non significa che tutte svilupperanno questi effetti detto ciò mi sento di rincuorati il tuo fisico si abituerò ma devi aiutare anche tu il tuo fisico a reagire nel miglior modo... muoviti di più...è fondamentale per i dolori.... cioè se senti rigidità e dolore non pensare che sia meglio solo riposare ma pensa che una bella passeggiata aiuterà le articolazioni , i muscoli la circolazione e anche il tuo umore ne beneficerà. La sensazione alla testa lo stesso... probabilmente con lo stop agli estrogeni ti da rogne...e le vampate non ti aiutano bevi di più e il movimento ti aiuterà.
Non spaventarti per la secchezza intima usa quanto più possibile ovuli e qualsiasi altro consiglio del tuo ginecologo...anche questo è soggettivo... io ho appeso la patata al chiodo ...non mi riconosco più sotto questo aspetto ma sono fiduciosa che quando tutto questo finirà perché finirà avrò fatto di tutto per riprendere la mia vita meglio di prima.
Buongiorno ragazze e dottore.
Oggi va un pochino meglio e il criceto sta correndo un po’ meno. Io avrei una domanda che forse può essere utile ad altre ragazze nella mia condizione. L’ho fatta a tutti i senologi che mi hanno visitato negli anni e non ho mai avuto la stessa risposta…
Io soffro da tantissimi anni di PCOS ed endometriosi e sono in cura con contraccettivo orale da quando sono molto giovane (dai 19/20 anni e ora ne ho 36).
Senza pillola ho dolori tremendi che mi costringono a casa a letto a vomitare per tutta la durata del ciclo.
Come casi in famiglia ho solo la nonna materna, ammalatasi dopo gli 80.
Non ho figli - ma la ginecologa mi ha detto che realisticamente sarà dura averne con le mie patologie. E questo per me senza mezzi termini è sempre stato devastante.
Alla luce dei miei rischi personali, il contraccettivo orale aumenta di molto il rischio di tumore al seno? Ho letto che dagli ultimi studi pare proprio che il rischio aumenti (seppur poco). Ma io senza pillola sto veramente male…
Sarebbe comunque il caso di provare a smetterla? Non è che mi hanno offerto tante soluzioni alternative a dire il vero.
Non sto nemmeno a dire che ovviamente ho fatto equazione pillola + fossetta seno ed anche per questo faccio fatica a calmarmi.
Un evviva per Angela che finalmente sta meglio…spero tu possa tornare presto a casa 💞
Buongiorno blog! Io ci sono
Ciao ElPiGi, io sono stata operata di lobulare multifocale. Dall'ecografia si vedevano 2 noduli (la biopsia me l'hanno fatta su quello più grande). Alla fine mi hanno fatto mastectomia così hanno ripulito e anche perchè era aggrappato al capezzolo (anche se poi dall'istologico è risultato sano). Come dice sempre il dottor Catania non è la grandezza che conta e, a parer mio, nemmeno il numero dei noduli sennò tutte quelle che hanno come me un multifocale dovrebbero spararsi. L'importante è che all'intervento ti tolgano tutto quello che c'è da togliere e poi dopo l'istologico ti danno la cura giusta.
Ciao Rosix, io a parte i dolori di cui ti ho parlato, a ripensarci ora (non so se è una coincidenza) ma sono a metà ciclo di RT e mi è presa una tristezza addosso che non ti dico. Non è proprio depressione (la depressione la conosco molto bene perchè ho dovuto farci i conti in passato) ma è proprio mancanza di voglia di ridere, malinconia, non so come spiegare....Forse è anche una sensazione di rilassatezza dopo lo tzunami che mi ha colpito nei mesi scorsi ed è coincisa con la RT che, diciamolo, rispetto alla chemio è niente.
Parere: ieri la dr.ssa parlava come se gia' avesse la diagnosi di malignita', nonostante la sola ecografia e visita (no referto mammo).
Credo che l'esperienza possa condurre a capire gia' solo da eco...
Poi ha buttato li' un'ipotesi di non ricordo cosa (benigna), poiche' dubbiosa di quell'addensamento ghiandolare.
So che consulti cosi' a distanza non si fanno, ma potrebbe spiegarmi in parole povere cosa potrebbe essere questo addensamento ghiandolare in cui vi sono i noduli?
Nella mammella non esistono solo lesioni maligne.
Anzi in maggioranza sono benigne.
Quindi non possiamo che aspettare l'approfondimento.
Comunque il destino ti mette di fianco persone ed esperienze che in qualche modo influiscono sulla tua vita e sul tuo percorso...
Vi penso ragazze e vi ringrazio per il sostegno!
Angela hai sicuramente una sensibilità rara
Come ho scritto in uno dei miei ultimi post , sto assumendo terapia antiormonale da un mese e mezzo .
Ho effetti collaterali strani ( non ho consultato internet e non ho neppure letto il foglietto) ,mi sono affidata agli oncologi e tutti loro mi dicono che sono effetti della terapia.
Allora : sensazione di testa strana non so dire esattamente come, braccia e gambe deboli come se non mi reggessero e doloretti vari Premetto che sono una persona moltooooo ansiosa da sempre e quindici ho pensato che potesse essere un discorso di ansia ( il tutto è comunque iniziato con le radio) ( nel senso che ancora un' altro percorso? Che ansia..per intenderci) comunque ho fatto anche una visita neuropsichiatrica per essere certa che non fosse di origine neurologica il problema e no ...per fortuna non c'è nulla che lo faccia sospettare.
Vorrei un confronto se qualcuna ha avuto sintomi simili,se si sono attenuati....ragazze solo voi potete aiutarmi, così magari mi rassicuro un po'. Grazie sempre a tutte 💞
Adesso non riesco ad allegarli, ma ho affrontato questo tema con almeno una decina di approfondimenti.
Dire che sono responsabili solo le terapie è di una superficialità disarmante.
Verissimo che un ruolo importantissimo ce l'abbiano le terapie, ma mi stupisce che non siano informati sugli gli studi che mostrano allo stesso tempo una componente importantissima : il NOCEBO !
Ho qui allegato recentemente uno studio norvegese che mostrava addirittura come la componente-nocebo avesse un differente ruolo di genere, nel senso ad esempio che la caduta dei capelli fosse più rilevante nelle femmine essendo l'effetto collaterale più atteso e sopratutto temuto dalle stesse, mentre le neuropatie periferiche erano più temute e drammatizzate dai maschi.
Disarmante e superficiale non dare consigli su come controbilanciare gli effetti collaterali delle terapie.
Ad esempio tramite una costante attività fisica, che non vuol dire attività sportiva agonistica .
Nel frattempo ho rintracciato uno dei tanti approfondimenti pubblicati sul nostro blog
Quante volte ne abbiamo discusso su questo blog che molti degli effetti collaterali indesiderati delle terapie sono in relazione anche all'effetto PLACEBO-NOCEBO somministrato dal medico (effetto bugiardino).
1) Ho descritto questo effetto in almeno due dei miei libri a partire dalla fine del secolo scorso.
2) Ve l'ho presentato in diapositive a Lecco 2017, Parma e Roma 2019.
Molti colleghi sono sempre stati scettici su questa mia "strampalata" osservazione.
Ebbene il 29 ottobre, 2 giorni fa una prima conferma !
Competenza ed empatia, l'effetto placebo è nelle mani del medico
.
A volte un'espressione può valere più di mille parole.
Anche nel rapporto tra medico e paziente, dove la comunicazione non verbale può arrivare a condizionare la risposta ai farmaci.
È quanto suggerisce uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour che ha indagato la correlazione tra l'atteggiamento del medico e l'efficacia del farmaco somministrato per alleviare il dolore.
Ciò che pensa il medico circa l'utilità di un trattamento, scrivono i ricercatori, traspare dal suo atteggiamento, e in particolare dall'espressione facciale. Segnali a volte quasi impercettibili che, però sono percepiti dal paziente e influiscono in modo significativo sull'esito della cura.
Doppio inganno per un placebo
Per ricostruire il set clinico, i ricercatori dell'università di Dartmouth hanno utilizzato la tecnica del role-playing arruolando 48 studenti e chiedendo ad alcuni di interpretare la parte del medico, ad altri quella del paziente.
I pazienti sarebbero stati sottoposti a uno stimolo termico doloroso, una temperatura superiore ai 40°C, e un medico avrebbe somministrare loro la cura, una pomata per alleviare il dolore.
I ricercatori hanno spiegato anche che, in alcuni casi, sarebbe stato applicato un vero farmaco (Thermedol), in altri, un placebo, nascondendo loro che in realtà era sempre la stessa pomata placebo ad essere applicata.
A questo punto, prima di iniziare l'esperimento, i medici hanno potuto testare in prima persona entrambe le pomate, appurando così sulla propria pelle l'efficacia del thermedol nel ridurre il fastidio causato dallo stimolo termico.
Ovviamente c'era il trucco: in questo test la pomata thermedol era associata con uno stimolo più debole, una temperatura più bassa rispetto al placebo "dichiarato", (43° contro 47°C).
La maggiore efficacia del thermadol, dunque, era soltanto apparente.
Comunicare senza parole
Come in una sperimentazione a singolo cieco, il medico era a conoscenza di quale pomata- thermedol o placebo – avrebbe somministrato, o almeno così credeva, visto l'inganno del test.
Ebbene: grazie alla sua erronea fiducia nel thermedol questo è risultato più efficace della pomata di controllo, benché si trattasse dello stesso placebo.
Come è stato possibile?
Grazie a telecamere posizionate sulla testa dei partecipanti, i ricercatori hanno potuto analizzare le espressioni facciali durante l'interazione utilizzando l'intelligenza artificiale addestrata a riconoscere le espressioni di dolore.
E' così emerso che durante l'applicazione della pomata di controllo, i medici mostravano segni di sofferenza: un sopracciglio alzato, il naso arricciato, il labbro superiore sollevato. Cosa che non avveniva durante l'applicazione di thermedol, e in questi casi anche i pazienti mostravano meno espressioni di dolore.
"Quando il medico pensava che il trattamento avrebbe funzionato, il paziente lo percepiva come più empatico. Forse perché più caloroso e attento", racconta Luke J. Chang, direttore del Computational Social Affective Neuroscience Laboratory (Cosan Lab) di Dartmouth.
"I nostri risultati dimostrano quanto le interazioni sociali possano influire sull'esito delle cure. Se il medico appare competente, empatico e sicuro dell'efficacia del trattamento, l'esito delle cure può essere migliore". ".
All'origine dell'effetto placebo
L'esperimento è stato replicato tre volte e con diversi gruppi di studenti. Si tratta di dati solidi, avvertono i ricercatori, ma comunque ottenuti in un contesto sperimentale: il passo successivo sarà quello di studiare il fenomeno in campo clinico, con veri medici e veri pazienti. La ricerca, infatti, potrebbe chiarire dei passaggi ancora oscuri della pratica medica, ad esempio perché una stessa sostanza in mano a due medici diversi può produrre effetti altrettanto diversi.
Addirittura, un placebo può rivelarsi efficace, e magari un farmaco inefficace, solo a seconda di chi lo somministra. Determinante appare quindi cosa il medico comunica, anche inconsapevolmente, attraverso uno sguardo o un'espressione. Un nuovo tassello, dunque, si va ad aggiungere alle nostre conoscenze sulla medicina e sul funzionamento dei farmaci, che, a quanto pare, non sarebbe determinato semplicemente dalla composizione chimica, ma anche da fattori sociali.
Conclusione mia e che ripetiamo sempre.
In questo caso persino la relazione non verbale del medico impatta sulla efficacia della terapia.
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Quindi figuriamoci se un medico che somministra una terapia conferma che quella terapia darà gli effetti descritti dal bugiardino !!!
Innanzitutto grazie anche se per l' esercizio fisico mi risulta un po' difficile perché non ho dolore alle gambe ma le sento molli e deboli e insieme a sta testa rincoglionita ....vaiiiiiii
Si hai ragione finirà perché deve finire
Un abbraccio forte e speriamo di sentirci presto meglio !!!!!!
Questa cosa della patata al chiodo mi turba un poco 😓. Ma diciamo che al momento ho altro di cui preoccuparmi !
Comunque al netto che non sto facendo nessuna terapia , l’attività fisica aiuta sempre. Sono reduce dalla mia camminata di 8,5 km sul lungomare della mia città e la Provenza ha spazzato via un po’ i miei brutti pensieri!!!
Nella mammella non esistono solo lesioni maligne.
Anzi in maggioranza sono benigne.
Quindi non possiamo che aspettare l'approfondimento.
Assolutamente si, Dr Catania.
Pero' la dr.ssa mi ha fatto intendere che quasi sicuramente e' maligno...la sola esperienza clinica potrebbe far intendere cio'?
Aspettiamo prima di fasciarsi la testa...anche se gia' me la sono fasciata, forse
hotel ⭐️⭐️⭐️⭐️Superiore con annessa spa. Non mi lamento!!
Abbracci a tutti tutti
Wow,uscirai in splendida forma😍☀️Un abbraccio ♥️