Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Io ci sono

ALEXIT
Alexit ti dovevo sempre dire una cosa...Abbiamo qualcosa in comune...La convivenza con un uomo che ha un figlio....
Ti devo dire la verità...Dopo tanti anni ,non mi sento ancora accettata al 100% dalla sua famiglia...Come diceva mia nonna un piatto rotto e poi incollato, rimarrà sempre un piatto rotto...

Tanti in bocca al lupo a tutti i cuccioli del blog impegnati negli esami
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Monica Pz
Monica ma dalla sua famiglia in che senso? I suoi genitori? Io da questo punto di vista devo dire che sono fortunata… la sua famiglia mi tratta benissimo e sopratutto, cosa più importante, i suoi figli mi vogliono bene. Lo sento e lo noto. Non è stato facile questo anno di convivenza, ci siamo dovuti tutti adattare ad una situazione diversa, ma piano piano le cose hanno e stanno prendendo la loro “forma”. Suo figlio vive con noi stabilmente e sta sempre con noi, mentre la bambina vive con la mamma ma sta due giorni a settimana con noi è un weekend si e uno no dorme con noi.
E nonostante non sia una separazione semplice la mamma dei ragazzi non ha mai mostrato segni di “gelosia” nei miei confronti e questo sicuramente mi ha reso la situazione più semplice…
Ho fatto fatica a livello mentale a sentirmi io parte di questa famiglia, ma loro mi ci fanno sentire costantemente e questo lo sento in questo momento più che mai ❤️. Diciamo che la mia testa ha opposto sempre una certa resistenza, perché io mi aspetto sempre il peggio dalle cose ( come possiamo notare dai miei post in questo periodo 😓) ma ero io il problema. Il momento più commovente per me è stato quando suo figlio mi ha abbracciato in silenzio per un periodo interminabile dopo la biopsia al seno… non lo dimenticherò mai.

Non vorrei che con la mia vignetta dei "sassolini da togliere dalle scarpe " si pensasse ad un mio dolore da elaborare.
Niente affatto ! Della veggente ex-utente in realtà non mi ricordo più neanche il nome e cognome



e la cito semplicemente in un contesto ironico dove attraverso l'umorismo è possibile affrontare il fuoco senza bruciarsi, nel senso che la previsione sciocca della veggente , è solo una piccola componente della parte emersa di accadimenti ben più gravi che hanno messo a repentaglio la stessa sopravvivenza del blog.
L'episodio della veggente ex utente quindi in realtà è solo uno dei tanti di una serie di comportamenti vergognosi di alcune RFS per le quali, povero boccalone pirla mi ero impegnato e speso di più anche nella vita reale.
E quello sì è un dolore vero , così vero che non riesco mai a parlarlarne più . anche perchè ormai è un problema loro e non certo mio.

W il lupo❤️😉

❤️❤️❤️

Io ci sono❤️

Ben tornata Lori❤️❤️❤️

La saggezza popolare e quindi anche quella delle nonne nasconde quasi sempre molte verità.

Peccato che sua nonna ignorasse l'arte del Kintsugi

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html

Non c’è alcun dubbio che l’evento cancro sia un trauma devastante, i cui esiti possono condizionare la vita del paziente per anni o per sempre. Molte si impongono a voler tornare alla normalità, cioè come prima. Anche se ciò non è possibile, tuttavia esiste la possibilità di “riparare il vaso rotto” e farlo tornare, non più quello di prima, ma persino più bello ed unico, arricchito dall’esperienza del dolore.

Tecninca del kintsugiÈ capitato a tutti: un fatale momento di distrazione, e l'oggetto in ceramica a cui teniamo tanto cade rovinosamente a terra, rompendosi.
Stupore, incredulità, ira e dispiacere ci attanagliano nei concitati istanti successivi alla caduta, decorsi i quali ci rassegniamo a raccogliere i cocci e ad accomodarli nella spazzatura, seppure a malincuore, o a conservarli racchiusi in una scatola; l'idea di provare a ricomporre il manufatto magari ci sfiora, ma di norma la lasciamo volare via, per pigrizia o per lo scarso valore economico dell'oggetto o semplicemente in quanto fermamente convinti che "un vaso rotto non potrà mai tornare come prima".
Questo è quello che accade, in genere, in Occidente: in Oriente, le cose vanno molto diversamente.
In Giappone, quando un oggetto in ceramica (di norma il vasellame) si rompe, lo si ripara con l'oro, poiché si è convinti che un "vaso rotto possa divenire ancora più bello di quanto già non lo fosse in origine”.
Tale tecnica di riparazione prende il nome di Kintsugi e consiste nell'incollare i frammenti dell'oggetto rotto con una lacca giallo rossastra naturale e nello spolverare le crepe che attraversano l'opera ricomposta con della polvere d'oro (più raramente d'argento o di rame).
Il risultato è strabiliante: il manufatto è striato d'oro, percorso da linee che lo rendono nuovo, diverso, bellissimo. La casualità determinata dalla rottura, rende gli oggetti redivivi grazie al kintsugi tutti differenti fra loro e dunque unici, oltre che pregevoli per via del metallo prezioso che li decora.

Dottore mi sono emozionata guardando le immagini che ha postato♥️
Io amo fotografare,amo rubare gli attimi della vita,le emozioni♥️.Pensi che per farmi un dispetto un ex compagno tanti anni fa, mi ha rubato tutte le mie foto quando io non ero in casa, perché sapeva che grande dolore mi avrebbe provocato,ho fatto denuncia ma purtroppo non ho recuperato nulla.

W il lupo♥️

Patri70
Mamma gente stronza che c’è al
Mondo !

Eccomi anche se in ritardo lancio fili colorati 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

Sei stata fin troppo gentile a reputarlo tale 😅😂,voleva annullare e cancellare il mio passato,io ho annullato lui😉

Vedo che hanno funzionato per Monica e Catlia!!