Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

In questi giorni il senso di colpa mi pervade, la chiamano la "sindrome del sopravvissuto". Tra sorelle ci si dovrebbe aiutare, essere complici soprattutto nei momenti più duri quando succede l'imponderabile. Per la prima volta nella vita io non ho potuto fare niente per lei, l'ho affidata ai medici incoraggiandola ogni giorno. Mi permettevo anche di sdrammatizzare spesso e volentieri.
Ero sicura fosse nelle mani migliori e l'ho lasciata andare come se la sua vita fosse valsa a niente.
Ci sono sensazioni che ho vissuto e che non mi leverò mai dalla pelle.
Ti rendi veramente conto che quello che per te è il dolore più grande della vita per chi lavora in ospedale è normale routine. Lei non c'era più da pochissimo ed era già in uno stanzino per liberare la camera. Ti rendi conto che l'anima meravigliosa di tua sorella per loro è semplicemente il numero della camera che dal giorno stesso sarà occupata da qualcun altro. Ti senti stupido perché ti eri convinto che per tua sorella, per lei soltanto, avrebbero unito tutte le forze dell'ospedale, i cervelli più fini e visionari, tutti i luminari di oncologia, per salvarla. In fondo era giovane. E invece no, era giovane come tante altre, era figlia come tante altre e sorella come tante altre. Nè più nè meno. Sono io che mi sono illusa che per loro fosse speciale come la era per noi. Come la era per me.

1500,00 euro e passa la paura però credo che facciano un caldo tremendo e comunque sarebbe una scelta radicale da fare.

Martuccia la tua, la nostra Elena è speciale per sempre. Fregatene di chi l ha vista come un numero, semplicemente perché non lo è. Lei è una vita non è un numero. È scrivo "è" perché per me la parola "era" non esiste, la morte non esiste, esiste solo un modo diverso di esserci, ed Elena c'è e ci sarà per sempre.

Comunque mi sono dimenticata che il risultato della pet è completamente negativo ! sono totalmente pulita post intervento....

adesso vediamo che dice la mia oncologa e specialmente vediamo quando inizio!

Oggi voglio condividere con voi un' emozione grande... sveglia prestissimo perché mia figlia terzo anno di medicina oggi ha il primo incontro per il tirocinio in ospedale, le ho stirato il camice bianco e piegato la divisa per la sala operatoria e ho pensato davvero agli enormi sacrifici che questo percorso richiede sin da quando si studia. Le uscite il sabato e la domenica sono davvero rare perché studia molto e si concede veramente poco per distrarsi; ma sa che è la sua strada, scelta con tanto impegno e sacrificio. Tanto orgogliosa di lei ❤️

Te lo dice una fifona e una donna che si sottometteva sempre...Adesso invece non guardo in faccia a nessuno...Neanche a mia suocera....Quando la devo mandare a fanculo la mando pure a fanculo...

Grazie dottore per averci avvisati🙂.
Altrimenti ci preoccupiamo