Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Ti posso assicurare Gio che è liberatorio.. Io lo faccio sempre quando litigo co.n Ale.. E lui lo sa.

Vi riprovo a inserire link

https://drive.google.com/file/d/1J2H8zfKXxfelWyT4y9A2MMJbBElxXXT_/view?usp=drivesdk

Francesca, è semplicemente stupenda🥰

Buongiorno e buon sabato. Io ci sono 💪

Ma che bella!
Mi piace molto il 'vissero rifelici e ricontenti" ❤

Ragazze scusate, ma il forum è visibile da fuori? Cioè chi non è iscritto può leggere ciò che scriviamo ed i nostri nickname?

Questa gente ha bisogno di un medico!!! [/quote]



Leggere certe cose sull'OSCURA SIGNORA fa ridere anche me ma mi verrebbe anche da piangere messa in bocca ad una psicologa nel 2023.



Pur essendo un chirurgo oncologo la mia formazione di psiconcologia l'ho sempre considerata doverosa , malgrado quando ho iniziato a lavorare ancora la psiconcologia non esistesse. Formazione quindi da autodidatta.

Ed i miei libri erano rivoluzionari se pensiamo che negli anni 80 ancora molti medici tacevano sulla natura della malattia con i loro pazienti.
Ma mi viene da piangere a pensare che una psicologa ancora nel 2023 abbia un approccio garibaldino su un tema così cruciale come quello della morte che deve essere sempre affrontato perchè quella della morte è una delle paure che se pur non espresse (=rimosse) paralizzano la riprogettazione dell'esistenza.

Leggere quelle parole in bocca ad una psicologa è sconvolgente
quando risfogliando un mio capitolo su un vecchio libro del secolo scorso scrivevo , da chirurgo oncologo e non da psicologo


......" dalle donne ho imparato che identificandosi nell'altro, si può riuscire a banalizzare il problema per sdrammatizzarlo.
Sono sempre consapevole però che con la banalizzazione si corre il rischio di minimizzare (il problema) e di non permettere alla paziente di far emergere le sue paure e i suoi fantasmi di morte.
Mi trovo costretto talvolta a "rimediare" spostando la comunicazione sui familiari, se presenti, facendo emergere il concetto di morte per esorcizzarlo con frasi che instaurino un'atmosfera più rilassante.
Mi ricordo che, rivolto ai familiari, in presenza della paziente più di una volta ho utilizzato la frase ".....con questa malattia non riuscirete a liberarvi di lei.... Oppure "....lei ha le stesse probabilità di venire ai miei funerali che io ai suoi "
Frasi come quest'ultima , in cui non solo non viene rimosso il concetto di morte della paziente, ma ad esso viene anteposto addirittura quello del medico, ristabiliscono una condizione nella quale "la sgradevole verità " assume lo stesso significato per entrambe le parti.
Molto spesso mi accorgo che parte dell'informazione che do è eccessiva e la paziente finisce per ricevere più informazioni di quanto sia capace di sopportare o desiderosa di maggiori particolari mentre è vero il contrario.
Purtroppo non è sempre facile capire il grado di bisogno di informazione di ogni persona. Mentre alcune esitano a chiedere, altre manifestano un atteggiamento che mi induce a pensare che desiderino maggiori informazioni mentre è vero il contrario.
Comunque nella mia esperienza , il solo fatto di dare risposte soddisfacenti, funge da elemento di incoraggiamento per la paziente che si sentirà autorizzata a porre domande su quello che la riguarda.
Per esempio il poter proporre una chirurgia conservativa, sicuramente costituisce una informazione positiva ; così come è molto apprezzata l'esigenza manifestata dal chirurgo, dopo l'avvento della chirurgia conservativa, a valorizzare un organo che prima veniva sistematicamente sacrificato.
Se non altro, questa esigenza tecnica viene interpretata dalla paziente come un atto di rispetto alla persona nella sua globalità.
D'altra parte non deve stupire che almeno nella prima fase della relazione , il problema estetico che riguarda il seno sia una esigenza sentita, più dal chirurgo che dalla paziente, la quale non ha avuto ancora il tempo di far emergere le proprie paure derivate dalla scoperta di avere un tumore.
E' quindi necessario lasciarle il tempo sufficiente perchè la verità sia assorbita, prima di affrontare argomenti che probabilmente , in quel momento , verrebbero vissuti come una sottovalutazione della tempesta emotiva provocata.
Paradossalmente se è più facile esorcizzare il cancro e la morte, perchè la stessa paziente mi aiuta verbalizzando le sue paure, un discorso a parte deve essere fatto per l'eventualità delle metastasi.
La metastasi è temuta più della morte , perchè nell'immaginario collettivo può significare lunga e interminabile sofferenza ; la morte invece nel vissuto di pazienti che hanno avuto un familiare affetto da cancro, è sentita addirittura come liberatoria : la "dolce morte " che pone fine alle sofferenze."

[quote=salvocatania]Comunque nella mia esperienza , il solo fatto di dare risposte soddisfacenti, funge da elemento di incoraggiamento per la paziente che si sentirà autorizzata a porre domande su quello che la riguarda.[/quote

Ancora una volta ha fatto centro!

angela Sardegna
Goditi la settimana serenamente.
Va tutto bene 💞🫂👍💐

Io ci sono

salvocatania
Come sempre , dottore tutto ciò che ha scritto è una fedele fotografia di ogni aspetto psicologico in cui viene a ritrovarsi una donna dopo la diagnosi di cancro.

❤️💞❤️💞

Buon pomeriggio
Eccomi mentre Angela atterra io sono sbarcata in Sardegna !!
Goditi la festa e tra 10 giorni ne riparliamo
e tanti auguri a tuo fratello!🎉🎉🎉🎉

Fra
il tempo non ci assiste sta piovendo tantissimo spero che duri poco per ora poltrisco a letto e mi godo i profumi dell'isola!!

I miei fili colorati per le Rfs in agenda arrivano in ritardo ma ci sono!!🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈❤️❤️❤️

Lorycalif Noi ci siamo❤️❤️❤️


Tanti auguri all'ometto Luca di Star!!🎉🎉🎉🎉🎂🎂🎂❤️❤️❤️

dottor Catania
Come sta Stefania?
🌈💐🌈💐🌈💐🌈💐🌈

Buongiorno dottorcatania e buongiorno a tutti, ho letto uno studio circa l'utilità del testosterone contro il tumore al seno. Lei cosa ne pensa?

Non è che Francesca voleva dire

.........e finsero felici e contenti !!! ??????????????