Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ho un bel po' di arretrato da leggere 😅
Grazie grazie grazie dottor Catania!!
Questa sì che è una bellissima notizia!!!
Nel frattempo risparmio sul mascara
Stefy a me è successo lo stesso, durante il taxolo ho perso qualche ciglia e sopracciglia e da quando ho finito il 20/12 le ho perse completamente, solo da qualche giorno vedo spuntare qualche peletto, speriamo che crescano in fretta 🤞🏻
Gentilissimo Dottor Catania
Sono una donna di 35 anni in allattamento e da un paio di mesi mi trovo in una spiacevole situazione.
Durante la mia gravidanza mi è stato riscontrato ipertiroidismo grazie ad una scrupolosa dottoressa che sapendo della familiarità con patologie tiroidee benigne (mamma con ipotiroidismo e nodulo tiroidei) mi ha fatto effettuare delle analisi approfondite. a febbraio 2022 compare anche un nodulo ipervascolarizzato (sospetto adenoma di Plummer) per il quale l 8 mi sottoporrò ad agoaspirato. L'ipertiroidismo più la recente maternità hanno scatenato in me una ansia mai avuta prima soprattutto sul versante salute. Il 30/11 mi sono sottoposta ad ecografia mammaria + visita senologica in quanto durante l autopalpazione ho riscontrato quello che credevo essere un nodulo più una pallina nel cavo ascellare (tutto a sx, e sempre a sx c'è il mio nodulo tiroideo più una fascite nodulare al deltoide sempre dallo stesso lato). La pallina la sento solo con il braccio ad angolo retto, andando a palpare internamente ed è nella parte inferiore dell'ascella. L'esito di entrambe è stato più che positivo: non c'è assolutamente nulla, quello che ho rintracciato è solo la ghiandola propria dell'allattamento più del grasso. Queste piccole formazioni ad oggi io le sento ancora palpabili ma mi sono fidata dei due dottori che mi hanno visitata. Per quanto riguarda la pallina nel cavo ascellare è stato definito come un piccolo linfonodo reattivo non menzionato neanche nel referto, ricordo che l'ecografista mi ha anche detto di averne delle altre, anche nell'altro cavo, semplicemente ancora meno palpabili. A metà dicembre inizio ad avere un raffreddore (durato fino ai primi di gennaio) più alcuni giorni di tonsillite: mi si gonfiano anche i linfonodi latero cervicali ambo i lati. Al controllo ecografico tiroideo tali linfonodi vengono refertati come reattivi, più presenti a sx - tanto per cambiare- che a dx con dimensione massima 13 mm. Come ogni fine mese metto in atto la autopalpazione. I miei seni sono sempre uguali: sempre quelle piccole palline che ho avvertito (una nel quadrante esterno inferiore definita proprio come la ghiandola più grande per via dell'allattamento e una in alto nel quadrante esterno superiore definita invece tessuto più granuloso e grasso sempre per via dell'allattamento). All'osservaizone non rintraccio assolutamente nulla ma alla palpazione del cavo ascellare ecco ancora lì il mio linfonodo reattivo. È una pallina, proprio rotonda (e già la forma mi fa paura ma era la stessa con la quale mi sono presentata all'eco di fine novembre) e mobile. Più mi palpo più la zona diventa dolente ed associato al fatto che devo rincorrere e prendere in braccio una bambina di 10 mesi ,quella zona (considerando anche la fascite nodulare) è messa davvero a dura prova (vedrò il mio osteopata venerdì). Il problema è che ,prima di tutto, questa pallina mi sembra lievemente cresciuta (può essere a causa del raffreddore o della tonsillite? O ancora dell'ipertiroidismo come ho letto? O delle infiammazioni che tendono a colpire il braccio?) E dopo due mesi è ancora lì (l'ecografista che mi ha fatto l'eco per la tiroide però mi ha avvisata che i linfonodi latero Cervicali ci avrebbero messo un bel po' a sgonfiarsi e lei stesso scrive spesso che ci vuole un tempo medio lungo) ma quello che mi preoccupa di più è che oggi, all'ennesima palpazione, mi sono sembrati in realtà due piccolissimi linfonodi attaccati. Da una parte la pallina già citata e dall'altra una formazione più lunga e sottile, anche essa mobile (seppur con più difficoltà ma credo per via delle dimensioni più piccole). La mia preoccupazione è aumentata perché ho paura che si tratti di un pacchetto linfonodale (che mi è parso leggere non proprio di buon auspicio) ed inizio a temere, da un lato, un carcinoma non identificato due mesi fa all'eco e alla visita e, dall'altro, un linfoma visto anche che si sono ingrossati i linfonodi latero cervicali. Razionalmente mi dico che questi si sono ingrossati proprio per via del raffreddore e che sono già stati refertati come reattivi ma ho il timore che la sola ecografia possa sbagliare nella diagnosi di reattività. Mi chiedo se debba sottopormi ad altra visita senologica, ad altra ecografia magari linfonodale o se debba semplicemente trovare un modo per essere meno in ansia e concentrarmi sull'ago aspirato del nodulo alla tiroide e stop! Ho paura che sottopormi ad ulteriore ecografia possa darmi altro materiale sul quale "fissarmi" ma dall'altra parte sono profondamente in ansia e cerco ossessivamente diagnosi su Google.
La ringrazio infinitamente
Ps per quanto riguarda la famiglia: mio papà è deceduto a causa di cancro al polmone nel 2021 (poco dopo aver scoperto di essere incinta), mia mamma ha ricevuto una diagnosi di una patologia rara (LAM) nel 2019. La mia pro-zia materna è morta per un tumore al seno ma all'età di 80 anni, diagnosticato una decina di anni prima..
Rinata....dopo una settimana di ribociclib non ho più dolori,spero duri
🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉
Paola!!!!! Ma certo che durerà!!!!
Ci sono tante donne forti qui nel blog! Ma che come e' normale hanno paura x un futuro che nessuno sa! Anche io sono fifona, ho paura, ve l ho raccontato i pianti e la disperazione alla scoperta del k ma a volte faccio finta di non avere nulla x vivere le mie giornate cm prima! Sport, bimbi in giro, shopping, lavoro .. sbaglio vero? E' quasi un modo x non perdermi mentalmente, x non buttarmi giù e dire che ho continuato a vivere.. la sera mi prende l agitazione xke realizzo che ho la parrucca anziché i miei capelli di 50 cm , il fisico deperito x le chemio e la cicatrice al seno ma poi penso tantissime ce l hanno fatta xke io dovrei rientrare nell altra percentuale! Più d qst sforzi che sto facendo non ho altro da fare! Se non vivere! E' secondo lei un essere bugiarda cn me stessa? Io lo faccio anche x non sprecare lacrime con i bimbi ma avere sempre un sorriso x loro e x mio marito che a volte mi sembra più malato di me, x il peso che porta dentro.. spero solo che torni quel periodo davvero sereno senza più dover mentire ! ❤❤❤❤
Guardi che anche lei ha centrato il focus segreto della sopravvivenza
E le pare poco ?
Anche se
Rinata....dopo una settimana di ribociclib non ho più dolori,spero duri
Paola79 che splendida notizia! Sono davvero contenta!!!
Grazie dottore 🤞🏻
Benissimo Paola 🎉🎉🎉
Ciao Faby, per risponderti ti racconto un po la mia storia, che per quanto riguarda il vivere come se non si fosse malati è molto simile alla tua.
Il 28 gennaio 2022 sono andata con mia sorella a fare mammografia di screening, dopo qualche giorno ci hanno chiamate tutte e due per ecografia perché avevano trovato qualcosa a tutte e due. Mia sorella un duttale di 15 mm e a me un lobulare in situ 5x4 cm. Da lì iniziano tutti gli esami... Mia sorella ad aprile è stata operata e a luglio ha fatto la radio. Io nel frattempo ho fatto una marea di ecografie, 4 rmn e 2 pet, 2 mammografie oltre ad esame genetico che è
risultato negativo (tutto questo tra marzo 2022 e dicembre 2023). A maggio visita multidisciplinare dove mi specificatamente che devo fare chemioterapia neoadiuvante e poi intervento. Quando mi hanno detto lei ha un tumore al seno non ho pianto, non ci sono rimasta male mi sono detta "ok andiamo avanti". Quando poi mi è stato detto che dovevo fare chemio (4 rosse + 12 bianche) la prima cosa che ho chiesto è stata: perderò i capelli? Quello è stato, per me, più devastante di quando mi hanno detto del tumore e dei linfonodi interessati , onestamente? Non so perché! I capelli poi ricrescono.... In questo periodo però non mi sono mai voluta vedere come una malata, non mi sono mai voluta sentire malata, anche se la mia vita è sommariamente cambiata... Invece di uscire con gli amici passavo i giorni in visite ed esami, ma nonostante questo non ho mai voluto cedere a questo maledetto tumore e non ho mai voluto che la paura mi togliesse la voglia di vivere! Ho preso e una settimana prima di iniziare la chemio sono andata a tagliarmi più di 30 cm di capelli perché avevo deciso di provare a fare la chemio utilizzando il caschetto refrigerante. E per me tagliare i capelli era un pianto eppure un sabato mi sono decisa, sono andata dal parrucchiere, gli ho spiegato di farmi un taglio giusto per poter vedere di salvare i capelli. Allora non sapevo ancora che tante volte anche con il caschetto refrigerante si possono perdere i capelli, mi è stato spiegato dopo che dipende dal tipo di capello, dal bulbo ecc. Il 22/6 inizio la chemio con tutte le speranze di questo mondo in tasca. Io che odio aghi e siringhe mi sono fatta sbucazzare ogni volta senza dire nulla ma mettendocela tutta per non saltare neanche un ciclo. Sono stata anche molto fortunata perché durante tutti i cicli di chemio i valori emocromo sono sempre stati ottimi, che la quantità di capelli persi è stata davvero esigua, che i dolori e fastidi sono stati pochi. Ho accettato di perdere le ciglia anche se.mi sentivo un po ET con gli occhi così, ho accettato di perdere parte delle sopracciglia e il resto e anche così non ho mai voluto sentirmi malata e quando mi guardavo allo specchio non mi sono mai vista come una malata. Il 30/11 ho terminato le chemio come da programma e il 23/1 mi hanno operato. Quadrantectomia (sto termine non mi entra in testa), linfonodi tolti del I e II livello, rimodellamento del seno sinistro, ora sono a casa con questi bei cerottoni a farmi compagnia e molto onestamente ti dico che ogni tanto tiracchiano e danno fastidio. Ti dico tutto questo perché, nonostante tutto e la stanchezza mentale nel dover affrontare tutto questo, ho sempre vissuto tutti questi giorni con qualche uscita di testa, incavolata ecc. ma molto serenamente, facendo bene o male quello che facevo prima, certo rinunciando alle uscite con gli amici quasi tutti i giorni e le cene fuori, ma ho continuato a vivere la mia vita molto serenamente. Mia madre mi dice spesso che mi ammira per come ho affrontato la cosa, che sono stata molto coraggiosa, che non mi ha mai sentito lamentarmi ma io effettivamente non ho fatto nulla di eccezionale. Ho solo fatto in modo che il k non si insinuasse sempre nel mio cervello, che non si nutrisse delle mie paure, ero io a dover battere lui non lui me! Non ti devi sentire egoista se hai continuato a vivere la tua vita, se questo ti aiuta a farti reagire, a farti stare bene, a farti affrontare tutto al meglio perché non farlo? Se una persona ci riesce e sta bene con sé stessa va benissimo, se una persona ha un carattere un pochino più fragile e ha bisogno anche di un aiuto psicologico va benissimo! L'importante è riuscire a trovare un equilibrio, riuscire a guardare oltre, riuscire a curarsi e riuscire a guarire. Le terapie ci sono e funzionano, la scienza, gli studi, i farmaci, le terapie hanno fatto balzi da giganti! Io giorno per giorno vado avanti e non guardo indietro, un passo alla volta e sono arrivata fino a qui, il peggio è passato e se dall'istologico i linfonodi tolti saranno positivi affronterò passo per passo anche quello. Il mio pensiero è sempre quello: sono arrivata fino a qui, ok posso anche andare oltre!
Scusa se mi sono dilungata ma era per condividere con te questo mio modo di vedere le cose e per dire che se fare le cose che fai ti fa stare bene e affrontare tutto con un pizzico in più di serenità allora vai avanti così, non può che esserti d'aiuto! La mente fa tanto soprattutto per superare al meglio le difficoltà.
Ti abbraccio❤️
Sono una donna di 35 anni in allattamento e da un paio di mesi mi trovo in una spiacevole situazione.
Durante la mia gravidanza mi è stato riscontrato ipertiroidismo grazie ad una scrupolosa dottoressa che sapendo della familiarità con patologie tiroidee benigne (mamma con ipotiroidismo e nodulo tiroidei) mi ha fatto effettuare delle analisi approfondite. a febbraio 2022 compare anche un nodulo ipervascolarizzato (sospetto adenoma di Plummer) per il quale l 8 mi sottoporrò ad agoaspirato. L'ipertiroidismo più la recente maternità hanno scatenato in me una ansia mai avuta prima soprattutto sul versante salute. Il 30/11 mi sono sottoposta ad ecografia mammaria + visita senologica in quanto durante l autopalpazione ho riscontrato quello che credevo essere un nodulo più una pallina nel cavo ascellare (tutto a sx, e sempre a sx c'è il mio nodulo tiroideo più una fascite nodulare al deltoide sempre dallo stesso lato). La pallina la sento solo con il braccio ad angolo retto, andando a palpare internamente ed è nella parte inferiore dell'ascella. L'esito di entrambe è stato più che positivo: non c'è assolutamente nulla, quello che ho rintracciato è solo la ghiandola propria dell'allattamento più del grasso. Queste piccole formazioni ad oggi io le sento ancora palpabili ma mi sono fidata dei due dottori che mi hanno visitata. Per quanto riguarda la pallina nel cavo ascellare è stato definito come un piccolo linfonodo reattivo non menzionato neanche nel referto, ricordo che l'ecografista mi ha anche detto di averne delle altre, anche nell'altro cavo, semplicemente ancora meno palpabili. A metà dicembre inizio ad avere un raffreddore (durato fino ai primi di gennaio) più alcuni giorni di tonsillite: mi si gonfiano anche i linfonodi latero cervicali ambo i lati. Al controllo ecografico tiroideo tali linfonodi vengono refertati come reattivi, più presenti a sx - tanto per cambiare- che a dx con dimensione massima 13 mm. Come ogni fine mese metto in atto la autopalpazione. I miei seni sono sempre uguali: sempre quelle piccole palline che ho avvertito (una nel quadrante esterno inferiore definita proprio come la ghiandola più grande per via dell'allattamento e una in alto nel quadrante esterno superiore definita invece tessuto più granuloso e grasso sempre per via dell'allattamento). All'osservaizone non rintraccio assolutamente nulla ma alla palpazione del cavo ascellare ecco ancora lì il mio linfonodo reattivo. È una pallina, proprio rotonda (e già la forma mi fa paura ma era la stessa con la quale mi sono presentata all'eco di fine novembre) e mobile. Più mi palpo più la zona diventa dolente ed associato al fatto che devo rincorrere e prendere in braccio una bambina di 10 mesi ,quella zona (considerando anche la fascite nodulare) è messa davvero a dura prova (vedrò il mio osteopata venerdì). Il problema è che ,prima di tutto, questa pallina mi sembra lievemente cresciuta (può essere a causa del raffreddore o della tonsillite? O ancora dell'ipertiroidismo come ho letto? O delle infiammazioni che tendono a colpire il braccio?) E dopo due mesi è ancora lì (l'ecografista che mi ha fatto l'eco per la tiroide però mi ha avvisata che i linfonodi latero Cervicali ci avrebbero messo un bel po' a sgonfiarsi e lei stesso scrive spesso che ci vuole un tempo medio lungo) ma quello che mi preoccupa di più è che oggi, all'ennesima palpazione, mi sono sembrati in realtà due piccolissimi linfonodi attaccati. Da una parte la pallina già citata e dall'altra una formazione più lunga e sottile, anche essa mobile (seppur con più difficoltà ma credo per via delle dimensioni più piccole). La mia preoccupazione è aumentata perché ho paura che si tratti di un pacchetto linfonodale (che mi è parso leggere non proprio di buon auspicio) ed inizio a temere, da un lato, un carcinoma non identificato due mesi fa all'eco e alla visita e, dall'altro, un linfoma visto anche che si sono ingrossati i linfonodi latero cervicali. Razionalmente mi dico che questi si sono ingrossati proprio per via del raffreddore e che sono già stati refertati come reattivi ma ho il timore che la sola ecografia possa sbagliare nella diagnosi di reattività. Mi chiedo se debba sottopormi ad altra visita senologica, ad altra ecografia magari linfonodale o se debba semplicemente trovare un modo per essere meno in ansia e concentrarmi sull'ago aspirato del nodulo alla tiroide e stop! Ho paura che sottopormi ad ulteriore ecografia possa darmi altro materiale sul quale "fissarmi" ma dall'altra parte sono profondamente in ansia e cerco ossessivamente diagnosi su Google.
La ringrazio infinitamente
Ps per quanto riguarda la famiglia: mio papà è deceduto a causa di cancro al polmone nel 2021 (poco dopo aver scoperto di essere incinta), mia mamma ha ricevuto una diagnosi di una patologia rara (LAM) nel 2019. La mia pro-zia materna è morta per un tumore al seno ma all'età di 80 anni, diagnosticato una decina di anni prima..
#548.539 Scritto: Oggi 20:41
Pensavo di risponderle punto per punto ma rischierei di incrementare ancora di più la sua ansia perchè
Ho riesumato invece una mia vecchissima replica sullo scivoloso tema dei Linfonodi e la riporto qui per comprendere di cosa stiamo parlando.
Allego qui x CESCA un mio vecchio approfondimento !
al dr. Google
L'ecografista era tranquillissimo mi ha detto di non ricontrollarli neanche a distanza a meno che non sento che ingrossano.. allora mi chiedevo tutti quei siti dove si dice che sopra il cm sono da sorvegliare si intende quel diametro (credo si chiami traverso (4 mm) o quello longitudinale (credo si dica così) di 20 mm. ? ?
L ecografista mi ha liquidato dicendo che sono una tipa linfantica.. . e che i miei numerosi linfonodi sono tutti reattivi. . .
Un altra domanda i linfonodi del linfoma (perché la mia ansia è quella) sono diversi dai linfonodi reattivi in ecografia?? Perché leggo pareri differenti! Grazie!
TANI 94
.Da quanto descrive starei tranquilla e potrei cavarmela con un semplice
" I linfonodi reattivi hanno scarso significato patologico" e senz'altro ci possono essere linfonodi reattivi di= o> 2 cm di diametro
Ma preferisco perche' utile a tutti fare un ulteriore approfondimento sui linfonodi perche' eseguendo i controlli ecografici nel follow up questi dubbi riemergono in continuazione.
- I LINFONODI
LINFONODI
se avete dubbi sui linfonodi che si rendono palpabili (si rendono palpabili soprattutto se sottopeso o se si e' mediamente magri ) non fate l'irreparabile, o che si puo' pagare a caro prezzo, errore di consultare senza una guida il dr. Google
Linfonodo e' il termine piu' pericoloso ..da maneggiare con cura e che vi puo' complicare significativamente la vita . Se digitate linfonodi qualsiasi siano le vostre Key phrases (or keywords) utilizzateI motori di ricerca vi sbatteranno in faccia , convincendovi pure, in ordine e in qualsiasi situazione
1) Metastasi tumorale
2) Aids
3) Linfoma
4) Altro
5) mai....una risposta rassicurante per voi
Imparare a vivere con il rischio non vuol dire vivere pericolosamente per scelte nostre irresponsabili. Quante volte ho scritto : lasciate in pace il dr. Google senza una guida ??
Vi allego alcuni dei consulti con i quali mi devo confrontare ogni giorno per comprendere meglio perche' si possa pagare a caro prezzo la curiosita' irresponsabile.
Ipocondriaci non si nasce, ma lo si puo' diventare facilmente grazie al dr. Google
Ecco alcuni consulti , su temi differenti, ma che hanno in comune...la cancerofobia.
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html
https://www.medicitalia.it/consulti/medicina-interna/485977-linfonodi-collo-gonfi.html
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/481804-retrazione-cutanea-al-seno-a-16-anni.html
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/501083-preoccupazione.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/linfonodi_sistema_linfatico.htm
Studio ecografico dei linfonodi superficiali
L'ecografia, dopo l'esame clinico, si è imposta negli ultimi anni come indagine nello studio delle neoformazioni superficiali perché permette una rapida diagnosi differenziale tra un linfonodo, una cisti, una patologia vascolare, un lipoma, una patologia delle ghiandole salivari o della tiroide ecc. La facile accessibilità dei linfonodi superficiali associata all'elevata risoluzione spaziale, il basso costo rispetto a TC e di RMN rendono l'ecografia il metodo di scelta per lo studio delle stazioni linfonodali superficiali.
L'ecografia dei linfonodi normali rispecchia esattamente la loro anatomia: la morfologia è ovale, con una zona periferica ipoecogena (corticale), occupata dal tessuto linfatico ed una zona centrale iperecogena costituita da tessuto connettivo , adiposo e da strutture vascolari (ilo).
Ecografia B mode - cosa evidenzia? Dimensioni - possono essere diverse per sede, costituzione ed età.
La linfoadenomegalia viene definita dal diametro trasversale (8 mm per le regioni inguinali, angolo mandibolari e cervicali superiori e 5 mm per le altre regioni). La morfologia: I linfonodi normali o reattivi hanno forma ovalare mentre i linfonodi neoplastici hanno forma rotondeggiante. Per differenziarli si utilizza l'indice di rotondità dato dal rapporto tra diametro longitudinale e diametro trasversale. In linfonodi di piccole dimensoni l'indice di rotondità non è sempre utile alla diagnosi precoce di metastasi linfonodali.
Segno dell'ilo: l'ilo può essere periferico, iperecogeno ed aumentato nei linfonodi infiammatori, particolarmente nelle regioni inguinali ed ascellari, spesso poco visibile al collo soprattutto nei giovani.
Nei linfonodi neoplastici l'ilo non è visibile: può essere assottigliato, distorto e centralizzato. La presenza di questi segni indica malignità con un'elevata specificità.
Uniformità dello spessore corticale: l'ispessimento uniforme o concentrico si può riscontrare sia nelle linfoadenopatie infiammatorie sia nelle malattie linfoproliferative, mentre l'ispessimento eccentrico con bozzatura corticale è più frequente nelle metastasi da neoplasie solide. La crescita eccentrica della corticale ipoecogena è un importante criterio di malignità.
Omogeneità della struttura interna: la disomogeneità della struttura anatomica del linfonodo con perdita della differenziazione cortico-ilare è un criterio di malignità anche se nei linfomi il sovvertimento strutturale è omogeneo.
Margini: margini sfumati ed indefiniti sono un criterio di malignità di superamento della capsula.
Ecografia Color e Power Doppler Metodica che evidenzia l'albero vascolare e la sua architettura. I linfonodi normali presentano segnali Color e Power Doppler a livello ilare ove decorrono vasi mentre non vi sono segnali periferici, a livello del contorno capsulare.
La vascolarizzazione linfonodale - L'albero vascolare può essere mantenuto, alterato o distrutto nelle linfoadenopatie. I processi infiammatori ed alcuni linfomi maligni determinano aumento della normale perfusione e quindi dei segnali vascolari disposti normalmente, al contrario le patologie maligne determinano un cambiamento dell'albero vascolare per la crescita nodulare e per l'estensione extracapsulare.
Sono felice!