Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Pepeli non la lo prenda come un fatto personale, pero' qualche volta mettetevi nei miei panni.
Io continuero' come un carroarmato per la mia strada e so bene dove voglio arrivare.
Pero' lasciatevelo dire : non avete compreso che io saro' sempre disponibile, ma non certo a vostra disposizione !
Io ce la metto tutta ma mi aspetterei anche da parte vostra un lavoro di gruppo con una relativa costanza, non pari alla mia, ma che mi dia la percezione di un impegno reciproco.
Ora comprendo che ogni tanto alcune di voi sentano il bisogno di un
completo dal blog. E io sono pronto a comprenderlo e ad accettarlo, mentre forse molte di voi non comprenderebbero il mio bisogno di
Io lo supero questo bisogno dimenticandomi del bicchiere mezzo vuoto perche' tengo d'occhio sempre la bottiglia. E quindi non me lo posso permettere.
Non posso pero' continuare a scrivere sempre le stesse cose.
Lei non c'entra in particolare, ma mi offre il pretesto per il mio sfogo.
O non ne avrei diritto anche io ?
In soldoni torniamo alla domanda che mi ha fatto sui disturbi della menopausa.
Ne abbiamo discusso a lungo appena 15 giorni fa occupando diverse pagine e discutendo anche sulla opportunita' ( o meglio inopportunita' degli integratori)
Le allego ( e' del 19 novembre) una mia replica a Nina e da li' e' seguita una lunga discussione con approfondimenti sugli integratori.
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Nina , Lei non c'entra assolutamente nulla, ma dovrebbe riferire a chi....( ci siamo intesi ?)...che questo genere di informazioni sono catastrofiche e irresponsabili.
La buona fede dell'autrice e' fuori discussione.
Fanno danni psicologici ed economici (leggi portafoglio) spaventosi, pur dando atto delle buone intenzioni di chi pensa di dare buone notizie.
Per confortare qualcuno ?
Ma poi e' veramente cosi ?
La stessa notizia si fa un autogol ingenuo ma irresponsabile
"Nel futuro i ricercatori lavoreranno ad una sperimentazione clinica per sviluppare una ciclocreatina farmaco come possibile nuova terapia per il trattamento del carcinoma mammario HER2 positivo e resistente al trastuzumab."
Cio' vuol dire che il miracoloso integratore l'hanno sin qui divorato solo le cavie da esperimento.
Sa che vuol dire ? Che trattandosi di una sperimentazione sugli animali ha molte probabilita' che non sia neanche portata avanti da una sperimentazione clinica sugli umani . Centinaia , centinaia di questi studi vengono pubblicati ogni anno e poi non se ne sa piu' nulla perche' sono serviti ai ricercatori solo per giustificare il loro stipendio.
E per fortuna tra questi, rari, ci sono studi che vengono promossi alla sperimentazione clinica umana.
E se fosse portata alla sperimentazione clinica i risultati pratici comunque li vedra' la sua nipotina.
E allora a che servirebbe questa informazione ?
Sicuramente ad uccidere Lara che con metastasi (quindi scrivo a caso) Her 2 iperespresse e non rispondendo alle terapie , che anche se non ha I soldi per il bus a Roma si fa un prestito e corre negli Stati Uniti a cercare il miracoloso integratore come ultima spiaggia.
Per tornare delusa e gettarsi sotto la metropolitana perche' vede svanita la fede nell'ultimo appiglio per la sua vita.
Sapesse quante persone ho conosciuto (un padre ha venduto la casa) correre a Cuba per la bufala dell'Escozul e vivere all'Avana in tenda aspettando per mesi la sua dose di veleno dello scorpione blu e quando Cuba ha chiuso la produzione per gli stranieri trasferirsi a Tirana con incrollabile speranza
http://www.senosalvo.com/invenzioni_folli_e_false_medicine_anticancro.htm
Glielo spieghi a chi mette in giro queste informazioni: a chi servirebbe questa notizia strombazzata come un farmaco gia' in commercio ?
Perche' questa l'interpretazione di chi e' disperato e si aggrappa a tutto.
Nessuno legge o comprende che si tratta di sperimentazioni precliniche .
Per comprendere meglio quello che ho appena scritto richiamo un vecchio approfondimento. Abituatevi anche voi a valutare la portata di una informazione quando la leggete o quando vi alzate al mattino con l'insana intenzione di consultare il dr.Google
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SPERIMENTAZIONE NUOVI FARMACI
Max non complicatevi ulteriormente la vita che' gia' e' complicata per voi.
per voi avere questo genere di informazioni che riguarda una sperimentazione dalla quale Sara e' gia' fuori perche' GIA' sta facendo una terapia.
Sperimentazione vuol dire che i primi risultati saranno pronti tra un anno e mezzo e poi fra tre anni e poi fra cinque anni.
Fidatevi delle prescrizioni degli oncologi che saranno freddi e poco empatici ma nessun dubbio che vi curino con farmaci al top dello stato dell'arte.
Non andate a caccia di MIRACOLI prima che se ne dimostri la loro efficacia
Per fortuna ogni farmaco viene validato attraverso una procedura complicatissima prima di essere applicato su larga scala
Come nasce un farmaco
Un farmaco è una sostanza o un'associazione di sostanze impiegata per curare o prevenire una specifica malattia.
Ma come si valuta se un medicinale è davvero efficace e, soprattutto, non arreca danni alla salute?
Per comprendere le sue proprietà, quantificare il rapporto tra gli eventuali rischi e i benefici che se ne traggono dalla sua assunzione, la molecola chimica che aspira a diventare un farmaco è sottoposta a una lunga serie di studi, condotti prima in laboratorio e su animali e poi sull'uomo. Queste ricerche, la cui durata oscilla in genere tra i sette e i dieci anni, sono a carico del "proprietario" del farmaco (il più delle volte un'industria farmaceutica) e si articolano in diverse fasi: studi "in vitro" e "in vivo" sugli animali (sperimentazione preclinica) e studi cosiddetti di fase 1, di fase 2 e di fase 3 eseguiti sull'uomo (sperimentazione clinica).
La sperimentazione preclinica
Questa fase della sperimentazione è utile per osservare come si comporta e qual è il livello di tossicità della molecola su un organismo vivente complesso: quale è la via di somministrazione, come viene assorbita e successivamente eliminata.
Inizialmente sono eseguiti gli studi "in vitro" al fine di comprendere le caratteristiche della molecola chimica da cui si ritiene di poter ricavare un farmaco. In pratica, la sostanza viene messa in provetta insieme a colture cellulari o a microrganismi e sottoposta a una serie di test. Questi esperimenti vengono eseguiti in laboratori altamente specializzati.
Soltanto quando si è appurato in laboratorio che la molecola possiede potenziali effetti terapeutici si può passare alla sperimentazione sugli animali (studi "in vivo").
La sperimentazione clinica
Fase 1
Ha inizio con lo studio di fase 1 la sperimentazione del principio attivo sull'uomo che ha lo scopo di fornire una prima valutazione della sicurezza e tollerabilità del medicinale.
Se il farmaco dimostra di avere un livello di tossicità accettabile rispetto al beneficio previsto (profilo beneficio/rischio) allora può passare alle successive fasi della sperimentazione.
Fase 2
Nello studio di fase 2 (definito anche terapeutico-esplorativo) comincia ad essere indagata l'attività terapeutica del potenziale farmaco, cioè la sua capacità di produrre sull'organismo umano gli effetti curativi desiderati. Questa fase serve inoltre a comprendere quale sarà la dose migliore da sperimentare nelle fasi successive, e determinare l'effetto del farmaco in relazione ad alcuni parametri (come, ad esempio, la pressione sanguigna) considerati indicatori della salute del paziente.
Questa seconda fase è utile quindi a dimostrare la non tossicità e l'attività del nuovo principio attivo sperimentale.
Ci sono però ancora altri quesiti a cui bisogna dare una risposta: ma il farmaco quanto è efficace? Ha qualche beneficio in più rispetto a farmaci simili già in commercio? E qual è il rapporto tra rischio e beneficio?
Fase 3
A tutte queste domande si risponde con lo studio di fase 3 (o terapeutico-confermatorio). In questo caso non sono più poche decine i pazienti "arruolati", ma centinaia o migliaia. L'efficacia del farmaco sui sintomi, sulla qualità della vita o sulla sopravvivenza è confrontata con un placebo (sostanza priva di efficacia terapeutica), con altri farmaci già in uso, o con nessun trattamento.
Autorizzazione all'immissione al commercio
Quando infine il nuovo farmaco ha dimostrato di avere un'efficacia sufficiente in rapporto agli eventuali rischi (rapporto rischio/beneficio), tutti i dati derivati dalle valutazioni precliniche e cliniche sono raccolti in un dossier che viene sottoposto all'autorità competente (per l'Italia l'AIFA), per richiederne la registrazione e l'autorizzazione alla commercializzazione.
Purtroppo i media devono vendere e pubblicando queste informazioni ingenerano la falsa convinzioni che sia gia' PRONTA LA CURA PER CURARE IL TUMORE SENZA CHEMIOTERAPIA
Vi avevo appena anticipato i risultati di uno studio cinese recentissimo (settembre 2018) che porta tanta acqua allo strampalato sognatore che parla di resilienza ed attivita' fisica e di relazioni sociali da decenni nell'incrementare la sopravvivenza gobale soprattutto (in questo caso) degli ormonoresponsivi.
Ci ho fatto anche una bozza di diapositiva e vi spieghero' perche'
Fonte:
Menopausal symptoms in different substages of perimenopause and their relationships with social support and resilience.
La resilienza e il sostegno sociale da parte della famiglia, parenti, amici e conoscenti, possono influire sui sintomi della perimenopausa e della menopausa?
A questa domanda ha risposto uno studio scientifico, pubblicato recentemente sulla rivista Menopause.
Ricordiamo prima di tutto cos'è la resilienza: la resilienza in psicologia è definita come la capacità di un individuo di reagire positivamente e con tenacia a un cambiamento, come un evento negativo o traumatico della propria vita.
Resiliente è colui o colei che riesce a rialzarsi nonostante un brutto momento, ed è in grado di riprendere in mano la sua vita per farle prendere la direzione sperata.
"La resilienza non è solo la voglia di sopravvivere a tutti i costi, ma anche la capacità di usare l'esperienza maturata in situazioni difficili per costruire il futuro.
Vi starete chiedendo: ma cosa c'entra la resilienza con la menopausa?
La menopausa è una fase della vita della donna che comporta dei cambiamenti sia a livello fisico che a livello mentale.
Per alcune può rappresentare una vera e propria "crisi" insormontabile e può essere difficile accettare questi cambiamenti, la menopausa può essere vista e vissuta come un evento spiacevole se l'attenzione si focalizza solo su alcuni aspetti considerati negativi (invecchiamento, il tempo che passa, i cambiamenti del corpo, il calo della "prestanza fisica", il decadimento, il minor valore attribuito alla donna specie se avanti negli anni da parte della società, la perdita della fertilità, ecc.)
Ecco quindi che la menopausa può essere vista come una metafora di "resilienza" se pensiamo alla possibilità di riuscire ad adattarsi e superare questi cambiamenti fisiologici, saperli gestire e "ristrutturare" la propria identità non svalutandosi, ma rivalutando positivamente il proprio ruolo di donna matura, cogliendo i lati positivi e le possibilità che offre questa nuova fase della vita e mettendo in atto strategie per viverla al meglio e in salute attraverso uno stile di vita corretto ponendo attenzione alla cura del corpo e della mente.
I risultati
Questo studio è stato progettato per misurare la prevalenza e la gravità dei sintomi della menopausa (per esempio vampate, variazioni dell'umore, calo del desiderio sessuale, insonnia, ecc.) che possono comparire anche prima della menopausa, in diversi fasi della perimenopausa (periodo che precede la menopausa) e le relazioni che possono avere questi sintomi con il sostegno sociale e la capacità di recupero nelle donne in perimenopausa.
Lo studio è stato effettuato su 732 donne in perimenopausa, tra marzo 2015 e marzo 2017. Le partecipanti hanno completato diversi questionari riguardanti i sintomi e anche informazioni sociodemografiche.
Di tutte le donne in perimenopausa intervistate, il 76,4% ha riferito sintomi della menopausa . La prevalenza e la gravità dei sintomi della menopausa differivano significativamente nelle varie fasi della perimenopausa (tutti P <0,001); la gravità dei sintomi della menopausa è stata minima durante la prima fase della transizione menopausale e la maggior parte durante la fase iniziale postmenopausale.
La regressione lineare aggiustata multivariata ha mostrato che il supporto familiare (β = -0.169 a -0.240, P <0.001) e la resilienza (β = -0.140 a -0.202, P <0.001) erano negativamente associati ai punteggi totali del Menopause Rating Scala.
Le donne che avevano un maggiore sostegno familiare e caratteristiche di resilienza presentavano meno sintomi della menopausa .
Metastasi ??? Come no !!!
https://www.youtube.com/watch?v=6bjQOwXMoPk
Ardesia un abbraccio.
Paci lascia scorrere i brutti pensieri
Ragazze e dott. Catania buona serata!
Grazie Nina
Leggevo grazie ai links di Eliana le nostre storie per conoscerci meglio ed ho notato che mancava l' intervento ed ho pensato ad una svista.
Vedrai che si ridurrà.
Ciao Nina, scusa se ti chiedo ma anche io stavo leggendo le nostre storie. Tu avevi dei linfonodi coinvolti? Sei anche tu HER2 negativa? Grazie e un abbraccio!
Buona sera rfs!
Eccomi riemergere da una giornata in clima natalizio,... Albero, presepe e appena tornati dai mercatini. C'è una temperatura gradevolissima, quel freddo che pizzica al punto giusto ma nn ti fa gelare.
Considerazioni... Nn è il Natale in sé una festa ipocrita, come nn lo è San Valentino o l'8 marzo, sono le persone ad esserlo. Quindi, se nn avete voglia di sorridere o fare pensierini a tizio e Caio nn fatelo solo xke é Natale.
Per quanto mi riguarda ho passato un'infanzia molto serena e ho dei bellissimi ricordi dei Natali passati, ho la fortuna di avere ancora tutti e 2 i genitori (che oltretutto mi danno una gran mano) e nn voglio che l'ombra nera di quanto successo cambi la mia visione delle cose. Ho il dovere (e il piacere) di trasmettere questo spirito ad Andrea e mi piacerebbe un giorno lo passasse ai suoi figli. E a quel paese i pensieri negativi e tossici che si sono affacciati alla mia mente x tutta la giornata...perche' li ho avuti, eccome!
Nn ho voglia di festeggiare, di gioire se mi viene da piangere. Ma faccio uno sforzo, xke' anche le persone intorno a me, che mi vogliono bene, hanno il diritto di riavermi un po' serena. Quindi... Spero abbiate trascorso un buon 8 dicembre come più vi piaceva!
Ciao ragazze,
Fino a questo momento ho solo fatto domande al Dottor Catania e compilato il questionario. Sto sempre leggendo le vostre storie per conoscervi meglio e ho pensato di raccontarvi un po' della mia storia...
Sono davvero contenta di avervi trovato. In realtà ero un po' indecisa se scrivere la mia storia o no (dato che non mi sono aperta a molti finora), ma poi ho letto una frase: 'la condivisione aiuta' e mi sono convinta!
Ho 36 anni e a ottobre mi hanno operato per un carcinoma duttale infiltrante (positivo a PR e ER) dopo diagnosi fatta a fine agosto. Ora sto facendo terapia ormonale con Tamoxifene e Enantone e ho iniziato la radioterapia da poco.
Io e mio marito eravamo in cerca di un bimbo e ora sono in menopausa...non mi lamento perché la cosa principale è farsi curare, ma ogni tanto ci penso al fatto che per qualche anno dovremo accantonare l'idea di una gravidanza.
Premetto che ho una famiglia e amici fantastici ma, inevitabilmente, di tanto in tanto mi sento sola e assalita da un sacco di paure (e paranoie) che forse solo chi toccato in primissima persona come tutte noi può capire (e che faccio fatica a gestire). Inoltre, per farmi curare, mi sono ri-trasferita a casa di mia mamma temporaneamente (che adoro ed e' la mia roccia!) ma sono lontana da mio marito (la mia metà), che appena può prende l'aereo e arriva! Ma la sua mancanza si sente...
Grazie ragazze! Non mi capita praticamente mai di chiedermi 'perché proprio a me', ma ogni tanto mi sento arrabbiata perché non accetto di aver paura!
Vi abbraccio forte ❤️
P.S. Questo 'inciampo' (come lo definì uno dei miei medici) dovrà aiutarmi a vedere e vivere la vita in modo diverso e capire ciò che conta veramente, ma prima dovrò elaborare un po' lo shock.
Io capisco perfettamente il suo bisogno di reset, come comprendo che lei è disponibile ma nn a nostra disposizione. E ci mancherebbe!
Quindi... Nn so, vuole che facciamo una colletta e la mandiamo in crociera 7 giorni? Visto le sue abitudini se vuole posso metterle in cabina una teca con un serpentello che lei ogni tanto libera, giusto x vivacizzare la cosa...
Scherzo dottore, le ricordo che se ha bisogno di staccare un po' nn é che ci deve chiedere il permesso, perché appunto lei nn è a nostra disposizione, e fa già tanto, tantissimo x noi.
Nn esageri però... Perché poi ci manca troppo e andiamo in astinenza...
Me lo dica Lei!
Mi presenti il suo subconscio!
Per l'inconscio ci vuole tempo!
Mi ha ricordato questa vignetta...
Si certo, anche che io sia prof....
Saputello si, ma prof no... solo dott.
Bellissima immagine!
Benvenuta Marzypan e grazie per aver raccontato la tua storia. Vedrai che qui troverai un vero sostegno, persone che ti capiscono e che ti buttano giù dalla sedia a dondolo dei pensieri rimuginanti. Un abbraccio
Lori come va con la febbre? Didi? Vi mando tanti pensieri positivi che scaccino la febbre
Anche a te Maddy, via la febbre che hai una mostra da realizzare! Sul supporto non saprei, l'idea del legno mi piace un sacco ma sei tu l'esperta... ti abbraccio
Anche la mia senologa ripete sempre che devo considerare quanto successo un incidente. Alla stregua di un incidente in macchina. Nn previsto, doloroso, spaventoso... Ma dal quale ci si riprende alla grande. A volte é dura... Ma ci sto lavorando.
Una sola giornata in questo forum mi è servito a rafforzare ancora di più la sensazione a pelle...attraverso uno schermo che ho avvertito quando leggevo del dottor Catania....
Un medico non come pochi ma come una rarità...la sua preparazione insieme alla sua umanità e' disarmante...un professionista vicino alle donne poi...
Ragazze siamo davvero in buone mani...e' un privilegio...non da poco
Oggi leggevo un po' di voi...pensavo a quanto siete forti voi tutte...non mollate ragazze...mai...
da quando e' cominciata questa mia disavventura....anche solo legata all'incertezza del cosa ho...non ho...e attendere risposte...esiti...sentire che qualcosa ti perseguita e per giorni non vivere ma solo trascinarsi...e'angosciante...disarmante tt ciò...e nonostante qst so di non potervu capire fino in fondo ma avete la mia più totale ammirazione!
A lei dottore un plauso davvero...non so come fa a stare dietro a qst pazze...donne...scatenate...
Grazie per le risposte che mi ha dedicato...
Buona serena notte
Ha compreso bene cosa intendo dire !
Io non ho bisogno di chiedere il permesso per un reset momentaneo o definitivo, come sicuramente non sarete voi a doverlo chiedere.
Non abbiamo firmato un contratto : ciscuno si prende tutte le responsabilita' sulle principali scelte della vita.
Se volessi farlo, lo farei da sera a mattina.
Io non voglio farlo perche' credo che questo percorso valga la pena di portarlo tutti insieme a termine. Io ci credo ciecamente .
Ho scommesso con me stesso che saremo (sicuramente per ragioni anagrafiche sarebbe meglio dire SARETE) VIVE E VEGETE al prossimo nostro Convegno.
Ma mi conceda lo sfogo ...se ogni tanto,,,,scorgo sempre le stesse persone che si impegnano al massimo e questo mi motiva molto ( basti pensare al lavoro immane di Eliana)...e tante altre che ogni tanto mi fanno sorgere il dubbio che portare avanti questo progetto interessi piu' al sottoscritto che a loro, perche' ogni tanto mi danno l'impressione di leggere nei loro pensieri un non certo confortante...
"ARMIAMOCI.....E PARTITE ! "
State tranquille che queste paturnie insorgono in me non piu' di una-due volte all'anno ma poi vengono allontanate NEL GIRO DI UNA NOTTE.
Pero' comprenda quale sia il mio disappunto quando ogni giorno sono sempre piu' convinto ed in grado di dimostrarvelo con I fatti che
Qui ad esempio nella stessa persona possiamo comprendere come si possa affrontare o non affrontare questa malattia con maggiori o minori possibilita' di farcela.
Rileggetevi la storia di Dada con il primo tumore : dai suoi comportamenti non avrei scommesso un euro. Non lo sapremo mai, ma non a caso ha avuto il secondo tumore.
Il secondo tumore ha scoperto una altra DADA.
Non ho la sfera magica per fare questo tipo di previsioni, ma ci metto la faccia e mi prendo tutte le responsabilita' nel dire pubblicamente che ha rischiato molto di piu' la Dada n.1 con un tumore meno aggressivo rispetto alla Dada n.2 pur avendo un secondo tumore mooooolto piu' aggressivo del primo.
Queste strampalate mie osservazioni ve le dimostrero' da caso a caso.........
Questa e' la ragione per la quale sui vostri istologici vi do' risposte formali, mentre mi interessano molto di piu' i vostri comportamenti reattivi (anzi proattivi), perche' da quelli dipende la vostra (vale anche per la mia) sopravvivenza, dopo avere ovviamente fatto tutte le terapie prescritte.
E non sa..che a scatenarle sono stato proprio io !