Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Ex utente
Ex utente

Grazie Nadine, è bellissimo e tu con i capelli così sbarazzini sembri una ragazzina.
Grazie Lori, capisci ora perché ho paura anche della mia ombra? Carissima, sempre un pensiero gentile.

Una serena Domenica a tutte tutte voi Didi

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Ex utente
Ex utente

Siate affamati siate FOLLI

Steve Jobs

12 giugno 2005 discorso di auguri ai laureandi di Stanford


Ma anche la sua filosofia di vita

Ecco la trascrizione dell'intervento.

Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata. Oggi voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie.

La prima storia è sull'unire i puntini. Ho lasciato il Reed College dopo il primo semestre, ma poi ho continuato a frequentare in maniera ufficiosa per altri 18 mesi circa prima di lasciare veramente. Allora, perché ho mollato? E' cominciato tutto prima che nascessi. Mia madre biologica era una giovane studentessa di college non sposata, e decise di lasciarmi in adozione. Riteneva con determinazione che avrei dovuto essere adottato da laureati, e fece in modo che tutto fosse organizzato per farmi adottare fin dalla nascita da un avvocato e sua moglie. Però quando arrivai io loro decisero all'ultimo minuto che avrebbero voluto adottare una bambina.
Così quelli che poi sono diventati i miei genitori adottivi e che erano in lista d'attesa, ricevettero una chiamata nel bel mezzo della notte che gli diceva: "C'è un bambino, un maschietto, non previsto. Lo volete voi?" Loro risposero: "Certamente".
Più tardi mia madre biologica scoprì che mia madre non si era mai laureata al college e che mio padre non aveva neanche finito il liceo. Rifiutò di firmare le ultime carte per l'adozione. Poi accetto di farlo, mesi dopo, solo quando i miei genitori adottivi promisero formalmente che un giorno io sarei andato al college. Diciassette anni dopo andai al college. Ma ingenuamente ne scelsi uno altrettanto costoso di Stanford, e tutti i risparmi dei miei genitori finirono per pagarmi l'ammissione e i corsi.
Dopo sei mesi, non riuscivo a vederci nessuna vera opportunità. Non avevo idea di quello che avrei voluto fare della mia vita e non vedevo come il college potesse aiutarmi a capirlo.
Eppure ero là, che spendevo tutti quei soldi che i miei genitori avevano messo da parte lavorando per tutta la loro vita. Così decisi di mollare e avere fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Era molto difficile all'epoca, ma guardandomi indietro ritengo che sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Nell'attimo che mollai il college, potei anche smettere di seguire i corsi che non mi interessavano e cominciai invece a capitare nelle classi che trovavo più interessanti. Non è stato tutto rose e fiori, però. Non avevo più una camera nel dormitorio, ed ero costretto a dormire sul pavimento delle camere dei miei amici. Guadagnavo soldi riportando al venditore le bottiglie di Coca cola vuote per avere i cinque centesimi di deposito e poter comprare da mangiare.
Una volta la settimana, alla domenica sera, camminavo per sette miglia attraverso la città per avere finalmente un buon pasto al tempio Hare Krishna: l'unico della settimana. Ma tutto quel che ho trovato seguendo la mia curiosità e la mia intuizione è risultato essere senza prezzo, dopo.
Vi faccio subito un esempio. Il Reed College all'epoca offriva probabilmente la miglior formazione del Paese relativamente alla calligrafia. Attraverso tutto il campus ogni poster, ogni etichetta, ogni cartello era scritto a mano con calligrafie meravigliose. Dato che avevo mollato i corsi ufficiali, decisi che avrei seguito la classe di calligrafia per imparare a scrivere così.
Fu lì che imparai dei caratteri serif e san serif, della differenza tra gli spazi che dividono le differenti combinazioni di lettere, di che cosa rende grande una stampa tipografica del testo. Fu meraviglioso, in un modo che la scienza non è in grado di offrire, perché era artistico, bello, storico e io ne fui assolutamente affascinato. Nessuna di queste cose però aveva alcuna speranza di trovare una applicazione pratica nella mia vita. Ma poi, dieci anni dopo, quando ci trovammo a progettare il primo Macintosh, mi tornò tutto utile. E lo utilizzammo tutto per il Mac. E' stato il primo computer dotato di una meravigliosa capacità tipografica.
Se non avessi mai lasciato il college e non avessi poi partecipato a quel singolo corso, il Mac non avrebbe probabilmente mai avuto la possibilità di gestire caratteri differenti o font spaziati in maniera proporzionale. E dato che Windows ha copiato il Mac, è probabile che non ci sarebbe stato nessun personal computer con quelle capacità.
Se non avessi mollato il college, non sarei mai riuscito a frequentare quel corso di calligrafia e i persona computer potrebbero non avere quelle stupende capacità di tipografia che invece hanno. Certamente all'epoca in cui ero al college era impossibile unire i puntini guardando il futuro. Ma è diventato molto, molto chiaro dieci anni dopo, quando ho potuto guardare all'indietro.
Di nuovo, non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all'indietro. Così, dovete aver fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Dovete credere in qualcosa - il vostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e invece ha sempre fatto la differenza nella mia vita.

La mia seconda storia è a proposito dell'amore e della perdita Sono stato fortunato: ho trovato molto presto che cosa amo fare nella mia vita. Woz e io abbiamo fondato Apple nel garage della casa dei miei genitori quando avevo appena 20 anni. Abbiamo lavorato duramente e in 10 anni Apple è cresciuta da un'azienda con noi due e un garage in una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. L'anno prima avevamo appena realizzato la nostra migliore creazione - il Macintosh - e io avevo appena compiuto 30 anni, e in quel momento sono stato licenziato.
Come si fa a venir licenziati dall'azienda che hai creato? Beh, quando Apple era cresciuta avevamo assunto qualcuno che ritenevo avesse molto talento e capacità per guidare l'azienda insieme a me, e per il primo anno le cose sono andate molto bene. Ma poi le nostre visioni del futuro hanno cominciato a divergere e alla fine abbiamo avuto uno scontro. Quando questo successe, il Board dei direttori si schierò dalla sua parte.
Quindi, a 30 anni io ero fuori. E in maniera plateale. Quello che era stato il principale scopo della mia vita adulta era andato e io ero devastato da questa cosa. Non ho saputo davvero cosa fare per alcun imesi. Mi sentivo come se avessi tradito la generazione di imprenditori prima di me - come se avessi lasciato cadere la fiaccola che mi era stata passata. Incontrai David Packard e Bob Noyce e tentai di scusarmi per aver rovinato tutto così malamente. Era stato un fallimento pubblico e io presi anche in considerazione l'ipotesi di scappare via dalla Silicon Valley. Ma qualcosa lentamente cominciò a crescere in me: ancora amavo quello che avevo fatto. L'evolvere degli eventi con Apple non avevano cambiato di un bit questa cosa.
Ero stato respinto, ma ero sempre innamorato. E per questo decisi di ricominciare da capo. Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la miglior cosa che mi potesse succedere. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi liberò dagli impedimenti consentendomi di entrare in uno dei periodi più creatvi della mia vita. Durante i cinque anni successivi fondai un'azienda chiamata NeXT e poi un'altra azienda, chiamata Pixar, e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. Pixar si è rivelata in grado di creare il primo film in animazione digitale, Toy Story, e adesso è lo studio di animazione più di successo al mondo. In un significativo susseguirsi degli eventi, Apple ha comprato NeXT, io sono ritornato ad Apple e la tecnologia sviluppata da NeXT è nel cuore dell'attuale rinascimento di Apple. E Laurene e io abbiamo una meravigliosa famiglia.
Sono sicuro che niente di tutto questo sarebbe successo se non fossi stato licenziato da Apple. E' stata una medicina molto amara, ma ritengo che fosse necessaria per il paziente. Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l'amore per quello che ho fatto. Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti. Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l'unico modo per essere realimente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro. E l'unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l'avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate.

La mia terza storia è a proposto della morte Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: "Se vivrai ogni giorno come se fosse l'ultimo, sicuramente una volta avrai ragione". Mi colpì molto e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è "no" per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato. Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose - tutte le aspettative di eternità, tutto l'orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire - semplicemente svaniscono di fronte all'idea della morte, lasciando solo quello che c'è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è ragione per non seguire il vostro cuore. Più o meno un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Ho fatto la scansione alle sette e mezzo del mattino e questa ha mostrato chiaramente un tumore nel mio pancreas. Non sapevo neanche che cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che si trattava di un cancro che era quasi sicuramente di tipo incurabile e che sarebbe stato meglio se avessi messo ordine nei miei affari (che è il codice dei dottori per dirti di prepararti a morire). Questo significa prepararsi a dire ai tuoi figli in pochi mesi tutto quello che pensavi avresti avuto ancora dieci anni di tempo per dirglielo. Questo significa essere sicuri che tutto sia stato organizzato in modo tale che per la tua famiglia sia il più semplice possibile. Questo significa prepararsi a dire i tuoi "addio". Ho vissuto con il responso di quella diagnosi tutto il giorno. La sera tardi è arrivata la biopsia, cioè il risultato dell'analisi effettuata infilando un endoscopio giù per la mia gola, attraverso lo stomaco sino agli intestini per inserire un ago nel mio pancreas e catturare poche cellule del mio tumore. Ero sotto anestesia ma mia moglie - che era là - mi ha detto che quando i medici hanno visto le cellule sotto il microscopio hanno cominciato a gridare, perché è saltato fuori che si trattava di un cancro al pancreas molto raro e curabile con un intervento chirurgico. Ho fatto l'intervento chirurgico e adesso sto bene. Questa è stata la volta in cui sono andato più vicino alla morte e spero che sia anche la più vicina per qualche decennio. Essendoci passato attraverso posso parlarvi adesso con un po' più di cognizione di causa di quando la morte era per me solo un concetto astratto e dirvi: Nessuno vuole morire. Anche le persone che vogliono andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E anche che la morte è la destinazione ultima che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è così come deve essere, perché la Morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della Vita. E' l'agente di cambiamento della Vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico ma è la pura verità. Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario. Quando ero un ragazzo c'era una incredibile rivista che si chiamava The Whole Earth Catalog, praticamente una delle bibbie della mia generazione. E' stata creata da Stewart Brand non molto lontano da qui, a Menlo Park, e Stewart ci ha messo dentro tutto il suo tocco poetico. E' stato alla fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer e del desktop publishing, quando tutto era fato con macchine da scrivere, forbici e foto polaroid. E' stata una specie di Google in formato cartaceo tascabile, 35 anni prima che ci fosse Google: era idealistica e sconvolgente, traboccante di concetti chiari e fantastiche nozioni. Stewart e il suo gruppo pubblicarono vari numeri di The Whole Earth Catalog e quando arrivarono alla fine del loro percorso, pubblicarono il numero finale. Era più o meno la metà degli anni Settanta e io avevo la vostra età. Nell'ultima pagina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l'autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto c'erano le parole: "Stay Hungry. Stay Foolish.", siate affamati, siate folli. Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish. Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso che vi laureate per cominciare una nuova vita, lo auguro a voi. Stay Hungry. Stay Foolish. Grazie a tutti.

- Modificato da Ex utente
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Ottimo esempio !

E pensare che il grido di Steve Jobs "Stay Hungry. Stay Foolish." l'avevo già inserito in un mio articolo che parte dall'elogio della follia di Erasmo da Rotterdam (1480) sino appunto a Steve Jobs.
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Grazie per questi bellissimi post.

io vorrei raccontarvi come è andata ieri, se vogliamo anche questo è FOLLIA, perchè è lo spirito con cui vivo questa mia grande avventura che è la vita...

insieme ad alcune amiche mi reco alla cena di solidarietà, con un libro in mano, il mio diario, la nostra storia, come già sapete.
ceniamo, cucina vegana, non solo saporita ma anche colorata, fine, bella a vedersi, e anche di gusto, mi sembra di assaporare davvero il gusto delle cose e non zucchero e sale, non riesco più ad avere l'acquolina per le cose che mangiavo prima. Chiacchieriamo del più e del meno,la mia amica che aspetta, udite bene, il quarto figlio mi riporta indietro al pancione, l'altra mia amica ha preso una decisione importante per la sua vita... ci sono i balli etnici e mi butto.
poi arriva il momento della riffa, acquistiamo i biglietti e mentre gli organizzatori leggono i numeri io scruto in sala chi sarà il fortunato a cui andrà il mio diario....
sono curiosa anche di sapere se vincerò, ma alle lotterie non sono fortunata, infatti non vinco.
la mia amica dice di avere comprato il libro perchè ai suoi libri è affezionata, perciò non è riuscita a staccarsene.. ha portato "Il piccolo principe." io sono contenta di avere portato il mio, dentro ho messo un fogliettino con uno dei tantissimi commenti che ho ricevuto, e poi con la scritta "fai girare il mio diario e poi che il destino me lo riporti. "
numeri su numeri e del mio diario neanche l'ombra, siamo alla fine della riffa e nessuno ha preso il mio diario. le mie amiche mi dicono di andare e chiedere spiegazioni, magari non è stato considerato come un libro ecc ecc.... io no, non vado, si vede che è destino così...
poi noto che in un tavolino un pò appartato ci sono le donne che hanno organizzato l'evento,che lo stanno sfogliando, stanno leggendo il mio foglietto e guardando le immagini e le foto. poi lo abbandonano sul tavolo.
questa volta sono un pò contrariata e quando arriva uno degli organizzatori dico " Il mio libro, non solo mio ma scritto da me, non è stato messo nella cesta per la riffa, forse non l'avete considerato libro, ma è bellissimo e quindi te lo regalo!" Mi ispirava questo signore, poi ho capito il perchè....
lui rimane colpito dal mio modo, e dice,:"vado a prenderlo subito." ritorna dopo un pò con la ragazza che aveva notato il mio diario e iche nvece di metterlo nella cesta aveva deciso di tenerselo, era un pò imbarazzata ma io invece sono stata contenta che l'avesse scelto lei, così ci siamo scambiate l'e mail e poi lo darà al signore con la barba, amico della mia insegnante di yoga e destinati a conoscerci perchè sarà lui a svegliarci all'alba con la campana tibetana a maggio quando parteciperò al mio primo ritiro spirituale di yoga.... com'è strana la vita....
mi viene soltanto in mente che ... "il vento fa il suo giro." visto che siamo a marzo...cara Nadine..
io oggi mi sento una calda e soleggiata giornata di giugno.
Il 27 giugno.

Francesca

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Volevo anche farvi partecipi del commento che ho scelto.
naturalmente sono stati tutti significativi per me, sono stata tentata di mettere quello di Roberto, che sicuramente farò leggere a Re Artù...il 27 giugno appunto...
ma poi quello del mio amico mi aveva colpito e l'ho considerato il più adatto perchè ...
ve lo riporto così capirete....
ecco
Detto questo, ho iniziato il tuo racconto con un po' di pregiudizio, devo ammetterlo.
Temevo di leggere qualcosa di scontato e di triste, e non perché non
avessi fiducia nella tua capacità di scrivere, ma perché il rischio di leggere cose banali era elevato.
Non fraintendermi, ma è un tema da TV del dolore e è un tema oltremodo delicato e personale e queste
cose rischiano di essere un mix micidiale. Fanno leva sulla pietà di chi ascolta o legge e spesso non aggiungono niente alla nostra sensibilità. Ci muovono solamente al pianto e alla compassione.
E non volevo in alcun modo che questo mi accadesse nei tuoi e vostri confronti.

Ma poi ho iniziato a leggere, e il piacere della lettura è aumentato man mano che procedevo.
Mi hai fatto ridere e mi hai fatto piangere. Ma ho pianto di gioia. Quando racconti i momenti
felici, quando mandi un messaggio per dire che è andato tutto bene, quando Ale ti fa una sorpresa e viene alla visita anche se non lo aspetti, quando racconti di tua mamma, quando parli di Tommaso e di Giovanni.

E' un libro-diario terapeutico. Credo che faccia bene leggerlo, a chiunque, non solamente a chi frequenta l'ormai famoso Blog

E' un libro-diario coraggioso. Sia per il coraggio che hai mostrato a scrivere e fare leggere temi così personali che per il coraggio che viene fuori, il tuo e quello di Ale.
E poi ci sono i sogni e i ricordi. E mi piace come hai mescolato il tempo, non in ordine cronologico, ma come ti è venuto. Una scrittura a flusso di coscienza. Molto difficile, ma decisamente ben riuscita.

Insomma brava, e grazie per avermelo fatto leggere.

Ex utente
Ex utente

Il tempo
Disagio,ansia,tensione,stress,preoccupazione(tutte forme di paura) sono causati da un eccesso di futuro è da una insufficienza di presente.
Senso di colpa,rimorso,risentimento,rancore,amarezza ed ogni forma di mancato perdono, sono causati da un eccesso di passato e da una insufficienza di presente.
In definitiva, vi è un solo problema, la mente legata al tempo.
Eckhart Tolle


www.youtube.com/watch?v=8Dg1Wjkbc7I



Ciao Didi

- Modificato da Ex utente
Ex utente
Ex utente

Ciao a tutti/tutte
come state? Spero bene, oggi ho fatto il primo massaggio drenante, molto leggero è durato circa mezz'ora.
Lori un abbraccio. Francesca rossa come il fuoco sei bellissima, il commento che hai scelto mi è piaciuto molto.
Rosella, Nadine, CRistina, Anna, Antonia, Anto un saluto.
Mary come stai?Ti stai riprendendo?

Didi

- Modificato da Ex utente
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Ciao a tutti, volevo soffermarmi sul commento del mio caro amico, #5182 , è un ragazzo molto in gamba, sensibile ed ironico. mi ha colpito l'inizio cioè il fatto che già a priori ha pensato che il mio sia un libro "strappalacrime" e così anche una mia collega " e poi Francesca mi è piaciuto che non ti sei pianta addosso..." come se da un'ammalata di cancro ci si aspettasse soltanto il dramma,la tristezza, il piagnisteo anche isterico che, bè, sì certo, a volte c'è anche stato, ma io e tutte noi abbiamo invece sviluppato ancor di più una capacità introspettiva, di ascolto, di autoironia, la capacità di tirare fuori tutte le cose belle che gli altri se le sognano.... perciò mi stupisce che avere il diario di un'ammalata o ex ammlata equivalga quasi ad avere una bomba in mano, mi stupisce che invece non si dica "Oh ecco il diario di una che èstata ammalata, chissà che cose stupende che scrive,.

fate bei sogni.

Francesca.

Ex utente
Ex utente

Cara Francesca

Io penso che la maggioranza delle persone "sane" abbia un approccio del genere di fronte a un libro che ha scritto una persona che ha combattuto contro il cancro. Unica cosa è che il tuo amico conoscendoti doveva immaginare che non poteva essere così perché tu non sei certo una persona che si piange addosso anzi. Però come ti ho detto nel post 5184 a me è piaciuto soprattutto nel finale quando dice "una scrittura a flusso di coscienza. Molto difficile, ma decisamente ben riuscita".
Ciao Didi

Ex utente
Ex utente

Dedicato a voi perché voi siete così
Felice giornata Didi




"Non innamorarti di una donna che legge,
di una donna che sente troppo,
di una donna che scrive.
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa,
che sa di sapere e che, inoltre,
capace di volare,
di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l'amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz'ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai."
(M. Rivera Garrido)

- Modificato da Ex utente
Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

< una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare
mezz'ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica >
.
Didi forse non sai che essendo una patita di poesie non potevo fare a meno di ricopiarla nella mia Raccolta perchè mi piace. In parte mi riconosco, ma solo in parte perchè sono una incorreggibile romantica che ama sognare e probabilmente difficile nella scelta del partner.
Non altrettanto mi piace ciò che scrive Eckhart Tolle , sinceramente non lo conoscevo e mi sono data da fare su Internet, non sono afferrata in materia ma vedrò di approfondire alcuni concetti che mi interessano e poi ne possiamo discutere se credi. Per me è sempre un'occasione e uno stimolo a conoscere cose nuove e ti ringrazio.
Maria spero che le tue giornate siano piene dell'affetto dei tuoi figli che ti tengono impegnata, ti mando un abbraccio e raccontaci quando puoi cosa fai di bello.
Un caro saluto a tutte voi
Lori

Ex utente
Ex utente

Cara Lori bentrovata,
Per quanto riguarda e.Tolle me lo ha fatto conoscere mio figlio e nella frase senso di colpa,rimorso...... e ogni forma di mancato perdono, sono causati da un eccesso di passato mi ci ritrovo, il senso di colpa nei confronti di mia mamma che non c'è più, per quel che potevo fare e non ho fatto, di conseguenza il mancato perdono.
Si forse, anzi sicuramente, in questo la mia mente è legata al passato e manca del presente. Hai
ragione alcuni concetti meritano un pensiero più approfondito.

A presto Didi

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

errata corrige post precedente : ferrata e non afferrata,,,,,chi mi afferra a me!
scherzi a parte Didì ho letto che hai iniziato i massaggi e sono contenta per te che un po' alla volta riesci a risolvere.
Francesca sai quante volte non siamo capite, ad esempio a me da enormemente fastidio quando una mia amica ogni volte che mi vede dice le solite frasi " che bene che ti vedo, sei proprio brava " dovrebbe essere un complimento e invece a me suona " ma perchè devo dimostrare che sono in forma che sto bene, che sono brava , per via della malattia?" Io sono quella di sempre, o dovremmo piangersi addosso per far contenti gli amici? Io e molti altri ti abbiamo dato soddisfazione per come scrivi e non solo sul libro/diario, tu sai di valere, sei tu la Francesca di sempre che può scrivere cose belle e piacevoli. A quando il prossimo ?
Un saluto particolare a Rosella, Antonia, Nadine, Antonella, Elisa e TUTTE TUTTE mi fermo con i nomi per non dimenticare nessuna.
Ciao LORI

Antonia fiduciaria
Antonia fiduciaria

RFS da qualche giorno non ricevo più le notifiche del blog; insospettita per l'insolito prolungarsi del silenzio sono entrata ed ho trovato .. TANTO!

CRistina, spero che oggi i controlli siano andati bene risentendo i tuoi malanni degli ASF profusi virtualmente!

Nadine mi hai commosso con le capriole del tuo piccolo! Se devo valutare la qualità "emotiva" nella mia relazione medico-paziente la specialità vincente è quella del chirurgo-senologo.

Didi, spero che il drenaggio dia risultati soddisfacenti e grazie per la poesia e per la storia di Steve Jobs ; appagati del qui, ora, e affamati di nuovo presente, sempre!

Francesca "grazie per avermelo fatto leggere!", TOSTISSIMA FOLLE RAGAZZA!

Lori, devo confessare che ogni controllo lo vivo in modo diverso e a volte mi sembra di subire una sorta di involuzione, ma sento di aver fatto comunque progressi!
Grazie a VOI tutte/tutti.

Maria, quando hai tempo facci sapere come procede la tua vita da LIBERATA!

Antogiallodorato, anche qui da noi si parla di chiusure di strutture; comunque vada l'importante è che ci sia garantita una buona assistenza e specialmente che siamo affidate, o possiamo affidarci, a BUONI SPECIALISTI, anche a costo di dover fare qualche decina di Km in più.

Rosellaaaaa!

Elisa, Laura, Anna, Cristina, Nadine, Didi, Francesca, Lori e tutte e tutti FESTINA LENTE, vi abbraccio!

Rispondi