Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Fra
Mi dispiace per tua zia ma spero che trovino la cura giusta magari la macchia al polmone già ce l'aveva e potrebbe essere niente.
Tanti fili colorati🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

Ciao cara Didi, diciamo alti e bassi, ma e' la vita! Un abbraccio

Siamo a casa ..le hanno lasciato un catetere per drenare il sangue della gamba hanno tolto più grasso questa volta.
È un po' sbattuta ma già lunedì lo toglierà.
Silvia è felice ed anche io..oggi spesa e cena le farò un bel totano ;))
Silvia lasagna ;))
Domani starà ancora meglio...piano piano cammina dolorante ma so che tutto andrà bene.
Grazie a tutti ;)

Giulio73
Che belloooooo!!! Evvaiiiii

Validissimo perchè si riferisce a medici diversi e differenti terapie,

Quindi sondaggio :
1 e 2

Quindi sondaggio 1

Perchè stiamo valutando quale terapia ha somministrato il medico

Didi noi siamo pronte ad accompagnarti🌈🌈🌈🌈🌈

Sondaggio 2 per terapia ormonale

Giulio73

Bene pian pianino andrà tutto a posto!!!

Invece ha risposto esaurientemente lasciandomi senza parole, perchè il medico è obbligato (*) ad informare ( sarebbe meglio che imparasse anche a comunicare ) .
Anche se prescrivesse una aspirina o una supposta per la stipsi.

Il suo addirittura non apre bocca ?
Sicuramente non ha somministrato placebo !

Quindi al sondaggio riscriva 1 senza altri commenti

Lo scriva lei in un altro commento se no poi quando velocemeente faccio le statistiche potrebbe sfuggirmi il suo contributo

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(*)



Cassazione, il medico deve esprimersi col paziente in maniera chiara




Importante la corretta comunicazione: «Il referto scritto non esaurisce il dovere del medico, in quanto rientra negli obblighi di ciascun medico il fornire al paziente tutte le dovute spiegazioni sul suo stato di salute»

Il medico deve esprimersi con il paziente in maniera chiara e comprensibile. Lo dispone la Corte di cassazione, nella sentenza 6688/2018

Il fatto
.Una donna, che presentava dei noduli al seno sinistro, fu consigliata da un medico di effettuare un «completamento diagnostico con mammografia e successiva consulenza senologica», poi in una seconda visita di una «valutazione chirurgica ed eventuale prosecuzione diagnostica». Quindi la paziente si recò da un radiologo che però «non ha dato il giusto valore al riscontro di adenopatie ascellari che rappresentano un elemento fortemente suggestivo di neoplasia maligna nella mammella omolaterale», spiegano i giudici, «e che quindi imponeva la prescrizione di un immediato proponimento diagnostico».
Il radiologo inoltre «aveva tranquillizzato» la paziente consigliandole un controllo dopo sei mesi, per di più non potendosi qualificare il caso come «un caso clinico di particolare difficoltà». Invero, la donna morì di cancro al seno nel giro di quei sei mesi.

Il ricorso

Da qui il ricorso dei famigliari. E in sede di giudizio le Ctu disposte evidenziarono la superficialità del medico e «l'erroneità del suo "suggerimento attendista" di un controllo ecografico e mammografico a sei mesi di distanza». Questo perché «una mammografia effettuata quando la malattia mammaria era verosimilmente in una fase iniziale, avrebbe con elevata probabilità logica e scientifica permesso una diagnosi precoce e avrebbe offerto reali possibilità di guarigione o di lungo-sopravvivenza». Ma i porporati del Palazzaccio aggiungono e richiamano un elemento fondamentale: la corretta comunicazione nei confronti del paziente. «Il referto scritto non esaurisce il dovere del medico, in quanto rientra negli obblighi di ciascun medico, come statuito nel codice deontologico, il fornire al paziente tutte le dovute spiegazioni sul suo stato di salute», chiosano i porporati, «tenendo peraltro conto anche delle capacità di comprensione dell'interlocutore», per cui sia per il radiologo che per qualsiasi medico, «il suo lavoro di comunicazione non può e non deve esaurirsi solo tramite quel referto, strumento comunicativo in linguaggio tecnico».

Dott. Catania
le ripropongo i miei quesiti di oggi:

salvocatania:
E tra l'altro non si capisce perchè le abbiano regalato un linfonodo metastatico, quando l'istologico parla solo di 3 linfonodi interessati.

Buongiorno dottore e grazie per avermi risposto,
infatti il referto dell'istologico che le ho ricopiato parla di 3 linfonodi su 8, ieri l'oncologa parlava di 4 su 9 quindi credo che nel conto abbia aggiunto il linfonodo sentinella che era stato analizzato in fase operatoria con metodo osna e che era risultato positivo per macrometastasi (il dubbio era già venuto a me leggendo quel pN2a...cercando su google avevo letto che N2 si riferisce ad un numero di positivi tra 4 e 9). Concorda che la spiegazione potrebbe essere questa?

Secondo quesito: stamattina ho fatto i prelievi dove i valori sono tutti nei range, anche i markers tumorali (CEA 0,9 e CA15,3 16) tranne il D dimero che è di 1600. Mi chiedevo se può dipendere dalla mastectomia che ho fatto un mese fa.

Io ci sono.

Fra76 Fiduciaria
Una macchia può essere tante cose, probabilmente aria fritta. Un abbraccio a te e alla zia.

Didi fiduciaria tanti fili colorati, con te per mano.

Sondaggio: 1

fra76 mi dispiace per la zia ma come scrivi tu SIAMO POSITIVI! ce la farà anche stavolta .

Alla prima domanda le ho risposto e stabilire una prognosi differente tra 3 linfonodi e 4 linfonodi è una micragnosa convenzione da burosauri.
Perchè dal punto di vista prognostico averne 3 interessati o 4 non cambia proprio nulla.

Alla seconda : un aumento dei valori del dimero è in relazione ad un processo di coagulazione e misurare il dimero dopo un intervento di mastectomia, a meno che non si sospetti una trombosi, mi sembra un esercizio di scarsa utilità.

Se il nostro organismo subisce un danno, ad esempio un’ustione o una ferita, si verificherà l’attivazione di determinate proteine che hanno il compito fondamentale di porre rimedio al problema. È proprio in questo momento che si verifica la coagulazione.

La fibrina è una delle proteine che intervengono con questo scopo. Attraverso la fibrinolisi la coagulazione viene controbilanciata in modo da non creare dei coaguli nel sangue. Tuttavia, durante questo processo si ottengono dei prodotti di degradazione della fibrina, tra cui anche il D-dimero.

Sondaggio 1