Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Scusi ma sto vivendo un momento in cui tutti gli insegnamenti del blog stanno vacillando. Entro di rado, perché ho paura. Oggi sono entrata e ho letto di Valentina e di nuovo sono sprofondata. Io sono tra chi avrà sempre un'altissima percezione del rischio, che mi porta a questo meccanismo disfunzionale di giungere sempre a conclusioni negative/attendere sempre il peggio. Mi sembra impossibile invertire rotta. Purtroppo è un periodo in cui mi stanno entrando in crisi tutti gli insegnamento del blog. Mi fa star male perché io sento comunque di appartenere a questo posto. Li apprezzo, gli insegnamenti, ma non sono capace di praticarli.
Guardi che ho scritto che stavo per pubblicare i vari approfondimenti su come imparare a vivere con il rischio .
Quindi all'approfondimento del numero 1 ne sarebbero seguiti altri.
Qui abbiamo scritto quasi mille volumi . Come si fa a fare ogni giorno una sintesi del tema che più preferite e meno vi spaventa ?
Fate delle proposte e date suggerimenti.
Grazie per la franchezza !
Se ho capito bene ci indica due-tre soluzioni per non farla "sprofondare nel buco nero "
1) SOLUZIONE SEMPLICE : chiudere il blog
2) SOLUZIONE SEMPLICISSIMA : Chiedere a Salvo Catania di farsi da parte definitivamente.
3)SOLUZIONE accettabile da tutti : eliminare tutto ciò che richiama il rischio ed evoca l'esistenza del "bastardello"
https://www.bing.com/videos/search?q=non+c%27%c3%a8+n%27%c3%a8+Coviddi&sp=-1&ghc=1&pq=non+c%27%c3%a8+n%27%c3%a8+coviddi&sc=2-19&qs=n&sk=&cvid=76A25064C1864912A92F2CB69313E128&ghsh=0&ghacc=0&ghpl=&ru=%2fsearch%3fq%3dnon%2bc%2527%25C3%25A8%2bn%2527%25C3%25A8%2bCoviddi%26form%3dQBLH%26sp%3d-1%26ghc%3d1%26pq%3dnon%2bc%2527%25C3%25A8%2bn%2527%25C3%25A8%2bcoviddi%26sc%3d2-19%26qs%3dn%26sk%3d%26cvid%3d76A25064C1864912A92F2CB69313E128%26ghsh%3d0%26ghacc%3d0%26ghpl%3d&view=detail&mmscn=vwrc&mid=A5AA1347D1910846D5ACA5AA1347D1910846D5AC&FORM=WRVORC
E dire che nei primi 15 giorni di agosto avevamo fatto un sondaggio cui hanno risposto in oltre 70 proprio per avere suggerimenti sul "cosa è il blog e come vorresti che fosse "
Ora scopro che il blog fa sprofondare " nel buco nero " !!!
Forza date suggerimenti perchè
Se ho capito bene ci indica due soluzioni per non farla "sprofondare nel buco nero "
1) SOLUZIONE SEMPLICE : chiudere il blog
2) SOLUZIONE SEMPLICISSIMA : Chiedere a Salvo Catania di farsi da parte definitivamente.
P.S.
Quel che non riesco a comprendere però perchè nei sondaggi scrivete una cosa e invece ne pensate un'altra !
Guardi, io generalmente creo problemi, si figuri se sto qui ad indicare delle soluzioni😅! Il mio è uno sfogo, scritto con tutte le emozioni e le contraddizioni che uno sfogo può portarsi dietro, quindi non voglio né che il blog sparisca né che lei si faccia da parte. Se proprio volessi iniziare a far sparire cose o persone il blog sarebbe in cima alla lista di ciò che vale la pena salvare, perché nel mio ♥️
È un MIO momento di merda e per quanto mi faccia paura entrare in questo posto in momenti tanto di merda, se mi rifugio qui alle 2 di notte per scriverlo va da sé che la chiusura del blog è quanto di meno auspicabile io possa concepire. Io voglio stare qui, ma è come se avessi perso la forza (non mi viene altro termine) di accettare che la vita è lacrime e sorrisi. Queste forze opposte mi fanno star male. Vorrei passasse....
"Soluzione semplicissima: dott salvo sparisce?" Se scrivo a Lei pensi un po' quanto ho voglia che si faccia da parte! Non lo dica manco per scherzare. Per carità, se ha capito così mi dispiace.
Attendo gli approfondimenti, ma non voglio mica metterle fretta. Io volevo dirle che la via per accettare sta cosa/proagire essere resilienti è tanto difficile; i momenti sono spesso enormi sì in cui va avanti, si proagisce si è grati ed altri sono enormi no, come questo per me. Star qui alle ormai quasi 2 e mezza a constatare ovvietà sarà pure una cosa inutile (me lo dico da sola), ma almeno dirlo ed ammetterlo serve a dare una raddrizzata ai pensieri storti, in quelle giornate in cui il buco nero diventa più grande. Quindi prenda questo sfogo nei suoi delirii e nella sua rabbia. Ma non è verso di lei o verso questo posto, è verso tutta la frustrazione che genera la nostra incapacità di accettare i "boh".
Non si tratta di un enunciato impersonale assoluto, ma di un enunciato fin troppo personale, che ho scritto di pancia in un momento nero. Mi assumo le responsabilità di ciò che ho scritto e mi scuso se possa generare negatività, ma, come spiego nel post precedente, è dovuto alla mia incapacità in certi momenti di saper gestire alcune notizie, sia emotivamente che mentalmente. Lo sfogo è più sulla propria frustrazione che sul luogo. Poi quando ci si sfoga partono colpi a salve e si crea un casino. Ma i colpi erano a salve....non a Salvo 😳♥️🥲😰🌜🙏
È un MIO momento di merda e per quanto mi faccia paura entrare in questo posto in momenti tanto di merda, se mi rifugio qui alle 2 di notte per scriverlo va da sé che la chiusura del blog è quanto di meno auspicabile io possa concepire. Io voglio stare qui, ma è come se avessi perso la forza (non mi viene altro termine) di accettare che la vita è lacrime e sorrisi. Queste forze opposte mi fanno star male. Vorrei passasse....
"Soluzione semplicissima: dott salvo sparisce?" Se scrivo a Lei pensi un po' quanto ho voglia che si faccia da parte! Non lo dica manco per scherzare. Per carità, se ha capito così mi dispiace.
Attendo gli approfondimenti, ma non voglio mica metterle fretta. Io volevo dirle che la via per accettare sta cosa/proagire essere resilienti è tanto difficile; i momenti sono spesso enormi sì in cui va avanti, si proagisce si è grati ed altri sono enormi no, come questo per me. Star qui alle ormai quasi 2 e mezza a constatare ovvietà sarà pure una cosa inutile (me lo dico da sola), ma almeno dirlo ed ammetterlo serve a dare una raddrizzata ai pensieri storti, in quelle giornate in cui il buco nero diventa più grande. Quindi prenda questo sfogo nei suoi delirii e nella sua rabbia. Ma non è verso di lei o verso questo posto, è verso tutta la frustrazione che genera la nostra incapacità di accettare i "boh".
Provocare uno sfogo come il suo si traduce in TERAPIA !
Di questo si occupa la Medicina Narrativa che è cosa differente dallo Storytelling e ovviamente dalla chattologia
Non basterebbe la notte per cercarle tutti gli approfondimenti su questo concetto che abbiamo fatto.
Le ricopio l'ultimo recente che è anche un suggerimento
NON MOLLARE MAI e IL DIARIO DEL TRAUMA
Rispondo in primis a PRIMULA che manifesta il bisogno di “mollare”, a Pepeli investita da questo dramma familiare, a Lori in terapia del dolore, ma anche a Juventina per le sue notti insonni e agitate, ma anche a Valentina che ha appena perso la mamma-marmotta, ma anche ad Akira in attesa dell'intervento, a Illy, a Simona per la strampalata diagnosi sullo spettro autistico del figlio, a LoryCalif , ma anche a Salvo Catania che è sempre tentato di mollare tutto e ..
e gridare al mondo ARRANGIATEVI !
Più di qualsiasi supporto psicologico o a integrazione di questo, la Medicina Narrativa può fare moltissimo con la terapia della scrittura, persino più efficace se si mette da parte il mouse e si riesuma la penna stilografica di una volta.
La scrittura infatti , come ho scritto tante volte qui, ha molti vantaggi in quanto permette la realizzazione di certi fenomeni , che a livello soltanto mentale o attraverso il semplice racconto al terapeuta, non sarebbero possibili.
Ho più volte tentato di spiegare che
*scrivere è cosa del tutto differente dal pensare
Quando si scrive , dovendo indirizzare l'ondata emotiva sul foglio, la si deve adeguare progressivamente al ritmo, alla capacità e alla velocità della mano .
I pensieri sono sempre più veloci della mano che scrive e quindi della scrittura.
Questo rallentamento paradossalmente è un grandissimo vantaggio perchè senza rimuovere nulla si può rallentare molto il flusso emotivo . Ciò che si ottiene , quindi, è un graduale rallentamento dell'impeto, che all'inizio fluisce pieno ma che, poco alla volta, tende a diminuire . E' stupefacente osservare come persino i caratteri della scrittura con il tempo si modifichino.
Ad esempio se si sta elaborando la rabbia, e quando sono coinvolti i figli la rabbia è contro il mondo intero, durante il fluire della scrittura i caratteri che inizialmente possono partire grandi , scoordinati sul rigo, lentamente si regolarizzano, al pari della normalizzazione anche a livello emotivo della persona.
Se la scrittura è condivisa , come ha fatto Primula ed in passato altre RFS, l'effetto di elaborazione è massimo anche se sempre doloroso.
La scrittura , portando ad un rallentamento dell'impulsività dei pensieri, permette anche una riflessione differente sino ad arrivare ad un relativo distacco dal problema , perchè mentre l'emozione attraverso i pensieri viene vissuta drammaticamente come interna alla persona, le frasi scritte sono qualcosa di esterno a noi, e quindi è possibile creare una parziale distanza.
In altre parole la scrittura aiuta a dare forma al problema perchè realizza una specie di fotografia del problema
Lo congela e lo rende più studiabile.
Come cercare di contare gli uccelli di uno stormo con i pensieri .
Impossibile se in continuo movimento come lo sono i nostri pensieri nel corso di un dramma.
Come in uno stormo i nostri pensieri sono ripetitivi, si confondono, si rimescolano .
La scrittura invece equivale a fare una fotografia dello stormo : gli uccelli sono fermi, si possono contare e studiare ad uno ad uno.
Un trauma è qualcosa che come uno stormo di uccelli impazzito si insedia prepotentemente nella vita di una persona.
Occorre fermarlo con la scrittura , cioè con una fotografia , attraverso un diario del trauma.
Con scopi differenti dal DIARIO DELLA GRATITUDINE utile in fasi successive.
E' un esercizio doloroso, direi sadico, perchè con modalità ritualizzata , la persona dovrà ripercorrere scrivendo nel dettaglio cosa ha sentito, cosa ha pensato, quali sensazioni fisiche ha provato. Tutto quello che riesce a ricordare.
Non è facile ricordare ciò che fa male e interrompere il nefasto processo di rimozione ( ecco perchè insisto per tenersi allenati ogni giorno con l'IO CI SONO e insisto con la metafora della “macchia sul soffitto”)
Questo processo , ripeto sadico, attraverso dosi desensibilizzanti porta alla abituazione, e
dopo tempi ragionevoli persino alla sazietà semantica (*) perchè permette di elaborare molto più rapidamente quanto avvenuto e perchè porta la persona ad una esposizione maggiore rispetto al proprio trauma , che normalmente arriva, scombussola e va, e facilita il processo di adattamento.
Essendo un'azione intenzionale si toglie al trauma il potere devastante di arrivare inaspettatamente.
Lo scopo è quindi di evocarlo per renderlo meno forte di quando lo si subisce in maniera passiva all'improvviso.
Se si riesce a condividere questo atto sadico con sé stessi anche con altri.....ancora meglio, ma riguarda un altro tema trattato in altre sedi.
(vedi agenda di Patri)
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(*)
SAZIETA' SEMANTICA
Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa...............................................................................,
Se leggiamo tante volte una parola, non solo ci sembra che sia scritta in modo strano, ma comincia via via a perdere significato.
Questa buffa sensazione e' stata descritta per la prima volta nel 1907 da due psicologhe Elisabeth Severance e Margaret Washburn . In seguito lo psicologo Leon Jacobivtz ha dato un nome a questo fenomeno chiamato SAZIETA' SEMANTICA, perche' si pensa che questo scherzo del cervello sia la conseguenza di un "affaticamento del cervello"
Quando si attiva, una cellula cerebrale utilizza energia, e puo' farlo una seconda, terza , quarta volta sino ad una soglia di stanchezza.
A quel punto la parola perde significato.
Alcuni studi hanno dimostrato che il significato veniva riacquistato dopo una pausa. Ma se ripetuto (studio su campione di studenti) l'esperimento costantemente per periodi lunghi alla fine quel significato veniva ripreso ma in forma molto piu' sfumata.
Con alcune parole questa illusione si crea molto facilmente come la parola zuppa o caffe'. Parole con maggiore carica emotiva come strage, massacro, morte, e quindi anche cancro possono impiegare molto piu' tempo a perdere significato sino ad assumerne uno in forma molto piu' sfumata.
I fatti : oggi qualcuno scrive "prima piangevo sempre (eppure queste parole emotivamente cariche non le leggeva e non le pronunciava mai)...ora il forum (pieno di storie dolorose .....le piu' liete si riferiscono a vomito e caduta dei capelli0.......eppure.......
A conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto che , come ha fatto Robertina,
la PAURA SI VINCE SOLO GUARDANDOLA IN FACCIA (*)
Sazietà semantica e
Non si tratta di un enunciato impersonale assoluto, ma di un enunciato fin troppo personale, che ho scritto di pancia in un momento nero. Mi assumo le responsabilità di ciò che ho scritto e mi scuso se possa generare negatività, ma, come spiego nel post precedente, è dovuto alla mia incapacità in certi momenti di saper gestire alcune notizie, sia emotivamente che mentalmente. Lo sfogo è più sulla propria frustrazione che sul luogo. Poi quando ci si sfoga partono colpi a salve e si crea un casino. Ma i colpi erano a salve....non a Salvo 😳♥️🥲😰🌜
Rispondo in primis a PRIMULA che manifesta il bisogno di “mollare”, a Pepeli investita da questo dramma familiare, a Lori in terapia del dolore, ma anche a Juventina per le sue notti insonni e agitate, ma anche a Valentina che ha appena perso la mamma-marmotta, ma anche ad Akira in attesa dell'intervento, a Illy, a Simona per la strampalata diagnosi sullo spettro autistico del figlio, a LoryCalif , ma anche a Salvo Catania che è sempre tentato di mollare tutto e ..
e gridare al mondo ARRANGIATEVI !
Grazie ♥️
Non avevo fatto caso all'ora legale.
Me ne sono reso conto perchè avevo iniziato a copiare il post precedente alle 2, 40 e ora mi sono accorto che è stato pubblicato alle 2,04 !
Ciao Riccardo ti capisco e comprendo il tuo stato d’animo . Tanti anni fa sono stata in cura io per depressione, e quindi so bene cosa significa voler rimanere tutto il giorno nel letto, non avere voglia di lavarsi nemmeno la faccia, di non avere fame, di stare sveglia tutta la notte o dormire per tre giorni di fila …. Ma ho imparato che agli eventi della vita bisogna reagire … non scegliamo noi di ammalarci e nemmeno li nostri familiari ma possiamo scegliere noi come vivere ogni momento della nostra vita. Va bene piangere e disperarsi per i primi giorni e secondo me e’ giusto farlo per eliminare tutti i pensieri negativi, ma poi ci si fa una bella doccia e con la pelle pulita si ricomincia a godersi ogni momento della vita con la consapevolezza della malattia, del percorso di cura da fare ma senza esserne sopraffatti …
W LA VITA
Sempre affascinanti i suoi racconti e li rileggerei milioni di volte. Grazie
Buona Domenica blog
Io ci sono
Sveglia dalle 5 piccola colazione e ora si esce per una camminata di 13 km.
Voglia? No ma sto uscendo a cercarla
Dolori? Tanti ma esco per accompagnarli fuori di casa
Pensieri? Tantissimissimi...ma esco perché camminando è come se trovassero un piccolo ordine
W la Vita Sempre
Buongiorno rfs/dott
Michi mi dispiace x il tuo momento nero,capita a tutti,anche io fino a qualche giorno fa ,ero in crisi diciamo così perché ancora dopo 5 anni non riesco ad accettare il cancro ,e più forte di me ,la sola parola cancro mi verrebbe di spaccare tutto,e come vedi non è facile ,ma poi siamo qui x capire che siamo in tante in questo autobus che viaggiamo con le stesse incertezze.
Grazie dott x il post di Rosa, Rosa era sempre dolce con me,ancora mi ricordo quando e venuta a Parma ci siamo abbracciati e poi le sue parole dolci x aiutarmi sempre.
Oggi cambia l orario e mi sentirò confusa e felice dico io.
Ily se sei da padre pio ti auguro una bellissima vacanza.
Buona domenica a tutti
Buona camminata
Io ci sono 🌺
Buongiorno dott. Catania ❤️
Buongiorno 67Stefy❤️
Buongiorno 4Mori80❤️
Buongiorno Daniela Sicilia ❤️
Buongiorno famiglia RFS ❤️
😘🤗❤️
Buona domenica family ❤️
In particolare auguro una giornata speciale a Primula❤️ Paffina ❤️LoryCalif ❤️