Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ragazze una domanda... ma prima di iniziare la radioterapia, anche voi avete rifatto più volte le analisi ed esami vari? Mi spiego meglio... prima dell'incontro con il radioterapista mia mamma ha dovuto fare una marea di analisi del sangue (3/10), eco addome(10/10), ecocardiogramma (07/10) e scintigrafia ossea total body(24/09). Dopo l'incontro le hanno fissato altro appuntamento al 28/10 per un secondo incontro (e l'inizio della terapia, si spera) ma intanto oggi ha dovuto ripetere analisi del sangue e poi dovrà fare altri esami... ma è normale? Cioè non si sta perdendo tempo?
E poi un'altra domanda... come funziona effettivamente la radio? Qualcuna di voi che l'ha fatta mi potrebbe spiegare? Perchè ho letto che ce ne sono di tre tipi... Grazie.
a me sembra tutto il contrario
Purtroppo ho poco tempo, ma risponderò a Valentina che ha capito tutto, anche se è nel blog da pochissimo tempo ed entrata in un momento tempestoso per lo stesso.
E indirettamente rispondo a lei alla quale ho espresso solo complimenti per l'impegno , ma anche critiche costruttive quando cerca di deragliare cercando di puntare su soluzioni che stanno fuori del sè, piuttosto che attingere dentro.
Legga attentamente perchè l'esempio di Valentina di cui non sappiamo quasi nulla ci consente di spiegare molte cose.
Valentina le ha spiegato pur senza saper nulla di Pepeli 1 che secondo le idee strampalate di Salvo Catania Pepeli 1 è entrata nel blog con un altissimo rischio secondo i suoi fattori prognostici modificabili dal paziente, ( infatti il tumore è tornato 3 volte) , pur presentando fattori prognostici tradizionali favorevolissimi da tontolone ( che infatti nel predire il futuro hanno fatto flop clamoroso).
Valentina le ha spiegato benissimo che Salvo Catania ora sta parlando a Pepeli 2, tant'è che da anni le raccomanda di lasciar perdere coach e tutors alternativi e tossici, e di confrontare
i post di Pepeli2 , il cui rischio si è dimezzato, per concentrare le sue risorse DENTRO DI SE' a partire dall'autostima.
Cosa dovrebbe fare Salvo Catania per farla accrescere questa autostima se continua a dirle "Pepeli va benissimo , ma la smetta di seguire la strada più lunga quando c'è una scorciatoia più agevole e comoda ?"
Che facciamo , chiediamo a Valentina di tradurre il mio pensiero ?
Sono l’ultima arrivata ma da quando sono qui le tue parole mi sembrano sempre positive e mai lagnose…❤️
Grazie Isa... sei sempre tanto attenta e gentile
Secondo te? Prova a darti tu la risposta… scrivila e ragionaci…
Buongiorno blog
Io ci sono
Fili colorati alle ragazze in agenda
🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Guarda mia moglie ha appena finito e non ha fatto nessun esame prima, le hanno chiesto l'ultimo emocromo fatto e basta. Ha fatto 16 sedute e la visita finale.
Quello che non capisco invece sono i controlli: mia moglie operata a luglio ancora nessuna ecografia o mammografia. Voi quando avete iniziato i controlli di follow up periodici?
Buongiorno blog
Io ci sono ❤️
a me sembra tutto il contrario
Chiediti perché… perché dai questa impronta di lettura… fatti le domande e SVOLTA!
Buongiorno blog, sentite la perla di mio figlio. Stamattina siamo andati a fare il tampone molecolare per l'intervento. Tornati a casa va dal mio compagno e gli dice: "Papà mi hanno tolto le tonsille, così non mi ammalo più e sto bene!" Tutto contento. Poverino ha pensato che le tonsille gliele hanno tolte col tampone 🤣🤣🤣 Comunque assurdo, a tre anni ha già capito che deve essere operato 😅
- 67Stefy❤️
che fa la 6 chemio 🌈🌈🌈
- Juventina ❤️
che alle 13 ha visita di controllo dal chirurgo 🌈🌈🌈
- Arena ❤️
che ha visita endocrinologica 🌈🌈🌈
- sdg72❤️
che fa RMN al seno 🌈🌈🌈
- le altre RFS ❤️
impegnate in visite terapie controlli attese o che ne hanno comunque bisogno 🌈🌈🌈
Ecco anche i miei fili colorati 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Ciao G31
Io dopo l'ultima radio ho fatto visita dopo sei mesi sia oncologia che radiografia e solo con eco mammaria e analisi del sangue.
Io dopo l'ultima radio ho fatto visita dopo sei mesi sia oncologia che radiografia e solo con eco mammaria e analisi del sangue.
Grazie per l'info, praticamente così il primo esame lo fa dopo un anno dall'intervento. Io avevo capito che nei primi due anni i controlli si fanno ogni 3 mesi.
Fili colorati anche per la tua zia🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Mi ha chiamato mia sorella , le hanno tolto il catetere,ha camminato, e ho sentito una voce molto più pimpante di ieri ...mi sono commossa. Non vedo l'ora che passi tutto!!!!!!
Grazie a tutte voi che avete avuto un pensiero per noi!!!!!
🌺 W LA VITA 🌺
Sono felice per tua sorella. Il più è passato. Quando tornerà a casa starà ancora meglio 😊❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
Se ho capito bene il dott ha detto che hai fatto notevoli progressi su autostima è resilienza…
Se ho capito bene il tuo fattore “caratteriale” iniziale non era buono, ma è migliorato tanto…
Perciò non dovresti sentirti in colpa, ma essere orgogliosa dei miglioramenti che hai fatto, che non sono mai semplici e nemmeno si possono dare per scontati, perché non tutti miglioriamo nella vita!
E poi permettimi di dire che se hai superato 3k allora sei davvero una forza della natura!!! Secondo me devi solo accorgerti di “quanto” sei!
Sono l’ultima arrivata ma da quando sono qui le tue parole mi sembrano sempre positive e mai lagnose…❤️
x Valentina
Intanto perchè il suo sintetico commento è fedelissimo al mio pensiero espresso in quasi mille volumi che abbiamo scritto in questo blog.
Le chiedo un favore partendo dalla mia regola di base :
CINICI E SPIETATI sulla DIAGNOSI
EMPATICI e OTTIMISTI SULLA PROGNOSI
Con tutta calma e se se la sente e solo quando se la sentirà senza forzare la soglia di rottura di resilienza ,
le farò alcune domande sulla storia della sua mamma.
Le chiedo di spogliarsi del suo ruolo professionale di avvocato tenendo conto di questa regola.
Io da cinico e spietato sulla diagnosi poi mi spoglierò del mio ruolo professionale di chirurgo oncologo e l'aiuterò moltissimo ad..... aiutarsi per elaborare il suo recente lutto e senza sapere nulla della sua mamma, prima che lei lo scriva, le dirò delle cose bellissime sulla sua mamma-marmotta che l'aiuteranno ad accettare questa immane avversità.
Le chiedo intanto se se la sente e quando se la sente di cominciare a scrivere in un suo diario qualcosa sulla vita della mamma-marmotta ( noi chiamiamo così i survivors che hanno reso la vita complicata al bastardello) .
1) Per il momento mi dica solo quanti anni ha vissuto la sua mamma dopo la diagnosi di tumore al seno.
E si legga la storia del mite MR.WRIGHT riguardo al placebo cioè ai fattori prognostici modificabili dal medico e che hanno avuto un ruolo importante nella storia della mamma.
Per lei saranno coltellate , ma l'aiuteranno a superare il risentimento che ancora la blocca quando il suo pensiero va a "quel che non è andato bene"
http://www.senosalvo.com/placebo_I.htm
e sulle statistiche
http://www.senosalvo.com/mai_perdere_la_speranza.htm
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Nella lotta contro il bastardello entrano in gioco secondo Salvo Catania :
1) I fattori prognostici tradizionali immodificabili
2) I fattori prognostici modificabili dal medico
3) I fattori prognostici modificabili dal paziente
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2) Prima di iniziare i compitini si legga ...come risalire al dramma attraverso la scrittura se se la sente, e quando se la sente...
NON MOLLARE MAI e IL DIARIO DEL TRAUMA
Rispondo in primis a PRIMULA che manifesta il bisogno di “mollare”, a Pepeli investita da questo dramma familiare, a Lori in terapia del dolore, ma anche a Juventina per le sue notti insonni e agitate, ma anche a Valentina che ha appena perso la mamma-marmotta, ma anche ad Akira in attesa dell'intervento, a Illy, a Simona per la strampalata diagnosi sullo spettro autistico del figlio, a LoryCalif , ma anche a Salvo Catania che è sempre tentato di mollare tutto e ..
e gridare al mondo ARRANGIATEVI !
Più di qualsiasi supporto psicologico o a integrazione di questo, la Medicina Narrativa può fare moltissimo con la terapia della scrittura, persino più efficace se si mette da parte il mouse e si riesuma la penna stilografica di una volta.
La scrittura infatti , come ho scritto tante volte qui, ha molti vantaggi in quanto permette la realizzazione di certi fenomeni , che a livello soltanto mentale o attraverso il semplice racconto al terapeuta, non sarebbero possibili.
Ho più volte tentato di spiegare che
*scrivere è cosa del tutto differente dal pensare
Quando si scrive , dovendo indirizzare l'ondata emotiva sul foglio, la si deve adeguare progressivamente al ritmo, alla capacità e alla velocità della mano .
I pensieri sono sempre più veloci della mano che scrive e quindi della scrittura.
Questo rallentamento paradossalmente è un grandissimo vantaggio perchè senza rimuovere nulla si può rallentare molto il flusso emotivo . Ciò che si ottiene , quindi, è un graduale rallentamento dell'impeto, che all'inizio fluisce pieno ma che, poco alla volta, tende a diminuire . E' stupefacente osservare come persino i caratteri della scrittura con il tempo si modifichino.
Ad esempio se si sta elaborando la rabbia, e quando sono coinvolti i figli la rabbia è contro il mondo intero, durante il fluire della scrittura i caratteri che inizialmente possono partire grandi , scoordinati sul rigo, lentamente si regolarizzano, al pari della normalizzazione anche a livello emotivo della persona.
Se la scrittura è condivisa , come ha fatto Primula ed in passato altre RFS, l'effetto di elaborazione è massimo anche se sempre doloroso.
La scrittura , portando ad un rallentamento dell'impulsività dei pensieri, permette anche una riflessione differente sino ad arrivare ad un relativo distacco dal problema , perchè mentre l'emozione attraverso i pensieri viene vissuta drammaticamente come interna alla persona, le frasi scritte sono qualcosa di esterno a noi, e quindi è possibile creare una parziale distanza.
In altre parole la scrittura aiuta a dare forma al problema perchè realizza una specie di fotografia del problema
Lo congela e lo rende più studiabile.
Come cercare di contare gli uccelli di uno stormo con i pensieri .
Impossibile se in continuo movimento come lo sono i nostri pensieri nel corso di un dramma.
Come in uno stormo i nostri pensieri sono ripetitivi, si confondono, si rimescolano .
La scrittura invece equivale a fare una fotografia dello stormo : gli uccelli sono fermi, si possono contare e studiare ad uno ad uno.
Un trauma è qualcosa che come uno stormo di uccelli impazzito si insedia prepotentemente nella vita di una persona.
Occorre fermarlo con la scrittura , cioè con una fotografia , attraverso un diario del trauma.
Con scopi differenti dal DIARIO DELLA GRATITUDINE utile in fasi successive.
E' un esercizio doloroso, direi sadico, perchè con modalità ritualizzata , la persona dovrà ripercorrere scrivendo nel dettaglio cosa ha sentito, cosa ha pensato, quali sensazioni fisiche ha provato. Tutto quello che riesce a ricordare.
Non è facile ricordare ciò che fa male e interrompere il nefasto processo di rimozione ( ecco perchè insisto per tenersi allenati ogni giorno con l'IO CI SONO e insisto con la metafora della “macchia sul soffitto”)
Questo processo , ripeto sadico, attraverso dosi desensibilizzanti porta alla abituazione, e
dopo tempi ragionevoli persino alla sazietà semantica (*) perchè permette di elaborare molto più rapidamente quanto avvenuto e perchè porta la persona ad una esposizione maggiore rispetto al proprio trauma , che normalmente arriva, scombussola e va, e facilita il processo di adattamento.
Essendo un'azione intenzionale si toglie al trauma il potere devastante di arrivare inaspettatamente.
Lo scopo è quindi di evocarlo per renderlo meno forte di quando lo si subisce in maniera passiva all'improvviso.
Se si riesce a condividere questo atto sadico con sé stessi anche con altri.....ancora meglio, ma riguarda un altro tema trattato in altre sedi.
(vedi agenda di Patri)
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(*)
SAZIETA' SEMANTICA
Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa Zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa, zuppa...............................................................................,
Se leggiamo tante volte una parola, non solo ci sembra che sia scritta in modo strano, ma comincia via via a perdere significato.
Questa buffa sensazione e' stata descritta per la prima volta nel 1907 da due psicologhe Elisabeth Severance e Margaret Washburn . In seguito lo psicologo Leon Jacobivtz ha dato un nome a questo fenomeno chiamato SAZIETA' SEMANTICA, perche' si pensa che questo scherzo del cervello sia la conseguenza di un "affaticamento del cervello"
Quando si attiva, una cellula cerebrale utilizza energia, e puo' farlo una seconda, terza , quarta volta sino ad una soglia di stanchezza.
A quel punto la parola perde significato.
Alcuni studi hanno dimostrato che il significato veniva riacquistato dopo una pausa. Ma se ripetuto (studio su campione di studenti) l'esperimento costantemente per periodi lunghi alla fine quel significato veniva ripreso ma in forma molto piu' sfumata.
Con alcune parole questa illusione si crea molto facilmente come la parola zuppa o caffe'. Parole con maggiore carica emotiva come strage, massacro, morte, e quindi anche cancro possono impiegare molto piu' tempo a perdere significato sino ad assumerne uno in forma molto piu' sfumata.
I fatti : oggi qualcuno scrive "prima piangevo sempre (eppure queste parole emotivamente cariche non le leggeva e non le pronunciava mai)...ora il forum (pieno di storie dolorose .....le piu' liete si riferiscono a vomito e caduta dei capelli0.......eppure.......
A conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto che , come ha fatto Robertina,
la PAURA SI VINCE SOLO GUARDANDOLA IN FACCIA (*)
Sazietà semantica e