Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Fra76 Fiduciaria
Met:
Ho provato a invitarla a varie iniziative ma rifiuta con educazione. Io questo non lo comprendo ma lo rispetto !Sai che anche io di solito non partecipo alle iniziative relative al tumore al seno. Però quest'anno mi sono iscritta alla camminata in rosa che si terrà il 29 ottobre nel mio paese.
Fra76 Fiduciaria
Marigi Fiduciaria:
Io persi mia zia ormai 23 anni fa.
Mi teneva lei i bambini, qualsiasi cosa la facevamo insieme, praticamente stavo sempre a casa sua. Era la sorella piccola di mia madre e i suoi figli sono come i miei fratelli più piccoli.
Ancora adesso non me ne faccio una ragione.
Fra76 Fiduciaria
Akira:
Il mio pensiero va oggi a tutte quelle mamme, a tutti quei genitori che hanno provato questo grande dolore e che porteranno sempre nel cuore ❤Era il 2012. Raschiamento alla dodicesima settimana per un aborto spontaneo. Era il nostro primo figlio. Ho pianto tantissimo, mai avrei pensato che potesse capitare a noi. Invece...È stato traumatico. Ma dopo tre mesi rimasi nuovamente incinta di Gabriele ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
Fra76 Fiduciaria
Sonica:
Leggere le vostre opinioni mi conferma che non sbagliavo.
Spero di non essere fuori luogo con questo post!
Non sei stata fuori luogo. Anzi grazie per aver condiviso i tuoi pensieri 🤗🤗🤗🤗
Mar fiduciaria
Annina Fiduciaria:
scrivo post e poi non si pubblicano....magari qualcuno li vede?io noSì Annina , io ne ho visti dir di seguito 😂😂😂😂
Buona serata e un abbraccio
Fra76 Fiduciaria
Annina Fiduciaria:
scrivo post e poi non si pubblicano....magari qualcuno li vede?io noAnche a me. Poi sono apparsi
- Modificato da Fra76 Fiduciaria
Lori Fiduciaria
Ragazze anch'io non l'ho raccontato in ufficio, solo alla mia collega diretta, perchè l'ambiente non era adatto ad accettare una confidenza del genere, mi sarei trovata al centro di chiacchere che volevo evitare. Nel tempo però e dopo essermi licenziata non ho fatto più mistero della mia situazione anzi poichè ne sono uscita con già la protesi ed un seno bello, quando avevo occasione andavo a trovare le amiche operate al seno per far loro vedere se volevano il risultato della mia rinascita. (forse l'ho già raccontato).
Ora poichè mi si vede con il bastone o il deambulatore credo che tutti lo sappiano anche se non l'ho sbandierato. Ma ne parlo volentieri se me lo chiedono non ho remore di nessun tipo.
Mi son meravigliata l'altro giorno di una signora del mio condominio che saluto e basta, mi ha fermato e dopo aver fatto i complimenti a Milù mi ha chiesto come stavo e se con il bastone mi sentivo meglio. Sembra normale ma dovete sapere che nel nostro condominio non ci si conosce, al massimo ci si saluta e noi non sono tanti anni che abitiamo qui. Perciò mi sono meravigliata e ho risposto volentieri raccontandole la mia situazione che conosceva già, l'ho sentita sincera e mi sono anche guadagnata i complimenti. Nel tempo impariamo a renderci conto che ammalarsi non è una vergogna e se si può condividere, ovviamente con discrezione, può essere un piacevole scambio di opinioni.
Da cancellare in assoluto le amiche che si sono dileguate perchè non sanno cosa dire e chi solo per curiosità ti commisera con le bruttissime frasi: poverina, quanto hai sofferto, e adesso chi ti aiuta...ecc. ecc. lungi da me la compassione e la scarsa delicatezza. E lungi da me chi si complimenta perchè ti vede bene, forse ti vogliono vedere distrutta .... ce n'è per tutti i gusti e allora " echisenefrega " Wlavita
P.s. Però comprendo chi non ne parla e si tiene tutto per sè....... dipende.....
Lori
Ora poichè mi si vede con il bastone o il deambulatore credo che tutti lo sappiano anche se non l'ho sbandierato. Ma ne parlo volentieri se me lo chiedono non ho remore di nessun tipo.
Mi son meravigliata l'altro giorno di una signora del mio condominio che saluto e basta, mi ha fermato e dopo aver fatto i complimenti a Milù mi ha chiesto come stavo e se con il bastone mi sentivo meglio. Sembra normale ma dovete sapere che nel nostro condominio non ci si conosce, al massimo ci si saluta e noi non sono tanti anni che abitiamo qui. Perciò mi sono meravigliata e ho risposto volentieri raccontandole la mia situazione che conosceva già, l'ho sentita sincera e mi sono anche guadagnata i complimenti. Nel tempo impariamo a renderci conto che ammalarsi non è una vergogna e se si può condividere, ovviamente con discrezione, può essere un piacevole scambio di opinioni.
Da cancellare in assoluto le amiche che si sono dileguate perchè non sanno cosa dire e chi solo per curiosità ti commisera con le bruttissime frasi: poverina, quanto hai sofferto, e adesso chi ti aiuta...ecc. ecc. lungi da me la compassione e la scarsa delicatezza. E lungi da me chi si complimenta perchè ti vede bene, forse ti vogliono vedere distrutta .... ce n'è per tutti i gusti e allora " echisenefrega " Wlavita
P.s. Però comprendo chi non ne parla e si tiene tutto per sè....... dipende.....
Lori
Hope4
614425:
ha già la sua fine.
Un libro bianco
è la vita
ancora
tutta da raccontare !
Tanti Auguri ! "
Quel biglietto l'ho incorniciai e l'ho appesi in salotto come sprone a me e mia figlia ad una vita tutta da raccontare . Non c'è un giorno in cui non abbia scritto nel mio diario, come mi aveva raccomandato il dottore, un pensiero di gratitudine alla vita ,che continua dopo 36 anni dal quel triste Natale da incubo.
Silvia
Navigando a caso nel blog ho trovato questa chicca . La condivido perché piena di speranza e positività ❤️
☯Fede
Fra76 Fiduciaria:
È stato traumatico. Ma dopo tre mesi rimasi nuovamente incinta di Gabriele
Hope4
614425:
Buongiorno sono Silvia, ho 70 anni e sono già nonna.
Giovedì ho accompagnato mia figlia Giulia dal dottor Catania per un problema al seno. Non ci incontravamo da più di 20 anni e parlando del più e meno il dottore mi ha invitata a narrare qui la mia storia su questo blog.
Ha usato non il verbo scrivere ma proprio il verbo narrare, verbo che ha avuto in seguito un ruolo cruciale nel riappropriarmi della mia vita paralizzata dalla scoperta del cancro.
Ho ricevuto proprio nei giorni dell'Immacolata la brutta sentenza che allora veniva considerata di morte. Avevo 34 anni ed una bambina di 4, Giulia .
Mi sono recata dal prof.Veronesi a Milano , allora Direttore Generale dell'Istituto dei Tumori, e venni indirizzata da lui al dr. Catania a causa dei lunghi tempi di attesa dell'Istituto.
Mi sentii perduta e abbandonata, né potevo immaginare che quella soluzione che consideravo in quel momento di ripiego mi avrebbe invece salvata vita e qualità della vita stessa. Potete immaginare lo sconforto in una epoca in cui si sapeva quasi nulla dei pochi superstiti alla malattia. Anzi pensavo che non ce ne fossero.
Io non ne avevo conosciuto neanche uno, anche perché nessuno aveva il coraggio di nominarla questa malattia che si pensava addirittura potesse essere contagiosa.
Poi con il tempo e frequentando gli ospedali ne ho incontrate altre di persone sopravvissute, ma in quegli anni quasi nessuno trovava il coraggio di dire "ho avuto il cancro". Ti avrebbero presa per pazza e impudente e comunque tutti avrebbero preso le distanze da te. Non per scarsa sensibilità, ma per eccesso di paure e pregiudizi, alimentati e cementati dalla stampa che elencava tutti i morti per il male incurabile. Mai si parlava di sopravvissuti al male.
Ho subito il 24 dicembre viglia di Natale una mastectomia con svuotamento del cavo ascellare : 12 linfonodi risultarono metastatici su 40 asportati.
Allora i ricoveri non potevano essere inferiori ai 10 giorni e già pensavo non solo che non avrei rivista la mia bambina di 4 anni per 10 giorni, ma che –chiodo fisso- non l'avrei vista crescere.
614425:
Nel mio reparto di chirurgia c'erano anche altre pazienti con patologie non tumorali e che si preparavano ad andare a casa a festeggiare le festività natalizie . C'era una aria di festa che invece a me provocava un malessere infinito. La mia famiglia, più spaventata di me cercava di tranquillizzarmi mentre mia mamma con le lacrime agli occhi cercava di ripetermi " Silvia pazienza questo sarà un Natale diverso. Vuol dire che lo festeggeremo quando potremo "
Come in questi giorni un Natale diverso !
Un Natale in realtà da incubo con tante frasi che in questi giorni per ragioni diverse sentiamo in continuazione. Per fortuna il dr. Catania veniva a trovarci tutti i giorni e non solo per la medicazione periodica. Io e la mia compagna di stanza aspettavamo con impazienza quella sua visita dandoci il turno di sorveglianza alla finestra tutto il giorno e ne parlavamo come se fosse quella la nostra "ora d'aria" nella prigione del cancro.
Un giorno entrando nella stanza mi trovò piangente come non avevo fatto mai e per questo ero imbarazzatissima. Lui non disse nulla, né fece domande. Lo vidi silenzioso sedersi ai piedi del letto . Aspettò senza mai dire una parola che smettessi di piangere e poi mentre io mi aspettavo le parole che tutti dicono in queste circostanze ( " non devi piangere, stai tranquilla, andrà tutto bene), mi spiazzò con argomentazioni che nessuno aveva mai toccato :
" Silvia , la vita è troppo breve per cercare di sprecarla nel vano tentativo di leggere il futuro sul quale non sappiamo nulla ed è un furto di tempo nei confronti dei nostri figli che ne hanno bisogno "
E continuò a spiegarmi che oltre alle terapie avrei dovuto metterci qualcosa di mio. Mi diceva non il coraggio, come si sente dire da tutti, che nessuno di noi possiede a sufficienza, ma cambiando atteggiamento nei confronti della malattia.Mi spiegò che stava scrivendo un libro quasi completato e aggiunse
" Mi aiuta a completarlo con la narrazione della sua esperienza ?"
Io farfugliando cercai di spiegarli che non mi sentivo capace e pronta e lui replicò " Lei non deve scrivere un libro , deve scrivere il libro della sua vita "
E mentre mi diceva queste parole estrasse un biglietto di Auguri , era il giorno di Natale, e appoggiandolo sulla borsa si mise a scrivere e poi infilandolo nella busta lo indirizzò a me e me lo lasciò sul comodino.
Lo lessi quando lui uscì dalla stanza.
614425:
C'era scritto (lo conservo ancora incorniciato) :
"Silvia,
Un libro scritto
ha già la sua fine.
Un libro bianco
è la vita
ancora
tutta da raccontare !
Tanti Auguri ! "
Quel biglietto l'ho incorniciai e l'ho appesi in salotto come sprone a me e mia figlia ad una vita tutta da raccontare . Non c'è un giorno in cui non abbia scritto nel mio diario, come mi aveva raccomandato il dottore, un pensiero di gratitudine alla vita ,che continua dopo 36 anni dal quel triste Natale da incubo.
Mar fiduciaria
Buonanotte ragazze
Buonanotte dottore
Buonanotte dottore
Akira
Fra76 Fiduciaria
❤️❤️❤️
❤️❤️❤️
Marigi Fiduciaria
Fra76 Fiduciaria:
Era il 2012. Raschiamento alla dodicesima settimana per un aborto spontaneo. Era il nostro primo figlio. Ho pianto tantissimo, mai avrei pensato che potesse capitare a noi. Invece...È stato traumatico
Annina Fiduciaria
buonanotte a tutti🐻💓
Simona90
Buonasera blog, ho appena finito di guardare la serie tv Dahmer ispirata alla storia del serial killer Jeff Dahmer. Abbastanza inquietante, ancora devo riprendermi 😅