Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ragazze
Qualcuna ha sentito Daniela?
Io tendo a preoccuparmi veramente.
E pensare che all'inizio, appena entrata nel blog lei, nella sua giovinezza, fu per me una fonte di speranza.
Parlava, in quei giorni, di viaggi da organizzare. Credo proprio i mercatini.
E io mi sono detta vabbè, se una che ha fatto l'intervento è già dietro ad organizzare viaggi, è perché così dura non è....
Dottore,
Io credo che noi tutte abbiamo bisogno di incontrarci e conoscerci. Ci organizzi un convegno....
Nina
Organizziamoci. È stato troppo bello vederci. E coinvolgiamo le altre....
Marea
Hai commosso anche me.
Non vedo l'ora di vederti con l'abito da sposa.
Si, ragionando se fai prima la risonanza e dopo la biopsia, come nel mio caso, puoi farle a raffica.
Prima la biopsia e dopo la risonanza, è diverso.
Daniela mi ha mandato un messaggio privato poco dopo la sua esternazione di stamattina.
Le ho risposto immediatamente proponendo le anche di scambiarci i numeri di telefono.
Non l'ho più sentita...
DANIELA.....FATTI SENTIRE
Grazie Vava.
Se qualcuna ha notizie, ci faccia sapere.
Dovrei essere il 22
Al momento della diagnosi quali sono state le sue reazioni emotive? Ne parli pure per esteso
Paure
In quel momento ero sconvolta, non capivo più niente e la paura provata è stata tantissima. Parlavano di nodulo, di piccolo intervento, di guarigione e io che dicevo si, si va bene - ma di fatto mi sentivo sospesa nel limbo di chi non sa cosa succederà.
Speranze
All'inizio, dopo aver ricevuto la telefonata che mi convocava per rifare una "lastra", la speranza mi diceva che sicuramente c'era stato qualche problema col macchinario e che sarebbe stato tutto ok. Poi quando mi hanno comunicato che dovevano farmi l'agoaspirato per capire meglio la natura del nodulo, ho pensato alla mia mamma, a cui avevano asportato tutto lo stomaco per un cancro e che era sopravvissuta fino all'età di 93 anni, e mi sono detta se ce l'ha fatta lei posso farlo anch'io.
Altre emozioni
Rabbia, tanta rabbia oltre allo sgomento
Mi chiedevo perché? Perché io? Perché un'altra prova da Dio, dalla vita? Ricordo di essere andata al cimitero e mentre sistemavo i fiori ai miei genitori parlavo e dicevo "ma voi due che ci state a fare lassù? Non potevate buttare un occhio a vostra figlia?
Ha cercato informazioni cliniche? Sì
Nel caso abbia risposto affermativamente, dove le ha cercate?
Cercate, non potevo farne a meno.
In primis su internet cercando di non finire in siti che dicono tutto e il contrario di tutto; poi ne ho parlato con il mio medico curante e con chi aveva già vissuto questa esperienza (amiche e colleghe)
Perché ha fatto questa scelta?
Perché fa parte della mia indole, del mio carattere. Dovevo sapere cosa sarebbe successo dopo, come affrontare questa cosa. All'inizio il medico radiologo era stato vago e la cosa mi stressava, io volevo sapere, capire quello che lui non mi diceva. Mi aveva dato l'esito del citologico senza spiegare molto continuando a sottolineare che bisognava operare.
Ci sono stati cambiamenti nella sua visione della realtà dopo aver conosciuto la diagnosi?
Sì Se sì, quali?
Sì, certe situazioni cambiano un po' la percezione della vita. Mi sono dovuta confrontare con me stessa. Da paziente, da malata oncologica.
Ha sentito il bisogno di parlarne con qualcuno? Sì, assolutamente
Nel caso abbia risposto affermativamente, con chi ne ha parlato?
Con una zia (acquisita, che ha avuto lo stesso problema e che adesso sta combattendo contro le metastasi ossee) con il mio compagno e con i miei amici più cari. Poi sono stata costretta a dirlo a qualche collega con cui stavo lavorando a dei progetti e non potevo essere presente alle riunioni. E poi qui sul blog, quando nelle mie ricerche compulsive su internet la mia strada ha incrociato il Dott. Catania e successivamente le RFS.
Le è servito parlarne? Esprima il suo parere con un numero da 1 (per nulla) a 10 (moltissimo)
Perché le è stato utile?
8 – mi è servito molto perché è un lato del mio carattere. Sono rimuginatrice per natura ma sento comunque il bisogno di condividere pensieri positivi e negativi con chi mi conosce molto bene
Si è modificato il modo in cui si era percepita fino ad allora? Sì
Nel caso abbia risposto affermativamente, come si è modificato?
Mi sono sentita fragile e spaventata, temevo di non riuscire ad affrontare il cancro con lo spirito giusto. La parola cancro non riuscivo né a pensarla e nemmeno a pronunciarla.
Fisicamente mi sono sentita mutilata, ferita nel mio essere donna con un seno importante – ed è strano perché l'ho sempre trovato ingombrante e anche fastidioso.
È cambiata la sua relazione con il partner? Sì in parte
Nel caso abbia risposto affermativamente, come è cambiata?
Sotto certi aspetti ci ha avvicinati, ho scoperto il suo lato sensibile (quello che non mostra mai) oltre al fatto che anche lui sia stato operato di melanoma e sia in follow-up (ance se l'argomento è un tabù per lui)
Nel contempo mi sono allontanata un po' sul lato dell'intimità, mi sentivo strana e non riuscivo a pensare al lato fisico...in realtà faccio ancora fatica a pensarci.
Sono cambiate le sue abitudini di vita? Sì in parte
Nel caso abbia risposto affermativamente, come sono cambiate?
Presto più attenzione all'alimentazione, ho introdotto cibi che consumavo saltuariamente. Sto lavorando sull'attività fisica che non svolgo invece in modo adeguato.
Si è confrontata con persone che hanno avuto la sua stessa malattia? Sì
Se questo confronto c'è stato, è stato importante? Sì
Spieghi per favore perché è stato importante.
Importante perché mi hanno accolta con gentilezza, mi hanno supportata e mi hanno dimostrato che di cancro non si muore. L'empatia del blog è travolgente e pure la simpatia che aleggia nei vari post.
È ricorsa all'aiuto di uno psicologo? No
Perché vi ha / non vi ha fatto ricorso?
Nessuno me lo ha consigliato
Se vi ha fatto ricorso, come valuta l'intervento dello psicologo?
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A quali terapie pre e/o post intervento si è dovuta sottoporre? (chemioterapia ecc.).
Post-intervento: prevista terapia con Tamoxifene per 2 anni e per i 3 successivi inibitori dell'aromatasi; ciclo di 30 radioterapie
Ne parli liberamente (ricadute fisiche, emozioni ecc.)
Mi sono resa conto che ogni step mi porta ansia e ogni tanto mi vengono le paturnie e non riesco a fare niente (pur sapendo che non ho una forma aggressiva). Però ho deciso che il mio lavoro può aiutarmi e da qui la decisione di incastrare la radioterapia con l'orario scolastico, dove possibile
Ora passiamo al blog. Quali vantaggi e insegnamenti per sé ha tratto dall'esperienza del blog?
Poter parlare liberamente con donne che hanno affrontato il cancro e che lo stanno combattendo attraverso le terapia con una forza incredibile. Leggendo la storia di alcune di loro mi sono resa conto di quanto il condividere, il confrontarsi possa aiutare a vedere le cose da un'altra prospettiva. Non ci sono pregiudizi né pietà o compassione. Nessuno pensa "Oh poverina" e questo grazie al Dott. Catania che dice le cose come stanno senza giri di parole, con quel pizzico di ironia che strappa il sorriso anche nel momento di paturnie varie.
Perché ha deciso di entrare nel blog?
Su invito del dott. Catania. All'inizio ero scettica ma poi, leggendo, ho capito che avrei trovato persone con cui parlare liberamente, senza temere che dicessero uff che palle
Quali aspetti le sono sembrati positivi del blog?
Il sentirmi parte di una grande famiglia, dove nessuno giudica, dove tutti comprendono le ansie, condividono le esperienze e danno consigli, scherzando anche sul cancro.
Quali aspetti le sono sembrati negativi del blog o quali limiti ha percepito in questo tipo di comunicazione?
Al momento non ne ho percepiti, ma è da poco che ne faccio parte.
Consiglierebbe il blog a donne a cui è stata diagnosticata la malattia? Sì Perché?
Perché l'anonimato a volte aiuta ad aprirsi e a mostrare anche le paure più recondite, a esacerbare il problema
Ha pensato di incontrare fuori dal blog alcune delle donne con cui si è confrontata nel blog?
Sì No Perché?
Non ci ho pensato a dire il vero, anche se sarebbe bello dare un volto a tutte loro
Se ha incontrare fuori dal blog qualche donna con cui si è confrontata nel blog, parli di questa sua esperienza.
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L'anonimato e l'invisibilità del web l'hanno aiutata o li ha considerati dei limiti? Perché?
Aiutano molto secondo me; nessuno ti vede, ti giudica e ti senti protetta.
Le seguenti domande sono rivolte solo a chi ha già subito l'intervento chirurgico.
Qual è stato il suo rapporto con i medici?
Con l'oncologo
Ottimo: una dottoressa giovane, empatica che guarda in faccia mentre parla e che ascolta.
Con il chirurgo
Ottimo: con un'ironia sottile che a volte si fatica a cogliere e che serve però a sdrammatizzare.
Con un altro medico (specificare quale)
Bravissimo il medico radioterapista. E' stato rassicurante in modo incredibile. Sembrava di parlare con un padre.
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Qual e stato il rapporto con gli infermieri / con le infermiere?
Poco soddisfacente nel reparto di breve degenza.
Buono in oncologia e in radioterapia
Le sono stati di conforto i suoi famigliari durante e dopo il ricovero per l'intervento?
Sì No Perché?
Premesso che non ho più nessuno, la zia acquisita – a cui sono molto legata – mi è stata vicina come una mamma.
Le sono stati di conforto i suoi amici durante e dopo il ricovero per l'intervento?
Sì in parte Perché?
Le colleghe/amiche che hanno subito lo stesso intervento sono quelle più vicine; Alcuni sono pessimisti e vedendo tutto nero facevano/fanno aumentare il mio livello di ansia; altri invece sono scomparsi perché troppo impegnati per potersi rapportare col cancro.
Le seguenti domande sono rivolte solo a chi ha già subito l'intervento di chirurgia ricostruttiva.
È stata soddisfatta dell'intervento di chirurgia estetica? Sì No Perché?
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Come giudica il suo chirurgo estetico?
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Consiglierebbe questo tipo di intervento a chi ha avuto problemi simili ai suoi?
Sì No Perché?
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A questo punto, in conclusione, le chiediamo di scrivere un raccontino di immaginazione in cui uno dei personaggi è una donna che ha avuto una malattia simile alla sua. Si ricordi che è una storia di fantasia e che la trama quindi può sganciarsi in parte o del tutto dalla sua esperienza reale, così può aggiungere personaggi, cambiare l'ambientazione... Insomma, ha la più completa libertà.
Era una bellissima giornata d'estate e la giovane donna si stava preparando a trascorrere le vacanze col suo compagno e il suo amatissimo cane.
Già si pregustava le passeggiate che avrebbe fatto in mezzo alla natura.
Il tempo aveva lenito le ferite lasciate dai lunghi anni dedicati ai genitori anziani e malati e la serenità stava facendo capolino nella sua vita.
Ma, all'improvviso. il cielo azzurro si oscurò e una nube minacciosa comparve, foriera di una grande tempesta.
In quell'istante le cadde qualche goccia di poggia sul viso e la donna si scosse, stupita.
Non era pioggia, erano le sue lacrime che le scendevano sulle gote.
Quelle parole dette dal radiologo le risuonavano continuamente nelle orecchie.
No, si diceva, non è possibile che stia succedendo una cosa del genere.
Ed eccola, prima delle vacanze, catapultata in radiologia perché un normale esame di routine si era trasformato in uno screening di secondo livello comprensivo di agoaspirato.
La preoccupazione era tanta per quel piccolo pallino che si vedeva appena e che non si sentiva.
La partenza per la montagna era una scappatoia in attesa dell'esito ma il percorso si poteva già delineare.
Il rientro le avrebbe confermato i suoi sospetti e quel detto/non detto dei medici, ma sotto il camice bianco del senologo riusciva a intravedere un cavaliere con un'armatura splendente, la cui spada avrebbe tolto di mezzo quel pallino maledetto.
Si ricordò del film "Via col vento", in cui la protagonista diceva "Dopotutto, domani è un altro giorno..." e fu così che affrontò il nuovo percorso che le si palesava davanti.
La speranza avrebbe avuto la meglio sulle sue paure, anche quelle più recondite, permettendole di vedere un timido raggio spuntare dopo la tempesta.
Esame istologico: carcinoma duttale infiltrante di 7mm, focalmente neuroinvasivo, senza segni di angioinvasione, margini indenni da neoplasia
G2
stadiazione pT1bpN0
Recettori: ER 98%, PgR 98%. HER2 score 0 , Ki 67: 14%, p53 negativa
Tipo di intervento: ampia exeresi su repere (quadrante supero-esterno sx) + BLS (es.ist. al congelatore + esame definitivo)
Terapie: ormonoterapia: 2 anni con Tamoxifene e poi 3 anni con Inibitori dell'aromatasi, radioterapia (30 sedute iniziate il 27/11)
DADA
Fatto finalmente ? Le ragnatele spolverate ?!?
Incredibile......... non ho parole
Dopo lunga meditazione, ho deciso di lavorare 3 gg alla settimana e di passarne 2 a casa per evitare di essere troppo pressata dal carico mentale.
Sono d'accordo su quanto dice Ely.
Dada le crocette sulle tette me le hanno fatte veramente con un pennarello color glicine!
ONDE
Tette da urlo e riposo !!
MAREA
Stamattina, nell'agitazione della Daniela, non ho visto il tuo post.
Sono felice che tu sia a casa.
E sono felice che ti piacciano le tue nuove tette!!!!
Occhio ai bambini e a non fare sforzi.
Buona guarigione.
MARILU'
bellissima la tua storia
DANIELA SICILIA
ho letto il tuo post.
Mi dispiace proprio tanto sentirti così giù di morale.
Ti hanno già scritto tutto le ragazze, io non potrei aggiungere niente di nuovo.
Ti chiedo solamente di affacciarti di nuovo qui nel nostro blog e di chiacchierare di nuovo con noi....... MINKIA Daniela
MINKIA e STTRAAMINKIAAAAA ci manchi tantissimo
Ti vogliamo QUI
Ti vogliamo bene
davvero niente male!
Sarà il caso che mi metta anche io a fare il test del moribondo
Finalmente a casa tua con due tette bellissime. Adesso concentrati che ti devi riprendere!!
Daniela sicilia mi accodo a tutto quello che le altre RFS ti hanno scritto. Ti dico di non lasciarti sopraffare da questi pensieri. Prenditi un attimo di tempo, siediti e rifletti: non puoi e soprattutto non devi arrenderti. Lo devi a te stessa e a chi ti vuole bene.
Rientra nel blog o parla con chi ti ha scritto in privato.
Siamo tutte al tuo fianco e ti sosteniamo.
Un abbraccio grandissimo