Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Didi Fiduciaria:
Oggi la mia adorata Matilde nipotina di mia sorella compie 7 anni

Elisabetta 63:
eco addome di ieri e ok a parte il mio calcolo ai reni che avevo sperato di aver espulso con l ultima colica ..invece è sempre li🤨Più tardi vedo di leggermi un po di arretrati

Ragazze/i mamma è venuta a mancare ieri mattina. Non ha retto il fegato. Non avrei voluto scrivere, per non rattristare nessuno.
La hanno sbagliato le terapie questa volta.
Però è vissuta 31 anni dopo il prima k.
Vi abbraccio.

Ho ritirato il referto della tac di lunedì!
Tutto ok posso cominciare a festeggiare in attesa della Mammo ed eco del 20 ottobre!!🍾🍾

Ragazze/i mamma è venuta a mancare ieri mattina. Non ha retto il fegato. Non avrei voluto scrivere, per non rattristare nessuno.
La hanno sbagliato le terapie questa volta.
Però è vissuta 31 anni dopo il prima k.
Vi abbraccio.

Franc64 ❤️
che aveva in programma la Moc ma non so se confermata 🌈🌈🌈

tac è il big Monster, eco e mammo sono solo "mostriciattoli", per cui

ValentinaP:
Ragazze/i mamma è venuta a mancare ieri mattina. Non ha retto il fegato. Non avrei voluto scrivere, per non rattristare nessuno.
La hanno sbagliato le terapie questa volta.
Però è vissuta 31 anni dopo il prima k.
Vi abbraccio.

Io credo che non si debba scambiare il mondo virtuale con quello reale e, soprattutto permettere al primo di prendere il sopravvento sul secondo. Questa tentazione viene , quando la realtà si sgretola per colpa della malattia e, allora, per sostenersi, questo “nido” virtuale diventa il rifugio in cui ricomporsi.
Ma se si perdono di vista i confini non si ha più la giusta prospettiva. La distanza necessaria per capire.
Nel virtuale esistono nero e bianco. Mancano le sfumature. Quelle che servono per ricomporre le incomprensioni. Credo sia impossibile “ capirsi” profondamente senza potersi guardare negli occhi, senza ascoltare le sfumature della voce, senza aggiustare man mano , un po’ alla volta il corso dei pensieri.
A me è capitato di non essermi sentita compresa qui nel blog e le osservazioni che mi venivano fatte, avevano un sapore particolarmente aspro, molto di più che se le avessi ricevute di persona. Ho capito piano piano questo aspetto e ho imparato a gestirlo.
Qui dentro, ci parliamo in “ vetrina”; siamo tutti affacciati alla nostra finestra e parliamo a voce alta per essere sentiti da tutti.
Se va tutto bene, tutto va bene.
Se c’è qualcosa che andrebbe chiarito non se ne va fuori.
Invece di capirsi si amplificano le incomprensioni.
Sentirsi esposti al giudizio di tutti spinge a sottrarsi.
Non ci si può “gridare” addosso per fare pace.
Io credo che nel virtuale, per abbassare la voce, serva solo il silenzio. E riprendere le misure. Questa non è la vita reale.
Ci si può stare dentro il virtuale, solo ben zavorrati nella realtà.