Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Titina Fiduciaria
Titina Fiduciaria

Buonanotte ragazze e Dott.Catania a domani

Mary74
Mary74
mar fiduciaria:
Grazie lori e grazie Darkina per la buonanotte dei pelosetti
Ho fatto pasticci, da imbranata digitale, ma sono riuscita a vederlo!!

Anch'io ho dovuto fare qualche tentativo prima di riuscire a vederlo, ma ne è valsa la pena, davvero molto carino!
Grazie Lori, grazie DarkElena
Mary74
Mary74

Buonanotte ragazze
Buonanotte dottore

Mar fiduciaria
Mar fiduciaria
Buonanotte ragazze
Buonanotte dottore
Ex utente
Ex utente

Buonanotte a tutti
Un per tutte le RFS nella stanza accanto

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Daniela Sicilia:
Dott mi scusi nuovamente ho capito che non è un problema oncologico Ma vorrei capire e normale questa cosa?
A chi mi devo rivolgere?
Non penso sia un problema cardiaco
Tutte le stranezze capitano a me.



E a chi vorrebbe rivolgersi ? Fa in continuazione visite con l'oncologo, chirurgo plastico (inutile), senologo (inutile)
Quando farà la prossima visita deve parlarne . Non ci sono esami utili per il sintomo.
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Marea Fiduciaria:
Presente anch'io. Come Darkina, all'esordio e a 33 anni. Scoperte con tac di stadiazione una decina di lesioni al fegato, subcentrimiche, la più grande di 12 millimetri. "Palla" al seno di 5 cm. Recentemente l'oncologa mi ha detto, testuale, che il mio fegato faceva piangere.
Comunque ho fatto chemio ed è sparito tutto, da seno e fegato, quindi sono stata operata e da allora continuo con trastuzumab e pertuzumab anch'io. Sono quasi passati 5 anni dalla diagnosi (2 novembre 2017) e sto benissimo.
Ultimamente arrabbiata e sconfortata, ma il cancro non c'entra, o almeno in parte, comunque fisicamente sto alla grandissima.



Grazie per avere riportata la sua storia che sarà molto utile a tutti per non perdere mai la speranza.

- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
DarkElena Fiduciaria:
Presente.
Metastatica all'esordio. Anzi prima scoperte le metastasi al fegato e poi il tumore primario. Pensa che scrissero che il fegato era stato sostituito da multiple e diffuse lesioni (non mi hanno mai detto quante)
Nella stadiazione oltre alle metastasi al fegato videro anche metastasi alle ossa.
Non sono stata operata ma ho iniziato subito la chemio e poi ho proseguito, e sto andando avanti tuttora, con trastuzumab e pertuzumab.
Sono passati più di tre anni. Tumore al seno e metastasi alle ossa spariti. Metastasi al fegato dopo essersi ridotte di numero e dimensioni, sono stabili da almeno un anno e mezzo.
Perciò si, si può cronicizzare.





Io non saprei spiegare meglio perchè si debba sperare sempre
- Modificato da salvocatania
Franc.64
Franc.64

Ci sono, vi ho letto, vi penso.

Buonanotte!
💚

🌈pace adesso!🌈

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo


Prova di indicizzazione

mar fiduciaria:
Simi

Il libro del nostro doc il carcinoma mammario dalla parte della paziente Puoi acquistarlo su Amazon per 13€, scontato

Quando l’ho acquistato io si vendeva solo presso la casa editrice a Milano in via Frua... era dei dinosauri 🦕



Per la preziosissima informazione che è l'ennesima coltellata di questo periodo, ma ferita da taglio in più o ferita in meno, mi coglie in un momento in cui sono determinatissimo (=incazzatissimo) a svuotare persino il bagaglio a mano , figuriamoci se mi tengo le zavorre che appesantiscono i miei pensieri.

E devo prendere atto che anche stavolta mio figlio "papà sei un minchione boccalone" ha avuto sempre ragione.

I fatti !
Dei miei 10 libri in cui sono autore o coautore ben tre sono stati editi dalle Edizioni Sorbona di Milano e uno di questi tradotto in diverse lingue .

Per questi libri Salvo Catania non ha guadagnato un centesimo , perchè il minchione boccalone aveva rinunciato ai diritti d'autore in favore di "opere benefiche" blandite dall'Editore , che conoscevo personalmente.
Tutto sulla parola d'onore : infatti nulla è stato stipulato con firme sulla carta
perchè, secondo mio figlio, il minchione boccalone dà ancora significato al senso dell'onore.

Per la verità in questi anni anni qualche dubbio mi è venuto a partire dal 1992 quando con grande orgoglio (leggi imbecille) mi ritrovai uno di questi, l'edizione inglese, nella vetrina della più importante libreria scientifica di New York della quinta strada, dove io mi trovavo per partecipare alla Maratona di N.Y.

Breast Cytology in Clinical Practice
Ed. Martin Dunitz-London1992

Questo libro è venduto da Amazzon a 178 E
da 30 anni !!!!!

https://www.amazon.it/Breast-Cytology-clinical-practice-Catania/dp/B01CMY9W7I

Qualche dubbio quando vedevo i miei libri nelle librerie di Milano , ma il boccalone era sempre influenzato dal patto d'onore. Ora scopro che addirittura i miei libri non solo sono stati venduti per oltre 30 anni ma adesso arrivano a casa addirittura con Ebay , Amazzon, e porta a porta . Ancora in vendita dopo oltre 30 anni ????
Povero boccalone e le sue improbabili "opere benefiche " !!!
Ora questo post lo riproporrò ogni giorno e quando questa informazione sarà in prima pagina dei motori di ricerca andrò a trovare i "benefattori dell'universo "
Il Carcinoma Mammario dalla parte della paziente Ed. Sorbona 1989 Venduto da Ebay a 15,90
E Venduto anche da Libraccio.it a 21 E https://www.libraccio.it/libro/9788871500195/salvatore-catania-r.-nobili/carcinoma-mammario-dalla-parte-della-paziente.html
L'agobiopsia mammaria nella pratica clinica
Edizioni SORBONA1989 Venduto da Amazzon a 18,44
E Venduto anche da Edizioni IDELSONGNOCCHI https://www.idelsongnocchi.com/prodotto/lagobiopsia-mammaria-nella-pratica-clinica/ https://www.idelsongnocchi.com/shop/categoria-prodotto/oncologiapatologiagenerale/page/3/

Iconografia e metodologia lesioni mammarie Edizioni SORBONA 1994
venduto da Amazzon a 30 E Venduto anche da Edizioni IDELSON GNOCCHI https://www.idelsongnocchi.com/shop/categoria-prodotto/oncologiapatologiagenerale/page/3/

Ora mi tocca aprire un altro fronte e anche se mi sento molto "bruciato" (Bournout), allo stesso tempo però sono molto motivato
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo




Avevo promesso di chiudere entro settembre
* la stagione delle perturbazioni generate dal mio articolo sul ghosting
* Una breve storia del blog prima di festeggiare il dodicesimo compleanno dello stesso
* pubblicare i dati preliminari dello studio iniziato nel 2012 e quindi al decimo anno per verificare se il blog comporta un miglioramento della qualità della vita e soprattutto se comporta un miglioramento della sopravvivenza delle utenti.

Chissà perchè ma ho l'impressione che il miglioramento della sopravvivenza sembra che interessi moltissimo ai medici e relativamente poco alle pazienti.


Questi dati li avevo presentati al quinto anno al nostro Convegno di Lecco 2017 e ai nostri Convegni di Parma e di Roma nel 2019 .

Riguardo alla storia del blog speravo di completarla in 2- 3 notti , malgrado
i nostri contenuti siano stati riversati su ben 910 volumi da 225 pagine.
A me non manca il tempo rispetto alle persone normali perchè tutti sanno che sin da bambino, roba genetica perchè anche altri 3 familiari hanno i miei stessi ritmi veglia-sonno, mi alzo riposatissimo dopo 3 ore di sonno.
Quindi pensavo di ricostruire la storia in pochissimo tempo.
Ma poi facendo le ricerche sugli arretrati appena mi imbattevo nei commenti di ghost o soprattutto di ex-utenti [che non si sono resi ancora conto di quale atto di vile crudeltà nei confrronti del blog] ( ecccccchisenefrega se fosse stata diretta a Salvo Catania) , il mio serbatoio della passione segnava immediatamente rosso e non riuscivo più ad andare avanti.
Riprenderò il filo più avanti sperando che il secondo faro dell'empatia si possa riaccendere presto

Facciamo un passo indietro .
Avendo eseguito oltre 30.000 interventi, inclusi lesioni benigne o bordeline, ho sempre posto a Salvo Complicazioni questa domanda .
Se qualcuno pensa di avere una ipotesi di risposta la proponga pure nel blog.

"Perchè tra due pazienti senza deficit immunitari, entrambe della stessa età, entrambe con gli stessi fattori prognostici, entrambe curate con la stessa terapia : una muore e l'altra no ?"
Ovvero come ho sempre scritto " Di cancro si può morire, ma magari NO "

Ciò vuol dire che le statistiche servono a poco e non danno risposte perchè basate sulla media o mediana, che non esiste in natura essendo un artifizio per mettere ordine nel caos dei singoli casi ,mentre poi quel che più conta è la varianza tra due persone che hanno gli stessi fattori prognostici e curate con la stessa terapia.



http://www.senosalvo.com/mai_perdere_la_speranza.htm

Ciò vuol dire che nella cura del cancro e prevenzione delle recidive esistono dei fattori prognostici
1) quelli tradizionali legati al tumore e che vengono presentati come modificabili dall'interventto del medico e dalle terapie . Poi non sempre però ciò garantisce una cura efficace , anche se per fortuna queste sono sempre più affidabili.
Quindi è chiaro che le terapie siano indispensabili ma non sempre risolutive perchè alcune pazienti non ce la fanno
Ciò vuol dire che oltre alle cure tradizionali esistono
2) Altri Fattori legati al medico e al paziente, che non interferiscono con le terapie, ma caso mai le rafforzano.

Questo fenomeno lo studio da più di 40 anni ipotizzando quali siano questi fattori legati al paziente ed al medico che fanno la differenza. Ipotizzando vuol dire che raccogliendo alcuni dati su tutti i pazienti poi non mi stupisco se uno di questi muore malgrado le terapie e l'altro invece ce la fa.
Tradizionalmente ad un paziente si raccomandava solo il "fatti coraggio" e qui ci abbiamo scritto interi volumi sulla inutilità del coraggio, che non esiste, o comunque uno ce l'ha o non ce l'ha ( Don Abbondio) , ma parliamo di forza della fragilità (Calati juncu) e di resilienza che si può allenare quotidianamente come una disciplina sportiva.

Tutti quessti concetti li avevo riversati in un libro presentato nel 2015 all'EXPO di Milano


ma poi sono stati confermati da un poderoso (oltre 5.000 pazienti seguiti per 10 anni) studio di Science del 2017 e soprattutto da un altro studio randomizzato di Ethan Basch che mostra come un supporto come il nostro non solo impatta sul miglioramento della qualità della vita, ma significativamente sulla sopravvivenza
E musica per le mie orecchie : l' incremento del tasso di sopravvivenza grazie ad un atteggiamento "proattivo" dei pazienti.



Queste cose le ho ribadite centinaia di volte nel blog e nella mia professione reale.
Al punto che in automatico quando mi trovo di fronte ad una paziente o quando leggo i vostri commenti non posso fare a meno di valutare il vostro quoziente proattivo cui dò quasi lo stesso valore dei fattori prognostici riportati nel vostro referto istologico.

Questo vi sarà più chiaro quando, spero presto, vi racconterò la storia di Lara

, quella vera ( cioè raccontata da lei )
A Lara ho voluto bene come una figlia, ma che dovevo, mentre stavamo scrivendo un libro su questi temi, sgridare in continuazione perchè secondo me stava percorrendo un percorso sbagliato . E nelle fasi terminali come ad una figlia io non le dicevo mai "fatti coraggio",
bensì la motivavo provocandola con"Lara Lei non può farmi perdere la scommessa della vita con il suo Ki 67 al 2%" Poi vi racconterò in dettaglio

Persino nel blog abbiamo avuto esempi clamorosi della varianza che se ne fa beffe delle statistiche. tradizionali
Quello più singolare ha riguardato CHristina che ha scritto non più di 170 post nel blog, ma aveva dato un contributo in proattività-resilienza-empatia tale che venne dal sottoscritto insignita immediatamente del ruolo di fiduciaria.
CHristina , ancora viva e vegeta, ha abbandonato il blog scrivendomi una mail alcuni anni fa chiamata al capezzale della sorella ER ricoverata in un Hospice in condizioni terminali.
In queste due sorelle c'è la storia del blog che ha lo scopo di aiutare le conigliette del post intervento a diventare marmotte attraverso l'allenamento e utilizzando gli strumenti RESILIENZA-PROATTIVITA'-EMPATIA.
CHristina non si era fatta mancare nulla nella vita: affetta da sla, aveva avuto un infarto prima di un Triplo Negativo con metastasi linfonodali.
CHristina è ancora una marmotta viva e vegeta, ma ha dovuto assistere sino alla fine la sorella-coniglietta che aveva voluto caparbiamente rimuovere tutti i giorni il suo tontolone iniziale di 5 mm, ormonoresponsivo con Ki 67 del 10 %:
Ecco un bell'esempio, si fa per dire, di varianza a riprova che le statistiche e la mediana sono solo una mera informazione che serve solo a noi medici per la scelta del trattamento.
Come faccio a riconoscere in voi un elevato quoziente di proattività che si può migliorare frequentando altre proattive ?
. Wanda-marmotta così farebbe il suo compitino sulla proattività-resilienza
*" Sono la protagonista del mio destino"
*" Mi assumo la responsabilità delle cose che faccio "
"*Sono consapevole di potere, almeno in parte, incidere in prima persona sulla realtà "

Poi un giorno vi spiegherò perchè è morta Wanda e altre marmotte , malgrado i fattori prognostici non tradizionali fosssero favorevoli.

Tutte queste mie idee in apparenza strampalate sono corroborate dai dati del blog cui forse fate poca attenzione e che io presento in continuazione.
Su oltre 2060 utenti , malgrado i quasi mille Tripli Negativi, oltre 200 metastatiche o ex metastatiche, 10 con mastite carcinomatosa, oltre 200 Her2, 12 con tumori primitivi anche in altri organi, oltre 200 con metastasi linfonodali,
il tasso di mortalità globale è dello
ZERO, virgola.....
ed ho inserito anche Donatella che ha cominciato a scrivere i suoi 70 post quando era ricoverata per metastasi cerebrali, Luigia (6 mesi di blog) ,Venus (4 mesi di blog) , Chiaretta (3 mesi di blog), Raffa (mai scritto un post . Ha scritto il suo Caregiver) . E pur tenendo conto di queste siamo a tasso di mortalità dello
ZERO, virgola.....

Il quoziente resilienza -proattività interrompe il meccanismo dannosissimo della RIMOZIONE , altro tema di discussione accesa con Lara,


perchè praticamente impossibile in chi fa terapie e controlli.
Il cancro è come una " macchia sul soffitto" (definizione di Salvo C....omplicazioni) . Sino a che non si impara a riprendere la vita in mano, quella macchia è lì e sino a che non si può riparare conviene imparare a conviverci anche se fa paura, che io ho sempre considerata non un nemico, ma una alleata , una lampadina rossa che nel deserto o quando mi lanciavo con il paracadute mi suggeriva che stavo osando troppo e sopratutto nel deserto ho imparato a dominarla, gestirla, e rendermela amica attraverso i suoi avvertimenti per conoscere il mio senso del limite.
Ormai in automatico misuro il quoziente di proattività-resilienza dei miei pazienti e lo faccio anche per le utenti del blog specie di quelle storiche e più attive.
La resilienza è un fattore chiave nella prevenzione dello stress e per questo motivo è importante misurarla con un test di resilienza molto facile da improntare attraverso la narrazione delle proprie esperienze.
La resilienza psicologica può essere definita come la capacità di mobilitare risorse personali per adattarsi proattivamente agli eventi avversi e superarli senza sviluppare stress. In effetti la resilienza ha molto a che fare con la gestione dello stress e le capacità di problem solving. La persona che davanti a situazioni problematiche e potenzialmente stressanti riesce a mantenere un comportamento adeguato che permette un controllo sulle proprie reazioni psicologiche e fisiologiche in modo costruttivo può essere definita una "persona resiliente".
Diversi elementi della resilienza dipendono dalle caratteristiche di personalità, mentre altri fanno riferimento al possesso di determinate capacità e abilità. La consapevolezza di sé costituisce un ingrediente essenziale per la propria resilienza che porta a essere più comprensivi e flessibili rispetto ai comportamenti altrui.
Altro fattore di cui tengo gran conto come fattore prognostico è il Quoziente di empatizzazione del quale abbiamo ampiamente parlato.
Occuparsi degli altri allontana sempre i nostri problemi personali.



Ecco perchè mi stupisco quando su persone che ritenevo ad alto quoziente di empatizzazione poi devo prendere atto di un comportamento che è un ossimoro alla definizione di empatia.
L'empatia non solo è importante perchè fa del bene ad altri, ma è importantissima per accrescere la propria autostima.
- Modificato da salvocatania
Claretta
Claretta

Buongiorno blog!Buon sabato!Un abbraccio virtuale a tutti ,io ci sono!
Aspetto il.caffe'e i dolcetti vari che sicuramente Juventina ,Anninane Dadina prepareranno ❤️

Claretta
Claretta
Sole siciliano ❤️
Claretta
Claretta
LoryCalif ,il.nuoto.e'solo.in standby tornerai a nuotare più di prima 💪💪💪
Claretta
Claretta
Patri un abbraccio alla.tua mamma che si sta impegnando con la fisioterapia 🤗

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