Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buonanotte a tutti domani un altro giorno in meno vicino alle analisi di lunedì eppoi all'intervento per un sorriso in più...
Notte
E dobbiamo ringraziare questo oncologo di turno, perché ci ha fatto scoprire che la terapia andava somministrata diversamente!
Mi dispiace che non abbiano spiegato a te e alla tua mamma, passo per passo la terapia e i tempi di stop. Ma sei tanto lontana da Verona?
Si sono all’estremo sud e non ci sono nemmeno più i voli per Roma dalla mia città…
Avvilente…
Se puoi cerca di mantenere un filo diretto con la vostra oncologa di Verona, ormai fanno anche i videoconsulti , magari la tua mamma è più tranquilla se può confrontarsi con qualcuno di cui si fida...
Notte ragazze
Notte dottore
Io Angel non ho avuto il piacere di poterla conoscere, ma da come ne parlate voi ragazze e il Dottore deve essere stata una donna unica, una donna che quando entra in una stanza la illumina, una donna che basta guardarla negli occhi e capisci, una donna che ti fa un sorriso e ti passa tutto... Ho letto nei vostri post che "sniffava i libri" e me la sono immaginata in una biblioteca ad annusare i vecchi tomi..... Grazie ragazze e grazie Dottore che con i vostri ricordi e le vostre parole ci fate conoscere Angel e tutte le amiche stupende che fisicamente non sono più qui ma che vivranno per sempre. GRAZIE DAVVERO!
Dott. Catania
leggevo nel blog che lei tempo fa, parlando degli effetti collaterali della chemioterapia, scriveva che esistono farmaci che permettono di gestire il problema della riduzione dei globuli bianchi.
Mamma ha chiesto a gli oncologi di qua se si potesse fare qualcosa per evitare che scendessero tanto i globuli, da non poter fare la terapia, proprio perché lei ci tiene a fare la chemio. Loro non le hanno dato risposte.
L’oncologa di Verona, da noi interpellata a luglio, ha detto che esistono farmaci che stimolano il midollo osseo e che si meravigliava che non li avessero somministrati a mamma, che iniziava ad avere valori di globuli bianchi bassissimi. Mamma, tornata in DH per le analisi ha chiesto di fare questi farmaci (che aveva scoperto esistessero!) e si è vista rispondere che loro non intendono somministrare questi farmaci perché rovinano il midollo osseo e che fosse preferibile sospendere la chemio.
Adesso il problema è che mamma nonostante la sospensione della chemio per leucopenia, non arriva mai a livelli di globuli bianchi decenti (il range è da 4 a 10 e lei oscilla tra 0,8 e 1).
È vero che i farmaci per contrastare la leucopenia “rovinano” il midollo? In una situazione come quella di mamma, è vero che è preferibile non somministrarli?
Cosa si può fare per la leucopenia (che credo sia la principale causa per cui mamma fatica ad alzarsi dal letto)?
La prego mi dia un’indicazione…
Buon capodanno allora🍾🍾🍾 bello ritrovarti qui.....posso dire che ci avrei scommesso?!😊
Avvilente…
Mi dispiace davvero per questa situazione. Come ti ha suggerito [b]Mary74[b] non potete sentire telefonicamente l'oncologa di Verona? Magari se l'oncologa la prende nuovamente in carico puoi farti aiutare da una associazione per portare la mamma a Verona..... Certo poi li dovreste trovare un appartamentino, però se non ricordo male, qualche mese fa ho visto un reportage di queste associazioni che aiutano le persone se devono trasferirsi in altre città per le cure e trovano anche una sistemazione per poter andare e venire dall'ospedale.... Purtroppo è passato un po di tempo e i nomi delle associazioni non me le ricordo, però se ci sono, effettuano questo servizio e sono vicino a te posso darti una mano a cercarle.
Eh sì ♥️ proprio così Angel tu pensa che io quando rileggo i suoi post me li immagino "letti" da quella che ho sempre immaginato fosse la sua voce, perché non l'ho mai incontrata e non ci ho mai parlato ma era talmente viva e presente che anche quando scriveva sentivi la sua voce. Era brio, intelligenza, consapevolezza, gioia di vivere. Faceva sempre qualcosa in cucina quando le giornate erano più cupe; pizza, pane, focacce o dolci. Impastava la vita ♥️ La sento ancora molto vicina, i suoi commenti sono consigli preziossimi.
leggevo nel blog che lei tempo fa, parlando degli effetti collaterali della chemioterapia, scriveva che esistono farmaci che permettono di gestire il problema della riduzione dei globuli bianchi.
Mamma ha chiesto a gli oncologi di qua se si potesse fare qualcosa per evitare che scendessero tanto i globuli, da non poter fare la terapia, proprio perché lei ci tiene a fare la chemio. Loro non le hanno dato risposte.
L’oncologa di Verona, da noi interpellata a luglio, ha detto che esistono farmaci che stimolano il midollo osseo e che si meravigliava che non li avessero somministrati a mamma, che iniziava ad avere valori di globuli bianchi bassissimi. Mamma, tornata in DH per le analisi ha chiesto di fare questi farmaci (che aveva scoperto esistessero!) e si è vista rispondere che loro non intendono somministrare questi farmaci perché rovinano il midollo osseo e che fosse preferibile sospendere la chemio.
Adesso il problema è che mamma nonostante la sospensione della chemio per leucopenia, non arriva mai a livelli di globuli bianchi decenti (il range è da 4 a 10 e lei oscilla tra 0,8 e 1).
È vero che i farmaci per contrastare la leucopenia “rovinano” il midollo? In una situazione come quella di mamma, è vero che è preferibile non somministrarli?
Cosa si può fare per la leucopenia (che credo sia la principale causa per cui mamma fatica ad alzarsi dal letto)?
La prego mi dia un’indicazione…
Lei mi fa domande cui è impossibile rispondere perchè le terapie devono sempre essere personalizzate e i bilanci benefici/rischi non sono uguali per tutti i pazienti .
Non so nulla della sua mamma e quindi come potrei fare un bilancio rischio/beneficio per lei cioè se è più vantaggioso caricare il midollo o più svantaggioso sospendere la terapia.
Ecco perchè occorre trovare un solo punto di riferimento e poi
FIDARSI E AFFIDARSI.
In caso contrario per voi diventa ingestibile la situazione
Purtroppo mamma non se la sente di spostarsi a Verona a tempo indeterminato, vuole la sua casa, io mio marito e la bambina non potremmo seguirla se non per qualche giorno e lei vuole stare con noi.
L’oncologa di Verona non è sempre facile da contattare, sicuramente non è disponibile per un rapporto non dico quotidiano, ma comunque molto frequente.
Credetemi è un percorso ad ostacoli, che a volte è stremante.
Cerco di rimanere fiduciosa e tenere gli occhi aperti per provare a portare gli aggiustamenti necessari. Ma di fatto solo Dio mi può aiutare, perché io non sono medico ed il problema non è solo capire cosa sia opportuno fare, ma anche farlo fare a questi simpatici medici…
Mi scusi dottore per la domanda, ma non intendevo assolutamente avere una terapia da lei. Volevo solo capire se è vero che il midollo stimolato si “rovina”. E se si “rovina” irrimediabilmente, cioè non torna più a fare il suo lavoro.
Perché se fosse “un guasto temporaneo”, fossi io l’ammalata chiederei a gran voce questo farmaco, visto che la chemioterapia è lo strumento per curarsi.
Tutto qui.
Mi scusi ancora e perdoni il mio linguaggio tutt’altro che tecnico.
Che piacere leggere queste tue parole! Io sono una persona che difficilmente si commuove, ma a leggerle gli occhi hanno iniziato a riempirsi di lacrime.... Lacrime buone non di tristezza perché in poche parole sei riuscita a descrivere la sua essenza, la sua anima ed è bellissimo che tu la senta sempre vicina. Le tue parole sono piene d'amore, affetto, stima che durerà per sempre.
Grazie Stefy per le tue parole