Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

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Ciao Rosella potrebbe essere linfedema? E tenerlo fermo perché?Se puoi rispondimi Grazie

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Didi,
hai aperto i link che ti ha inviato il Dottor Catania?
Lì sopra ci trovi tutte le informazioni che ti premono...credimi...

Se poi si tratta di linfedema te lo potrà dire solo il tuo Medico... ma sei hai subito l'asportazione di molti linfonodi potrebbe essere che si tratti di questo, alle volte si va incontro a questa problematica...può essere, ripeto!

In realtà dal momento in cui il linfedema si manifesta in quanto i liquidi non vengono drenati, si dovrebbe muovere l'arto in maniera corretta, senza fare sforzi eccessivi e seguendo determinate attenzioni. Al mattino appena sveglie solitamente il gonfiore è diminuito...

Leggi quanto il Dottor Catania ti ha inviato e sarai meglio informata su tutto quanto desideri!

Rosella

- Modificato da Rosella fiduciaria
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Cara Didi io non ho mai avuto questo problema ma una ragazza che faceva terapia con me metteva una venda elastica... mi raccomando non preoccuparti e domani o dopo cerca di andare dal medico... almeno fosse anche linfedema lo controlli subito!
Cara antogiallodorato anche io concomitante al taxotere ricordo di aver avuto un dolore che quotidianamente andava e veniva a anca gamba e piede... adesso viene ogni tanto dopo sforzi e presumo siano dolori accentuati dalle terapie.
Francesca carissima io per le afte che erano molto dolorose usavo un sacco di gel colluttori ... ma c'era anche un medicinale per cui mi facevano la ricetta se alle afte si univa il maghetto. .. oltre alla nistatina... un bacio!!!!
Nadine hai ragione a sentirti frastornata... datti tempo e circondati di amore e coccole in un momento così delicato! !
Notte e un abbraccio elisa

Anita
Anita

Salve a tutti,
è da molto tempo che non scrivo, ma seguo attentamente i vostri interventi.
Purtroppo sto attraversando un periodo difficilissimo che mi ha portato a chiudermi totalmente in me stessa. Non riesco assolutamente a capire perchè la mia vita si è complicata cosi tanto, lotto su ogni versate e le forze, la pazienza e la volontà stanno arrivando al termine. Faccio degli enormi sforzi per svincolare e veicolare i miei pensieri verso nuovi orizzonti che mi facciano ritrovare gli stimoli e l'entusiasmo che fanno molto fatica ad emergere. Certo il cancro mi ha resa estremamente debole e confusa, ma il mio black out credo che in parte sia dovuto alla mancanza di comprensione che non ricevono di chi mi sta accanto. La delusione è veramente tanta e la consapevolezza che la persona su cui avevo riversato tutto il mio amore e fiducia ha un altro volto. Adesso il mo desiderio e riprendere in mano la mia vita, ma ditemi voi dove trovo, dopo quello che ho passato compreso il cancro, la forza per trovare un nuovo equilibrio?
Ho paura della solitudine e nel contempo non sopporto più la mia situazione che mi paralizza di fronte a una decisione drastica. La mia rabbia è tantissima, non so che farmene e dove riporla, la butterei fuori urlando fortemente, magari sulla cima di una montagna, con le braccia aperte e con gli occhi chiusi, travolta dal vento, dai profumi della natura e dal calore dei raggi del sole riversi sul mio viso. Sono completamente sommersa dalle mie paure che mi portano verso il buio. Ma dov'è la mia luce? Dov'è la Anita forte e coraggiosa che tutti invidiavano? E' possibile che non riesco a uscire da questo circolo vizioso? Quante domande che mi pongo, perdendo tanto tempo e facendo in modo che la sofferenza non mi abbandoni. Scusate tantissimo se quando scrivo vi scaglio addosso tutti i miei problemi.

@ Nadine: sono felicissima per te, capisco bene le tue ansie, ma sono sicura che la nuova vita che cresce dentro di te, porterà gioia infinita.
@ Anto giallo dorato: ammiro la tua forza.

Abbraccio fortemente tutta la famiglia delle RFS, ringraziandovi di esistere.

A presto.
Anita S:

- Modificato da Anita
Nadine
Nadine

Mi sembra che un po' tutte stiamo attraversando un periodo faticoso da gestire.

@Anita cara, mi dispiace tanto leggere di come ti senti adesso. Io penso che dopo la malattia ci sia per tutte un crollo, temo proprio che sia fisiologico. E' difficile da accettare quando abbiamo vissuto per mesi percependo una forza a cui non credevamo e invece era uscita fuori combattendo contro tutte le insidie della malattia. Ma col senno di poi, non è difficile considerare che uno stato del genere non poteva durare per sempre e prima o poi l'allerta e il controllo su noi stesse che ci sono serviti per non perderci nel caos apportato dalla malattia, dovevano allentarsi. E sai ANita, penso che la stessa cosa succeda a chi ci sta intorno, in particolare ai nostri compagni. Non ho ben capito se le tue considerazioni fanno riferimento a dei fatti in particolare o ad un sentimento che senti cambiato e che ti sta facendo soffrire. Mi auguro che tu possa ritrovare presto un nuovo equilibrio, forse dovresti prenderti un periodo di pausa anche dagli impegni che in qualche modo ti riportano sempre alla malattia. Non si può prenderci cura degli altri se prima non lo si fa con noi stessi e tu adesso hai bisogno di riappropriarti di quella parte sana e spensierata che ti ha permesso di fare tutte le cose importanti di cui vai fiera. E forse così facendo farai chiarezza anche sulle altre cose.

@Didi il linfedema è sempre in agguato e dopo lo svuotamento sappiamo che il rischio ci sarà a vita. ANche a me è stato detto di non dormirci su nel caso notassi un minimo cambiamento al braccio. Io per prevenzione su consiglio della fisioterapista sto andando in piscina soprattutto quando lo sento dolorante e affaticato, non c'è nessun toccasana come l'acqua, drenante naturale.

Buona giornate a tutte, un abbraccio grande.

- Modificato da Nadine
<small>Psicologo</small>
PsicologoPsicologo
Nadine:
Mi conceda nella grandezza della cosa e nella molteplicità dei suoi significati di sentirmi un po' più preoccupata, di avere qualche pensiero in più in questa fase della mia vita, rispetto ad altre donne che si sentono frastornate per la sorpesa di aspettare un figlio.
Al momento mi è un po' difficile collocare la notizia al di fuori del suo contesto. Quello cioè di una donna qualsiasi, che si è ammalata gravemente e siccome ho finito da poco le terapie, non posso negare di sentirmi ancora in convalescenza e fisicamente piuttosto provata.

Se non rispettassi l'ambivalenza che lei ha NATURALMENTE il diritto di vivere, in questo momento come in tutti gli altri della sua vita, non avrei concluso con:

>>In questo momento, mi limito a ringraziarla per la condivisione di questa notizia per lei così forte...

Non le ho fatto nè aguri, nè felicitazioni, nè ho pensato che per lei (anzi, per VOI) possa essere una notizia esclusivamente "positiva".

Anzi, proprio per quello che ci ha scritto, la sua espressione "impreparata" mi sembrava teneramente eufemistica, e per questo mi fa sorridere.

In questa baraonda, quello che le torna prepotentemente in primo piano è proprio il fatto che, mentre la nostra percezione ci ingannava, tutto ha continuato a scorrere...

@Anita

Carissima Anita, dopo il nostro ultimo incontro, di certo non dei più lieti, e l'invio degli estratti del forum, abbiamo avuto qualche "capolino" molto timido.

Periodo faticoso per molte/i, notava Nadine. Periodo di bilanci? Non saprei...
Possiamo fare le nostre scelte in molti modi.

Possiamo scegliere "razionalmente", facendo bilanci, pro e contro, valutazione dei costi e dei benefici. Questo va molto bene se dobbiamo comprare una nuova auto, ma forse nelle relazioni rischia di essere un metodo un pò "algido", poco efficace.

Possiamo scegliere "di pancia", per come ci sentiamo, lasciando che le nostre emozioni ed i nostri sentimenti "prendano il timone" e ci conducano dove "sentiamo" di dover andare. E questo va molto bene in campo artistico. Ma rischia di obbedire troppo ai "capricci" delle nostre emozioni, che specialmente in periodi come quello che sta vivendo ultimamente (un ultimamente un pò lunghetto, forse...), possono essere più intense, mutevoli, improvvise, destabilizzanti del solito.

Oppure, possiamo fare quello che fa chi lascia che testa e pancia si incontrino a metà strada. Facendo appello a quella "fiammella" che ogni essere umano può riscoprire, quando lascia che l'ondata passi, e si ritira un attimo dentro di sè.

E' quella specie di saggezza, quel "in fondo in fondo, sapevo benissimo cosa fare". Quel suggerimento mediato, in linea con i nostri valori personali, con la persona che in fondo vorremmo davvero essere.

"Scappare da qualcosa che ci fa soffrire" o "andare verso qualcosa che per noi è davvero importante, e pagarne il prezzo"?

La scelta è nostra...

Un caro abbraccio a tutti/e
Fiduciaria Laura
Fiduciaria Laura

Carissime/i quante emozioni, notizie...

@Nadine : ti mando un abbraccio grande grande. ...è davvero un "a tutta vita" come diceva la nostra cara Donatella!
Immagino sia tutto molto delicato in questo momento, ma noi siamo qui per TE...anzi..per VOI

@AntogialloDorato : spero che i dolori siano più gestibili. La cura come prosegue? Un grande bacio.

@ Didi: come va oggi il braccio? anch'io ho subito lo svuotamento ascellare e soprattutto i primi tempi ogni tanto avevo dei fastidi. conviene rivolgersi al medico. Non sollevare pesi se puoi in questi giorni.

@ Anita cara, mi spiace saperti alle prese con un momento difficile...Dopo la malattia credo che per tutti arrivi il momento in cui si desidera "mettere tutto a posto". Abbiamo bisogno che le cose funzionino, fuori e dentro di noi. Ma come sappiamo non è così semplice, anche se noi lo desideriamo tanto. Può capitare che anche chi ci sta accanto non riesca a cogliere il nostro cambiamento, che resti ancorato alla paura..e questo ferisce.
Mi rivedo molto quando dici di "lottare" su tutti i fronti....l'ho fatto anch'io: lottare x tornare al 100% al lavoro, lottare per occuparmi di nuovo delle bimbe senza aiuti, lottare per godermi di più la vita con mio marito, lottare per insegnare a chi si lamenta di un raffreddore che bisognerebbe invece ringraziare di avere solo quello!...
Ma lottando non è che mi sentissi molto felice....ho provato (e continuo a provare!) ad accettare: che posso non essere sempre al 100% sul lavoro, che ogni tanto un aiutino fa comodo con le bimbe, che anche se non riusciamo sempre a goderci la vita, quella pizza "a due" organizzata all'ultimo momento è comunque preziosa e che anche il raffreddore da fastidio e ci si può lamentare...
Perchè non è una sconfitta lasciar perdere qualcosa, ma mi permette di risparmiare energie. Perchè ho bisogno di energie per sorridere di più!
E insieme all'accettare è arrivata la GIOIA di poter cambiare le cose, con calma, magari partendo da quelle piccole con fiducia e speranza di potercela fare anche con quelle più GROSSE.

Sono sicura che la tua LUCE è li, cara Anita.

@ Loriiiiii ??? come stai?

Baci grandi a tutti tutti
Laura

Anto giallo dorato
Anto giallo dorato

ciao a tutti e grazie per i pensieri avuti nei miei confronti! Anita forza e coraggio...penso che "dopo" un' epserienza simile (virgoletto il "dopo" perchè credo che il tumore non sia una di quelle malattie dove c è un vero "dopo" ...nel senso che non si chiuderà mai il libro, si potranno chiudere pagine e capitoli, quello dell' operazione, delle cure, della riabilitazione mentale e fisica..ma si avrà sempre questa ombra a fianco innocua o meno dipenderà da noi e dalla sorte!)sia normale smarrirsi, cambiare e quello che prima ci stava bene o meglio sembrava starci bene poi non basta o da addiruttura da fastidio. questo è quello che accade anche a me, ho una insofferenza di fondo, acuita anche dall' incertezza sulle mie cure, che naturalmente condiziona tutto.
Per quanto riguarda me va un pò meglio. il dolore alle gambe è passato con una tachipirina per poi ripresentarsi dopo qualche giorno della terapia anche all' altra. questo mi ha rassicurato perchè credo proprio che si tratta del farmaco e in settimana ne parlo con oncologa. Inoltre ho scoperto (autodiagnosticata!!) che soffro della sindrome delle gambe senza riposo...specie di notte le devo muovere in continuazione e mi succedeva anche durante la gravidanza e dopo...vediamo se avrò la conferma medica!
Per Didi io ho sto continuando la fisioterapia anche in acqua ed è un toccasana per il braccio oltre al massaggio linfodrenante. Quando poi lo sento pesante (con un bimbo di due anni è diff non fare sforzi) lo massaggio con la crema come fa la fisioterapista e faccio qualche esercizio).
un caro saluto a tutti!
ps dott. Catania penso che la disturberò a breve!!!

Ex utente
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Care Amiche grazie a tutte per i vostri consigli ed esperienze. Questa mattina ho contattato il mio Medico perché non sono ancora sfebbrata. La telefonata non mi ha soddisfatto per niente in quanto il medico con molta leggerezza mi ha detto che senz'altro è linfedema ma non avrebbe dovuto sorprendermi, al che ho detto che avrei iniziato a fare le prime cure affinché il tutto non evolvesse. Mi ha risposto che non poteva venire a casa per cui "tenere il braccio sollevato" e niente altro. Io a questo punto ho detto che febbre o no domani mattina sarei andata in ambulatorio, lui ha insistito dicendomi di aspettare qualche giorno anche una settimana tanto...... Allora io ho ribadito che sarei andata e lui scocciato mi ha risposto di fare come credo. Infatti domani mattina vado. Pensate che sia stata troppo precipitosa?
@Anita ti abbraccio fortissimo se tu sapessi come ti capisco
Ciao Didi

*Antonella*
*Antonella*

Didi cara, credo che tu abbia tutto il diritto di sapere in tempi brevi se davvero si tratti di linfedema o no, anche se forse prima ancora ti consiglierei di cambiare medico: ma come si fa a decretare una simile diagnosi, al telefono e con così tanta leggerezza? o forse che tutte noi che abbiamo subito lo svuotamento ascellare siamo alle prese con l'immancabile (a sentire il tuo medico) linfedema? mah... Ti abbraccio
Antonella

Ex utente
Ex utente

Grazie Antonella non è detto che prima segua il tuo consiglio sono veramente delusa e anche un po' arrabbiata infatti ho avuto la netta percezione che tanto prima o poi tutte le persone operate di svuotamento ascellare si devono aspettare questo. ASF al linfedema ciao Didi

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Didi, come senti molte di noi hanno avuto a che fare con infiammazioni al braccio a causa dello svuotamento ascellare dei linfonodi, direi che è abbastanza normale ma VA CURATO! Io stessa ho avuto più di una volta una linfangite per la quale ho chiesto consulto a Medicitalia ed in quella occasione ho conosciuto la nostra Persona Speciale il dott. Catania che mi ha aiutato anche moralmente e continua a farlo, come avrai letto. Quello che posso dirti è che bisogna curarsi con antibiotico se del caso e tutto passa. Importante è avere cura del braccio sempre e soprattutto quando si sta bene e ci si dimentica dei linfonodi asportati per cui la linfa ristagnando può creare infezione. Fatti vedere dall'oncologo che ti ha in cura visto che il tuo medico è così...........diciamo superficiale tanto per essere educati ......ASF ai medici superficiali. Auguri
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Anita cara ci sono momenti che si vorrebbe mollare tutto e scappare lontano lontano senza pensieri nè persone che ti condizionano.......succede o è successo a molte di noi. Io ricordo che in un momento particolare come quello che stai passando tu mi capitava di leggere gli articoli della Alessandra Graziottin su un quotidiano e un giorno raccontò la storia di una nostra amica che operata e in profonda crisi dopo a chemio, decise e lo fece di mollare tutta la famiglia e andarsene a vivere da sola in una fattoria a contatto con la natura e gli animali. A distanza di tempo era riuscita a rifarsi una esistenza tutta sua, appagata e felice e lo consigliava come convalescenza normale. Mi ricordo che desideravo tantissimo farlo anch'io e ne soffrivo al punto che tutto mi dava fastidio, persone e cose intorno a me, mi sembrava che a nessuno interessasse come mi sentivo ed ero infelice. Poi con molta fatica e determinazione ho deciso che il mio posto era qui dove sono ora, con i miei più spaventati e infelici di me e dovevo smettere di pensare a scappare nemmeno con il pensiero. Alle volte niente e nessuno può aiutarti e solo tirando fuori le nostre energie con grinta, coraggio e molta determinazione si può raggiungere quell'equilibrio che ti fa vivere in pace con te stessa e con gli altri e ti appaga con una serenità tutta tua conquistata da te e coltivata nel tempo. Anita scusa se ho parlato di me, non è mia intenzione insegnarti nulla non ne hai bisogno, sei forte di tuo, è solo per dirti come ti capisco e come vorrei aiutarti. Donatella ci ha lasciato il famoso detto A TUTTA VITA e chi ci ferma a noi !!!!!!!!! CIAO
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lauretta ciao, grazie del tuo pensiero ....sto benino ...ino...ino ! I mesi volano ed è già ora che vada per la solita infusione mensile di cura il 22 e poi andiamo avanti, credo che mi sto abituando a tutto perchè eccetto qualche giornata no per il resto resisto alla grande e dicevo..........chi ci ferma a noi !!!!!!! Un abbraccio a te e alle bambine

Ciao a tutte/i LORI

PATRIZIA
PATRIZIA

Sono Patrizia,
E' davvero tanto che nn scrivo, ma vi leggo diciamo un po' in disparte...
Ho letto del figlio di Donatella e mi sono immaginata mia figlia al suo posto e mi è venuta una stretta al cuore...
Anche se nn scrivo vi leggo appena posso e stavolta nn potevo proprio nn intervenire per dire a Nadine: accipicchia un bambino!!!!!!
I dubbi e le perplessità saranno tantissimi ma su un aspetto volevo rincuorarti, anche io ho sempre sofferto di attacchi di panico e di insonnia e quando ero incinta di mia figlia ho trovato uno psichiatra molto preparato che e' riuscito a darmi un medicinale e una posologia che anche se in gravidanza nn avrebbe creato problemi al feto se avessi preso il medicinale "al bisogno" come dici tu.... Ed e' andato tutto bene, almeno mia figlia che adesso ha 9 anni sembra nn averne subito....almeno spero. Comunque fatti forza la vita e' un dono troppo troppo importante.
Poi volevo dire ad Anita che capisco, sento tutta la sua delusione e rabbia... Traspare dalle tue parole Anita anche un po' di risentimento, presumo verso tuo marito.,.e' già qualche volta che leggendoti penso che devi sentirti addosso un certo peso massiccio... Non ti daro' nessun consiglio perché prima di tutto nn ho dati sufficienti per avere davvero una opinione e poi perché io in queste situazioni ho sempre avuto "troppo coraggio" nel senso che quando mi sono sentita così ho buttato all'aria situazioni che con il senno di poi forse andavano preservare... Ti auguro solo di trovare la chiarezza su cosa ti faccia stare bene, perché e' giusto che tu stia bene.
Poi visto che nn scrivo da tanto vorrei dare un forte abbraccio a tutti, alla dolce Lori, a Francesca, Elisa, Antongiallodorato, Antonia, Rosella, Laura, Didi, CRistina, dott.Cali', Antonella, Francesco ed Elena, il dott.BEllizzi, il dott.Salvo, e mi scuso per chi nn nomino perché sono un po' stanca... Vorrei mandare un abbraccio a Mery, sperando.
Patrizia

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Didi
Stia tranquilla. Episodi di linfangite sono più frequenti in occasione di sindromi influenzali o dopo traumi (talvolta misconosciuti) all'arto omolaterale allo svuotamento ascellare.

Basta curarli e non trascurarli

OCCUPARSENE SENZA PREOCCUPARSENE
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Guardate qui
http://www.jmir.org/2011/3/e62/

Magra ma pur sempre SODDISFAZIONE e devo dire riconosciuta perché su questo tema inserito in diversi contesti (Medicina Narrativa e Comunicazione non convenzionale) sono stato invitato a parlarne non solo in Italia.
Magra perché
1) Me ne occupo e scrivo (per fortuna scripta manent) da 30 anni producendo 2 libri e 5 capitoli di altri testi

2) A tale scopo avevo acquistato 14 anni fa il dominio di

http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/menu_ragazzefuoridiseno.htm

per dar spazio alla "narrazione" da parte delle pazienti

3) Qui su Medicitalia è ormai operativo da anni il forum di AUTO-MUTUO-AIUTO aperto alle competenze principalmente delle pazienti, ma anche di medici e psicologi

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-ragazze-fuori-di-seno-nascita-di-un-forum-di-medicina-narrativa.html

Magra perché sino a che lo diceva Salvo Catania oltre ai riconoscimenti (per fortuna ) di una Scuola di pensiero ECCELLENTE (Veronesi) il tema veniva guardato con circospezione.

Ora però che INIZIANO ad occuparsene con 25 anni di ritardo anche le

1.Division of Biomedical and Health Informatics, School of Medicine, University of Washington, Seattle, WA, United States

2.The Information School, University of Washington, Seattle, WA, United States

vedrete che il tema diventerà centrale nella cura non solo del tumore al seno.

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