Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Sabi73
Sabi73

Buon pomeriggio e buona vigilia di Ferragosto...io ci sono

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
G31:
Qualche giorno fa le avevo chiesto quanto cambiava in termini di prognosi tra una micrometastasi di 2mm e una macro di 3mm.
Grazie. Questo residuo nel linfonodo mi da molta antipatia!

Queste cose mi fanno incxxxxare con i miei colleghi medici e quindi lei non c'entra nulla.
Con i medici che non sanno comunicare : praticamente con la quasi totalità .
Ma loro poveretti hanno la giustificazione perchè nel loro percorso scolastico nessuno ha insegnato loro a comunicare.
Ci sono tante deficienze formative nel percorso universitario di un medico.
Ad esempio le pare normale che non esista una sola materia sull'ALIMENTAZIONE ???

Esempio tipico quello che mi pone lei !
Chi ha imparato a comunicare risponde alla sua domanda con grande attenzione risparmiandole ansie superflue.

G31:
Qualche giorno fa le avevo chiesto quanto cambiava in termini di prognosi tra una micrometastasi di 2mm e una macro di 3mm.

Basterebbe rispondere correttamente che

1) 2 mm o 3 mm è sempre una MICRO-metastasi

e già diventa superfluo aggiungere altro

Ma il medico che ha imparato a comunicare ed ha funzionante un circuito empatico standardizzato al minimo sindacale aggiungerebbe

2) Una macrometastasi la si definisce tale solo quando le cellule tumorali hanno invaso l'intero linfonodo o addirittura hanno infiltrato la capsula con extension extrapacapsulare

3) E comunque anche in presenza di macrometastasi sino a 3 linfonodi interessati, la prognosi va considerata favorevole




Quanto ha impiegato di tempo in più il medico che sa comunicare rispetto a quello che l'ha lasciata con i criceti in rotazione compulsiva ?


2-3-4 le concedo anche 5 minuti in più ?? Non di più !
Ma quei 5 minuti potrebbero salvarle le vacanze !!
- Modificato da salvocatania
Sabi73
Sabi73

Ieri è stata una bellissima giornata per la mia famiglia.. abbiamo festeggiato 25 anni di matrimonio 🥰

Ex utente
Ex utente

Oh dottore infatti... Ieri sera ahimé non ho scritto

Met
Met
salvocatania:
3) E comunque anche in presenza di macrometastasi sino a 3 linfonodi interessati, la prognosi va considerata favorevole

Met
Met
Paffi fiduciaria:
Ciao, cara! Come stai? Ho letto che va meglio con il taxolo, mi fa molto piacere. Anche perché a che punto sei, non ne mancano tantissime, vero?

Va meglio il corpo si sta abituando cioè lo tollero meglio rispetto alla inizio che ho avuto un sacco di problemi ma ahimè sono a metá
Sabi73
Sabi73
LoryCalif ❤️❤️❤️
Met
Met

Però se avessi fatto la neoadiuvante ne avrei avuti meno! Mi ha detto oncologa forse meno di tre!

Met
Met
[/b]Ragazze[b]
Chi fa inibitore di aromatasi?
- Modificato da Met
Didi Fiduciaria
Didi Fiduciaria
salvocatania:
297998:
A proposito di 'incoraggiare la narrazione delle esperienze personali (terapia della medicina narrativa) mentre stringo finalmente tra le mani e leggo il libro di Francesca ,vorrei segnalare anche questa iniziativa, sperando di non essere troppo OT ...http://la.repubblica.it/saluteseno/news/un-premio-letterario-per-gli-uomini-che-restano/5540/

Antonella,
non è affatto OT, anzi sarebbe bello che su queste pagine del forum ci fossero periodicamente segnalazioni di medicina narrativa da consigliare. Io leggo moltissimo (saggi) ed ho pochissimo tempo per leggere romanzi. Ne segnalo uno (letto "di un fiato) che non ha come tema specifico il tumore della mammella, ma una altra malattia non meno temibile, anzi : il morbo di Parkinson.
Un filosofo del linguaggio colpito dal Parkinson racconta la sua sua convivenza con con quello che chiama Mr.Parky. Ne esce un romanzo inaspettatamente leggero ma capace di affrontare questioni cruciali.
"siamo qui, noi due, a cazzeggiare sui massimi sistemi" Chi pronuncia la battuta è un serissimo studioso di semantica formale. Chi l'ascolta è la sua malattia, facilmente riferibile dal soprannome che il protagonista (l'autore) le ha affibbiato, Mr.Parky, più noto come Parkinson, che di filosofia ne mastica anche lui dato che da tempo perlustra le circonvoluzioni cerebrali del suo ospite. Il suo autore è Andrea Bonomi, uno dei massimi filosofi del linguaggio, che ha prestato al protagonista molti tratti autobiografici. Ne esce un romanzo mirabilmente lieve e e scanzonato nonostante l'argomento.
Perché lo segnalo. Rispetto a centinaia di libri autobiografici che in continuazione vengono sfornati da ammalati soprattutto di cancro, Bonomi non concede al suo narratore nemmeno un momento di autocommiserazione. Invece di indulgere su paure e menomazioni, il professore passa in rassegna le strategie di contrasto che ha deciso di mettere in atto, più incentrate -ciclismo, ginnastica, tenere la mente in esercizio- che la terapia farmacologica .
Ma soprattutto- e questo è veramente istruttivo anche per noi e innovativo in medicina narrativa- il protagonista inizia a vedere i suoi simili in una luce nuova, come compagni di sventura ma anche di avventura. A commuoverlo non sono la sofferenza e lo spavento, ma la
dignità che riescono a mettere in campo (*), a partire dallo sconosciuto che ha incontrato in sala d'aspetto prima dell'esame e che il giorno prima del referto gli sussurra un imbarazzato "speriamo bene": speriamo bene per noi, per tutti e due, non solo per me; e lo stesso avviene con altri malati, che ascolta con attenzione come se avessero tutti qualcosa di straordinario da dirgli. Alcuni sono già morti, il lieto fine è escluso in ogni caso (nel tumore della mammella non è mai escluso). Ma la vita, la vita comune, la vita che d'abitudine ignoriamo , è molto più ricca di potenzialità se la si guarda dal punto di vista della finitezza. Tutto è prezioso, nulla è troppo piccolo. Solo il dolore reale è garanzia che sia reale anche la gioia. Mr.Parky è simpatico ma il Parkinson non è una bella cosa, e pertanto l'autore respinge la tentazione di ritenersi fortunato; " non condivido- dice a Mr. Parky - questa idea che la malattia possa essere una opportunità per ridisegnare i propri rapporti con la vita circostante e, soprattutto, con gli altri. Preferirei arrivarci da solo, senza la tua sollecitazione "
Nessuna provvidenza, nessuna teodicea "se Dio c'è ci deve parecchie spiegazioni "
Eppure , ribatte mr Parky, i cambiamenti ci sono stati, non ultimo il libro che stai scrivendo. Quando mai avresti messo mano ad un romanzo ? Perché non facciamo un compromesso, non mi accetti, non mi rendi pubblico invece di tambureggiare fischiettando con quelle dita che sono io a farti tremare ? Non ti chiedo di essermi grato ma chi se non io ti ha dato la possibilità di discutere allegramente, gioiosamente perfino, sui massimi sistemi, l'irreversibilità del tempo, la mente e il corpo, il determinismo e la libertà ? Alla dignità degli altri (*) davvero ci saresti arrivato da solo ? Quante volte prima avevi potuto dire "noi" ?


(*) mentre leggevo non ho potuto fare a meno di pensare a Lori ( anche a Rosa) e alla sua dignità
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/terapia_speranza_determinazione.htm

Questo?
Sabi73
Sabi73
67Stefy:
Eccomi di nuovo con la frase domenicale di mio marito “L’amore non e’ vivere sempre felici e contenti, quella e’ una favola. L’amore e’ saper affrontare insieme la vita”

Bellissima frase , ed ha perfettamente ragione 💖💖
Claretta
Claretta
Sabi73:
Ieri è stata una bellissima giornata per la mia famiglia.. abbiamo festeggiato 25 anni di matrimonio 🥰

Tantissimi auguri!!!🎉🎉🎉
Claretta
Claretta
67Stefy mi ero persa il pensiero di tuo marito! È dolcissimo ❤️
Claretta
Claretta
Met:
Chi fa inibitore di aromatasi?

Eccomi!
Ex utente
Ex utente
Met:
ma ahimè sono a metá

Eh no, non vale! Io stavo pensando : “ già a metà “!
Adesso che lo hai preso meglio, vedrai che queste settimane andranno molto più veloci!
Met:
Chi fa inibitore di aromatasi?

Io!

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