Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Paolaf
Marigi Fiduciaria:
Si...dopo tante garzine e cerotti, alla fine si è fermato.
È incredibile come da poche escoriazioni possa venir fuori tanto sangue.
È andata !
Dai bene! Tutto bene quel che finisce bene, l'importante è quello. 🤗🤗🤗
Ex utente
Stella fiduciaria
Paolaf
pepeli:
Non riesco a dormire.
Tanti pensieri si accavallano e affollano la mente che è in totale confusione.
Il coinvolgimento di un familiare amplifica molto ciò che ho già provato x le nostre carte rfs già passate nella stanza accanto.
Mi riferisco alla situazione di mia suocera che sta , anche se lentamente, ma inesorabilmente peggiorando.
È uno stillicidio praticamente.
Io non la vedo da giorni xchè vuole solo marito e figli accanto.
Non abbiamo mai avuto un rapporto confidenziale ma io cmq mi dispiaccio di non poter fare nulla.
Credo che mi sarebbe stato utile anche a me xchè così non sto elaborando e capisco che non mi rendo bene conto, anche xchè mio marito è di poche parole in questo periodo....
Sapere che la stessa malattia che ho avuto io se la sta portando via mi fa una sensazione indescrivibilmente strana e disorientante.
Mi pare impossibile a momenti...
Mi sento ingenua, cruda ed immatura.
Vorrei essermi scontrata di più con la realtà x poter diventare più resiliente ma così mi sembra tutto lontano da me.
Ma non lo è affatto e potrebbe succedere anche a me.
Sono tanto affranta x lei, x tutti e questa impotenza è devastante.
Si che resta solo l'accettazione anche se difficile.......
Scusate questo mio post confuso....ho pensato di scrivere x vedere se riuscivo a ordinare un po' i pensieri.........
Tesoro ti abbraccio forte forte🥰🥰🥰
Paolaf
Rosix:
Buongiorno ragazze,ragazzi e dottore.
Io già sveglia da un' ora ho fatto tanto brutti sogni per cui ho preferito alzarmi.
Ma i sogni son solo sogni si sa ....
Quindiiiii ☕☕☕☕☕☕☕☕☕☕☕per me e per chiunque ne voglia uno in compagnia.
Una vagonata di 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Per tutti e un po' li prendo anche per me oggi perché sono triste.
Vi abbraccio ragazze ,ragazzi,dottore 💕💕💕💕💕💕
Mattiniero amica mia! La sensazione lasciata dai sogno poi svanisce.... non essere triste mi raccomando🥰🥰🥰🥰
Met
G31:
Qualche giorno fa le avevo chiesto quanto cambiava in termini di prognosi tra una micrometastasi di 2mm e una macro di 3mm. Ma la differenza tra micro e macro metastasi quale é?
Met
LoryCalif:
Buongiorno ragazze/I, buongiorno doc! Buona domenica ragazze!Come stai?
Didi Fiduciaria
Stella❤️Elisa❤️
Grazie per i ricordi della nostra Nina
E di Rosa
Sempre con noi
Grazie per i ricordi della nostra Nina
E di Rosa
Sempre con noi
Didi Fiduciaria
LoryCalif
Come stai?
Come stai?
Met
Saluti a tutti
Ex utente
Met
Ciao, cara! Come stai? Ho letto che va meglio con il taxolo, mi fa molto piacere. Anche perché a che punto sei, non ne mancano tantissime, vero?
Rosix
Passate le brutte sensazioni degli incubi? Che brutto non riposare bene. Stasera ci vuole un programma relax bello lungo prima di addormentarsi. Arruola qualcuno per massaggi ai piedi
Ciao, cara! Come stai? Ho letto che va meglio con il taxolo, mi fa molto piacere. Anche perché a che punto sei, non ne mancano tantissime, vero?
Rosix
Passate le brutte sensazioni degli incubi? Che brutto non riposare bene. Stasera ci vuole un programma relax bello lungo prima di addormentarsi. Arruola qualcuno per massaggi ai piedi
Didi Fiduciaria
PepeliMa non lo è affatto e potrebbe succedere anche a me.
Sono tanto affranta x lei, x tutti e questa impotenza è devastante. [/quote]
Hai ragione l’impotenza è devastante! Ma purtroppo oltre all’affetto e alla vicinanza non possiamo fare altro
Un abbraccio 🤗
Sono tanto affranta x lei, x tutti e questa impotenza è devastante. [/quote]
Hai ragione l’impotenza è devastante! Ma purtroppo oltre all’affetto e alla vicinanza non possiamo fare altro
Un abbraccio 🤗
- Modificato da Didi Fiduciaria
Paolaf
Francesca fiduciaria:
La vita le aveva dato tutto.. Ma non la cosa più importante... Chissà che quella grande sfiga che le era capitata addosso non le sia servita da lezione!!Ciaooo capisco benissimo il tuo pensiero, ne ho purtroppo visto e incontrate di persone così, specialmente in ambito lavorativo. Non credo che queste persone capiscano le lezioni che la vita mette loro davanti. Vanno avanti come treni volendo sempre di più di quello che hanno e calpestando i sentimenti e le fragilità delle altre persone. Io credo che alla fine le scontreranno tutte e spero per loro che non succeda mai niente di grave e trovarsi con le chiappe a terra, perché persone come noi riescono ad alzarsi in qualsiasi situazione persone come questa avrà un sacco di difficoltà a farlo. 🤗🤗🤗🤗
salvocataniaMedico Chirurgo
chiedo aiuto a voi.
Una di voi aveva scritto recentemente qui su Andrea Bonomi noto scrittore-filosofo ed ex paziente oncologico.
Oggi aprendo la posta mi ritrovo questa sua mail.
E meno male che ne avevo parlato bene!
Mi ringrazia per le riflessioni mie sul suo personaggio (Mr.Parky ).
Ora io ad essere sincero avevo letto con interesse il libro, ma non solo non mi ricordo di averle fatte quelle riflessioni, ma non saprei neanche dove andarle a riesumare.
E' probabile su questo blog ma non saprei dove andare a cercare e a che proposito
Ecco la sua mail ( interessante anche la sua produzione-vedi sito allegato- di ex paziente oncologico )
Caro Dottor Catania,
solo da pochi giorni, su segnalazione di un amico, ho letto le riflessioni che ha dedicato al mio libro su Mr Parky. E’ solo un ringraziamento tardivo che posso fare (sono passati quasi sei anni), ma è meglio di niente ….
In particolare le sono grato per avere colto lo spirito del libro e lo stato d’animo con il quale l’ho concepito.
Nel frattempo ho pubblicato un romanzo e un libro con quattro brevi racconti (il primo dei quali ha a che fare con la mia esperienza di paziente oncologico (sì, non mi sono fatto mancare niente ….). Se gentilmente mi fornisce un indirizzo glieli faccio inviare da Amazon, che li ha pubblicati (nel caso lei utilizzasse il Kindle l’invio sarebbe fatto direttamente sul dispositivo.
Un saluto cordiale
Andrea Bonomi
www.abonomi.it
Qualcuna delle storiche RFS riesce a ricordare qualcosa ed aiutarmi nella ricerca ?
Una di voi aveva scritto recentemente qui su Andrea Bonomi noto scrittore-filosofo ed ex paziente oncologico.
Oggi aprendo la posta mi ritrovo questa sua mail.
E meno male che ne avevo parlato bene!
Mi ringrazia per le riflessioni mie sul suo personaggio (Mr.Parky ).
Ora io ad essere sincero avevo letto con interesse il libro, ma non solo non mi ricordo di averle fatte quelle riflessioni, ma non saprei neanche dove andarle a riesumare.
E' probabile su questo blog ma non saprei dove andare a cercare e a che proposito
Ecco la sua mail ( interessante anche la sua produzione-vedi sito allegato- di ex paziente oncologico )
Caro Dottor Catania,
solo da pochi giorni, su segnalazione di un amico, ho letto le riflessioni che ha dedicato al mio libro su Mr Parky. E’ solo un ringraziamento tardivo che posso fare (sono passati quasi sei anni), ma è meglio di niente ….
In particolare le sono grato per avere colto lo spirito del libro e lo stato d’animo con il quale l’ho concepito.
Nel frattempo ho pubblicato un romanzo e un libro con quattro brevi racconti (il primo dei quali ha a che fare con la mia esperienza di paziente oncologico (sì, non mi sono fatto mancare niente ….). Se gentilmente mi fornisce un indirizzo glieli faccio inviare da Amazon, che li ha pubblicati (nel caso lei utilizzasse il Kindle l’invio sarebbe fatto direttamente sul dispositivo.
Un saluto cordiale
Andrea Bonomi
www.abonomi.it
Qualcuna delle storiche RFS riesce a ricordare qualcosa ed aiutarmi nella ricerca ?
- Modificato da salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Fiduciaria elisa:
Pochi giorni fa ho sognato una meravigliosa Rosa di cristallo.. la prendevo tra le mani e sapevo che era la mia Rosa, volevo che lo fosse... è il momento del compleanno di Rosa questo.. auguri tesoro dolcissimo Era ieri il giorno del suo compleanno !
Ma noi eravamo andati al cimitero dove abbiamo incontrata la mamma il papà ed il fratello 15 giorni fa perchè ieri avevamo un altro impegno fuori Milano.
Ex utente
Dottor Catania
Ho trovato questo suo post del 27/12/2016
A proposito di 'incoraggiare la narrazione delle esperienze personali (terapia della medicina narrativa) mentre stringo finalmente tra le mani e leggo il libro di Francesca ,vorrei segnalare anche questa iniziativa, sperando di non essere troppo OT ...http://la.repubblica.it/saluteseno/news/un-premio-letterario-per-gli-uomini-che-restano/5540/
Antonella,
non è affatto OT, anzi sarebbe bello che su queste pagine del forum ci fossero periodicamente segnalazioni di medicina narrativa da consigliare. Io leggo moltissimo (saggi) ed ho pochissimo tempo per leggere romanzi. Ne segnalo uno (letto "di un fiato) che non ha come tema specifico il tumore della mammella, ma una altra malattia non meno temibile, anzi : il morbo di Parkinson.
Un filosofo del linguaggio colpito dal Parkinson racconta la sua sua convivenza con con quello che chiama Mr.Parky. Ne esce un romanzo inaspettatamente leggero ma capace di affrontare questioni cruciali.
"siamo qui, noi due, a cazzeggiare sui massimi sistemi" Chi pronuncia la battuta è un serissimo studioso di semantica formale. Chi l'ascolta è la sua malattia, facilmente riferibile dal soprannome che il protagonista (l'autore) le ha affibbiato, Mr.Parky, più noto come Parkinson, che di filosofia ne mastica anche lui dato che da tempo perlustra le circonvoluzioni cerebrali del suo ospite. Il suo autore è Andrea Bonomi, uno dei massimi filosofi del linguaggio, che ha prestato al protagonista molti tratti autobiografici. Ne esce un romanzo mirabilmente lieve e e scanzonato nonostante l'argomento.
Perché lo segnalo. Rispetto a centinaia di libri autobiografici che in continuazione vengono sfornati da ammalati soprattutto di cancro, Bonomi non concede al suo narratore nemmeno un momento di autocommiserazione. Invece di indulgere su paure e menomazioni, il professore passa in rassegna le strategie di contrasto che ha deciso di mettere in atto, più incentrate -ciclismo, ginnastica, tenere la mente in esercizio- che la terapia farmacologica .
Ma soprattutto- e questo è veramente istruttivo anche per noi e innovativo in medicina narrativa- il protagonista inizia a vedere i suoi simili in una luce nuova, come compagni di sventura ma anche di avventura. A commuoverlo non sono la sofferenza e lo spavento, ma la
dignità che riescono a mettere in campo (*), a partire dallo sconosciuto che ha incontrato in sala d'aspetto prima dell'esame e che il giorno prima del referto gli sussurra un imbarazzato "speriamo bene": speriamo bene per noi, per tutti e due, non solo per me; e lo stesso avviene con altri malati, che ascolta con attenzione come se avessero tutti qualcosa di straordinario da dirgli. Alcuni sono già morti, il lieto fine è escluso in ogni caso (nel tumore della mammella non è mai escluso). Ma la vita, la vita comune, la vita che d'abitudine ignoriamo , è molto più ricca di potenzialità se la si guarda dal punto di vista della finitezza. Tutto è prezioso, nulla è troppo piccolo. Solo il dolore reale è garanzia che sia reale anche la gioia. Mr.Parky è simpatico ma il Parkinson non è una bella cosa, e pertanto l'autore respinge la tentazione di ritenersi fortunato; " non condivido- dice a Mr. Parky - questa idea che la malattia possa essere una opportunità per ridisegnare i propri rapporti con la vita circostante e, soprattutto, con gli altri. Preferirei arrivarci da solo, senza la tua sollecitazione "
Nessuna provvidenza, nessuna teodicea "se Dio c'è ci deve parecchie spiegazioni "
Eppure , ribatte mr Parky, i cambiamenti ci sono stati, non ultimo il libro che stai scrivendo. Quando mai avresti messo mano ad un romanzo ? Perché non facciamo un compromesso, non mi accetti, non mi rendi pubblico invece di tambureggiare fischiettando con quelle dita che sono io a farti tremare ? Non ti chiedo di essermi grato ma chi se non io ti ha dato la possibilità di discutere allegramente, gioiosamente perfino, sui massimi sistemi, l'irreversibilità del tempo, la mente e il corpo, il determinismo e la libertà ? Alla dignità degli altri (*) davvero ci saresti arrivato da solo ? Quante volte prima avevi potuto dire "noi" ?
(*) mentre leggevo non ho potuto fare a meno di pensare a Lori ( anche a Rosa) e alla sua dignità
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/terapia_speranza_determinazione.htm
Ho trovato questo suo post del 27/12/2016
salvocatania:
297998:
A proposito di 'incoraggiare la narrazione delle esperienze personali (terapia della medicina narrativa) mentre stringo finalmente tra le mani e leggo il libro di Francesca ,vorrei segnalare anche questa iniziativa, sperando di non essere troppo OT ...http://la.repubblica.it/saluteseno/news/un-premio-letterario-per-gli-uomini-che-restano/5540/
Antonella,
non è affatto OT, anzi sarebbe bello che su queste pagine del forum ci fossero periodicamente segnalazioni di medicina narrativa da consigliare. Io leggo moltissimo (saggi) ed ho pochissimo tempo per leggere romanzi. Ne segnalo uno (letto "di un fiato) che non ha come tema specifico il tumore della mammella, ma una altra malattia non meno temibile, anzi : il morbo di Parkinson.
Un filosofo del linguaggio colpito dal Parkinson racconta la sua sua convivenza con con quello che chiama Mr.Parky. Ne esce un romanzo inaspettatamente leggero ma capace di affrontare questioni cruciali.
"siamo qui, noi due, a cazzeggiare sui massimi sistemi" Chi pronuncia la battuta è un serissimo studioso di semantica formale. Chi l'ascolta è la sua malattia, facilmente riferibile dal soprannome che il protagonista (l'autore) le ha affibbiato, Mr.Parky, più noto come Parkinson, che di filosofia ne mastica anche lui dato che da tempo perlustra le circonvoluzioni cerebrali del suo ospite. Il suo autore è Andrea Bonomi, uno dei massimi filosofi del linguaggio, che ha prestato al protagonista molti tratti autobiografici. Ne esce un romanzo mirabilmente lieve e e scanzonato nonostante l'argomento.
Perché lo segnalo. Rispetto a centinaia di libri autobiografici che in continuazione vengono sfornati da ammalati soprattutto di cancro, Bonomi non concede al suo narratore nemmeno un momento di autocommiserazione. Invece di indulgere su paure e menomazioni, il professore passa in rassegna le strategie di contrasto che ha deciso di mettere in atto, più incentrate -ciclismo, ginnastica, tenere la mente in esercizio- che la terapia farmacologica .
Ma soprattutto- e questo è veramente istruttivo anche per noi e innovativo in medicina narrativa- il protagonista inizia a vedere i suoi simili in una luce nuova, come compagni di sventura ma anche di avventura. A commuoverlo non sono la sofferenza e lo spavento, ma la
dignità che riescono a mettere in campo (*), a partire dallo sconosciuto che ha incontrato in sala d'aspetto prima dell'esame e che il giorno prima del referto gli sussurra un imbarazzato "speriamo bene": speriamo bene per noi, per tutti e due, non solo per me; e lo stesso avviene con altri malati, che ascolta con attenzione come se avessero tutti qualcosa di straordinario da dirgli. Alcuni sono già morti, il lieto fine è escluso in ogni caso (nel tumore della mammella non è mai escluso). Ma la vita, la vita comune, la vita che d'abitudine ignoriamo , è molto più ricca di potenzialità se la si guarda dal punto di vista della finitezza. Tutto è prezioso, nulla è troppo piccolo. Solo il dolore reale è garanzia che sia reale anche la gioia. Mr.Parky è simpatico ma il Parkinson non è una bella cosa, e pertanto l'autore respinge la tentazione di ritenersi fortunato; " non condivido- dice a Mr. Parky - questa idea che la malattia possa essere una opportunità per ridisegnare i propri rapporti con la vita circostante e, soprattutto, con gli altri. Preferirei arrivarci da solo, senza la tua sollecitazione "
Nessuna provvidenza, nessuna teodicea "se Dio c'è ci deve parecchie spiegazioni "
Eppure , ribatte mr Parky, i cambiamenti ci sono stati, non ultimo il libro che stai scrivendo. Quando mai avresti messo mano ad un romanzo ? Perché non facciamo un compromesso, non mi accetti, non mi rendi pubblico invece di tambureggiare fischiettando con quelle dita che sono io a farti tremare ? Non ti chiedo di essermi grato ma chi se non io ti ha dato la possibilità di discutere allegramente, gioiosamente perfino, sui massimi sistemi, l'irreversibilità del tempo, la mente e il corpo, il determinismo e la libertà ? Alla dignità degli altri (*) davvero ci saresti arrivato da solo ? Quante volte prima avevi potuto dire "noi" ?
(*) mentre leggevo non ho potuto fare a meno di pensare a Lori ( anche a Rosa) e alla sua dignità
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/terapia_speranza_determinazione.htm