Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Bene.
Cercavo proprio questa notizia.
Sono contenta.
Ho letto di LoryCalif.
Porca miseria che rottura.
Sembrava stesse andando tutto ok e ora questo inconveniente.
Mi dispiace un sacco.
Speriamo si faccia sentire.
Intanto milioni di fili colorati e di abbracci.
Riprendo a leggere.
Olivia sta dando i numeri al banco lotto.
Ogni tanto parte per la tangenziale.
Stasera ha preso a girare per casa con la cuccia, e dopo averla azzannata la sbatteva dappertutto e noi ad inseguirla per evitare chenla distruggesse
Non ho capito cosa le ha fatto di male quella povera cuccetta.
Ora finalmente l'ha lasciata in pace, sta pedinando mio marito (non lo lascia in pace un solo secondo) e posso riprendere a leggere senza interruzioni...almeno spero.
Shopping. Si dice shopping
Nessuna donna sbaglierebbe questo termine
cappuccino, cappuccino le basi, proprio!
Mi trovo in un paradiso terrestre signore mie. E non vedo cosa ci sia di male entrare in un blog italiano. Dopotutto non ho ammazzato nessuno. Se poi non sono libera di esprimere la mia opinione, tanto vale non averlo un blog. E aggiungo, se per andare d’accordo con voi, devo essere accondiscendente in ogni cazzata che scrivere, tipo i fantasmi visioni ecc .. allora signore mie dico NO. Non sono obbligata a dire ciò che volete sentirvi dire. Nei blog ci si confronta e sono padrona di dire la mia opinione che vi piaccia oppure no.
Io dico shopping avete capito lo stesso e ricordate che sono svizzera e il mio iphone scrive per conto suo.
Buona notte forum..
Quoto in pieno!
Stiamo facendo il suo gioco, gli diamo soddisfazione...
Vale la pena prendersela quando le cattiverie e le offese arrivano da una persona che si stima e si rispetta ma se arrivano da un simile troglodita sociopatico non sono altro che il ronzio di una inutile zanzara.
Il proprietario di un forum ha diversi strumenti a sua disposizione con cui trovare l'indirizzo IP di un utente. In genere, gli strumenti di amministrazione includerà un'opzione di ricerca dove l'amministratore (e a volte i moderatori) possono cercare un indirizzo IP per un utente. Questo può essere utile se l'amministratore ritiene che è necessario bloccare un indirizzo IP di uno spammer che costantemente crea nuovi account. Un altro metodo consiste nell'aggiungere un paio di righe di codice sul forum per registrare gli indirizzi IP.
Istruzioni
Rilevazione dell'indirizzo IP con strumenti di amministrazione
1
Accedere come amministratore del forum.
2
Entra nella sezione strumenti. Generalmente un collegamento "Administrative Tools" è sulla parte superiore o sinistra della pagina Amministrazione.
3
Fare clic su "Cerca utente".
4
Immettere il nome utente e fare clic su "Cerca".
5
Scegliere il nome utente. Verranno visualizzati il profilo utente completo e tutti gli indirizzi IP con cui l'utente accede al forum.
Rilevazione dell'indirizzo IP con codice PHP aggiunto
6
Inserire il file manager. Utilizzare un client FTP o un Web-based file manager per accedere ai file del forum.
7
Modificare il file PHP del modulo. Dopo le definizioni di codice globale, aggiungere il seguente codice:
$userID = $ Get ['userID']; ID utente
Se ($userID = = "L'utente che cercate") {
$userIP = $ server ['REMOTE_ADDR']; IP UTENTE
}
8
Inserire ulteriori codice per scrivere la variabile database del forum. È necessario l'accesso amministrativo al database.
....un consiglio per chi sa cosa fare...
Stiamo facendo il suo gioco, gli diamo soddisfazione...
Vale la pena prendersela quando le cattiverie e le offese arrivano da una persona che si stima e si rispetta ma se arrivano da un simile troglodita sociopatico non sono altro che il ronzio di una inutile zanzara.
Esatto 👏
Felice x tua mamma 💗💗 davvero!💗
LoryCalif
💗💗💗💗 Vedrai che risolverai,cara Lorycalif 💗💗💗💗💗💗💗ti teniamo stretta stretta
G31
Siamo con voi💗💗💗vedrete che andrà meglio di come credete, un abbraccio
Fede
💗💗💗💗Vi sono vicina 💗💗
Bene fatelo ne sarei felice😁 almeno sapreste che digito dalla Svizzera finalmente. Che aspettate?? Il lampo di genio di imotep vi ha illuminato? Ci sei arrivato un po’ tardi eh
Mi affiderò a terapie controlli e alla buona sorte
Io non ho un oncologo imbecille come il tuo che si inventa il "sei guarita" dopo due mesi dall'intervento . Sei hai fegato manda una mail con il nome del tuo oncologo al dottor Catania che ho la fortuna di conoscere nella vita reale.
E vedrai che il dottore lo sputtanerà pubblicamente.
Io sono una normalissima persona che si spaventa, piange come tutte le altre
Io non sono affetta dalla tua stessa patologia psichiatrica. Io sono stata operata veramente .
Tu racconti solo balle ! Balle e balle una dietro l'altra anche se sono pronto a crederti solo sullo "shopping compulsivo"
Sai come si chiama la tua patologia psichiatrica ??
E qui ti faccio contenta perchè restiamo nel mondo germanico con il quale tu, bugiardo seriale, non c'entri un cazzo visto che ti sei inventato che sei svizzera e il dottore ti ha scritto che non esiste un solo utente svizzero.
Sai come si chiama la tua patologia psichiatrica ?
Sindrome di Munchausen
Si tratta di una patologia psichiatrica che spinge chi ne è affetto ad inventare malattie per avere continue attenzioni mediche e dei propri conoscenti. Il nome Munchausen deriva dall'omonimo barone che era famoso per raccontare storie e avventure fantastiche a cui diceva di aver partecipato da protagonista.
Curati , curati bene , tra uno shopping e l'altro !
Cara assoluta nullità !
Vera intanto
In effetti una sindrome di Munchausen nel caso della nostra gelida svizzerotta ci sta tutto.
Si tratta di una sindrome psichiatrica molto pericolosa per sè stessi e pericolosissima nella variante per procura quando una mamma coinvolge i propri bambini.
Io me ne ricordo bene un paio di casi.
Purtroppo a distanza non si può formulare una diagnosi psichiatrica ma il profilo si presta con tutte le caratteristiche
* Si è inventato di essere svizzero e il nostro blog non ha registrato neanche uno svizzero
*concediamogli che sia svizzero e che si sia registrato falsamente con residenza italiana
*si è probabilmente inventata la malattia coinvolgendo un oncologo che le avrebbe certificata la guarigione dopo due mesi
Su questo tema ho scritto 6 anni fa un lungo approfondimento prendendo lo spunto da alcuni casi giudiziari clamorosi.
Vi allego l'approfondimento per chi ne volesse sapere di più
A Lei è capitato di imbattersi sulla rete su qualcuno di questi imbonitori ?
[post 7.307]
Veronica rispondo con ritardo
1) No, riguardo alla Brigliadori la mia non è una ipotesi diagnostica, vietatissima senza un incontro reale (=visita),ma solo una suggestione , legittima (=diritto di opinione) dinnanzi a pazienti che dichiarano patologie di cui nulla dimostrano di sapere, dinnanzi a dinieghi di mostrare una documentazione clinico-strumentale e che si circondano di testimonials che a loro volta si rifiutano di documentare le loro inverosimili guarigioni
2) No, non è facile riconoscere questi malati di patologie inesistenti, anche perché si presentano con diversi profili . Nei miei blog sono certo di averne incrociato qualcuno, ma quando poi entravo nei dettagli con richieste dettagliate sui loro istologici ...evaporavano immediatamente.
3) Ma oltre alla sindrome di Munchhausen reale ancora più insidiosa è la sindrome di Munchausen per procura.
. Ben documentata perché ci sono fatti di cronaca con processi recenti di mamme che hanno ucciso i figli dopo averli sottoposti a sofferenze indicibili riportate con foto e selfie per anni sui propri profili nei social. Tutto per attrarre attenzione e like
su di sé. Non sono mamme capaci di uccidere volontariamente e immediatamente (con un'azione finalizzata o di impeto) il proprio bambino, ma si tratta di madri psicologicamente instabili che per attirare su se stesse le attenzioni, la stima, la pietà e il riguardo del mondo colpiscono i bambini subdolamente e tragicamente: queste donne sono tutte affette dalla Sindrome di Münchausen per procura.
Ma perché lo fa? Perché costringe la vittima (che in questo caso è un bambino o un indifeso, cioè un diversamente abile) in una condizione di dolore e sofferenza?
Lo scopo ultimo dell'aggressore affetto dalla sindrome di Münchausen è quello di far sospettare che il bambino (comunemente il figlio) sia affetto da una malattia più o meno grave che richieda cura, dedizione, frequenti consulti medici, ricoveri ospedalieri o addirittura interventi chirurgici.
Queste madri malate agiscono per appagare un personale bisogno di affermazione sociale, sono comunemente donne dalla cultura alta o elevata ma non professionalmente e personalmente soddisfatte.
[ nella mia esperienza pur con una casistica molto limitata si trattava sempre di donne laureate ed informatissime quasi più dei medici della patologia in oggetto]
Le statistiche consentono di tracciare l'identikit della mamma affetta dalla sindrome di Münchausen:
· si tratta di donne dal buon livello di istruzione e con una cultura medica (anche costruita in totale autonomia);
· comunemente queste mamme vengono considerate dal personale medico e paramedico come molto collaborative;
· prestano apparentemente tanta attenzione alla cura del bambino e si dimostrano capaci di dialogare con medici ed infermieri anche svolgendo delicati compiti pratici sul piccolo paziente;
· sono madri molto presenti;
· espongono pubblicamente la propria condizione di mamme "colpite da una tragedia" e amano essere considerate, sostenute, compatite;
Riporto l'ultimo caso di cronaca statunitense che mi ha sconvolto perché esiste un documentario agghiacciante girato da telecamere in ambito ospedaliero.
· La sindrome di Münchausen esiste, è un'orribile malattia contro natura che si ripercuote sulla salute dei figli e può avere conseguenze drammatiche. Gli esperti ne intravedono un esempio lampante nell'atteggiamento e nella storia di Lacey Spears,
· una donna statunitense che ha deliberatamente ucciso suo figlio con dosi sempre più massicce di cloruro di sodio (sale) iniettato in un sondino naso gastrico.
· Lacey curava anche un blog dove dettagliava tutte le fasi della malattia del figlio, il piccolo Garnett-Paul, che continuava a non stare bene, "inspiegabilmente".
Per la verità Lacey aveva ben 5 profili falsi sui sociali dove raccontava di essere una donna picchiata ogni giorno dal marito, in altri una balia che allattava altri bambini non suoi gratuitamente, in altri che veniva sottoposta a violenze sessuali dal padre.
Ma il profilo di maggior successo, si fa per dire, dove riceveva più attenzioni era quello dove raccontava dei continui ricoveri del figlio per una malattia che i medici non riuscivano ad inquadrare.
· La donna di 27 anni è stata riconosciuta colpevole di omicidio di secondo grado recentemente a New York, condannata a 25 anni di carcere, ad incastrarla, oltre alle evidenze mediche inspiegabili che avevano riscontrato un tasso di sodio incompatibile con cause naturali, alcuni filmati agghiaccianti della madre che portava nel bagno dell'ospedale il figlio e "sistemava" il sondino.
Il suo blog aveva un grande seguito influenzato dal fatto di mostrare con centinaia di foto il bellissimo bambino in tutte le fasi della sua misteriosa (=inesistente) malattia.
· Lacey viveva purtroppo in un suo mondo dove si era anche inventata di aver avuto un fidanzato poliziotto morto in un tragico incidente d'auto e aveva raccontato, anche a Garnett, come aveva teatralmente scritto sul suo blog, che era lui il padre del bimbo.
· E' emerso invece che non è così e il padre naturale di Garnett era stato completamente escluso dalla loro vita, Lacey gli aveva detto di essersi sbagliata sulla sua paternità dopo una breve storia durata qualche mese ed un definitivo allontanamento della donna per non essere più rintracciata.
· Ulteriori segnali che potevano essere senz'altro meno trascurati...
Quindi in presenza di madri che espongono nel reale o soprattutto nel virtuale le disgrazie di un familiare (frequentemente un bambino) ed il dolore di madre. Indizio illuminante quando in primo piano si espone il dolore, il sacrificio e la dedizione della madre, sullo sfondo della malattia del figlio la cui sofferenza (reale) viene quasi sottostimata.
I bambini sfortunati e malati veramente di rado vengono esibiti sulla rete. Talvolta accade dopo la loro morte e solo allo scopo di lanciare campagne motivate da errori dei medici o sensi di colpa del genitore. Ci sono varie forma di questa sindrome, alcune larvate, altre evidenti ma meglio insospettirsi sinchè si è in tempo piuttosto che quando è troppo tardi.
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Approfondimento
La caratteristica fondamentale della sindrome di Münchausen per procura (Münchausen Syndrome by Proxy - MSP) è il coinvolgimento di un genitore, solitamente la madre, che provoca i sintomi di una malattia nel figlio.
Il primo ad introdurre la dicitura di MSP fu il pediatra inglese Roy Meadow, in una pubblicazione del 1977. Il DSM-IV definisce la MSP come "Disturbo Fittizio con Segni e Sintomi Fisici Predominanti (300.19)" e nel DSM-IV-TR è cosi descritto: "La caratteristica essenziale è la produzione deliberata o simulazione di segni e sintomi fisici o psichici in un'altra persona che è affidata alle cure del soggetto. Tipicamente la vittima è un bambino piccolo, e il responsabile è la madre del bambino. La motivazione di tale comportamento viene ritenuta essere il bisogno psicologico di assumere, per interposta persona, il ruolo di malato". Meadow la definisce: "Situazione in cui i genitori, o inventando sintomi e segni che i propri figli non hanno, o procurando loro sintomi e disturbi (per esempio somministrando sostanze dannose), li espongono ad una serie di accertamenti, esami, interventi che finiscono per danneggiarli o addirittura ucciderli".
Nel Regno Unito l'incidenza dei casi in bambini sotto l'anno di vita è circa di 2,8 su 100 000 all'anno e si calcola un tasso di mortalità tra il 9 e il 22% dei casi (Rosemberg, 1987; Sheppard, 2001). Per quanto ci siano molte relazioni di casi di MSP non esistono dei dati di prevalenza basati sulla popolazione.
La durata media per stabilire una diagnosi di MSP generalmente supera i sei mesi, spesso un fratello o una sorella è morto di cause non diagnosticate prima che sia scoperta la MSP.
Caratteristiche
La caratteristica principale della MSP è il coinvolgimento di un genitore, solitamente la madre, che di fatto provoca i sintomi del figlio.
Solitamente i sintomi non sono caratteristici di malattie conosciute e questo confonde i pediatri e gli altri clinici e li induce ad ulteriori accertamenti. In genere passa parecchio tempo prima che i medici inizino a prendere in considerazione l'idea che il malessere del piccolo paziente sia procurato dalla madre.
I metodi usati per creare sintomi nei figli sono eterogenei e spesso crudeli. Ad alcuni bambini sono state iniettate segretamente feci, urine o saliva, oppure flora fecale e microbi vaginali. Altri sono stati avvelenati con veleno per topi, purganti, arsenico, olio minerale, lassativi, insulina, sale o pepe da tavola, zucchero, tranquillanti e sedativi e in un caso persino con massicce quantità di acqua. Tra gli attacchi fisici si sono verificati tra gli altri: punture di spillo sul viso e sul corpo, lesioni facciali da strumento o con unghie, e soffocamento premendo una mano o un cuscino sul volto. Altri attacchi fisici ugualmente pericolosi sono stati volontaria sottonutrizione e ambiente domestico sporco e trascurato, induzione di attacchi epilettici o perdita di coscienza. Una tecnica indiretta usata da queste madri è di falsificare le analisi di laboratorio, introducendo elementi estranei nei campioni, alterando i veri risultati delle analisi, o sostituendoli con altri di pazienti realmente malati.
La dottoressa Donna Rosemberg dell'Health Sciences Center dell'Università del Colorado indica quattro principali caratteristiche della MSP:
la malattia del bambino viene simulata e/o provocata da un genitore o da chi ne fa le veci;
il bambino viene ripetutamente sottoposto a esami e trattamenti medici;
il responsabile dei maltrattamenti nega di sapere la causa della malattia del bambino;
la sintomatologia acuta si riduce quando il bambino viene allontanato dal responsabile.
Sottotipi
Judith Libow e Herbert Schreirer del Children's Hospital Medical Centre di Oakland hanno classificato la MSP secondo le tipologie dei genitori:
cercatori di aiuto - Sono casi solo apparentemente simili a quelli della MSP. Normalmente si ha un unico episodio di malattia immaginaria piuttosto che una lunga serie di esperienze mediche. Posta di fronte all'evidenza, la madre reagisce con sollievo, è disposta a collaborare e non tradisce alcun segno di ostilità o rifiuto. L'inganno le consente di cercare le cure mediche per sé, legittimando attraverso il figlio 'malato' il bisogno di aiuto psicologico;
responsabili attivi - Sono i casi da manuale della MSP, in cui un genitore direttamente e attivamente provoca i sintomi nel bambino tramite soffocamento, iniezioni o avvelenamento. Quello che stupisce è che queste madri sono straordinariamente cooperative e grate verso i medici, tanto da sembrare le madri ideali;
medico-dipendenti - In questi casi di MSP l'inganno si limita ad un falso resoconto dei precedenti clinici del bambino. Non c'è alcun intervento diretto sulla sintomatologia. Naturalmente, a causa di questi falsi sintomi, il bambino subisce molti esami inutili e dolorosi. Le madri sono convinte che i figli siano realmente malati e si risentono se medici e personale ospedaliero non confermano le loro convinzioni. I bambini di questo gruppo sono in genere più grandi. Le madri sono tendenzialmente più ostili, paranoiche ed esigenti verso i medici da cui sono 'dipendenti'.
Un altro sottotipo di MSP è stato individuato nella sindrome di Münchausen "seriale", vale a dire che si ripete con più figli della stessa famiglia. In una rassegna di 117 casi riportati in letteratura la percentuale di episodi che si ripetono all'interno della stessa famiglia è del 9% (Rosemberg, 1987). Spesso nei casi di MSP seriale i figli "si ammalano" uno per volta, di solito intorno alla stessa età del fratello precedente, ma sono riportati casi in cui tutti i figli venivano ricoverati nello stesso momento.
Caratteristiche della madre affetta da MSP
Solitamente la madre MSP è una donna abbastanza colta, in grado di esprimersi con proprietà. Talvolta ha una preparazione medica di qualche tipo. Può aver frequentato un corso di laurea in infermieristica o in medicina, senza necessariamente laurearsi o conseguire in titolo. Spesso segue con attenzione le serie televisive di ambientazione ospedaliera o medica, compra riviste che trattino dell'argomento e legge dizionari medici. Quando il figlio viene ricoverato si dimostra un'ottima interlocutrice per il personale sanitario, ascolta con attenzione e si dimostra collaborativa. È per questo che una diagnosi di MSP viene solitamente accolta con sorpresa dagli operatori, che la consideravano una madre affettuosa e amorevole.
Gli aspetti patologici di una madre MSP sono da considerarsi le reazioni paranoidi, la convinzione maniacale che il figlio sia malato e la personalità sociopatica. Appare infatti evidente che queste donne adottano uno stile affascinante e subdolo per sfruttare gli altri violando le norme sociali e morali, senza senso di colpa o rimorso alcuno. Sono frequentemente affette da un disturbo di personalità più o meno marcato (istrionico, borderline, passivo-aggressivo, paranoide, narcisistico).
Infine è ricorrente il fatto che le madri abusanti siano state a loro volta vittime di maltrattamento, anche se in forma diversa, durante l'infanzia da parte dei genitori (Eminson, Postlethwaite, 1992; McGuire, Feldman, 1989; Rosemberg, 1987). Meadow ha reperito il ricorrere di abuso psicologico e incuria nel 70% almeno, e di violenza fisica e sessuale in circa un quarto delle madri che hanno soffocato uno o più figli.
Ruolo del padre in MSP
Il ruolo del padre è misterioso e incerto. Il più delle volte è assente dalla vita familiare o resta lontano da casa per la maggioranza del tempo. Questo, naturalmente aiuta la madre nel fabbricare i sintomi senza che nessuno se ne accorga. Il fatto curioso, tuttavia, è che quando la donna viene scoperta e messa di fronte agli abusi perpetrati non di rado il marito la sostiene e può persino rendersi complice dei suoi inganni, facilitando tacitamente il suo comportamento.
Legami con la sindrome di Münchausen
Molte madri affette da MSP hanno a loro volta precedenti di sindrome di Münchausen. Randal Alexander et al. hanno studiato cinque famiglie affette da 'MSP seriale', famiglie, cioè, in cui più di un figlio aveva subito maltrattamenti. Da questo studio è emerso che l'80% delle madri aveva inventato, almeno una volta, la propria sintomatologia. In ogni caso tutti gli esperti sembrano essere d'accordo sull'esistenza di un rapporto tra la MSP e la sindrome di Münchausen negli adulti.
Terapia
I pazienti con sindrome di Münchausen per procura sono trattati raramente con successo, comunque le terapie implicano raramente l'utilizzo di psicofarmaci e impiegano anni di counseling.
L'approccio migliore per evitare o contenere i rischi anche a lungo termine è reputato quello di un programma terapeutico integrato, con intervento non solo di psicologi e psichiatri, ma anche di pediatri e professionisti delle agenzie di protezione dei bambini.
Implicazioni legali
La sindrome di Münchausen per procura può essere a tutti gli effetti considerata un abuso sui minori. Questo tipo di abuso, tuttavia, non è ben noto, né tra il pubblico, né tra i medici che hanno in cura questi pazienti. In letteratura questi bambini vengono definiti "maltrattati chimicamente" o "batteriologicamente seviziati".
Le persone affette da sindrome di Münchausen per procura si trovano, sia dal punto di vista legale che dal punto di vista medico, in una condizione particolare e bizzarra. Infatti, perché la sindrome sia riconosciuta è necessario che sia verificato un comportamento di tipo criminale, e il comportamento criminale è interpretabile solo sulla base della sindrome. Come è ovvio non è mai stato osservato un paziente affetto da sindrome di Münchausen per procura che non abbia maltrattato un figlio.
Bibliografia
L.R. Franzini e J.M. Grossberg. Comportamenti bizzarri. Astrolabio, 1996
C. Gerald; E. Davison; M.J. Neale. Psicologia clinica. 2a ed. Bologna, Zanichelli, 2000
I. Merzagora Betsos. Demoni del focolare. Mogli e madri che uccidono. Centro Scientifico Editore, 2003
R. Asher. Münshausen's syndrome, Lancet, 1951, 1: 339-341
R. Meadow. Management of Münchausen syndrome by proxy, Arch Dis Childhood, 1985, 60: 392
Lissy De Ridder e Hans Hoekstra. Manifestation of Münchausen Syndrome by Proxy in Pediatric Gastroenterology, J Pediatr Gastroenterol Nutr, 31: 2008-221
I. Marzagora Betsos. Madri che uccidono. Atti del VII Congresso Nazionale SOPSI (Roma, febbraio 2002)
Non pensare al Coffee falso svizzero.. Non farti rattristire il cuore.
Non leggere il Coffee.
I vostri genitori sono sempre con voi.
Vi amano e vi proteggono.
E di prove ne hai Titi❤️
Noi Rfs non siamo una prova vivente?
Vi vogliamo bene 😘
A me basta che mi tirino via di dosso 'sto schifo che oltretutto mi fa male.
Patri Mamma è stata operata finalmente, le auguro di riprendersi alla grande, vi abbraccio tutte e due. Andrà tutto bene ne sono sicura.
Lori
Io ho il cervello embrionale non ce la faccio a leggere tutta sta roba uff 😣