Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Il resto delle mie avventure è una vergogna che mi fa incazzare e non solo per me, ci vorrebbe più umanità, ormai è rimasta solo una parola. Però in circa 6 anni che frequento l'ambiente devo dire che ho trovato anche persone splendide che mi hanno aiutato e quindi penso che io stessa sia arrivata al limite della pazienza pazienza.......
Auguri e bacetti
Patty Felice per il risultato della mammo e del torace, puoi tirare un sospiro e vedrai che anche martedì sarà così. I controlli........mannaggia non ci si abitua mai.
Un abbraccio
Pollon sei più sollevata dopo l'esito dell'aspirato "Cauto ottimismo si ma anche tanta fiducia " Brava !
Lori
Ovviamente
Estamos a la fiesta cubana. Viva la vida! Saludos para todos.
Un melanoma in situ non e' neanche un tumore e quindi lo cancelli dalla sua memoria.
Cerco di semplificare il problema traducendo in italiano dal medichese
E' toccato al sottoscritto con la collaborazione di Paolo Veronesi chiarire molti aspetti su questo tema con uno studio su 5000 tumori del seno operati consecutivamente da me.
In questo campione solo in menopausa c'era un 3% di pazienti che aveva manifestato un dolore al seno come unico segno di un tumore al seno.
Da qui ne deriva che in post menopausa in caso di dolore un esame mammografico si raccomanda sempre.
Voi lo fate ogni anno e quindi non e' necessario tenere conto di questa raccomandazione.
Il dolore mammario è quasi sempre funzionale (specie nella giovane) o riflesso (specie nell'anziana) ma in alcuni casi la mastalgia resta un mistero.
I dolori al seno
Abbiamo affrontato questo tema diverse volte e mi siete testimoni in questo blog che non c'e' mai stata una relazione dolore-tumore tra le utenti che se ne lamentavano.
La causa del dolore va chiarita perche' soprattutto nelle piu' fragili (vero Aurora, vero Daniela , vero Monica ?) diventa una fonte di ansia insostenibile.
Le cause possono essere molteplici.
Quelle piu' frequenti riconoscono una causa funzionale (ormonale)
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/72-i-dolori-al-seno-mastalgia-mastodinia.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/cura_sintomo_dolore_mamario.htm
Non infrequentemente riconoscono una causa persino EXTRAMAMMARIA (Daniela docet)
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/dolore%20al%20seno...di%20competenza%20ortopedica.htm
Salvo casi particolari ( specie in postmenopausal) dei dolori al seno non se ne occupano gli ISTITUTI DEI TUMORI
bensi' gli ISTITUTI DEI TIMORI
Grazie dottore ora mi metto a leggere con calma i suoi approfondimenti e cercherò di andare un po' più serena all'eco di lunedì sperando non sia variato nulla da marzo. La sua sicurezza in merito al dolore mi rasserena, cercherò nella mia schiena malmessa da anni la causa in modo da risolvere.
Chiara
La mastite carcinomatosa si cura solo con la terapia medica.
Solo e quando regrediscono i segni sulla mammella si rivaluta la situazione e si puo' pensare all'intervento chirurgico.
E quindi tutto normale.
Un bacetto alla piccola e a te un forte abbraccio
Amica69 Raffa72 Nina
Lori
Approfitto del fatto che alcune di voi mi hanno richiesto la pagina dell'approfondimento
'come affrontare l'oncologo"
Provo a richiamare qui con il copia incolla quella pagina con una ulteriore appendice
Cosa non dimenticare di chiedere in merito alla malattia?
Quelle piu' timide dovrebbero stampare questa pagina perche' alcuni suggerimenti si trovano solo in un mio libro ormai introvabile.
Tocca un punto oscuro della nostra assistenza sanitaria che ho cercato di spiegare nel mio ultimo libro
mentre l'esigenza di un linguaggio semplice ed empatico e' una esigenza da parte del paziente prioritaria
Linguaggio che Cristopher Hitchens chiamava il
LINGUAGGIO DI TUMORLAND
Hitchens era un geniale saggista morto nel 2011 per un tumore all'esofago..
Il linguaggio di Tomorland non consola, perche' con il cancro non c'e' consolazione, ma permette di vedere le cose con uno spirito piu' acuto piu' pungente con sfumature ironiche.
Quando ho conosciuto ONDE
questo mi aveva colpito di lei : consapevole di avere dinnanzi a se' una prova pesante, ma veniva raccontata con lo spirito di chi e' piu' aggrappato alla vita che alla paura della morte, consapevole che si puo' perdere con il cancro.
Ma si puo' anche non dargliela vinta con l'intelligenza che si mantiene integra e vitale e in grado di contenere l'ansia anticipatoria : " alla paura delle metastasi ci pensero' a Marzo quando non saro' piu' protetta dalla chemioterapia"
Il linguaggio di Tumorland racconta spesso la cronaca delle "piccole cose" piccoli traguardi raggiunti giorno per giorno. Anche soltanto un buon livello di emoglobina che puo' farti trascinare nel bar dell'ospedale senza consumare niente, spossata dalla fatigue ma come se fossimo riusciti a scalare la vetta dell'Everest
Con il linguaggio di Tumorland si esprimono le lacrime in attesa di un esame istologico, dinnanzi ai medici che non dicono nulla e se dicono qualcosa ..."e' colpa dei vasi sanguigni"...e tu non capisci cosa vogliano dire.
Ma capisci che se hai avuto a che fare con il cancro occorre piangere o ridere, ma mai restare paralizzati, per non dargliela vinta, mai, mai, mai.
Ecco perche' echissenefrega se qualche termine esce fuori dal vaso purche' faccia ridere o piangere.
Echissenefrega del linguaggio ipocrita e ingessato persino quello di eccellenza e quindi istituzionale se non riesce a schiodarci dalla sedia a dondolo per farci ridere o piangere
Ridere soprattutto delle piccole cose, dei nostri difetti o del partner, della nostra fragilita' ed....echissenefrega del coraggio che non abbiamo se ancora non abbiamo superato l'impotenza appresa.
Echissenefrega se ci cadranno i capelli, ma a tutti gli altri disturbi possiamo rimediare curando (selfie) le fobie apprese e quindi l'avversione appresa .
Echissenefrega se ogni tanto ci tocchera' piangere quando sul blog arrivera' la "nuova" a ricordarci del rischio che non abbiamo del tutto azzerato.
Ma tutto cio' serve al
attraverso un percorso che ci fa guardare sempre in faccia la paura piuttosto che rimuoverla senza risultati.
Non e' che i medici quando sono chiamati a dare spiegazioni ci stiano facendo un favore. Sono obbligati ad esprimersi con chiarezza e a verificare che quanto detto sia stato compreso.
Cassazione, il medico deve esprimersi col paziente in maniera chiara
Importante quindi la corretta comunicazione: «Il referto scritto non esaurisce il dovere del medico, in quanto rientra negli obblighi di ciascun medico il fornire al paziente tutte le dovute spiegazioni sul suo stato di salute»
Il medico deve esprimersi con il paziente in maniera chiara e comprensibile. Lo dispone la Corte di cassazione, nella sentenza 6688/2018
Abituatevi quando vi stanno per somministrare notizie pesanti, cattive o cruciali per la vostra vita, a sedervi dinnanzi al somministratore e guardandolo negli occhi (o costringendolo con il linguaggio del corpo a farlo (*)
Tenetevi in serbo pronta ad utilizzarla una frase molto semplice e mai abusata
" dottore ...cosa farebbe LEI in una situazione del genere se fosse interessata sua madre, sua sorella, sua figlia ? (escludiamo per il momento le suocere)
(*) Parlate solo se siete seduti alla stessa altezza del medico,
mai mentre siete sdraiati sul lettino e lui e' in piedi o ad una altezza superiore
mai, mai in posizione defilata . Peggio se lui e' concentrato sul computer
tirate fuori il rospo solo , ovviamente nel caso di decisioni cruciali, in posizione tale che il medico non possa sfuggire il vostro sguardo diretto.
Prendete voi l'iniziativa perche' nessuno, tanto meno all'Universita', ha insegnato le tecniche di comunicazione al medico a partire dalla piu' semplice
Presentatevi al colloquio con l'oncologo sempre con
notes e penna in bella evidenza.
Questo segnera' un punto iniziale a vostro sfavore, perche' per il medico impegnatissimo rappresenta una minaccia palese come irrompere con un
kalashnikov in banca ("o le informazioni...o ), ma contemporaneamente , mantenendo sempre la calma e la cortesia, e' un biglietto da visita chiaro sul fatto che siete ferme e determinate (e voi sapete che in realta' non e' mai cosi'...ma lui ancora non ha avuto tempo per scoprirlo !)
Segnate sul vostro taccuino tutto quel che vi preme sapere come fate qui nel blog.
Scrivete i vostri dubbi tutti, per evitare di dimenticarsene , non in ordine sparso, ma seguendo un criterio preciso.
Cercate intanto di eliminare tutti i dubbi che possono essere fuorvianti rispetto a quelli prioritari.
Volete che vi faccia degli esempi degli ultimi giorni qui da noi ?
Vi ricordate che ogni giorno sto a chiedervi " ma di cosa parlate con l'oncologo se una cosa cosi' importante la chiede a me e l'oncologo l'ha appena vista ?"
Possibile che Ardesia non abbia fatta o le e' stato impedito di fare la domanda cruciale "ma il quadro polmonare di un anno fa e' lo stesso di quello rilevato oggi?"
Cercate di identificare solo due punti chiave dei dubbi che vi angosciano di piu' e segnateli sul taccuino uno al primo posto e l'altro all'ultimo posto.
Pensateci prima del colloquio quali sono i due punti che vi hanno tolto piu' sonno !
Analogamente all'approfondimento che avevamo fatto in passato sull'effetto ALONE (vi avevo fatto il test sull'effetto alone e c'eravate cascate tutte) , sapete cosa sono l'effetto primacy e l'effetto recensy ?
Sono di grande aiuto in ogni aspetto della vita sia che state parlando con una persona (che puo' essere quindi l'oncologo) sia che vi state rivolgendo ad un gruppo o state tenendo una relazione in cui volete che gli ascoltatori ricordino le cose piu' importanti e due cose in modo particolare che vi stanno piu' a cuore.
Per spiegarlo in modo semplice , l'effetto primacy fa si' che ricordiamo meglio il primo elemento delle informazioni che ci sono state presentate. Al secondo posto ricordiamo l'informazione che arriva per ultima : questo e' l'effetto recensy .
L'informazione che si trova in mezzo e' quella meno ricordata in assoluto.
Il risultato pratico e' che l'oncologo vi dedichera' piu' attenzione riguardo ai dubbi espressi per primi e per ultimi. E anche nella sua memoria quando gli invierete una mail per imprevisti tra un controllo e l'altro, lui ricordera' meglio, non potendo ricordare i dettagli di tutti, quanto avete espresso al punto primo e punto ultimo del colloquio.
Ragazze sono rimasta indietro a leggere comunque grazie per gli auguri a mio figlio [b
]Dada il collo è passato spero di sì [/b]
Cara Dada quest','anno non ho spadellato oggi hanno festeggiato con gli amici domani vengono da noi ma porta tutto pronto mia nuora ci tiene tanto a occuparsi della festa di compleanno del marito e io non mi intrometto tra l'altro cucina molto bene largo ai giovani! buona notte a tutte sono stanchissima
Alla fine del colloquio con l'Oncologo, spesso il paziente si rende conto di aver dimenticato di chiedere alcune cose. Spesso sopraffatto dalla tensione della comunicazione della diagnosi e dalle mille indicazioni tecniche ricevute, il paziente può rimanere frustrato dalla mancanza di tempo o di totale comprensione di come la sua vita cambierà.
Cosa chiedere in merito alla malattia?
· Che tipo di tumore ho?
· Da dove è partito?
· Si è diffuso? Dove?
· Ci sono trattamenti che possono aiutarmi?
Cosa chiedere in merito alle terapie?
Non esiste un trattamento unico per la cure del cancro che sia adatto a tutti i pazienti. Esistono diverse opzioni terapeutiche come la chemioterapia, radioterapia, i trattamenti biologici pertanto avere chiare le opzioni di trattamento e i potenziali benefici e rischi che ciascuna terapia apporta è importante al fine di decidere quale sia il trattamento più appropriato.
· Che tipo di terapia è e quali sono le conseguenze che potrebbero avere su di me e sulla mia famiglia?
· Quali sono le probabilità che questa terapia mi faccia stare meglio e mi aiuti a vivere più a lungo?
· Come impatterà la mia vita quotidiana? Ad esempio sul mio lavoro.
· Quali effetti collaterali possono verificarsi?
· Gli effetti collaterali quanto possono essere intensi e per quanto tempo potrebbero durare?
· Possono essere prevenuti gli effetti collaterali?
· Quali differenze ci sono tra le terapie disponibili?
Cosa chiedere in merito alla gestione quotidiana della malattia?
· Dovrò mangiare in modo diverso dal solito durante il trattamento?
· Se avessi bisogno c'è un servizio nutrizionale che posso attivare?
· Posso usufruire dell' incentivo per l'acquisto di una parrucca?
· Posso espormi al sole?
· E' consigliabile praticare attività fisica?
· Devo evitare il contatto con gli altri durante la terapia o gli esami radiologici?
· Potrò ancora avere figli?
· Devo avere rapporti sessuali protetti?
· Posso continuare ad assumere i miei farmaci abituali?
· Posso bere vino?
· Mi hanno consigliato una cura erboristica: questa potrà interferire con il trattamento?
· Potrebbe in caso essere disponibile a parlare telefonicamente con il mio medico curante?
· A chi posso rivolgermi in caso di bisogno?
· Posso avere tutti i vostri recapiti e le modalità di contatto con la vostra struttura?
Cosa chiedere in merito ai miei diritti?
· I farmaci che dovrò assumere sono tutti gratuiti?
· Posso continuare a lavorare?
· Ho diritto ad una esenzione per patologia?
· Ho diritto ad una pensione?
· Esistono dei servizi domiciliari di assistenza per i malati come me?
Ovviamente queste domande non si possono fare tutte in una volta come ciascuno desidererebbe .............................. pena dover subire..un PAZIENTICIDIO a seguito di lunghe torture
...ma man mano che si susseguono gli incontri molte di queste domande potreste inserirle nel vostro notes a poco a poco.
del resto
Salvo complicazioni....
La vita stessa lo è.
Una lunga, ininterrotta, complicata e splendida serie di complicazioni.
Lunedì tolgo i punti del port. Se tutto fila liscio, martedì mi iscrivo.
La mia palestra preferita è una struttura comunale che ha la sala pesi dentro ad un vecchio palazzetto dello sport. La amo perché è illuminata dalla luce del giorno, e perché c'è aria non viziata e puzzolente.
Poi c'è pure una splendida vasca semiolimpionica, che non vedo l'ora di poter usare.
Dormono tutti....
Io mi sento discretamente bene.... i pochi effetti collaterali che ho avuto con la prima rossa stanno già scomparendo.
Ho solo questo problema del sonno, che mi acchiappa appena mi fermo. Ieri sera mi sono addormentata alle 10. Mi sono svegliata per mio figlio quando è rientrato e per mio marito che voleva dire non so cosa...ma appena smetto di parlare mi riaddormento...
Ne parlerò con l'oncologo, e chiederò di controllare t3 t4 e tsh....chissà che il problema non stia li.....non sarebbe la prima volta....che ne pensa Dottore?
In ogni caso, il tentativo di aumentare l'attività fisica cercherei di farlo....
Non riesco nemmeno a pensare di stare per mesi senza assolutamente l'ombra di un obiettivo, a casa da sola e senza il mio lavoro. Finirei fuori di testa prima di Natale.